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Il ruolo dell’addetto/a alla segreteria

Il ruolo dell’addetto/a alla segreteria. In una azienda di piccole dimensioni. Contabilità Corrispondenza Amministrazione del personale Rapporti con il mondo esterno. In una azienda di grandi dimensioni. Mansioni più specifiche, in relazione al numero degli uffici dello stesso livello. .

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Il ruolo dell’addetto/a alla segreteria

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Presentation Transcript


  1. Il ruolo dell’addetto/a alla segreteria

  2. In una azienda di piccole dimensioni • Contabilità • Corrispondenza • Amministrazione del personale • Rapporti con il mondo esterno

  3. In una azienda di grandi dimensioni • Mansioni più specifiche, in relazione al numero degli uffici dello stesso livello.

  4. In ogni caso deve: • Coordinare in modo razionale il lavoro affidatogli • Amministrare con ordine e precisione • Elaborare i dati • Controllare i risultati ottenuti • Trasmettere, a chi di dovere, il rapporto finale

  5. Non è solo lavoro di routine, e lavoro quotidiano ma sono una serie di incarichi di fiducia e di responsabilità spesso complessi e delicati: • Fissare o annullare appuntamenti • Partecipare a colloqui d’affari con il direttore • Fare indagini di mercato • Redigere un rapporto su un determinato prodotto, su una persona, un cliente, un fornitore • Trattare pratiche riservate alla società, alla contabilità d’impresa, al nuovo prodotto da immettere sul mercato,

  6. L’addetto alla segreteria deve considerarsi al servizio dell’azienda, deve cooperare attivamente al buon andamento della gestione aziendale. Può essere assunto in base al titolo di studio in suo possesso e in base alle proprie esperienze lavorative

  7. Primo livello • Lavoratori con funzioni ad elevato contenuto professionale, con responsabilità di direzione esecutiva che sovrintendono all’unità produttiva o ad una funzione organizzativa, con carattere d’iniziativa e di autonomia operativa, nell’ambito delle responsabilità ad essi delegate • Analisi contabile • Responsabile delle pubbliche relazioni • Cassiere principale

  8. Secondo livello • Appartengono a questo livello le lavoratrici di concetto che svolgono compiti operativi autonomi e/o funzioni di coordinamento e controllo, personale che svolge la propria attività con carattere di creatività nell’ambito di una specifica professionalità tecnica e/o scientifica • Contabile con mansioni di concetto • Segretaria di direzione con mansioni di concetto

  9. Terzo Livello • Prevalenza o esclusivamente, mansioni di concetto tali da comportare una specifica ed adeguata capacità professionale acquisita e approfondita preparazione teorica e tecnico-pratica • Stenodattilografa in lingue estere • Addetta alle pratiche doganali • Contabile, impiegato amministrativo

  10. Quarto livello Al quarto livello appartengono i lavoratori che eseguono compiti operativi come quelli connessi alle vendite, coloro che svolgono mansioni che richiedono specifiche conoscenze tecniche e particolari capacità tecnico-pratiche • Contabile d’ordine • Cassiere • Traduttore • Operatore meccanografico • Stenodattilografa • Mansioni d’ordine

  11. Quinto livello Lavori qualificati per la cui esecuzione sono richieste normali conoscenze e adeguate capacità tecnico-pratiche. • Fatturista • Preparatori di commissioni • Dattilografa • Archivista, protocollo • Schedarista • Codificatore • Addetta al centralino telefonico

