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Brescia, 13/11/2006 corso ata “ il piano di lavoro e l’organizzazione del servizio ”

Brescia, 13/11/2006 corso ata “ il piano di lavoro e l’organizzazione del servizio ”. IL CONTRIBUTO DEL COLLABORATORE SCOLASTICO ALLA REALIZZAZIONE DEL POF IL RAPPORTO CON L’UTENZA L’INFORMAZIONE, L’ACCOGLIENZA, L’ORIENTAMENTO

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Brescia, 13/11/2006 corso ata “ il piano di lavoro e l’organizzazione del servizio ”

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Presentation Transcript


  1. Brescia, 13/11/2006 corso ata “il piano di lavoro e l’organizzazione del servizio ” IL CONTRIBUTO DEL COLLABORATORE SCOLASTICO ALLA REALIZZAZIONE DEL POF IL RAPPORTO CON L’UTENZA L’INFORMAZIONE, L’ACCOGLIENZA, L’ORIENTAMENTO IL CONTRIBUTO DI TUTTI I COLLABORATORI PER ORGANIZZARE LA SICUREZZA NELLA SCUOLA 13/11/2006

  2. chiocciola 13/11/2006

  3. PERCHE’ UN PIANO DELLE ATTIVITA?A CHI E’ UTILE UN PIANO DELLE ATTIVITA’ • Per condividere la stessa idea di scuola ora pof • A tutto il personale ata, a tutela della propria professionalità ( a giuste competenze vengono attribuite giuste mansioni) 13/11/2006

  4. COME SI COSTRUISCE UN PIANO ATTIVITA’ • non esiste una piano uguale ad un altro ogni istituto è una realtà unica 13/11/2006

  5. NORMA • L’art.52 c.3 del CCNL del 24/07/2003 assegna al dsga la competenza a formulare un piano delle attività del personale ATA che deve essere adottato dal D.S. • La puntuale attuazione del piano è comunque affidata al dsga. • Questo strumento è essenziale per l’organizzazione dei servizi in generale • Il piano delle attività è funzionale al pof e deve essere costruito con il consenso e la disponibilità di tutto il personale coinvolto tenendo conto di tutte le esigenze manifestate nel pof e di tutte le risorse umane e di tempo-lavoro disponibili. 13/11/2006

  6. Segue norma • Per progetti che prevedono interventi particolari e specialistici per l’utenza si dovrà tener conto anche della particolare funzione e preparazione degli operatori coinvolti. • Il piano delle attività deve essere discusso fra le parti nella contrattazione integrativa d’Istituto di cui dovrà rappresentare una parte essenziale e determinante per il personale ata • Il dsga per predisporre l’organizzazione del lavoro, dovrà avere ben chiare le funzioni istituzionali dell’ufficio che presiede e delle esigenze prospettate nel pof • La bontà di un piano si traduce nella sua capacità di tradurre le finalità istituzionali in obiettivi specifici e concreti dei servizi generali. 13/11/2006

  7. Prima di assegnare i compiti e gli obiettivi ai singoli dipendenti il dsga dovrà procedere alla: • ricognizione dell’organizzazione esistente e valutazione di quali modifiche si vogliono apportare per il miglioramento di essa tenendo conto della normativa vigente • individuazione delle risorse esistenti (umane/finanziarie/tecniche/strutturali) • individuazione dei punti critici che possono impedire o limitare il conseguimento dei risultati previsti e dei punti di forza da far risaltare • coinvolgimento di tutta la struttura nel cambiamento, soprattutto a livello culturale e psicologico prima che organizzativo 13/11/2006

  8. Successivamente l’assegnazione dei compiti può essere articolata nelle seguenti fasi: • stabilire quali caratteristiche personali e professionali deve possedere il dipendente per ricoprire un determinato ruolo u funzione assegnata • definire per ciascun dipendente i compiti e gli obiettivi individuali da perseguireevidenziando le responsabilità relative alla posizione occupata. 13/11/2006

