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STILI COGNITIVI

STILI COGNITIVI. Formazione PON 2007/2008 “Insegnare lettere” I.T.I.S “E. Fermi”. Perché gli stili. L’insegnante deve conoscere il proprio stile di insegnamento per poter modulare gli interventi didattici sugli stili cognitivi degli alunni.

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STILI COGNITIVI

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Presentation Transcript


  1. STILI COGNITIVI a cura della prof.ssa L. Portolano Formazione PON 2007/2008 “Insegnare lettere” I.T.I.S “E. Fermi”

  2. Perché gli stili • L’insegnante deve conoscere il proprio stile di insegnamento per poter modulare gli interventi didattici sugli stili cognitivi degli alunni. • Gli individui pensano e apprendono in modi diversi che non hanno nulla a che fare con l’efficacia dell’intelligenza. a cura della prof.ssa L. Portolano

  3. Crispiani distingue tra: • Stile intellettivo Stile apprenditivo Stile cognitivo a cura della prof.ssa L. Portolano

  4. StIle intellettivo • Si riferisce all’intelligenza e alle sue particolari attitudini che può assumere in diversi soggetti, gruppi o popoli secondo le teorie elaborate da Olson, Gardner, Goleman. a cura della prof.ssa L. Portolano

  5. Le intelligenze di Gardner • Le nove formae mentis elaborate da Gardner attengono ai seguenti campi di esercizio: logico-matematico, linguistico, musicale, corporeo-cinestesico, visivo-spaziale, inter-personale, intra-personale, naturalista, esistenziale che appartengono a settori della cultura nei quali gli individui hanno una spiccata attitudine e non al campo delle strategie con le quali l’individuo esercita le attività di pensiero. a cura della prof.ssa L. Portolano

  6. stile apprenditivo • Lo stile apprenditivo è il modo in cui si riattiva l’apprendimento nel senso della prima e personale registrazione delle informazioni (costruzionista, intuitivo, rappresentativo, auditivo, globale). a cura della prof.ssa L. Portolano

  7. Lo stile cognitivo • Lo stile cognitivo accoglie tutte le prestazioni mentali che si prolungano nella elaborazione delle informazioni (dati, percezioni, nozioni). • E’ l’insieme delle procedure che consente all’individuo di collegare le informazioni con quelle pregresse e con il reticolo dei concetti e dei linguaggi. • Si riferisce alla cognition, ossia al processo in cui si riconosce la conoscenza. a cura della prof.ssa L. Portolano

  8. Abilita’ e stile ABILITA’ STILE grado di bravura con cui modo in cui un individuo un individuo fa qualcosa fa qualcosa a cura della prof.ssa L. Portolano

  9. caratteristiche • Le persone hanno diversi stili • Gli stili variano a secondo dei compiti e delle situazioni • Le persone differiscono nella forza e nella flessibilità delle preferenze • Gli stili possono essere insegnati • Gli stili che sono validi in una situazione non sono necessariamente validi in un’altra • Gli stili non sono né buoni, né cattivi; è solo questione di congruenza/incongruenza a cura della prof.ssa L. Portolano

  10. La teoria dell’autogoverno mentale di Sternberg • Sterberg sostiene che come uno Stato ha diverse forme di governo, così l’individuo sente il bisogno di governare se stesso e le forme di governo non sono altro che l’espressione di quel che succede nella mente delle persone. • Egli riconosce cinque categorie, all’interno delle quali ogni individuo propende per uno stile. In tutto gli stili sono tredici e si differenziano per funzioni, per forma, per livelli, per scopi, per inclinazione. a cura della prof.ssa L. Portolano

  11. a cura della prof.ssa L. Portolano

  12. A scuola • Il tipo di insegnamento favorisce alcuni stili e ne svantaggia altri • C’è uno scarso riconoscimento delle diversità degli stili degli allievi • Vengono gratificati gli studenti con lo stile cognitivo congruente con quello dell’insegnante • Attribuzione del rifiuto di un’attività al disinteresse per la disciplina, anziché all’incongruenza di stile cognitivo • Gli allievi tendono a concordare con lo stile degli insegnanti • La scuola privilegia lo stile esecutivo-gerarchico a cura della prof.ssa L. Portolano

  13. Avvertenze utili • Conoscere il proprio stile di insegnamento per rendersi conto di come esso possa influenzare la percezione degli alunni • Conoscere lo stile preferito da ciascun alunno in modo da “capitalizzare opportunità per l’apprendimento” • Assumere una veste didattica plurale e flessibile in modo da raggiungere il più ampio numero di studenti • Tenere distinto, durante la valutazione, lo stile cognitivo dell’allievo dal proprio. a cura della prof.ssa L. Portolano

  14. Sistema coclite • Ha come dominio di lavoro la cognitività • Interviene sulla singolare individualità delle persone • Utilizza il metodo ecologico-dinamico • Il trattamento è caratterizzato dalla presa in carico totale della persona e dal ricorso ad una pluralità di stili didattici/terapeutici in relazione al contesto, alle risorse, alle tipologie del caso. a cura della prof.ssa L. Portolano

  15. CO.CLI.T.E. Cognitivo Clinico Trattamento Educativo a cura della prof.ssa L. Portolano

  16. COGNITIVO= coerenza teorica • Racchiude in sé i paradigmi, i tratti del comportamento cognitivo individuati dalle accreditate teorie dell’apprendimento e della conoscenza, non però nell’ottica della logica “o…o” (o visivo o verbale), ma in quella della pluralità, della complessità che porta a valorizzare il profilo cognitivo individuale a cura della prof.ssa L. Portolano

  17. CLINICO • Approccio globale alla persona a cura della prof.ssa L. Portolano

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