  12. Lavoro dell'impiegato è un rapporto di lavoro subordinato. L'impiegato svolge un ruolo di collaborazione in un'azienda del settore pubblico o privato. Le mansioni svolte dall'impiegato sono soprattutto di tipo intellettuale e non contemplano attività di manodopera in senso stretto. Il lavoro degli impiegati infatti è legato soprattutto alle attività di tipo amministrativo.In base al tipo di prestazione svolta il lavoro degli impiegati si divide in: • lavoro impiegati di concetto: svolgono un'attività di tipo intellettuale, essi collaborano all'interno dell'impresa ricoprendo una posizione di rilievo e con qualche responsabilità; • lavoro impiegati d'ordine: collaborano nell'azienda in base alle disposizioni dei superiori gerarchici. Gli impiegati d'ordine hanno un ruolo meno autonomo degli impiegati di concetto e svolgono principalmente mansioni esecutive. Tale distinzione nel lavoro degli impiegati è accompagnata da una classificazione in base alla mansione svolta: • impiegati amministrativi collaborano intellettualmente nell'azienda senza mansioni di tipo tecnico, • impiegati tecnici svolgono attività di collaborazione intellettuale legati alle prestazioni tecniche. Nella classificazione dei lavoratori, il lavoro come impiegato si inserisce tra la figura di dirigente, di quadro e quella di operaio. Il lavoro dell'impiegato è legato soprattutto alle attività di: bilancio, organizzazione, acquisti, contabilità e vendite.

  13. Il lavoro dell'impiegato è soprattutto di natura amministrativa ed include il controllo dei movimenti delle risorse produttive e la loro registrazione principalmente tramite PC. Le sue mansioni possono comprendere: battitura di testi e immissione di dati al computer utilizzando programmi di videoscrittura, calcolo e altri programmi specifici; utilizzo di macchine fotocopiatrici, telefono, fax, posta elettronica. Possono comprendere anche protocollo della posta in arrivo e in partenza, smistamento della corrispondenza dell'ufficio, organizzazione dei materiali e dei documenti relativi a riunioni, seminari e trasferte del personale, verbalizzazione di riunioni (anche attraverso la stenografia) e redazione dei verbali. I requisiti principali per il lavoro impiegato sono: • Attestato/diploma di scuola media superiore/laurea • capacita di analisi, • capacità di lavorare in team, • problemsolving e precisione, • affidabilità e discrezione poiché si trattano anche dati sensibili dell'impresa.

  14. Segretaria, un vecchio lavoro al passo con i tempi Lavoro segretaria: un vecchio lavoro che sta diventando sempre più moderno. Di segretaria non ce n'è una sola: dalla segretaria di direzione a quella amministrativa, da quella di studio medico fino alla nuove figura professionale, sviluppatasi grazie alle nuove tecnologie, ovvero la segretaria virtuale. Il lavoro della segretaria è molto cambiato col tempo: oggi le segretarie non svolgono più soltanto mansioni semplici come rispondere al telefono, prendere appuntamenti e smistare la posta. In primo luogo, una segretaria moderna deve assolutamente avere una ottima padronanza del pc, dei programmi di posta elettronica, di Office, dell’ambiente internet. Molto spesso sono richieste una o più lingue straniere. A seconda dell’azienda o della società per cui si lavora, possono essere richieste anche nozioni di contabilità. Il lavoro della segretaria si va quindi sempre più specializzando e, a livelli alti, una segretaria di direzione può essere quasi equiparata ad un manager per responsabilità e complessità dei compiti. Potete trovare informazioni utili sul lavoro di segretaria (e più in generale sui lavori in ufficio e in amministrazione) sul sito Isfol Orienta Online, uno sito dedicato all’orientamento e al mondo del lavoro: nella home page, fra le varie aree occupazionali, cliccate su “Segreteria e lavori d’ufficio” e troverete numerose guide su queste professioni. 

  15. Le mansioni di base di una segretaria sono gestire gli appuntamenti e gli incontri del datore di lavoro e organizzare la sua giornata, occuparsi della redazione di documenti, lettere, rapporti di cui il datore ha bisogno nello svolgimento del proprio lavoro, spesso anche gestire i rapporti fra il capo e gli altri dipendenti. La segretaria, insomma, è il tramite fra il capo e il mondo circostante. Ovviamente, a seconda del tipo di società o ufficio in cui si lavora, il lavoro della segretaria cambia. Una segretaria di studio medico, ad esempio, dovrà accogliere i pazienti e gestirne le attese, prendere gli appuntamenti, ma anche avere almeno una conoscenza base dell’ambito medico in cui lavora, della terminologia medica e degli aspetti legali e previdenziali del settore sanitario. La segretaria di direzione, invece, avrà maggiori poteri decisionali e responsabilità, trovandosi ad essere il braccio destro del manager e dovendolo aiutare a districarsi in qualunque situazione: dovrà quindi essere dotata di grande flessibilità e di ottime capacità organizzative, di quello che in gergo professionale si chiama “problemsolving” ovvero la capacità di risolvere problemi

