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Definizioni di apprendimento ed evoluzione della scienza

Definizioni di apprendimento ed evoluzione della scienza. Corso di: Psicologia generale ( 2009-2010) Prof. Stefano Federici. Una definizione “moderna” di apprendimento /1.

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Definizioni di apprendimento ed evoluzione della scienza

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Presentation Transcript


  1. Definizioni di apprendimentoed evoluzione della scienza Corso di: Psicologia generale (2009-2010) Prof. Stefano Federici

  2. Una definizione “moderna” di apprendimento /1 • L’apprendimento «potrebbe essere definito come ogni modificazione comportamentale, indotta da, o conseguente a, un’interazione con l’ambiente, che deriva da esperienze che conducono allo stabilirsi di nuove configurazioni di risposta agli stimoli esterni». (Moderato)

  3. Una definizione “moderna” di apprendimento /2 • L’apprendimento è • una modificazione comportamentale • Per comportamento si intende • lo stabilirsi di nuove configurazioni di rispostaagli stimoli esterni • La causa dell’apprendimento risiede • in un’interazionecon l’ambiente • La modalità di interazione è • l’esperienza». (Moderato)

  4. R S i n t e r a z i o n e individuo ambiente individuo ambiente comportamenti individuo ambiente comportamenti individuo ambiente comportamenti individuo ambiente comportamenti individuo ambiente comportamenti comportamenti a c q u i s i z i o n e

  5. Limiti della definizione di Moderato • Nella definizione di Moderato il comportamento sembra ridursi a configurazioni strutturate di risposta a stimoli ambientali. • l’apprendimento in questo caso rischia di ridursi all’adattamento funzionale all’ambiente (principio adattazionista). • Ma il comportamento può essere anche determinato dall’attribuzione di nuovi significati all’ambiente e all’individuo. • In questo caso il comportamento può essere anche conseguenza della capacità umana di creare ed attribuire significati anche se non sempre funzionali ed adattivi secondo il principio selettivo della sopravvivenza umana.

  6. Tecnologia • Per tecnologia intendiamo ogni • processo sistematico, • metodo • artefatto volto alla soluzione di problemi posti dall’ambiente. • L’evoluzione tecnologica è un fenomeno epigenetico attraverso cui l’essere umano e l’ambiente sono reciprocamente modificati: • Nel progresso tecnologico la tecnologia litica e i diversi artefatti umani sono preservati oltre la vita di un individuo che li produce determinando la relazione dell’essere umano con il suo ambiente e condizionando così il processo di selezione naturale (Stiegler, 1992).

  7. individuo ambiente comportamenti Tecnologia: modifica il comportamento Attribuisce significato all’ambiente Esprime significati sull’individuo è una modalità di interazione organismo/ambiente è un comportamento i n t e r a z i o n e a c q u i s i z i o n e

  8. Cultura e Biologia in prospettiva darwinianasecondo Lumsden /1 • Le regole epigenetiche comprendono una parte innata di strategie individuali per l’apprendimento della cultura che si possono così dividere: • Trasmissionegenetica pura • Trasmissioneculturale pura • Trasmissionegenetico-culturale

  9. La co-evoluzionegenetico-culturale di Lumsden • «In termini fisiologici, le regole epigenetiche dello sviluppo cognitivo e comportamentale comprendono uno o più elementi in una complessa serie di eventi che accadono in varie parti del sistema nervoso. La nostra analisi dei dati disponibili ci ha condotto a concludere che questi elementi sono grossolanamente ma utilmente separabili in due principali categorie: • le regole epigenetiche regolano lo sviluppo di sistemi che organizzano le informazioni dai filtri sensoriale periferici alla percezione; • le regole epigenetiche raccolgono i processi mentali interni, includendo i processi di valutazione deliberata e cosciente e delle conseguenti prese di decisione». (Lumsden)

  10. Cultura e Biologia in prospettiva darwinianasecondo Lumsden /2 • Epigenesi /1: • Termine biologico che si riferisce a quel processo totale di interazione tra i geni e l’ambiente durante lo sviluppo che comporta una graduale diversificazione e differenziazione di un iniziale entità indifferenziata. • Si differenzia dalla teoria della preformazionein biologia che sostiene che ogni cellula germinale contiene l’organismo del proprio genere pienamente formato e completo in tutte le sue parti e che lo sviluppo coinvolge solamente un aumento di misura nelle cellule adulte di proporzioni microscopiche. • Durante l’epigenesi mentale, l’informazione acquisita attraverso la socializzazione è usata nello sviluppo della mente e dei suoi contenuti, includendo le strutture della conoscenza disponibili attraverso il richiamo della memoria. L’informazione codificata nei geni guida e forma lo sviluppo.

