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Luigi Pirandello

Luigi Pirandello. a cura di Alberto Battaggia. Sommario. Biografia Pensiero Opere narrative Romanzi Novelle Opere teatrali Saggi Temi e concetti pirandelliani. n. Biografia. 1867, Agrigento; 1936, Roma 1867-1892. Formazione culturale Ambiente siciliano Tradizioni popolari

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Luigi Pirandello

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Presentation Transcript


  1. Luigi Pirandello a cura di Alberto Battaggia

  2. Sommario • Biografia • Pensiero • Opere narrative • Romanzi • Novelle • Opere teatrali • Saggi • Temi e concetti pirandelliani n

  3. Biografia • 1867, Agrigento; 1936, Roma • 1867-1892. Formazione culturale • Ambiente siciliano • Tradizioni popolari • Famiglia borghese garibaldina. Posizioni positivistiche • Fermenti anrachico-socialisti della gioventù palermitana • Ambiente romano (1887-89) • Conosce Luigi Capuana, verista • Ambiente tedesco (1889-91) • Studia Nietzsche e Shopenhauer (nichilismo ed esistenzialismo) • > 1892 Attività professionali • Roma, docente universitario (>1894) • Prime opere: Il turno, 1895; L’esclusa, 1901 • 1903. La crisi della miniera: tracollo economico della famiglia • Impazzimento della moglie e difficoltà economiche • 1916. Inizia la grande stagione teatrale • 1924. Adesione al fascismo • 1934. Nobel per la letteratura • 1936. Morte La casa natale di Pirandello

  4. Pensiero • Coscienza della crisi (1893-1901) • Crisi della cultura romantica • Il soggetto non è forte e portatore di ideali ma debole e disgregato • Crisi della cultura positivistica • Interessi per psicologia spiritismo, irrazionalismo nicciano • Coscienza della crisi delle ideologie e dei valori dominanti, relativismo • Relativismo psicologico e filosofico (1901-1908) • Peso delle convenzioni sociali, carattere fittizio della vita • Contraddizione Forma/vita persona/personaggio • Arte umoristica (1908) • L’Umorismo, saggio, 1908 • Funzione critica e demistificatrice dell’arte • Novelle, romanzi e teatro di tipo umoristico • Arte mitica (1930) • Riscoperta della mitologia come evasione dall’alienazione della società moderna Pirandello al lavoro

  5. Crisi del positivismo • Fine Ottocento inizio Novecento • A livello filosofico-artistico • Simbolismo, decadentismo • A livello scientifico • superamento della concezione newtoniana, unitaria e oggettiva dell’universo • Teoria della relatività di Einstein • Fisica quantistica di Planck • Freud, Weber: concezione soggettiva e relativistica della “verità” • Costruttivismo: sono i concetti a “costruire” la realtà, è il soggetto a costruire la “sua” verità • Protagonisti • Nietzsche: dietro ogni “verità” e “valore” precisi condizionamenti, la storia e la vita non hanno alcun senso (nichilismo) • Bergson: il tempo è un flusso, la memoria una operazione di costruzione continua • Freud: l’essere umano è dominato dalla irrazionalità, dall’inconscio • Einstein: le leggi della fisica valgono in porzioni limitate di spazio • Planck: alla base della materia ci sono i “quanti”, discontinui, probabilistici, caso Charles Darwin

  6. Relativismo filosofico • Premesse materialistiche • l’unica realtà è quella percepibile con i nostri sensi • Non esiste alcun dio • Non esiste una sola “verità”, ma tante verità quanti sono i soggetti e i punti di vista • L’essere umano non è solido e coerente, ma contraddittorio e frammentato • Il mondo è privo di senso, i “valori” sono illusioni ed autoinganni

  7. Forma e vita, persona e personaggio • Vita, persona • La spinta delle pulsioni vitali, l’istinto, l’energia profonda che ci anima, il disordine dei desideri, la volontà di esistere (in Freud = forze dell’inconscio) • Forma, personaggio • Le convenzioni sociali, l’educazione, i valori, le regole sociali e civili • La forma blocca, censura, confina la vita (in Freud = super-io) • Si è sempre personaggi (=attori) e mai persone Armatura medioevale

