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I LABORATORI

I LABORATORI. I laboratori nella scuola dell’infanzia rappresentano uno strumento utile per garantire la possibilità ai bambini di fare e nello stesso tempo di riflettere sulle cose che stanno facendo. Considerando il laboratorio:

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I LABORATORI

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Presentation Transcript


  1. I LABORATORI I laboratori nella scuola dell’infanzia rappresentano uno strumento utile per garantire la possibilità ai bambini di fare e nello stesso tempo di riflettere sulle cose che stanno facendo. Considerando il laboratorio: un luogo di azione dove si svolgono attività pratiche e dove viene favorita la capacità di “mettere le mani in pasta”; uno spazio attrezzato con materiali e strumenti coerenti con gli scopi per cui è stato realizzato; un luogo di incontro di idee dove si coopera e dove vi sono momenti di ipotesi e di confronto; un luogo nel quale le attività sono frutto di un progetto pensato. Pensando ai laboratori, ho organizzato, all’interno dello spazio sezione, alcuni angoli nei quali i bambini possano: agire pensando; con curiosità provare e riprovare per cercare delle soluzioni giocando.

  2. ANGOLO DELL’UFFICIO E’ un angolo ricco di materiali di scrittura dove i bambini vi accedono in momenti stabiliti o liberi.

  3. LA BANCA DELLE PAROLE E’ un gioco che piace molto per la valenza emotiva che lo investe in quanto ogni scatola viene etichettata con i nomi dei bambini e le loro foto. Dentro le scatole finiscono tutte le parole con le immagini che iniziano con un fonema. La banca delle parole: • è una fonte ricca per l’attività di scrittura spontanea; • aiuta a osservare e confrontare, parole che prestano una similarità fonologica e ortografica es. FORCHETTA - FORTEZZA; • è una occasione per formare dei gruppi di parole prestando attenzione al suono iniziale delle parole.

  4. LA POSTA È un gioco dove o su richiesta o in un determinato momento della giornata ogni bambino può “scrivere” ad un compagno o famigliare e collocare nella tasca dell’amico la sua lettera o il suo disegno. FLAVIA ANDIAMO A CAVALLO DA PARTE DI ALESSIA

  5. L’USO DEL COMPUTER Partendo dall’interesse e la curiosità che i bambini dimostrano per questo strumento, servendomi del programma wordArt e Paint, ho proposto alcune esperienze di scrittura spontanea. Iniziando dal proprio nome i bambini hanno scoperto che ci sono diversi tipi di caratteri e di colori; alcuni di loro hanno inoltre creato dei bigliettini di auguri per i genitori e gli amici. Durante questa attività, ho notato come l’uso della tastiera, dove sono presenti tutte le lettere in stampatello maiuscolo, sia d’aiuto nel momento in cui il bambino fa esperienza di scrittura spontanea, in quanto, consente un minor carico di memoria mentre durante la scrittura a mano chiedono ad esempio :”com’è fatto il suono della c ?”.

  6. DESCRIZIONE DEL PROGETTO:“GIOCARE CON I SUONI DELLE PAROLE” • FINALITA’: • potenziare e affinare le competenze meta-fonologiche • finalizzate a facilitare l’apprendimento della lingua scritta. • OBIETTIVI: • Stimolare la percezione e la discriminazione uditiva; • Promuovere la capacità di rappresentare i suoni con il movimento, il corpo, e l’attività grafica; • Saper leggere e riprodurre ritmi; • Favorire l’interesse e la curiosità verso il linguaggio scritto e l’avvio spontaneo alla letto-scrittura • Giocare con la veste sonora delle parole e scoprire l’esistenza prima delle sillabe e poi dei singoli fonemi; • Riconoscere la forma delle parole differenziandole tra lunghe e corte; • Riconoscere la somiglianza fonetica tra due parole in rima; • Sviluppare il piacere verso la lettura; • Comprendere il significato di semplici storie e racconti attraverso l’ascolto. • FASI DI ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITA’: • attività di routines; • Attività che rinforzano la motricità fine; • attività/gioco riferite all’ascolto e al ritmo; • attività/gioco che favoriscono la consapevolezza fonologica; • attività/gioco che rinforzano la consapevolezza testuale. • TEMPI: • dal mese di ottobre al mese di maggio a cadenza bisettimanale per un tempo minimo di 40 minuti;