  9. 2 Successivamente l’assegnazione dei compiti può essere articolata nelle seguenti fasi: • Valutare prioritariamente le caratteristiche del personale che dichiari la propria disponibilità a ricoprire l’incarico, in modo da attribuire ad ogni posizione la persona più adatta e disponibile. Prima di assegnare gli obiettivi è anche opportuno conoscere le preferenze del personale, in modo da proporre non solo la persona giusta al posto giusto, ma se è possibile secondo le attitudini e il gradimento • individuare posizioni scoperte 13/11/2006

  10. 3 -Successivamente l’assegnazione dei compiti può essere articolata nelle seguenti fasi: • concordare se possibile gli impegni sugli obiettivi in modo da ottenere la piena responsabilizzazione per il conseguimento dei risultati • prevedere la rotazione di tutti o di alcuni degli incarichi per poter rispondere in ogni momento alle esigenze di servizio • dovranno poi essere previsti momenti di formazione per tutti gli operatori • indicare i momenti, sia delle verifiche intermedie, sia della valutazione finale circa i risultati conseguiti: la valutazione non deve avere finalità sanzionatorie ma serve esclusivamente per indirizzare e migliorare il risultato • comunicare i contenuti i criteri di valutazione delle attività 13/11/2006

  11. Il piano delle attività proposto dal dsga al Dirigente scolastico dovrà avere i seguenti contenuti: • normativa di riferimento per la definizione e l’impostazione del piano • analisi della dotazione organica dell’Istituto • criteri di assegnazione dei compiti dei vari profili • distinzione dei vari servizi con le competenze specifiche assegnate ai vari operatori e l’individuazione dell’orario di servizio da prestare • individuazione degli incarichi specifici da attribuire con la motivazione della scelta e l’elencazione delle competenze assegnate • individuazione delle attività aggiuntive da prestare • piano di formazione del personale ata • modalità di valutazione della pianificazione effettuata 13/11/2006

  12. L a costituzione dei gruppi di lavoro • Definizione di gruppo di lavoro • Insieme di persone legate da un senso di appartenenza, che interagiscono per un certo periodo e in un dato spazio 13/11/2006

  13. L a costituzione dei gruppi di lavoro • Caratteristiche: • valori, norme e ruoli dichiarati, negoziati e condivisi • impegno nello svolgimento di un compito ben definito • persone motivate da interessi professionali e di appartenenza • adattamento all’ambiente (scopo comune) • collegamenti con altri gruppi/funzioni (interdipendenza) • sviluppo delle competenze dei suoi membri (responsabilità dei risultati) 13/11/2006

  14. L a costituzione dei gruppi di lavoro • Elementi critici del gruppo • Il rapporto tra la figura del coordinatore ed i componenti del gruppo collaboratori dipende da: • grado di formalizzazione dei compiti dell’unità organizzativa • ruolo riconosciuto al coordinatore • qualità dei rapporti a livello di integrazione tra coordinatore e appartenenti al gruppo 13/11/2006

  15. INDICAZIONI CONCRETE concrete contenute in un piano delle attività’ • L’organizzazione del lavoro per personale Collaboratore scolastico, con effetto immediato, è stabilita secondo le modalità e istruzioni di seguito specificati. Per ciascuna unità di personale in servizio sono definiti i criteri e le modalità di svolgimento del servizio, l’orario di servizio e la ripartizione dei compiti specificati nell’allegata tabella. L’organigramma del lavoro è stato predisposto tenendo conto dei criteri fissati dal Consiglio di Circolo, dalle direttive impartite in materia dal Dirigente Scolastico, sulla base dei criteri fissati dalla contrattazione decentrata e delle esigenze rappresentate dal personale in sede di Assemblea ATA tenutasi il giorno 13/11/2006

