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Buongiorno a voi tutti e grazie per essere intervenuti , mi chiamo Marco Balsamo e sono l’amministratore delegato della SBP di Roma.

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Presentation Transcript


  1. Buongiorno a voi tutti e grazie per essere intervenuti, mi chiamo Marco Balsamo e sono l’amministratore delegato della SBP di Roma .

  2. La nostra azienda si occupa di produzioni televisive realizzando , chiavi in mano, prodotti di grande complessità per conto delle varie televisioni nazionali ed internazionali così come dei produttori indipendenti , prodotti che hanno sempre richiesto un livello di preparazione specifico con investimenti molto importanti. Prodotti di cui avete potuto vedere una rapida sintesi che esemplifica i nostri campi d’applicazione .

  3. L’Azienda svolge questa attività dal 1976 , e , dunque, sono passati oltre trenta anni da quando decidemmo di intraprendere questo tipo di attività . Da allora siamo passati dalla nascita delle prime emittenti private , a colori, alle tecniche di ripresa sempre più sofisticate con migrazioni cicliche sui nuovi standard di ripresa . Così abbiamo attraversato l’era analogica, quella digitale e stiamo attualmente vivendo lo sviluppo dell’alta definizione dove abbiamo profondamente puntato ed altrettanto profondamente investito .

  4. Ci interroghiamo spesso sul come cercare di andare oltre , per capire quali saranno le prossime iniziative del mercato della comunicazione ed in particolare di quello televisivo ed anche oggi siamo qui per testimoniare la nostra attenzione nell’affrontare l’attuale passaggio costituito dalle riprese in stereoscopia ,in una parola il 3D!

  5. Nell’affrontare questo percorso abbiamo scelto di unire le nostre forze ed i nostri sforzi ad un gruppo di lavoro che da lungo tempo sta studiando questa opportunità : gli amici di DBW con i quali abbiamo inteso attivare un rapporto di collaborazione reciproco che ci ha consentito di intraprendere il sentiero di un nuovo modo di concepire l’immagine televisiva con una maggiore velocità, capitalizzando le esperienze di entrambe le Aziende.

  6. Noi siamo convinti che aver spinto a suo tempo l’Alta Definizione puntando su una migliore percezione sensoriale delle immagini ha sicuramente stimolato nello spettatore una curiosità che oggi è stata largamente premiata dall’alta diffusione degli schermi HD. Lo stesso proliferare di canali televisivi sulla piattaforma Sky , in Italia, ed a breve attraverso il Digitale terrestre , vettore utilizzato dagli altri Broadcaster indica chiaramente il successo di una iniziativa che ha inciso nelle modalità di fruizione della televisione ma senza modificarne il linguaggio.

  7. Al contrario la produzione in tre dimensioni è destinata a modificare le modalità narrative , richiedendo un impegno preciso per tutti i componenti della filiera produttiva, soprattutto dei registi che oggi sono chiamati a nuove interpretazioni che sono rese percorribili dalle nuove possibilità offerte dalla tecnologia e dagli specialisti che con quella tecnologia operano .

  8. La sollecitazione sensoriale è il principale obiettivo che il 3D si propone, essendo molto più coinvolgente dei prodotti bidimensionali seppur in Alta Definizione .

  9. Ci siamo impegnati seguendo la nostra tradizione di innovazione tecnologica , abbiamo nuovamente investito per realizzare un’unità mobile di respiro europeo , che sta già operando e sperimentando il nuovo sentiero della “conoscenza” (esperienza) televisiva .

  10. Molte cose sono cambiate. Oggi il problema primario che ci vede insieme ai principali registi è quello di studiare i nuovi piani di ripresa , come rappresentare una scena ,la sua velocità , cosa amplificare e cosa attenuare per cercare di continuare a raccontare il mondo dello sport della musica e dello spettacolo avvicinando lo spettatore al nuovo modo di fare televisione . Accompagnandolo, cercando di sorprenderlo ma senza colpirlo, offrendogli la sensazione di un percorso positivo che è la principale garanzia di successo dell’iniziativa .

  11. Ma soprattutto dando la possibilità allo spettatore di avere un ruolo più attivo che gli consentirà , alla stregua di un bimbo all’interno di un negozio di giocattoli , di esplorare lui stesso la scena che gli presenteremo .