  8. Maschera e maschera nuda • Il personaggio non è solido e compatto perché non è mai persona • “maschera”: il personaggio è indifferente e ipocrita davanti a questa condizione • “maschera nuda”: il personaggio è tragicamente consapevole di questa scissione non risolvibile Maschera

  9. Umorismo • 1908, L’umorismo (saggio) • L’arte in generale idealizza la realtà, l’arte umoristica la demistifica, ne smaschera le contraddizioni • Comicità: avvertimento del contrario • Si avverte, senza riflessione, che la realtà è contraria a quella che dovrebbe essere, e siamo mossi al riso • Umorismo: sentimento del contrario • Si comprendono, grazie alla riflessione, le ragioni per le quali la realtà si presenta contraria a quella che dovrebbe essere e siamo mossi alla pietà • Arte “umoristica”: quella che, attraverso la riflessione, svela gli inganni della realtà evidenziandone l’assurdità • L’arte umoristica smaschera inganni e illusioni, svelando il contrasto tra vita e forma, persona e personaggio Comicità

  10. Caratteri dell’arte umoristica • Discordanza, disarmonia, contraddizione, grottesco • Strutture narrative e drammaturgiche aperte • (senza una conclusione, una morale) • Rifiuto del sublime, linguaggio quotidiano • Destituzione dell’Io • Estraneità, riflessione • Rifiuto dell’arte • Classica: l’arte umoristica non nasce da regole • Romantica: l’arte umoristica non esprime l’immediatezza del sentimento • Decadente (simbolista): l’arte umoristica non scopre un’essenza delle cose • Letteratura cerebrale, riflessiva e allegorica

  11. Romanzi siciliani • Il turno (1895) • L’esclusa (1893, 1901, 1908) • Tema dell’esclusione • Dal determinismo naturale al determinismo sociale: • Conta ciò che appare non ciò che è • Incomunicabilità padre – figlia • Riflessività nei personaggi • I vecchi e i giovani (1909) • Tra umorismo e storicità • Fallimento dei vecchi risorgimentali e dei giovani italiani

  12. Il turno, 1895 • Trama • Don Marcantonio Ravì vuole fare sposare la giovane figlia Stellina al vecchio e ricco don Diego Alcozer, così, quando questi morirà, ella potrà sposare Pepé Alletto, del quale è innamorata. Don Diego, però si dimostra sempre più arzillo e Pepè deve perciò aspettare il suo "turno". Per fortuna il cognato di Pepè, l'avvocato Ciro Coppa, riesce a fare sciogliere il matrimonio per vizio di consenso, ma allora sarà lui a sposare Stellina • Temi prandelliani • Le maschere, le convenzioni sociali, il ruolo del caso nella vita..

  13. L’esclusa, 1901 • Trama • Marta è una giovane ragazza sposata con Rocco ed incinta. Il marito scopre alcune lettere inviatele da un ammiratore e la giovane viene accusata ingiustamente di adulterio e cacciata da casa.. Il bambino e il padre di lei muoiono al momento del parto. Lei vince un concorso a maestra, professione che sarà costretta a svolgere a Palermo. A Palermo incontra lo spasimante, lo frequenta ed ha un figlio da lui. Chiamata dal marito Rocco a vegliare la madre di questi, che sta spirando, viene riaccolta in casa. • Temi pirandelliani • Il peso delle convenzioni sociali, l’assurdità del reale, l’identità derivata dai giudizi della gente

  14. I vecchi e i giovani, 1909 • Trama • E' un romanzo corale, con diversi protagonisti, che evidenzia lo socntro di mentalità tra generazioni e le amare disillusioni postrisorgimentali. A Girgenti, in Sicilia, vivono i tre già anziani nobili fratelli Laurentano: il principe Ippolito borbonico, don Cosmo risorgimentale, e donna Caterina, già sposa di un eroe dei Mille. Il figlio di costei, Roberto, liberale, si presenta come candidato alle elezioni. Sullo sfondo, le prime lotte socialiste, a gli scandali politico-finanziari, che causano drammatici suicidi. Il patetico Mortara assiste a Roma a tutte queste sciaguratezze e tornerà amaramente disilluso in Sicilia a morire. • Temi pirandelliani • È il più storico-sociologico dei romanzi pirandelliani • Crollo delle illusioni, crisi dell'uomo moderno, identità complessa