  11. Cultura e Biologia in prospettiva darwinianasecondo Lumsden /3 • Epigenesi /2: • La logica del modo in cui l’informazione genetica opera è spesso descrivibile nella forma di regole che limitano le varie opzioni o percorsi alternativi nello sviluppo psicologico. • Le regole epigenetiche dello sviluppo comportamentale e cognitivo comprimono uno o più elementi in una complessa sequenza di eventi avvenuti in vari luoghi del sistema nervosi. • Una serie primaria di regole epigenetiche regola lo sviluppo dei sistemi che influenzano la percezione attraverso il sistema dei filtri sensoriali • Una secondaria serie di regole epigenetiche riunisce i più profondi processi mentali, includendo le procedure di consapevole e deliberata valutazione e decisione.

  12. Cultura e Biologia in prospettiva darwinianasecondo Lumsden /4 • Trasmissionegenetico-culturale /1: • Il termine genetico-culturale, in questo contesto non indica semplicemente che lo sviluppo umano è influenzato sia dai geni che dalla cultura. Piuttosto, esso descrive la presenza di regole epigenetiche il cui sviluppo predisporrebbe a prendere certe specifiche direzioni in presenza di un certo genere di informazioni culturali.

  13. Cultura e Biologia in prospettiva darwinianasecondo Lumsden /5 • Trasmissionegenetico-culturale /2: • Molto della cultura umana è sostenuta da un trasmissione genetico-culturale, piuttosto che da un pura trasmissione culturale: • I neonati preferiscono lo zucchero mentre nutrono una profonda avversione per il sale e per i gusti amari (Madler & Desor, 1974; Chiva, 1979) influenzando così l’evoluzione della cucina. • L’innata discriminazione di 4 colori primari: rosso, giallo, verde, blu (Bornstein, Kessen, & Weiskopf, 1976); e una maggiore facilità di apprendere una classificazione dei colori raggruppati in gruppi di questi primari (Rosh, 1973, 1975), influenzano l’evoluzione dei sistemi di termini di riconoscimento del colore. • Lo sviluppo di preferenze sessuali nella famiglia (Shepher, 1971, 1983; Wolf, 1968, Wolf & Huang, 1980; van den Berghe, 1980, 1983), influenza il comportamento di accoppiamento e le strutture sociali. • La capacità e la velocità operativa della memoria a lungo termine e di quella a breve termine, influenza le scelte di strategie nella decisione consapevole e nella soluzione di problemi (Simon, 1979).

  14. Studi longitudinali sul pedigree e comparazioni di gemelli etero- ed omozigoti hanno dimostrato varianze genetiche potenzialmente in ogni categoria della cognizione e del comportamento: Visione del colore; Acutezza dell’udito; Discriminazione del gusto e degli odori; Abilità nel contare/numerare; Fluidità verbale Abilità spaziale Memoria Tempi di acquisizione del linguaggio Ortografia Costruzione sintattica Capacità percettive Capacità psicomotorie Estroversione/introversione Omosessualità Tendenza all’alcolismo Età di prima attività sessuale Tempi degli stadi evolutivi di Piaget Alcune fobie Certe forme di neurosi e psicosi Cultura e Biologia in prospettiva darwinianasecondo Lumsden /6

  15. Apprendimento e selezione neuronaleChangeux /1 • L’epigenesi attraverso una stabilizzazione di selezioni sinaptiche nello sviluppo: • «Contrariamente a quanto di solito ritenuto, il processo dell’apprendimento può essere accompagnatonon da un aumento ma da una riduzione nel numero dei contatti sinaptici.Apprendere è eliminare» (Changeux)

  16. Apprendimento e selezione neuronaleChangeux /2 • Una volta che ha avuto luogo la divisione cellulare, i neuroni iniziano a creare dei contatti l’un con l’altro attraverso le estensioni degli assoni e dendriti. • Questi contatti tendono a moltiplicarsi fino a raggiungere uno stadio “critico” di massima connettività (limitata dalla struttura genetica). • Ciascun neurone invia e riceve un assai più grande numero di contatti sinaptici di quanti ne userà nel funzionamento dell’adulto. • C’è una “ridondanza” ma anche una “massima diversità”.