  16. Considerato il cambiamento di prospettiva di questa professione e la crescente professionalità richiesta a chi la vuole svolgere, chi cerca lavoro come segretaria può prima frequentare un corso di formazione specifico: ne esistono numerosi, alcuni generici altri indirizzati verso un ambito preciso (ad esempio segretaria in studio medico, segretaria di direzione, ecc. Informazioni sui corsi, ma anche su tanti altri aspetti legati al lavoro di segretaria, le potete trovare su Secretary, la guida online per segretarie e assistenti. Questo sito è il network delle segretarie dove potrete trovare news, eventi, un forum sul quale potersi scambiare informazioni utili, e tante altre risorse per chi fa o vuole fare la segretaria. C’è anche una sezione di offerte di lavoro per segretaria. Come abbiamo già detto, il lavoro di segretaria è molto cambiato negli ultimi anni: uno dei cambiamenti più grandi è stato il diffondersi di “segreterie virtuali”. Che cosa sono queste segreterie virtuali? Sono segretarie che non lavorano in ufficio o in azienda, ma in remoto, ovvero da casa, attraverso telefono e online. Ci sono società specializzate in questo tipo di lavoro di segretaria virtuale, una di queste è ad esempio Amelya. Sul sito di Amelya troverete anche una sezione “Lavora con Noi”, dove potrete saperne di più su questa professione e candidarvi come segretaria virtuale. 

  17. La segretaria di direzione • Chi e e cosa fa? Il segretario di direzione assiste un imprenditore o un dirigente nello svolgimento delle sue attivita, gestendo la sua agenda, smistando le telefonate e la corrispondenza e svolgendo altri compiti decisi di volta in volta. L'attività è svolta come dipendente di una impresa o di una organizzazione pubblica. • Quali sono le attivitapiu frequenti? Le sue attivita possono comprendere: selezionare le telefonate in arrivo rispondendo direttamente a quelle meno importanti, sbrigare in autonomia la corrispondenza ordinaria, stendere verbali di incontri e riunioni, archiviare documenti, fissare appuntamenti, reperire documentazione e preparare note informative, assistere il dirigente nello svolgimento di trattative commerciali, preparare viaggi di affari del dirigente (trovare le sistemazioni, comprare i biglietti da viaggio, riviste, etc.). La padronanza della lingua inglese è indispensabile, ma spesso è richiesta la conoscenza di almeno un’altra lingua straniera da scegliere in base al settore di attività. Più in generale, questa figura deve possedere buone doti di problemsolving e deve saper gestire le relazioni con i colleghi, i superiori e i collaboratori esterni. • Dove svolge la sua attivita e in quali condizioni? La sua attivita si svolge prevalentemente in all'interno di uffici, in condizioni normalmente confortevoli. • Quali strumenti o apparecchiature utilizza? La Segretaria di direzione deve essere in grado di utilizzare i tradizionali supporti al lavoro d’ufficio (telefono, fax, fotocopiatrice, rilegatrice, ecc.) e gli strumenti informatici (programmi per la redazione di testi, l’elaborazione di calcoli e la gestione di archivi) compresi quelli legati ad Internet (posta elettronica, motori di ricerca, gestione delle funzioni di base dei siti aziendali, archiviazione di articoli e pagine web). • Quali sono i requisiti necessari per svolgere questa professione? E' necessario un diploma di scuola media superiore in discipline amministrative. Sono inoltre necessarie autonomia decisionale, ottime capacita organizzative e gestionali, comunicative (scritte e orali), precisione, attenzione al dettaglio, resistenza allo stress, buona presenza.