  15. Romanzi umoristici • Opere • Fu Mattia Pascal, 1904 • Uno, nessuno, centomila, 1925 • Serafino Gubbio operatore, 1926 • Caratteristiche e temi • Arte umoristica demistificatrice della realtà • Contraddizione forma/vita, crisi di identità, assurdità dell’esistenza

  16. Il fu Mattia Pascal, 1904 • Trama • Il bibliotecario Mattia Pascal vive a Miragno, in Liguria, dove ha sposato controvoglia Romilda e dove sopporta la suocera Marianna, che lo disprezza. La vita familiare è un inferno. Fuggito, vince a Montecarlo un'enorme somma di denaro e per caso legge su un giornale della sua presunta morte. Decide di cambiare identità e col nome di Adriano Meis si stabilisce a Roma in una pensione. Qui vorrebbe sposare Adriana, ma non può farlo, perché Adriano Meis per l'anagrafe non esiste. Finge un suicidio per poter riprendere la vera identità. Tornato a Miragno dopo due anni, nessuno lo riconosce, la moglie si è risposata e ha una bambina. Non gli resta che chiudersi in biblioteca a scrivere la sua storia e portare ogni tanto dei fiori sulla sua tomba • Temi pirandelliani • Le maschere, il rifiuto della identità, l’assurdità della vita, il caso, l’amore mai appagante, la solitudine

  17. Quaderni di Serafino Gubbio operatore, 1925 • Trama • Serafino è un cineoperatore che annota in un diario gli avvenimenti del suo lavoro e la storia di una attrice russa, Varia Nestoroff, cinica seduttrice paragonata ad una tigre.. Miseramente alloggiato a Roma, Serafino si sente totalmente alienato dal suo lavoro. Un giorno, riprende meccanicamente una scena terribile: al posto di uccidere una tigre, il protagonista del film uccide la Nestoroff e viene poi sbranato. Serafino diviene muto per lo shock e rinuncia ad ogni forma di sentimento e di comunicazione. • Temi pirandelliani • Polemica contro il macchinismo, che mercifica la vita e la natura, e la fretta del mondo moderno • Il macchinismo ha distrutto l’identità, i valori, l’autenticità degli esseri umani • Anche gli intellettuali rimangono senza parole: l’afasia è la metafora dell’alienazione del’artista • NB: posizioni contrarie a quelle dei futuristi, che celebrano la tecnologia

  18. Uno, nessuno e centomila, 1926 • Trama • Vitangelo Moscarda è un uomo agiato e istruito. Un giorno allo specchio la moglie gli dice che ha il naso storto. La rivelazione dimostra che gli altri ci vedono diversamente da come noi ci vediamo! Allo scopo di ritrovare la propria vera identità, Vitangelo rinnega il suo spirito borghese ed inizia a dilapidare il patrimonio e a comportarsi in modo insensato. Alal fine costruisce un ospizio per i poveri dove si ritira privo di nome: un nessuno, che vive nella natura senza più contrasto fra l'essere e le apparenze. • Temi pirandelliani • La vita come flusso, e trasformazione, la forma che ingabbia la vita, la crisi di identità, la follia come tentativo di ristabilire la propria autenticità, la disgregazione dell’io, l’assurdità del vivere

  19. Opere teatrali • Teatro siciliano (1916) • Pensaci, Giacomino, 1916; • Liolà, 1916; • Teatro umoristico (1917-1920) • Il berretto a sonagli, 1917; • La giara, 1917; • La patente, 1918 • La signora Morli, una e due, 1920 • Metateatro (teatro nel teatro) (1921—1930) • Sei personaggi in cerca d'autore, 1921; • Enrico IV, Milano, Teatro Manzoni, 1922; • L'uomo dal fiore in bocca, 1923; • Questa sera si recita a soggetto, 1930; • Teatro mitico (1928-1933) • Lazzaro, 1928 • I giganti e la montagna, 1933