  16. Istruzioni di carattere generale • La vigilanza sugli allievi comporta la necessità di segnalare tempestivamente all’ufficio di Direzione tutti i casi di indisciplina, pericolo, mancato rispetto degli orari e dei regolamenti, classi scoperte, ecc.; nessun allievo deve sostare nei corridoi durante l’orario delle lezioni e neppure sedere sui davanzali per il pericolo di infortunio; • Il personale ausiliario, oltre a provvedere alla chiusura e apertura dei locali, ha l’obbligo di segnalazione di qualsiasi anomalia (guasti, furti, accesso di estranei). Durante la presenza contemporanea di collaboratori scolastici sarà garantita la presenza anche negli altri piani dell’edificio (ove esistenti). Il personale provvederà ad un’attenta custodia delle chiavi date in consegna; • Il servizio al piano dovrà essere svolto dagli ausiliari mediante un’attenta sorveglianza nelle aree loro assegnate; • La presenza in servizio è verificata mediante firma sull’apposito registro; • Il servizio deve essere prestato nel turno e nelle mansioni stabilite; 13/11/2006

  17. INDICAZIONI CONCRETE • Non è consentito allontanarsi dal posto occupato se non previa autorizzazione; • Il personale è tenuto alla scrupolosa puntualità; • L’assenza per malattia, documentata con certificato medico fin dal primo giorno, deve essere comunicata tempestivamente e comunque non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui essa si verifica; • L’Istituzione scolastica può disporre il controllo della malattia, ai sensi del CCNL, fin dal primo giorno di assenza. Il dipendente, che durante l’assenza, per motivi particolari, dimori in luogo diverso da quello di residenza o domicilio deve darne preventiva comunicazione. Il dipendente dovrà inoltre farsi trovare nel domicilio comunicato in ciascun giorno, anche festivo, dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 17,00 alle ore 19,00; • L’autorizzazione ad usufruire di periodi di ferie, del recupero giornate festività soppresse, nonché permessi brevi, sarà concessa dal dirigente Scolastico dietro parere del Direttore SGA. Ogni richiesta deve essere presentata per iscritto sugli appositi moduli. Le ferie vanno fruite, di norma, durante la sospensione delle attività didattiche; 13/11/2006

  18. INDICAZIONI CONCRETE • Ogni variazione dell’orario di lavoro, in altre parole il ricorso ad ore aggiuntive rispetto al normale orario, dovrà essere autorizzata preventivamente, salvo casi eccezionali, dal Direttore SGA. • Ore effettuate in più, ma non autorizzate, non saranno considerate. • Le ore a debito dovranno essere recuperate entro i due mesi successivi (art. 52 del CCNI 31.8.99 e art. 53 del CCNL del Comparto Scuola 2002-2005); le ore a credito saranno utilizzate per la copertura delle giornate di chiusura pre-festiva regolarmente deliberate dagli organi competenti. • Di norma i docenti non vanno disturbati nelle classi durante le ore di lezione. Eventuali chiamate telefoniche, salvo quelle estremamente urgenti, saranno segnalate al docente al momento della ricreazione o dell’uscita; • Tutto il personale è tenuto al rispetto della legge sulla privacy e perciò mai deve dare a chicchessia informazioni riguardanti alunni, insegnanti e personale ATA. 13/11/2006

  19. INDICAZIONI CONCRETE • N.B. • Il personale Collaboratore Scolastico, nell’ambito del settore assegnatogli in cui dovrà garantire la propria prestazione professionale, è tenuto alla vigilanza sugli alunni anche nei momenti in cui tale vigilanza non può essere esplicata dagli insegnanti. Il personale è altresì tenuto alla sostituzione nei compiti di vigilanza e pulizia dei colleghi anche momentaneamente assenti. 13/11/2006

  20. OGGETTO: ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE ATA A.S. 2006/2007 • IL DIRIGENTE SCOLASTICO • Visto il ccnl 24.7.03, con particolare riferimento agli artt. 46, 47,50,52, • 54,55,86 e 87; • Visto l’art. 21 L. 59/97 ; • Visto l’art. 25 D.L.vo 165/01, • Visto l’art. 14 DPR 275/99 ; • Visto il Piano dell’offerta formativa ; • Visto l’organico del personale ATA ; • Visto il programma annuale dell’es. fin. 2006 ; • Tenutoconto del fondo d’istituto spettante per il periodo Settembre/Dicembre 2006 e Gennaio/Agosto 2007 ; • Tenuto conto dell’esperienza e delle competenze specifiche del personale in servizio; • Considerate le esigenze e le proposte del personale interessato, 13/11/2006