  7. MODALITA’ DI RAGGRUPPAMENTO: • duepiccoli gruppi ( bambini di 5 anni, 11 bambini per gruppo ) • MATERIALI NECESSARI: • strumenti musicali; • materiale per l’attività motoria; • libri, immagini …; • lettere movibili, giochi in scatola; • cancelleria; • STRUMENTI E TECNOLOGIE: • fotocamera digitale, p.c.; • ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI: • angoli organizzati nella sezione e la palestra • MODALITA’ DI VERIFICA: • Osservazione nei momenti strutturati e spontanei; • Somministrazione di prove per verificare le competenze raggiunte dai bambini (scrittura spontanea);

  8. LE ATTIVITA’ DI ROUTINES: L’APPELLO Le abilità fonologiche sono requisiti fondamentali per l’apprendimento della lingua scritta. Le attività di routines rappresentano il punto di partenze attraverso le quali il bambino presta attenzione all’aspetto sonoro delle parole per poterlo in seguito tradurre in codice scritto. Utilizzando dei cartellini, i bambini imparano a riconoscere il proprio nome, cognome e con il tempo anche quello dei compagni, raggruppano i nomi che cominciano con lo stesso suono sillabico e attraverso giochi ritmici con le mani, suddividono i nomi lunghi da quelli corti. Durante l’appello, il capo del giorno sistema i cartellini nella rispettiva colonna dei presenti e degli assenti rispettando l’ordine dall’alto e da sinistra. I CARTELLI DEI NOMI i bambini servendosi delle sillabe iniziali del proprio nome cercano un compagno per formare una parola nuova. Il mio nome comincia come …

  9. IL CALENDARIO Fornisce informazioni sia scritte che numeriche, utilizzando i cartellini dei giorni della settimana, dei mesi e del tempo, giochiamo al gioco del “comincia come”. LUNEDI, LUCA, LUDOVICA … MARTEDI, MARCO … i bambini in questo modo hanno sempre l’opportunità di verificare ciò che si è detto confrontando i cartellini.

  10. IL MENU’ Anche il menù offre numerose opportunità per giocare con i suoni delle parole. I bambini osservando i cartellini scritti: • prestano attenzione al numero delle parole che compongono i piatti; • colgono le uguaglianze dei suoni e dei grafemi servendosi anche dei cartellini dei propri nomi. • Dopo avere detto ai bambini cosa si mangia oggi es. PASTA, gli ho invitati a cercare tra l’insieme dei cartellini dei primi piatti la parola corrispondente.

  11. GIOCHIAMO CON LE TRACCE E I SEGNI I bambini, parendo da sinistra verso destra tracciano dei segni di diverso tipo senza staccare lo strumento dal foglio, dentro ad uno spazio più o meno limitato. Attraverso questi esercizi i bambini raggiungono importanti obiettivi che saranno prerequisiti necessari per il grafismo alla scuola primaria: • Sviluppare la capacità di coordinazione oculo-manuale; • Possedere sicurezza nel tratto; attraverso un racconto: “il paese dei segni” su fogli grandi e poi quadrettati, rappresentano le tracce della storia e disegnano rispettando lo spazio dato I bambini utilizzano la lavagna luminosa, fogli di carta velina e calcante per disegnare

  12. GIOCHI SULL’ASCOLTO E SUL RITMO In questo percorso i bambini vengono educati a prestare attenzione ai suoni e ai rumori e a coglierne le differenze. Considerando che le parole seguono un andamento ritmico, in quanto composte da una serie di sillabe in sequenza, educare al senso ritmico aiuta a parlare bene e a scrivere bene. . LA TOMBOLA DEGLI ANIMALI i bambini riconoscono i versi degli animali e cercano la corrispondenza tra foto e il suono ASCOLTA E RISPONDI i bambini tenendo gli occhi chiusi ascoltano il suono dello strumento del compagno e chi ha lo stesso strumento deve rispondere.