  12. Questo è un passaggio molto importante : lo spettatore avrà una possibilità in più determinata dalla scelta di cosa osservare seppur nell’ambito di una sequenza filmata che , inevitabilmente , rappresenta un filo narrativo obbligato.

  13. Ho avuto modo di vedere appena uscito nelle sale AVATAR , proprio per rendermi conto come un personaggio come James Cameron offriva al suo pubblico un film d’azione forte in 3D: guardando quel film ho notato che anche gli americani hanno posto grande attenzione a non esasperare alcuni effetti , il che ha permesso di poter seguire un film in 3D senza un eccessivo sforzo.

  14. Il nostro obiettivo sarà quello mai banale di evitare l’affermazione dell’effetto per l’effetto a tutto vantaggio di una tecnica più costante che consentirà allo spettatore di poter sempre apprezzare la ripresa .

  15. Movimenti di camera repentini , zoom veloci e molto spinti che ancora oggi rappresentano un autentico valore aggiunto nel mondo dello sport ( penso agli occhi del giocatore prima di un rigore ai mondiali) dovranno lasciare il passo alle nuove opportunità che un evento 3D saprà dare , dove cambia la tecnica e dove cambiano le possibilità : la scena si amplia e lo spettatore avrà una parte molto più attiva nell’andare a carpire i dettagli di un “palcoscenico”che verrà raccontato anche attraverso le sensazioni che saprà trasferire. Per poter raggiungere questo traguardo sarà molto importante comprendere le idee , le prospettive e gli obiettivi che i registi si potranno e si vorranno proporre dandoci una giusta chiave per poter interpretare al meglio il nuovo modo di fare televisione

  16. L’esperienza sensoriale del 3 D mi riporta un poco indietro negli anni quando nel 1998 decidemmo di produrre le riprese di alcuni eventi sportivi in Dolby surround prima ed in 5+1 poi.

  17. Fummo i primi ad introdurre questa nuova tecnica di ripresa audio e lo facemmo andando a posizionare sul campo molti microfoni a ciò dedicati riproducendo attraverso uno studio effettuato direttamente con la Dolby inglese i vari piani di ripresa .

  18. Orbene se ci riflettiamo anche una ripresa olografica del suono che cosa è se non il tentativo di coinvolgere il telespettatore sotto il profilo sensoriale. Il nostro obiettivo era allora spostare il telespettatore dalla sua poltrona di casa e cercare, idealmente , di portarlo sugli spalti di un campo di calcio. Ma ricordo perfettamente che ci si concentrava molto “sull’aria” , sull’atmosfera che doveva essere replicata nelle case e molto meno sugli effetti che avrebbero esaltato quel tipo di tecnica. L’indicazione fu quella non esasperare il telespettatore con assalti “acustici” continui ma cercare di rendergli gradevole la visione stupendolo con tre / quattro effetti veri durante la partita: questo avrebbe consentito una maggiore fidelizzazione del telespettatore ed un maggiore impegno da parte nostra per andare a cogliere quei pochi ma bellissimi effetti di cui avevamo bisogno.

  19. Eravamo alla ricerca di una sensazione, di un’emozione che poteva essere tanto più incisiva quando vera percepibile e non artefatta.

  20. Ricordo ancora un’esperienza durante la Coppa del mondo di Sci quando durante una discesa libera posizionammo alcuni microfoni proprio in prossimità di un piccolo dosso dove lo sciatore si sollevava un poco da terra : in quel momento gli sci, sospesi a mezz’aria smettevano di fare il classico rumore delle lame sul ghiaccio lasciando spazio al solo spostamento d’aria dello sciatore che in quel punto transitava ad oltre cento chilometri orari lasciando come traccia di se soltanto un sibilo.

  21. Direi che l’emozione è il punto di incontro di audio e video 3D , l’emozione che misura il livello di coinvolgimento dello spettatore, che verrà stupito ma non colpito, che verrà coinvolto senza essere travolto.

  22. Cambia l’interpretazione del linguaggio televisivo , cambia il modo di rappresentare , cambia il modo di interagire con il telespettatore.

  23. Siamo convinti che sarà un percorso importante come e forse più dei precedenti, molto di più se questa nuova sfida verrà raccolta dai molti protagonisti del cinema e della televisione che si troveranno pieni protagonisti di questa nuova fase di progresso .

  24. Grazie

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