  18. Etica professionale • Autocontrollo • Buonsenso • Capacità organizzativa • Cooperazione • Cortesia • Discrezione • Disponibilità • Fedeltà • Intelligenza • Interesse • Intuito • Lealtà • Memoria • Ordine • Precisione • Puntualità • Spirito di adattamento • Spirito di iniziativa

  19. Il centralinista • Il Centralinista, all’interno dell’azienda, ha il compito di ascoltare le richieste di quanti telefonano, smistando le chiamate negli uffici più indicati a soddisfarle. Le sue mansioni prevedono anche funzioni segretariali e amministrative. • Il Centralinista deve ben conoscere i nomi, le qualifiche e i ruoli di tutto il personale della struttura presso la quale lavora. I compiti richiesti a questa figura professionale sono: • la gestione delle chiamate; • la prima accoglienza degli eventuali clienti o utenti; • la trascrizione in entrata e in uscita di annotazioni d’ufficio; • le attività di back office (rivolte all’interno dell’organizzazione); • le attività di front office (rivolte ai clienti o agli utenti esterni). • Competenze • Le competenze del Centralinista si limitano alla conoscenza dell’organigramma dell’azienda, alla capacità di gestire i dati relativi all’elenco telefonico del personale (spesso corredato da altre informazioni quali il ruolo, l’area aziendale di appartenenza, l’indirizzo, ecc.) e alla capacità di gestire piccole attività di back office (archiviazione dei documenti, gestione della corrispondenza, fotocopiatura e redazione di testi). • Questa figura deve quindi saper utilizzare i software di Office Automation ed avere una buona dimestichezza con l’uso del computer, soprattutto nelle organizzazioni molto grandi, presso le quali i centralini sono ormai tutti informatizzati. È infine indispensabile che il Centralinista abbia spiccate capacità comunicative e conosca la lingua inglese, in misura adeguata alle esigenze dell’impresa per la quale lavora. • Formazione • Per intraprendere questa professione può essere sufficiente il possesso del titolo di scuola dell’obbligo ma, soprattutto nel caso di aziende internazionali - nelle quali la conoscenza di almeno una lingua straniera risulta indispensabile - il diploma di scuola media superiore costituisce un elemento preferenziale. Tra i principali titoli di studio richiesti, oltre alla maturità linguistica, si segnalano anche l’attestato di formazione professionale ad indirizzo amministrativo-commerciale e i diplomi di ragioneria e di segretario d’amministrazione. • Per gli aspiranti centralinisti non vedenti le Regioni spesso organizzano specifici corsi di formazione, che offrono una qualifica valida per l’iscrizione all’apposito Albo. Nonostante la varietà dei compiti da svolgere, in linea di massima, sono le aziende stesse a provvedere alla formazione dei Centralinisti neoassunti. • Carriera • Dopo aver maturato una certa esperienza, questa figura può aspirare ad aumentare il carico di mansioni segretariali ed amministrative, lasciando gradualmente quelle di Centralinista. • Situazione di Lavoro • La maggior parte delle richieste per questa figura professionale proviene da aziende di piccole dimensioni: il 57% della domanda, infatti, nasce da imprese con meno di 10 dipendenti. • Per ricoprire il ruolo di Centralinista non è ritenuta necessaria una precedente esperienza lavorativa. In media, chi copre un turno di mezza giornata guadagna fra gli 11 mila e i 13 mila euro lordi annui. Per chi lavora a tempo pieno, invece, la retribuzione parte da 16 mila euro e può arrivare a 20 mila euro lordi all’anno. • La Legge 29 marzo 1985, n. 113 (“Aggiornamento della disciplina del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti”) regola le modalità di assunzione per questo tipo di Centralinisti: • in tutte le aziende sia pubbliche che private con più di una postazione al centralino, il 51% dei posti è riservato a persone non vedenti; • tutti i datori di lavoro pubblici sono obbligati ad assumere al centralino un soggetto privo di vista. • L’Albo professionale nazionale dei Centralinisti telefonici non vedenti è articolato a livello regionale: le Direzioni regionali del lavoro provvedono ad iscrivervi i soggetti privi di vista abilitati, residenti nel proprio territorio. Per le province autonome di Trento e di Bolzano, l’Albo professionale è istituito presso le rispettive Direzioni provinciali del lavoro.