  21. ORGANIZZAZIONE dispone • il seguente piano di lavoro e di attività del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, per l’a.s. 2006/07. • Il piano comprende quattro aspetti: la prestazione dell’orario di lavoro, l’attribuzione di incarichi di natura organizzativa, la proposta di attribuzione di incarichi specifici, l’intensificazione di prestazioni lavorative e quelle eccedenti l’orario d’obbligo. • L’attribuzione di incarichi organizzativi e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo rientrano nelle competenze del Direttore, mentre l’adozione della prestazione dell’orario , l’attribuzione di incarichi specifici e l’intensificazione delle prestazioni appartiene alla funzione dirigenziale, sempre, però, nell’ambito del piano delle attività. 13/11/2006

  22. ORGANIGRAMMA • Dsga ……….. • Assistente ammvo…………. • Assistente amm.vo ………… • Collaboratore scol………….. • Collaboratore scol………….. 13/11/2006

  23. A - PRESTAZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO ( art.50, 52 e 54 ) • Per svolgere correttamente le funzioni istituzionali, consentire la puntuale realizzazione del POF e garantire le necessarie relazioni con l’utenza, il personale ed il pubblico l’orario di lavoro prevede le seguenti prestazioni : • A1 – ASSISTENTI AMMINISTRATIVI • A3 – COLLABORATORI SCOLASTICI • Orario antimeridiano dalle 07,00/08,00 alle 13,00/14,00 per sei giorni e orario pomeridiano dalle 12,30 alle 18,30 per cinque giorni ( sabato escluso). E’ assicurata la sovrapposizione per 1,30 minuti. Per il resto vale la proposta formulata per gli Assistenti Amministrativi. Beneficiano della riduzione a 35 ore settimanali i dipendenti che effettuano la turnazione e l’orario flessibile. • Il beneficio consiste nell’accumulare 33 ore nell’arco dell’anno da usufruire a recupero nelle chiusure pre-festive. • Nei periodi di sospensione delle attività didattiche (vacanze natalizie, pasquali ed estive), salvo comprovate esigenze, si osserva per tutti il solo orario antimeridiano dalle 8 alle 14. • Il ricevimento del pubblico si effettua in orario antimeridiano ogni giorno dalle ore 8,00 alle ore 14,00 e in orario pomeridiano tutti i giorni fino alle ore 17 13/11/2006

  24. B) Attribuzione incarichi di natura organizzativa ( Art. 46 Tab. A profilo area D Individuazione e articolazione dei servizi: • B3 – Servizi Ausiliari • PLESSO DI (n. 2 collaboratori scol) • ORARIO DI SERVIZIO PLESSO • L’orario sopraesposto sarà effettuato, ad alternanza, da tutti i collaboratori scolastici in servizio nel plesso. • Le ore eccedenti l’orario che potranno essere richieste per le riunioni di programmazione o in attuazione al POF, saranno utilizzate a copertura delle giornate di chiusura pre-festiva regolarmente deliberate dagli organi collegiali competenti. • Durante la sospensione dell’attività didattica gli orari saranno 8,00/14,00. 13/11/2006

  25. Disposizioni comuni In caso di necessità e/o assenza e senza formalismi si opera in collaborazione tra addetti dello stesso servizio, laboratorio, sede e /o piano. Per eventuali cambiamenti di funzioni, attività e sedi di lavoro e per situazioni di urgenza e/o emergenza, si provvederà con specifici e appositi atti . Criteri di assegnazione dei servizi • L’assegnazione dei compiti di servizio è stata effettuata tenendo presente: • obiettivi e finalità che la scuola intende raggiungere; • professionalità individuali delle persone. • carichi di lavoro equamente ripartiti • In premessa si indicano i compiti da svolgere e le responsabilità che deve assumere ogni collaboratore al fine di raggiungere gli standard di servizio prefissati. 13/11/2006

