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LA GESTIONE DEI CONFLITTI Daniele Novara, pedagogista, direttore del CPP

LA GESTIONE DEI CONFLITTI Daniele Novara, pedagogista, direttore del CPP. È più importante saper affrontare i conflitti e le situazioni di contrarietà o è più importante saperli evitare?. Conflitto Visualizzare l’immagine Di cosa parliamo quando parliamo di conflitto?

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LA GESTIONE DEI CONFLITTI Daniele Novara, pedagogista, direttore del CPP

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Presentation Transcript


  1. LA GESTIONE DEI CONFLITTI Daniele Novara, pedagogista, direttore del CPP

  2. È più importante saper affrontare i conflitti e le situazioni di contrarietà o è più importante saperli evitare?

  3. Conflitto Visualizzare l’immagine Di cosa parliamo quando parliamo di conflitto? A cosa ci stiamo riferendo?

  4. Due forme di alienazione conflittuale: Semantica Emotiva

  5. Distinzione fra VIOLENZA e CONFLITTO Episodio di violenza: Offesa fra colleghi: “Tu sei un tiranno” 3 Tirare i piatti e colpire una persona 22 Aggressione con coltello tutti Episodio di conflitto: Idee diverse sull’orario scolastico Il personale si oppone al dirigente Boicottaggio silente all’interno della scuola (impedire silenziosamente a un collega a eventi esterni alla scuola) Pettegolezzo fra colleghi

  6. IL TAMPONAMENTO 1) Ad una rotonda una macchina ne tampona un’altra. I due conducenti scendono. L’automobilista tamponato si rivolge all’altro dicendo “Ma non mi ha visto? Dove aveva la testa?” il tamponatore risponde “Accidenti, mi sono distratto, non ho fatto apposta, ma non è successo niente”. Il danneggiato ribatte, mostrando la botta “No guardi, ci saranno 500 euro di danni. Poteva stare più attento, accidenti” l’automobilista distratto si giustifica “Mi spiace, ma non volevo proprio…è stata una disattenzione”. “Va beh, ormai è successo, spero la sua assicurazione sia a posto?” . ”Si, si tutto a posto” “Allora facciamo la constatazione amichevole” . “Va bene, prendo i documenti”.

  7. 2) Ad una rotonda un automobilista si trova dietro una macchina un po’ troppo appiccicata e impaziente…non sopporta questa vicinanza eccessiva, pensa “Cosa vuole questo qua? Vorrei proprio farlo sparire! Adesso gliela faccio vedere io, gli dò una lezione, così impara a starmi troppo addosso”. La sua rabbia cresce, non conosce l’automobilista che lo segue ma non riesce a tollerarlo, non lo sopporta. Reagisce frenando improvvisamente e provoca un tamponamento. La botta è molto forte e l’autista dietro picchia la testa e si fa male. Arriva l’ambulanza e interviene la polizia.

  8. Conflitto: C’è un dialogo Non c’è un pregiudizio Condivisione Mettersi nei panni dell’altro Attenzione sul problema Violenza: Pregiudizio Intenzionalità nel cercare lo scontro Danno fisico Attenzione sulla persona Eliminare Come vengono diversamente usate le emozioni?

  9. CONFLITTO • Contrasto, divergenza, opposizione, resistenza critica senza componenti di dannosità irreversibile. • Intenzione di mantenere il rapporto. • Sviluppo della relazione possibile, anche se faticosa e problematica.

  10. VIOLENZA • Danneggiamento intenzionale dell’avversario per creare un danno irreversibile. • Volontà di risolvere il problema (conflitto) eliminando chi porta il problema stesso. • Eliminazione relazionale come forma di “soluzione” semplificatoria.

  11. VIOLENZA CONFLITTO - Danneggiamento intenzionaledell’avversario - Contrasto, contrarietà, divergenza,opposizione, con presenza di danno irreversibile resistenza critica (senza componenti di dannosità sia di tipo fisico che psicologico irreversibile) - Volontà di risolvere il problema (conflitto) - Intenzione di affrontare il problema (conflitto) eliminando chi porta il problema stesso mantenendo il rapporto - Eliminazione della relazione come forma di - Sviluppo della relazione possibile, anche se “soluzione” semplificante e unilaterale faticosa e problematica

  12. Istruzioni per l’uso 1) Non attaccare la persona ma resta sul problema

  13. 2) Meglio prendere tempo che una qualsiasi reazione emotiva

  14. 3) Capire il conflitto è più importante che volerlo risolvere

  15. 4) Non prenderti i conflitti degli altri

  16. 5) Meglio una domanda che una minaccia!

  17. 6) C’è sempre un interesse in comune!

  18. Non attaccare la persona ma resta sul problema • Meglio prendere tempo che una qualsiasi reazione emotiva • Capire il conflitto è più importante che volerlo risolvere • Non prenderti i conflitti degli altri • Meglio una domanda che una minaccia • C’è sempre un interesse in comune

  19. Fate come i due porcospini di Arthur Schopenhauer : Prendi tempo e trova la distanza giusta.

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