  20. Tendenze Occupazionali • Le prospettive occupazionali per questa figura professionale dovrebbero registrare una discreta crescita nel breve-medio periodo. Le possibilità di essere assunti come Centralinisti sono maggiori se si possiede una buona conoscenza degli strumenti informatici e se si conosce almeno una lingua straniera. • Il profilo del Centralinista è caratterizzato da un elevato tasso di presenza femminile. Tale prevalenza è legata alle particolari condizioni e alle peculiari modalità di questa professione, come - ad esempio – la flessibilità degli orari e la possibilità di lavorare part time. Figure Professionali Prossime • Il Centralinista ha diversi punti in comune con varie figure professionali: l’Operatore di call center, l’Operatore di customer service (vedi “Telecomunicazioni”), l’Operatore telefonico di telemarketing, l’Operatore telefonico di telesoccorso, l’Operatore di help desk, l’Operatore telefonico addetto alle informazioni alla clientela e agli Uffici Relazioni con il Pubblico (vedi “Attività Associative”) e l’Operatore telefonico addetto alla gestione e all’utilizzazione di banche dati.

  21. L´assistente ammininistrativo • L’Assistente amministrativo provvede ad eseguire determinate operazioni amministrative e contabili sotto la supervisione di un Responsabile. • È la figura professionale più comune nell’ambito delle attività aziendali. Infatti non esiste organizzazione, pubblica o privata, grande o piccola, di qualsiasi settore, che non sia costretta, per esigenze di gestione e per obbligo di legge, a tenere un sistema di registrazioni contabili relativo alle transazioni economiche effettuate nello svolgimento della propria attività. • I compiti di un Assistente amministrativo dipendono dalle dimensioni dell’azienda in cui è collocato. In piccole e medie imprese non ricopre solo mansioni inerenti l’amministrazione contabile (che rappresentano il campo di applicazione principale per questa figura), ma svolge anche attività di segreteria: Competenze • Questa figura deve avere una conoscenza approfondita dei principi che governano la contabilità generale, analitica e fiscale di impresa, del bilancio di esercizio e delle procedure di budgeting, anche utilizzando strumenti informatici. L’Assistente amministrativo deve inoltre conoscere i flussi informativi aziendali, avere familiarità con il controllo di gestione, nonché possedere nozioni di economia e di organizzazione aziendale. La conoscenza di almeno una lingua straniera, preferibilmente l’inglese, è altrettanto importante. • Inoltre essere estremamente precisi nello svolgimento delle operazioni, saper coordinare le attività del personale subordinato ed avere predisposizione al lavoro di gruppo, sono tutte caratteristiche indispensabili per fare bene questo lavoro. Formazione • In genere è richiesto un diploma di maturità ad indirizzo informatico, contabile o amministrativo. Sempre più spesso, soprattutto nelle grandi imprese, è richiesta la laurea triennale in Economia e commercio ad indirizzo economico-aziendale.