  20. Teatro siciliano Opere Caratteristiche Opere d’ambientazione siciliana Presentano anche temi esistenziali pirandelliani Assurdità e contraddittorietà dell’esistenza Peso delle convenzioni sociali e dei pregiudizi • Pensaci, Giacomino, 1916; • Liolà, 1916;

  21. Teatro Umoristico Opere Caratteristiche Presentano i tipici temi esistenziali Crisi di identità Contrasto forma/vita Assurdità del vivere • Così è (se vi pare), 1917; • Il berretto a sonagli, 1917; • La giara, 1917; • La patente, 1918 • La signora Morli, una e due, 1920

  22. Metateatro (teatro nel teatro) Opere Caratteristiche Rappresentazione all'interno di una rappresentazione Effetti di smascheramento del carrattere fittizio della finzione teatrale e di coinvolgimento dello spettatore In Pirandello evidenzia il carattere scenico, fittizio, “falso” della vita stessa • Sei personaggi in cerca d'autore, 1921; • Enrico IV, Milano, Teatro Manzoni, 1922; • L'uomo dal fiore in bocca, 1923; • Questa sera si recita a soggetto, 1930

  23. Teatro mitico Opere Caratteristiche Rivalutazione dell’inconscio, dell’istinto, del mito, dei simboli (quindi delle “forme”) mito greco: Pirandello ipotizza che da quell'antica cultura possa venire una risposta ai problemi attuali dell'esistere fuga dalla società e la scelta dell'esclusione, come radicale solitudine ed estraneità ritorno alla Terra-madre, come fusione con il grembo della Natura evasione nell'oltre, in una sfera fantastica, ove tutto è un simbolo e la vita appare un sogno. • Lazzaro, 1928 • I giganti e la montagna, 1933

  24. Pensaci, Giacomino • Trama • Il prof. Agostino Toti, settantenne, sposa, per beneficarla, Liliana, giovane figlia del bidello della scuola dove insegna, scacciata dai genitori perche’ incinta e impossibilitata a sposare il troppo povero Giacomino. Costui è accettato come amante di lei dal professore, che si affeziona anche al figlioletto dei due. IL professore riesce anche a fare assumere in banca Giacomino, ma la situazione è oggetto di scandalo e derisione. Giacomino sembra arrendersi alle dicerie della gente, ma il professore lo convince a rientrare in famiglia, senza curarsi dei pettegolezzi, delle invidie e del perbenismo ipocrita della gente. • Temi pirandelliani • Convenzioni sociali, ipocrisia, i paradossi esistenziali dell'individuo (doppi ruoli, crisi di identità) e i dilemmi che scaturiscono dalle sanzioni decise da parte della società.

  25. La patente • Trama • Rosario Chiarchiaro perde il suo lavoro per essere stato considerato uno iettatore. I superstiziosi, al suo passaggio, fanno i più svariati segni scaramantici: toccano il ferro, fanno il gesto delle corna. Rosario porta in tribunale due giovani non per quererarli, come tutti credono, ma ottenere una patente di iettatore con cui pretendere di essere pagato per evitare i suoi malefici. Stanco della "schifosa umanità", vuole ora vendicarsi sfruttando la superstizione popolare. • Temi pirandelliani • Le apparenze che diventano verità, la forza dei pregiudizi, le maschere che gli altri costringono ad indossare…