  17. Apprendimento e selezione neuronaleChangeux /3 • A questo punto, secondo il modello epigenetico interviene la “selezione” • Ogni sinapsi nello sviluppo del sistema nervoso si assume esistere in almeno 3 stadi: • Labile – Stabile – Degenerativo • Non appena la rete delle connessioni si attiva, sia spontaneamente sia attraverso l’induzione, viene regolata differentemente l’evoluzione delle sinapsi labili, stabilizzando alcune ed eliminando altre. • Di conseguenza ciascun neurone acquisisce la sua propria connettività, la sua singolarità.

  18. Apprendere è eliminare • L’apprendimento collegato alle leggi evolutive non è accumulo di informazioni ma selezione di informazioni: ciò che noi consideriamo culturale, come frutto ed espressione di selezione e creatività umana, non può essere considerato semplicemente come punto d’arrivo dell’accumulazione del sapere quanto piuttosto di una selezione dei mondi possibili.

  19. Dal Confucianesimoal Liberismo occidentale • «Strettamente parlando, nella storia Cinese non c’è stato mai nessun eterosessuale, bisessuale, od omosessuale. Il concetto di orientamento sessuale, ovverosia la divisione delle persone dal genere delle loro scelte circa l’oggetto sessuale, non esisteva» (Chou Wah-shan)

  20. Streghe • Negli scritti degli inquisitori del tardo medioevo prende chiara forma il mito della donna rispetto all’uomo meno capace dal punto di vista intellettuale e da quello dell’autocontrollo morale e pertanto più incline al demoniaco. Nel Malleus Maleficarum, il manuale delle persecuzioni scritto da due Domenicani nel 1486, la stregoneria è chiaramente collegata alla stessa “natura” inferiore delle donne.

  21. Apprendimento e rivoluzioni scientifiche • Kuhn sostiene che le rivoluzioni scientifiche sono “quegli episodi di sviluppo non cumulativi, nei quali un vecchio paradigma è sostituito, completamente o in parte, da uno nuovo incompatibile con quello.”

  22. Apprendimento e rivoluzioni scientifiche • L’analogia fra ciò che avviene in una scienza e le rivoluzioni politiche risiede in due aspetti: • «le rivoluzioni politiche sono introdotte da una sensazione sempre più forte, spesso avvertita solo da un settore della società, che le istituzioni esistenti hanno cessato di essere una risposta adeguata ai problemi posti da una situazione» (Kuhn)

  23. Apprendimento e rivoluzioni scientifiche • «Le rivoluzioni politiche mirano a mutare le istituzioni politiche in forme che sono proibite da quelle stesse istituzioni. Il loro successo richiede perciò l’abbandono parziale di un insieme di istituzioni a favore di altre […]. • [...] lo studio storico del mutamento di paradigmi mette in evidenza che caratteristiche simili sono presenti nello sviluppo delle scienze». (Kuhn, T.S., 1978: 120-121)

  24. Rivoluzioni scientifiche e disabilità • Se dalle scienze sociali non emerge una trasformazione “rivoluzionaria” del concetto di apprendimento, la comunità rischia la perdita di potenzialità, ossia le diverse abilità dei suoi membri sono selezionate in quanto “disabilità”.

  25. Rivoluzioni scientifiche e disabilità • In altre parole, ad un meccanismo di selezione delle abilità che l’ambiente richiede, si deve contrapporre un apprendimento (in questo caso non cumulabile e discontinuo) che modificando il contesto/ambiente garantisca una maggiore inclusione di competenze differenti per tipologia e grado.

  26. Apprendimento e modifica dell’ambiente • In quest’ottica l’apprendimento non consiste solo in un adattamento all’ambiente, bensì tende alla modifica di quest’ultimo. • «Quando mutano i paradigmi, il mondo stesso cambia con essi». (Kuhn)

  27. Conclusioni • Considerando le potenzialità, le conoscenze scientifiche sono il frutto di una riduzione progressiva ed evolutiva di un numero infinito di stimoli possibili • Secondo questa prospettiva è possibile comprendere perché “metà cervello è abbastanza”: la disabilità, secondo la nostra prospettiva, può essere considerata uno dei tanti possibili processi di selezione di informazioni e coerentemente una costruzione della realtà secondo una specifica visione del mondo

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