  13. PERCORSO SONORO I bambini seguono un percorso ascoltando il suono modulato del flauto; rappresentano con il gesto e la voce la modulazione del suono.

  14. IL DETTATO E LA LETTURA DEI SUONI È importante che i bambini con i movimenti e i gesti possano comprendere e rappresentare semplici sequenze ritmiche per porre successivamente in corrispondenze uno schema e un ritmo. • I bambini rappresentiamo un ritmo con un segno partendo da sinistra e dall’alto; • inventano una sequenza di ritmi scritti con la presenza di pause e li leggono; ad ogni ritmo corrisponde un segno grafico e viceversa. Anche con l’insegnante di musica i bambini leggono e riproducono un ritmo con gli strumenti seguendo uno schema.

  15. GIOCHI SUL RITMOPERCORSO A SUCESSIONE RITMICA attraverso le parole di una canzone, i bambini sono tanti cavalieri che a seconda del ritmo del tamburello seguono un percorso e si muovono andando al passo _ _ _ , al trotto _ _ _ _ _ _, al galoppo _ _ _ _ _ _ _ _ _ ;. in un secondo momento rappresentano i ritmi proposti con i cerchi, i mattoncini e poi con il disegno.

  16. CONVERSAZIONE SULLE CONOSCENZE: LE PAROLE Questa conversazione è stata proposta a gennaio: • Secondo voi dove sono le parole ? Daniele: a scuola Emanuele: nel computer e nell’alfabeto Simone: le parole possono essere disegnate Gabriele: le parole sono nei fogli Giovanni : sono nei giornali, nei cartellini dei nostri nomi dove appendiamo i lavori ogni bambino sa dov’è il suo e se lo porta a casa Kiara: si trovano sulla posta e nei supermercati, nei Billa Giovanni: sono sulle scatole del mangiare Luca: anche nel menu e nei barattoli dei nostri colori Cristina: nei negozi, un giorno ho visto un giocattolo che aveva scritto il suo nome Alice al cinema ,nei film, sulle strade come i cartelli stradali per sapere dove si deve andare Aurora: sono sulle maglie, sui tasti del computer Luca: no sui tasti ci sono lettere e numeri... Alessia: nei libri, la mia casa è piena di parole che scrivo Cristina : nella banca delle parole

  17. A cosa servono le parole? Emanuele: servono per scrivere Ludovica: servono anche per leggere Servono per imparare i suoni Emanuele:le parole formano le storie Aurora:servono per giocare • Perchè è importante sapere leggere e scrivere? Ludovica: se leggi tanti libri il cervello diventa intelligente Luca:è importante per imparare e studiare alle elementari Alessandro: per diventare intelligenti Riccardo: si legge per imparare Cristina: perchè nel foglio si scrivono delle parole importanti Carolina: per imparare a studiare a scuola Gabriele: a casa io faccio i compiti con le parole • Cosa sono le parole ? Luca: sono come dei numeri perchè lo zero è quasi come una 0 e la E è quasi come un tre Emanuele: no le parole sono fatte dalle lettere Collins :sono lettere per scrivere. Questo lavoro è stato interessante perché mi ha aiutato a conoscere le idee che i bambini hanno a proposito delle parole; inoltre ha permesso loro di mettersi a confronto e di fare delle riflessioni rispettando i pensieri dei compagni.