  26. Sei personaggi in cerca di autore • Trama • Su un palcoscenico una compagnia di attori prova la commedia 'Il giuoco delle parti'. Irrompono sei individui, un Padre, una Madre, il Figlio, la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina, personaggi rifiutati dallo scrittore che li ha concepiti. Essi chiedono al Capocomico di mettere in scena il loro dramma. Il Padre si è separato dalla Madre, da cui ha avuto un Figlio. La Madre si ricostruisce una famiglia con il segretario ha da lui tre figli: la Figliastra, la Bambina e il Giovinetto. Morto il segretario la famiglia cade in miseria, tanto che la Figliastra si prostituisce nell'atelier di Madama Pace, dove la Madre lavora come sarta. Qui si reca abitualmente il Padre che sta inconsapevolmente per giacere con la Figliastra. Tormentato dai rimorsi, il Padre accoglie in casa la Madre e i tre figli, ma la convivenza diventa insostenibile. Gli attori, non riescono a rappresentare il dramma reale dei Personaggi: sulla scena tutto appare falso. Nella scena finale la storia finisce in tragedia: la Bambina annega nella vasca del giardino e il Giovinetto si spara. • Temi pirandelliani • Teatro nel teatro: smascheramento finzione scenica (e dell’esistenza); persona e personaggio; tragedia della incomprensione: nessuno riesce a comprendere fino in fondo i sentimenti degli altri; impossibilità della vita autentica

  27. Enrico IV • Trama • Ad una festa, un nobile del primo '900 si maschera da Enrico IV; il suo rivale in amore Belcredi lo disarciona e lui batte la testa e si convince di essere realmente Enrico IV. La follia viene assecondata; dopo 12 anni Enrico guarisce e comprende che Belcredi lo ha fatto cadere per rubargli Matilde, che poi ha sposato. Decide di fingersi pazzo per fuggire la realtà dolorosa. Dopo 20 anni, Matilde, Belcredi, la loro figlia e uno psichiatra vanno a trovare Enrico IV. Lo psichiatra propone di ricostruore la scena del dramma per farlo guarire. Al posto di Matilde recita la bellissima figlia, che Enrico IV, per uno slancio, abbraccia. Ma Belcredi, si oppone ed Enrico IV trafigge Belcredi ferendolo a morte: per sfuggire definitivamente alla realtà decide di fingersi pazzo per sempre. • Temi pirandelliani • Sensatezza della follia, identità fittizia, impossibilità di togliersi la maschera che la società ci impone,

  28. I giganti della montagna • Trama • Diego e Sara, marito e moglie, litigano per l'educazione dei figli Lucio e Lia, e si separano. Sara si innamora del fattore Arcadipane e inizia con lui in campagna una vita spontanea e naturale senza remore sociali o religiose. Diego, portatore di una fede dogmatica e severa, educa i figli e manda Lucio in seminario e Lia ad un convento. Ma Lucio si rifiuta di diventare prete, mentre il padre, accidentalmente, muore. Tuttavia, una miracolosa iniezione o riporta in vita. Diego ha scoperto che nell'aldilà non c'è nulla: nè punizione nè compenso. Ora potrà finalmente sfogare la sua rabbia e vendicarsi dell'amante della moglie. Sarà Lucio a fare da tramite tra la fede persa del padre e la vita tutta naturale della madre. Il Dio immanente di Pirandello, che eternamente vive nell'«eterno presente della vita» farà in modo che Lucio si dedichi alla vita religiosa, salvando il padre e guarendo miracolosamente la sorella che aveva perso l'uso di una gamba. • Temi pirandelliani • Diversi da quelli tradizionali • Il dogmatismo religioso impedisce la comunicazione, il rapporto con gli altri; contrasto tra una civiltà della madre, vitalistica (mito positivo), e una civiltà paterna, religiosa-dogmatico.

  29. Positivismo • Seconda metà dell’800 • Seconda rivoluzione industriale • Diffusione della scienza e della tecnologia • Concezione “oggettiva” della verità • La verità è unica, eguale per tutti, frutto della ricerca scientifica • E’possibile stabilire ciò che è “vero” a livello economico, sociale, politico, psicologico…. • Protagonisti • Auguste Comte (1796-1857) • L’unica conoscenza possibile è quella scientifica • Charles Darwin (1809-1882) • Teoria dell’evoluzione della specie • Herbert Spencer • evoluzionismo sociale= evoluzionismo biologico • “darwinismo sociale”: legittima le differenze sociali

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