  26. CON UTENZA INTERNA ED ESTERNA • Area della relazione: • l’accoglienza – collaboratore è front-line • proporsi all’utenza ed al pubblico con cortesia • mettere a proprio agio attraverso l’utilizzo di ogni possibile idioma (dialetto/gestuale) tutti gli utenti • chiedere sempre, con cortesia, agli estranei di identificarsi • accompagnare il pubblico all’interno dei locali scolastici 13/11/2006

  27. Area didattica: • collaborazione con il Dirigente scolastico e i docenti • sorveglianza degli alunni (vedi Regolamento di Istituto), in particolare: • sorveglianza esterna (ingresso e uscita alunni con particolare attenzione allo spazio dedicato al deposito biciclette) • la vigilanza degli allievi deve essere svolta con la massima diligenza segnalando tempestivamente in presidenza i casi di assenza del docente titolare della lezione • collaborare nella funzione educativa della scuola (rivolgersi agli alunni con cortesia e rispetto al fine di aiutarli nella loro formazione) • collaborare nella didattica: uso biblioteca, audiovisivi, manutenzione laboratori ecc. 13/11/2006

  28. Area amministrativa e di funzionamento • collaborare con la presidenza e la segreteria al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati di efficacia, trasparenza, celerità delle procedure, qualità del servizio: • servizi esterni • l’informazione: pubblicità delle circolari e materiale vario, ordini di servizio per supplenze, uso del fotocopiatore e ogni altra attività che verrà richiesta nel rispetto delle competenze. 13/11/2006

  29. Vigilanza sul patrimonio (Un aspetto della sicurezza /privacy) • Il servizio prevede la presenza al posto di lavoro e la sorveglianza nei locali contigui e visibili dallo stesso posto di lavoro. • All’inizio ed al termine del servizio deve essere verificato, con l’indicazione della data, ora e firma del collaboratore che:siano presenti tutte le chiavi; • Che non siano presenti anomalie agli arredi e/o attrezzature informatiche dei locali assegnati, anche dei locali adibiti a servizi igienici; • Segnalare tempestivamente le anomalie riscontrate e/o atti vandalici all’Ufficio di Direzione 13/11/2006

  30. La qualità ambientale: pulizia e uso di spazi e materiali: (un aspetto sicurezza) • L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. • É necessario svolgere le mansioni di pulizia garantendo il massimo dell’igiene in tutti i locali scolastici: la pulizia dei locali scolastici comprende: lavaggio pavimenti, banchi, vetri, porte, pulizia lavagne, armadi, suppellettili varie ecc. Quotidianamente si deve procedere ad una scrupolosa pulizia dei servizi igienici. • Deve essere garantita la pulizia degli spazi esterni. Bisogna controllare gli spazi esterni della scuola; particolare attenzione dovrà essere rivolta agli spazi poco frequentati (giardino retrostante la scuola e la palestra ) • Le segnalazioni di necessità di manutenzione e di atti vandalici dovrà essere rapportata quotidianamente al direttore amministrativo; 13/11/2006

  31. informazione informazione • E’ opportuno che qualsiasi informazione relativa al funzionamento e all’organizzazione del servizio scolastico sia preventivamente concordata con il preside e siglata esclusivamente dal medesimo; 13/11/2006

  32. Orientamento • IL COLLABORATORE PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTI , la sua presenza a scuola tutti i giorni e su un orario lungo gli consente di essere punto di riferimento in primo luogo per • Alunni • Docenti • Personale esterno alla scuola 13/11/2006

  33. SICUREZZA NELLA SCUOLA • FISICA • AMBIENTALE • PATRIMONIO • PRIVACY 13/11/2006

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