  18. GIOCHI E ATTIVITA’ CHE FAVORISCONO LA COMPRENSIONE FONOLOGICA Attraverso il gioco del robot, l’uso di palline colorate e con il battito delle mani, i bambini fanno esperienza di segmentazione sillabica. Servendomi dei libri presenti dell’angolo della lettura i bambini hanno scomposto e ricomposto il titoli, es. ” la nuvola Olga e il temporale”, scoprendo che una frase è composta da tante parole separate e in un secondo momento che le parole sono composte da molti suoni. I bambini giocano con le immagine cercando quelle che iniziano con una determinata sillaba o fonema. Dietro ad ogni immagine vi è stampata la parola in questo modo i bambini possono fare dei confronti e verificare se le parole delle due immagini prese iniziano allo stesso modo. E’ stato simpatico giocare con le parole e scoprire come modificando il suono iniziale, si possono trovare delle parole nuove es.: pane-rane-cane, Lava-bava-cava. Un altro gioco proposto:”il memory dei suoni iniziali e delle rime”, dove il bambino è invitato a formare coppie di immagini che iniziano o finiscono con lo stesso suono.

  19. SUONI IN FANTASIA Ho invitato i bambini a giocare con i suoni onomatopeici (animali e suoni dell’ambiente). In questo gioco ogni consonante viene presentata in associazione ad un simbolo iconico dove ogni suono ricalca ciò che rappresenta. I simboli sono stati presentati attraverso un breve racconto, e su iniziativa dei bambini è stato costruito un libricino che abbiamo intitolato ”suoni in fantasia” La realizzazione di questo libro ha dato l’opportunità di fare alcuni giochi: • Toccare il simbolo iconico quando si sente pronunciare il singolo suono, quando lo si sente pronunciare all’interno delle sillabe. • Senza l’uso del simbolo iconico ho chiesto ai bambini se dentro la parola es. casa c’è il suono della s come fa il serpente o nella parola pane c’è il suono dell’orologio.

  20. POLDO E LO SPETTACOLO DELLE VOCALI In occasione del carnevale i bambini attraverso una filastrocca, in palestra, hanno cercato di imitare Poldo un simpatico pagliaccio: gambe di qua, scopa di la ecco una A bella come la E non c’ e’ fiore in testa braccia tese scarpe lunghe va a far festa

  21. come una I sta sull’attenti tutto il dì con le gambe in su diventa una U come una O rotola rotola più che può

  22. IL GIOCO DEL SUPERMERCATO I bambini dopo aver portato a scuola delle scatole vuote di cibi, cercano il nome del prodotto; ritagliano tutte le scritte uguali del nome del cibo mettendole vicino all’immagine corrispondente.

  23. Ogni bambino legge con il dito le parole ritagliate e scambiando di posto, può leggere anche le scritte degli altri compagni; incolla la sua immagine con la parola ritagliata su un cartellone e scrive vicino il nome del cibo stesso.

  24. LE RIME Per avvicinare i bambini a capire cosa sono le rime, ho proposto il gioco dell’eco nel quale dovevano ripetere l’ultima parte della parola. Prestando attenzione alla parte finale del proprio nome, i bambini si sono impegnati a trovare altre parole che terminano allo stesso modo. E’ stato un gioco divertente in cui sono uscite parole a volte senza senso proprio perché hanno cercato l’uguaglianza sonora tra le parole che è stata poi verificata confrontando le due parole scritte. Lo stesso gioco è stato proposto con le immagini, in questo caso i bambini dovevano scegliere le coppie di figure che hanno le parole che fanno rima (porta-torta: “apro la porta e trovo una torta”). In un secondo momento ogni bambino ha costruito una frase “Ludovica Fiorese va a spasso per il paese”; “Carolina Moro trova il tesoro”, “ Giovanni compie sei anni”…; e rappresentato la propria rima utilizzando diversi materiali.

  25. ATTIVITA’ CHE FAVORISCONO LA COMPRENSIONE DI UN TESTO MOTIVARE IL PIACERE VERSO LA LETTURA E LA COMPRENSIONE DI UNA STORIA Considerando che alla scuola primaria i bambini saranno chiamati a comprendere il significato di un testo scritto, ho proposto al gruppo alcune esperienze che favoriscono una buona relazione con i libri e la comprensione testuale di storie e fiabe attraverso: • l’ascolto; • le domande guida; • la lettura di immagini da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso; • cambiare le storie valorizzando la fantasia e la creatività; • utilizzo di tecniche e materiali diversi per rappresentare le storie.

