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Le politiche europee per la qualità dell’IFP: Peer Learning e Peer Review

Le politiche europee per la qualità dell’IFP: Peer Learning e Peer Review. Ismene Tramontano – Ricercatrice Isfol Reference Point Qualità IFP. Ischia, 28-29 settembre 2009. Due obiettivi per l’Europa Tre strumenti per la IFP.

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Le politiche europee per la qualità dell’IFP: Peer Learning e Peer Review

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Presentation Transcript


  1. Le politiche europee per la qualità dell’IFP: Peer Learning e Peer Review Ismene Tramontano – Ricercatrice Isfol Reference Point Qualità IFP Ischia, 28-29 settembre 2009

  2. Due obiettivi per l’EuropaTre strumenti per la IFP • Realizzare un’economia competitiva basata sulla conoscenza (Lisbona 2000) • Fare dei sistemi di istruzione e formazione un punto di riferimento a livello mondiale (Barcellona 2002) Anche attraverso (Copenaghen 2002): • L’adozione di un Quadro comune europeo per le Qualifiche (EQF) • L’adozione di un sistema comune di crediti (ECVET) • L’adozione di un Quadro di riferimento europeo per la Qualità (EQARF)

  3. I messaggi chiave • L’IFP svolge un ruolo centrale per la competitività dell’economia e l’inclusione sociale • L’IFP deve essere in grado di rispondere ai fabbisogni differenziati ed in continua evoluzione dell’economia, della società e degli individui • I sistemi e le strutture formative devono continuamente adattare ed innovare l’offerta per migliorare l’efficacia della risposta ai fabbisogni formativi in modo da: • Assicurare l’occupabilità delle persone • Assicurare l’acquisizione delle competenze fondamentali di cittadinanza per il lifelong learning

  4. I 5 punti della Raccomandazione sulla Qualità dell’IFP • Utilizzare il Quadro di riferimento europeo, i criteri, i descrittori e gli indicatori europei per migliorare e sviluppare i sistemi formativi e promuovere una cultura del miglioramento della qualità • Definire una strategia nazionale volta a migliorare i sistemi di garanzia della qualità • Partecipare attivamente alla Rete Europea per la qualità per sviluppare principi e strumenti comuni • Istituire un Reference point nazionale per assicurare l’interazione europea e la disseminazione dei risultati • Verificare l’attuazione del Programma ogni 4 anni.

  5. Il Quadro di riferimento europeo Il Quadro di riferimento europeo (EQARF) si basa su: • Un ciclo per la garanzia ed il miglioramento continuo della qualità • Descrittori per ciascuna fase del ciclo • Un elenco di indicatori Richiede un monitoraggio continuo basato sull’intreccio di valutazione interna ed esterna Sollecita l’istituzione di Reference Points a livello nazionale

  6. Il modello europeo Progettazione Revisione Sviluppo Valutazione

  7. Gli obiettivi del modello • Promuovere un approccio sistemico alla qualità, che integri tutti i soggetti ai diversi livelli. • Enfatizzare l’attenzione sulla valutazione e revisione delle attività ed il loro miglioramento continuo, sulla base di misurazioni ed indicatori adeguati

  8. Gli indicatori La Raccomandazione contiene 10 indicatori, da usare su base volontaria, che riguardano i principali aspetti dell’IFP • Applicazione dei sistemi di qualità nelle strutture formative • Spesa per la formazione di formatori e docenti • Partecipazione ai programmi di IFP • Successo formativo (e abbandono) • Tasso di occupazione al termine del corso • Utilizzazione delle competenze sul posto di lavoro • Tasso di disoccupazione (generale) • Presenza di allievi svantaggiati • Modalità e utilizzazione di analisi dei fabbisogni • Iniziative per promuovere l’accesso all’IFP

  9. Istruzione e Formazione: due sistemi, una stessa esigenza I sistemi ed i livelli di istruzione e formazione professionale sono diversi, ma le esigenze ed i modelli di garanzia della qualità sono simili. La questione qualità taglia trasversalmente le diverse tipologie di offerta formativa.