  22. Carriera • Dopo un notevole numero di anni di esperienza, l’Assistente amministrativo, se laureato, può aspirare a diventare Responsabile della contabilità. Situazione di Lavoro • L’Assistente amministrativo opera alle dipendenze di un Responsabile della contabilità che, nelle piccole imprese, può essere lo stesso titolare. • Nelle grandi organizzazioni il lavoro è svolto da più profili amministrativi (Addetto alla contabilità analitica, alla fatturazione, alla tesoreria, alle paghe e contributi, ecc.) e segue procedure standardizzate con uno scarso grado di autonomia. L’Assistente amministrativo lavora anche in qualità di consulente per piccole e medie imprese, come libero professionista o all’interno di studi professionali. • L’orario di lavoro è quello tipico d’ufficio, dalle 6 alle 8 ore al giorno, per 5 o 6 giorni alla settimana, anche se non sono rari i contratti part-time. In ogni caso è necessaria la disponibilità al lavoro straordinario, ad esempio durante il periodo della chiusura dei bilanci o in occasione della presentazione di rendiconti periodici. L’inquadramento nel CCNL colloca questa figura al III o IV livello, con una retribuzione iniziale di circa 19-20 mila euro lordi annui, che può aumentare in base all’esperienza e alla professionalità. Tendenze Occupazionali • Si tratta di un ruolo molto diffuso per il quale si profila, nel prossimo futuro, una sostanziale stabilità. Le crescente domanda di controllo amministrativo viene infatti soddisfatta dalla sempre più estesa informatizzazione di molte delle attività svolte da questa figura. • Nel ruolo di Assistente amministrativo la presenza delle donne è sempre più rilevante e questa tendenza sembra confermarsi anche nel medio-lungo periodo.

  23. La sicurezza sul lavoro Decreto legislativo 81/2008 Una serie di obblighi per il datore di lavoro. Il quale deve provvedere affincheè ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione circa i rischi e l’organizzazione della sicurezza nell’azienda e riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di sicurezza e di salute. In particolare tale decreto si è occupato dei lavoratori che usano in modo prolungato li apparecchi muniti di video terminali.

  24. Alla vista • Muscolari e scheletrici • direzionare le fonti luminose • Orientare il videoterminale • Eliminare le superfici lisce • Tenere il sedile ad una certa altezza • Tenere il piano di lavoro ad una data altezza • Stare seduti • Variare di tanto in tanto la posizione del corpo • Tenere la tastiera in linea con lo schermo

  25. Se il terminale viene usato per più di 4 ore consecutive, il lavoratore ha diritto ad una interruzione o ad un cambiamento di attività Le interruzioni sono stabilite dai contratti di lavoro, ma in mancanza si ha diritto ad una pausa di 15 minuti ogni 2 ore di applicazione continua. Le pause non possono essere cumulate, tutte prima o tutte dopo

  26. telelavoro • Conosciuto nei paesi anglosassoni come “Telework” o, nella versione americana, come “Telecommute” (ossia telependolarismo, accezione che focalizza l’attenzione sulla possibilità di sostituire gli spostamenti fisici delle persone con il trasferimento telematico), il telelavoro può essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell'ufficio o dell'azienda, facilitato dall'uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una flessibilità sia nell’organizzazione, sia nelle modalità di svolgimento. Si tratta di un concetto fortemente legato all'evoluzione delle tecnologie informatiche e quindi soggetto ad una continua trasformazione. Anche se c’è chi afferma che sia possibile telelavorare senza impiegare tecnologie raffinate, utilizzando semplicemente un telefono o un fax, la realtà è del tutto differente: per ricreare un ambiente tipico dell’ufficio in un posto diverso le moderne tecnologie sono molto più di un optional. Il telelavoro è molto più di una tecnica per delocalizzare gli uffici: esso permette di liberare il lavoro dai vincoli spaziali e temporali, e, di conseguenza, le persone possono scegliere dove e come lavorare. Non si tratta di una professione, né di un mestiere: chi telelavora resta comunque un traduttore, o un programmatore o qualsiasi altro tipo di professionista; tuttavia, per svolgere i suoi compiti, non dovrà più recarsi in ufficio per le classiche otto ore lavorative, perché il suo posto di lavoro sarà localizzabile ovunque ci sia una connessione alla rete aziendale o la possibilità di inviare file e messaggi[1].