  26. LA STORIA DI DOKI i bambini in occasione della festa della biblioteca e la mostra di amico libro hanno realizzano con tecniche diverse alcune sequenze della storia di Doki precedentemente letta

  27. UN SIMPATICO TEATRINO: In occasione della giornata senza zaino dedicata alla lettura, i bambini dopo aver letto un libro e analizzato le varie parti hanno rappresentato attraverso un teatrino la storia:”corri corri zucca mia”. Questa esperienza ha dato l’opportunità anche ai bambini più timidi di sentirsi protagonisti attivi.

  28. GIOCHIAMO A MODIFICARE E AD INVENTARE STORIE NUOVE UNA STORIA STRAVOLTA: Prendendo spunto da una storia “la carica dei 101” letta da una nonna di una bambina della sezione, durante il tempo dedicato al “progetto nonni”, ho proposto ai bambini di cambiare la storia introducendo nuovi elementi nella sua strutturazione. Questa esperienza ha dato l’opportunità a tutti di uscire dagli schemi fissi di una storia, per i quali non deve essere cambiata, per creare attraverso la fantasia nuove situazioni e soluzioni. CON IL COMPUTER: in gruppo o da soli, i bambini hanno la possibilità di creare la propria fiaba e fare esperienza di scrittura spontanea

  29. INVENZIONE DI UNA FIABA INVENTATA GRAZIE AD UN GIOCO CON IL COMPUTER

  30. CONCLUSIONI Al termine di questo anno scolastico posso dire che sono stata soddisfatta dalle risposte che hanno dato i bambini in riferimento alle proposte che ho fatto. Il desiderio di essere grandi e di iniziare ad imparare le cose che fanno i grandi, ha favorito nei bambini l’interesse e la curiosità verso il meraviglioso e vasto mondo delle parole. E’ stato interessante e piacevole osservare come “i bambini apprendono dai bambini” e a capire com’è importante aiutarli ad “apprendere ad apprendere”. Durante questo percorso ho notato come l’attenzione, il confronto e la collaborazione durante i giochi liberi negli spazi strutturati della sezione, hanno portato a nuovi apprendimenti. Per questo ho cercato di partire dalle idee e dalle proposte dei bambini valorizzando le loro semplici osservazioni, considerazioni e domande es. cosa c’e’ scritto?..., come si scrive …?, questa parola è uguale a …, questi suoni ci sono anche nel mio nome …, tutti elementi che hanno accompagnato ogni uno di loro a costruire la propria teoria linguistica. Ringrazio il dirigente scolastico Dott. Aladino Tognon e il terzo circolo, per avermi dato molteplici opportunità di aggiornamento arricchendo le mie conoscenze e la mia professionalità in continua ricerca per offrirle ai bambini che saranno il nostro futuro. Ringrazio ancora di cuore la mia toutor Mariateresa Stefani, le colleghe di sezione e del plesso che mi hanno accompagnato, sostenuto e incoraggiato, anche con semplici parole, durante questo percorso e la dott. Mariarita Cortese per la sua disponibilità.

  31. BIBLIOGRAFIA • DALL’INFANZIA ALLA PREADDOLESCENZA di Guido Petter Giunti edizione; • AVVIAMENTO ALLA LETTURA di Fabio Celi, Claudia Alberti e Maria Rita Laganà Erickson edizione; • LEGGERE PRIMA DI LEGGERE di Roberta Cardarello eAngela Chiantera La Nuova Italia edizione; • DISLESSIA LAVORO FONOLOGICO di Maria Angela Berton Libriliberi edizione; • GIOCARE CON LE PAROLE di Emma Perrotta e Marina Brignola Erickson edizione; • LABORATORIO DI LETTURA E DI SCRITTURA di Giuliana Pinto e lucia Bigozzi Erickson edizione; • LA GRAMMATICA DELLA FANTASIA di Gianni Rodari; • Materiale di studio ricevuto dal corso di aggiornamento della Dott. Mariarita Cortese.

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