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Immagini digitali

Immagini digitali. Una macchina fotografica digitale non è, in linea di principio, diversa da una tradizionale. La differenza sta nella modalità di cattura delle immagini, che vengono inviate ad un sensore digitale.

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Presentation Transcript


  1. Immagini digitali Una macchina fotografica digitale non è, in linea di principio, diversa da una tradizionale.

  2. La differenza sta nella modalità di cattura delle immagini, che vengono inviate ad un sensore digitale.

  3. Questo trasforma le informazioni luminose in impulsi elettrici e li invia ai circuiti dedicati all'elaborazione dell'immagine.Qui i dati verranno adeguatamente manipolati e infine salvati come file digitale.

  4. La macchina fotografica digitale trasforma le informazioni luminose in segnali elettrici di tipo digitale

  5. A questo punto l’immagine digitale viene archiviata nella nostra scheda di memoria sotto forma di bit.Un bit è un segnale elettrico che può valere 0 (segnale basso) oppure 1 (segnale alto)

  6. I pixel Le immagini digitali sono formate da piccoli rettangoli che si chiamano pixel. Questo termine è l'abbreviazione di picture element, che, tradotto in italiano, vuol dire elemento di immagine. Ogni pixel è rappresentato a sua volta da un certo numero di bit

  7. Con 1 bit possiamo rappresentare 2 colori (di solito bianco e nero) 0

  8. Aumentando il numero di bit, si possono rappresentare più colori: 2 bit → 4 colori 3 bit → 8 colori 4 bit → 16 colori ecc. secondo la relazione: n. colori = 2 n. di bit

  9. Il numero di pixel che compongono l’immagine (risoluzione) è uno dei fattori che determinano la qualità dell’immagine stessa

  10. Esempio: codifica in bianco e nero (1 bit)

  11. Risultato della digitalizzazione

  12. Aumentando il numero dei quadratini (pixel) in cui si scompone l’immagine, la digitalizzazione risulta più fedele all’originale

  13. L’ immagine in alto ha una risoluzione minore, e quindi una qualità sicuramente peggiore rispetto all'immagine in basso

  14. Vantaggi • Si risparmia denaro per l'acquisto delle pellicole e per lo sviluppo • Si risparmia tempo. Non occorre viaggi al negozio per comprare il rullino, per riportarlo a sviluppare e per ritirare le stampe • Si possono controllare subito le immagini ottenute • Le immagini mal riuscite possono essere cancellate subito o ritoccate più tardi • Non si usano materie chimiche tossiche che troppo spesso finiscono negli scarichi e nei fiumi • Non occorre aspettare di finire il rullino prima di portarlo a sviluppare, o sprecare la pellicola non esposta se non si vuole aspettare • Si utilizza il computer per immagazzinare e catalogare grandi collezioni di immagini • Con una stampante poco costosa si ottengono tutte le stampe che si vuole. Se si usa carta fotografica la qualità delle immagini sarà sorprendente.

  15. Vedere le immagini • Ci sono due modi principali per rivedere le immagini realizzate: • su monitor • su stampa

  16. Dimensione del monitor È data dalla lunghezza della diagonale misurata in pollici (inch) 1 pollice = 1” = 2,54 cm

  17. Anche lo schermo è diviso in elementi piccolissimi chiamati PIXEL Un pixel è in pratica un punto di colore sullo schermo

  18. Per vedere distintamente i pixel che compongono un'immagine digitale a colori basta ingrandirla, usando la funzione di zoom di un qualsiasi programma di fotoritocco, oppure abbassando la risoluzione dello schermo.

  19. dettaglio di una fragola a risoluzione 200 ppi e ingrandita del 500% stesso dettaglio a 72 ppi e ingrandita del 500%

  20. La risoluzione video È il numero di pixel per pollice presenti sullo schermo. Viene espresso in ppi (pixel per inch).

  21. È una misura lineare, non riferita alla superficie. Per ottenere il numero di pixel per unità di superficie, bisogna calcolarla.Esempio: 72 ppi corrisponde a:72 x 72 = 5184 pixel per pollice quadro

  22. E’ importante scegliere bene la risoluzione dello schermo con cui si lavora

  23. Una risoluzione 800 x 600 divide lo schermo in 480.000 pixel

  24. Una risoluzione 1024 x 768 corrisponde a 786.432 pixel Ovviamente più piccoli

  25. Risoluzioni consigliate • Monitor 14” 640 x 480 • Monitor 15” 800 x 600 • Monitor 17” 800 x 600 o 1024 x 768 Inoltre la scelta dipende: • dalla capacità visiva dell’operatore • dalla qualità della scheda video e del monitor