  27. La disciplina del telelavoro in Italia • La disciplina del telelavoro, per quanto riguarda il settore privato, è dettata principalmente dall'accordo interconfederale del 9.06.2004, con cui i rappresentanti dei datori di lavoro e i sindacati confederali hanno recepito in Italia l'accordo quadro europeo sul telelavoro del 16.07.2002[2] (l'Italia è stato il quinto paese in ordine temporale ad aver recepito tale accordo). • L'accordo quadro mira a fornire una disciplina generale dell'istituto, lasciando ai contratti collettivi di settore l'introduzione di norme più dettagliate. • Il principio fondamentale della disciplina è quello della volontarietà: il telelavoro è modalità di svolgimento della prestazione lavorativa che può essere adottata solo previo accordo, individuale o collettivo, tra le parti. • L'accordo quadro pone a carico del datore di lavoro i costi di fornitura, installazione, manutenzione e riparazione degli strumenti informatici, nonché quelli necessari per fornire i supporti tecnici necessari allo svolgimento del lavoro. • È inoltre previsto che il datore di lavoro debba adottare tutte le misure opportune per prevenire l'isolamento del lavoratore e per tutelarne la salute e la riservatezza. • Al lavoratore è posto l'obbligo di aver cura degli strumenti di lavoro e di informare tempestivamente l'azienda in caso di guasti o malfunzionamenti delle attrezzature. È inoltre previsto un espresso divieto di raccogliere o diffondere materiale illegale via internet. • Il prestatore è libero di gestire autonomamente il suo tempo di lavoro, fermo restando che i carichi di lavoro assegnati devono essere equivalenti a quelli dei prestatori presenti nei locali dell'azienda. • Si è precisato infine che ai telelavoratori competono i medesimi diritti dei lavoratori "tradizionali", ad esempio per quanto attiene all'attività sindacale o all'accesso alla formazione. • Nei casi di telelavoro, si applica lo Statuto dei Lavoratori, a prescindere dalla tipologia contrattuale e dalle sede domestica della prestazione lavorativa. È perciò illegittimo l'uso di webcam o software per controllare la produttività del lavoratore. • Per quanto riguarda, invece, la Pubblica Amministrazione il telelavoro è espressamente regolato dal D.P.R. 70/99 (Riforma Bassanini) che, dapprima distingue tra lavoro a distanza e telelavoro (tale distinzione è basata sul criterio della prevalenza nell'utilizzo degli strumenti informatici), e, poi, detta nei successivi articoli la disciplina specifica della materia.

  28. Tipi di telelavoro La nozione di "telelavoro", fuori dall'ambito strettamente giuridico, ha molte accezioni. In dipendenza della nozione adottata, nel concetto di telelavoro possono rientrare ipotesi molto distanti tra loro. Si distinguono sei tipi di telelavoro, se basiamo la distinzione in ragione del luogo di svolgimento della prestazione lavorativa (e queste tipologie sono definite "pure"): • Telelavoro domiciliare (detto anche Home basedTelework): il prestatore opera dal suo domicilio, e comunica con l'azienda per mezzo di PC, fax o altri strumenti. Il computer può essere connesso stabilmente alla rete aziendale, oppure vi si può collegare solo per la ricezione e l'invio del lavoro. • Telelavoro da "centro satellite" (o satellite branch office): la prestazione è resa in una filiale appositamente creata dall'azienda. Tale particolare filiale si distingue dalla semplice filiale aziendale per il fatto che, mentre quest'ultima nasce per rispondere alle esigenze dei clienti che abitano in un determinato territorio, il centro satellite nasce per rispondere, in teoria, a tutti, data la possibilità di collegamenti attraverso l'uso del computer. • Telelavoro mobile (detto altrimenti mobile telework): la prestazione si svolge per mezzo di un PC portatile e di altri strumenti mobili (cellulari, palmari, ecc.). Si tratta di modalità diffusa principalmente tra lavoratore autonomo ed azienda, per mezzo di lavoro a progetto. • Telelavoro da telecentri o telecottages: il telelavoro è svolto in appositi centri creati per lo scopo da un consorzio di aziende, da una azienda singola od anche da enti pubblici. • Remotizzazione : il telelavoro è svolto da più persone che si trovano in luoghi diversi, ma che sono collegate tra loro. • Sistema diffuso d'azienda: in pratica, con tale termine si suole indicare la cd. azienda virtuale, vale a dire un'azienda esistente solo in rete.

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