  10. Una strategia a due vie Due direzioni: • Un approccio dall’alto, guidato dalle amministrazioni responsabili, che introducono strumenti di garanzia della qualità a livello di sistema • Un approccio dal basso, promuovendo l’iniziativa delle strutture scolastiche e formative, che volontariamente adottano modelli e strumenti per la qualità, organizzando anche Reti di Scuole e di Centri di formazione sul territorio

  11. Le implicazioni nazionali: alcuni spunti Definire un set nazionale e regionale di indicatori, per il monitoraggio del sistema e per il benchmarking delle strutture Introdurre l’autovalutazione e la valutazione esterna delle strutture formative e scolastiche Promuovere dispositivi volontari di innalzamento della qualità delle strutture formative (Marchi di qualità, Peer review, Peer Learning, ecc.)

  12. Il Peer Learning Il Peer Learning è un processo di cooperazione a livello europeo che fornisce l’opportunità a decisori e operatori di un Paese di apprendere dall’esperienza omologa di un altro Paese europeo attraverso il contatto diretto e la cooperazione. Le attività di “apprendimento tra Pari” forniscono l’opportunità ai partecipanti di essere coinvolti in un processo di apprendimento da altri colleghi rispetto a delle esperienze di successo legate prevalentemente al miglioramento della qualità dell’offerta formativa.

  13. Gli obiettivi del Peer Learning • Promuovere la cooperazione a livello europeo • Disseminare le “Best Practices” per la gestione del cambiamento e il miglioramento della qualità dell’offerta formativa • Creare le premesse per costruire approcci metodologici comuni per il miglioramento della qualità dell’offerta formativa • Favorire i processi di apprendimento lungo tutto l’arco della vita

  14. Le attività di Peer Learning organizzate nel 2009 nell’ambito della rete ENQA-VET • Metodologie e procedure di valutazione per l’Assicurazione Qualità – marzo – Fulda (Germania) • L’Accreditamento per l’Assicurazione Qualità- Aprile – Roma • L’impatto dell’EQARF (Quadro comune europeo di AQ)- Maggio- Malta • Il coinvolgimento delle Parti Sociali per il miglioramento di Qualità nella Vet in considerazione della crisi economica- 20-30 ottobre - Berlino • La Formazione dei formatori quale componente dell’AQ – 18-20 novembre – Pamplona • I “label” di qualità per la Vet – 23-25 novembre - Sèvres

  15. La Peer Review • La Peer review è una forma di valutazione esterna che ha l’obiettivo di sostenere l’istituzione “valutata” nel percorso per l’Assicurazione e Sviluppo qualità. • La Peer review è condotta da un gruppo di esperti esterni, i Pari, che sono invitati ad esprimere un giudizio sulla qualità di differenti ambiti/aree di qualità della struttura valutata. • Gli ambiti di valutazione possono riguardare singole Aree di qualità o l’intera organizzazione.

  16. Caratteristiche della Peer Review • Valutazione formativa esterna • Volontaria • Qualitativa: si tratta di una valutazione qualitativa in cui ci si avvale anche delle informazioni quantitative disponibili • Sviluppata tra reti di strutture scolastiche e formative

  17. Chi è un Peer? • Un collega, un pari livello della/e persona/e le cui performance è chiamato a valutare; • Che lavora nello stesso settore, in un ambiente simile • È esterno (appartiene ad un’altra struttura/Paese) e indipendente (non ha interessi personali nella struttura o nel processo di valutazione) • Ha competenze ed esperienza nel settore di appartenenza della esperienza/struttura valutata Un Peer è un “Critical Friend”

  18. Punti di forza delle attività tra “Pari” • Apprendimento reciproco • Cooperazione transnazionale • Integrazione tra i sistemi: istruzione e formazione • Costituzione di reti • Benchmarking • Trasferimento di Buone Pratiche • Miglioramento della Qualità dell’offerta formativa • Volontarietà dei processi

  19. Le politiche europee per la qualità dell’IFP: Peer Learning e Peer Review Ismene Tramontano – Ricercatrice Isfol Reference Point Nazionale Qualità Ischia, 28-29 settembre 2009

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