  26. Se l’immagine è destinata al web la risoluzione da adottare è quella del monitor

  27. Esempio: monitor da 17” impostato a 1024 x 768 pixel I lati sono (circa) 34 x 27 cm, ossia 13,4 x 10,6 pollici Quindi 1024 / 13,4 = 76 ppi È facile ripetere il calcolo per altre impostazioni (basta un righello)

  28. Nel caso volessimo visualizzare un'immagine di formato 200 ppi, sarà il sistema operativo, perdendo dei dettagli, a ricampionare l'immagine a 76 ppi

  29. Le immagini che dovranno essere visualizzate solo su un monitor possono tranquillamente essere ricampionate a 76 ppi senza che l'utente noti un peggioramento nella qualità, ottenendo immediatamente così immagini più leggere (ovvero con un minor peso in Kbyte) e quindi più veloci da scaricare.

  30. Monitor e stampa Stampando un'immagine che sul monitor si vede perfettamente, noteremo spesso una sgranatura. Questo perchè la stampante ha una risoluzione decisamente maggiore rispetto al monitor (150 / 300 dpi). Molte stampanti odierne sono in grado di stampare tranquillamente anche a 600 dpi

  31. Un monitor visualizza ad una risoluzione inferiore rispetto alla stampante.

  32. Stampare le immagini • Domande più frequenti: • quanto grande posso stampare questa immagine ? • ho stampato questa fotografia in formato A4 ma i risultati sono pessimi ...perché ?

  33. Le dimensioni della stampa Capita spesso che se si ha un’immagine che sul monitor (p. es. a 72 dpi) appare larga 30 centimetri, stampata a 300 punti per pollice si riduce su carta ad una foto di poco più di 7 centimetri di lato.

  34. Questo perché il rapporto tra la risoluzione della stampante e quella del monitor è nell’esempio citato pari a 300/72 = 4,16Quindi, variando la risoluzione, le dimensioni della foto variano in modo inversamente proporzionale30 cm / 4,16 = 7,21 cm

  35. La risoluzione aumenta, le dimensioni si riducono

  36. In realtà, quindi, una foto digitale non ha dimensioni fisse, dato che queste dipendono dal tipo di risoluzione utilizzata per la sua visione: più bassa nel caso di uno schermo, più alta nella stampa su carta.

  37. Su che cosa ci si può dunque basare, se le dimensioni di una foto digitale sono un termine così ingannevole?Solo sul numero di punti che compongono l’immagine digitale, vale a dire dei pixel per lato.

  38. Come si può prevedere la grandezza effettiva di un’immagine digitale, sapendo quale risoluzione è stata impiegata dalla macchina fotografica?

  39. Dimensioni effettive in cmN = n. pixel del lato dell’immagineR = risoluzione stampante

  40. Esempio Immagine da 1600 x 1200 pixel da stampare su carta a 300 punti per pollice (1600/300) x 2,54 = 5,33 x 2,54 = 13,53 cm (1200/300) x 2,54 = 4 x 2,54 = 10,16 cm

  41. Calcolo inverso Cosa succede, viceversa, se vogliamo utilizzare la stessa immagine per una stampa da 30 x 40 centimetri? Cioè, partendo dalla grandezza voluta in fase di stampa, come ricavo la risoluzione da impostare?

  42. R = Risoluzione effettiva della stampante in punti per polliceN = n. di pixel del lato maggiore dell’immagine digitaleL = larghezza della stampa

  43. Esempio Voglio una stampa da 40 x 30 cm di una foto digitale composta da 1600 x 1200 pixel (1600 / 40) x 2,54 = 40 x 2,54 = 101 punti per pollice.

  44. Per ottenere una stampa larga 40 centimetri da un’immagine digitale larga 1600 pixel basterebbe impostare una risoluzione di circa 100 punti per pollice sulla stampante.

  45. Purtroppo, però, bisogna fare i conti con un fatto fondamentale: le moderne stampanti al laser o a getto d’inchiostro lavorano al meglio con una risoluzione in uscita intorno ai 300 punti per pollice. Impostando valori inferiori si ottengono risultati progressivamente peggiori: i dettagli si sgranano e diventa sempre più evidente il reticolo di pixel quadrati di cui è composta l’immagine originale.

  46. Regola generale: scegliendo di stampare ad una risoluzione inferiore ai 200 punti si ottengono sempre risultati scadenti, indipendentemente dalle dimensioni della stampa.

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