1 / 26

POLITICHE INDUSTRIALI PER LO SVILUPPO

POLITICHE INDUSTRIALI PER LO SVILUPPO. Augusto Ninni Università di Parma a.a. 2008-2009. I modelli tradizionali della politica industriale dei PVS: l’industria nascente.

abner
Download Presentation

POLITICHE INDUSTRIALI PER LO SVILUPPO

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. POLITICHE INDUSTRIALI PER LO SVILUPPO Augusto Ninni Università di Parma a.a. 2008-2009

  2. I modelli tradizionali della politica industriale dei PVS: l’industria nascente • L’Import Substitution (I.S.) è stata la strategia di sviluppo attuata largamente dai PVS fino alla fine degli anni Settanta (anni Ottanta in alcuni casi) ed è tuttora suggerita ancora da alcuni studiosi

  3. La validità storica dell’I.S. è stata accertata più volte avendo come riferimento storico l’esperienza passata dei Paesi Industrializzati: di questi, solo la Gran Bretagna si è realmente sviluppata nell’Ottocento adottando l’approccio liberista (Smith e Ricardo, ma List in Germania, Hamilton negli Stati Uniti)

  4. I riscontri empirici abbondano: in un famoso articolo del 1960 Hollis Chenery (usando però una cross-section nel periodo 54-56) stima che, della crescita della produzione interna, la sostituzione delle importazioni spiega: • - il 73% per i beni di investimento • - il 66% per i beni intermedi • - il 12% per i beni di consumo

  5. Maizels rileva nel periodo 13-57 le seguenti attribuzioni delle dinamiche di crescita della produzione di manufatti

  6. Quali sono le pratiche per attuare la sostituzione delle importazioni ? Normalmente, • o l’imposizione di un dazio / contingente sulle importazioni concorrenti con la produzione nazionale, • o il sussidio di una produzione nazionale concorrente con le importazioni, • o una composizione delle due politiche

  7. L’industria nascente finanziata attraverso una tariffa e la promozione delle esportazioni: il modello di Basevi Paese D K K’ P’ P D’ C O Offerta mondiale

  8. Imposizione di una tariffa PP’’, di modo che OP’’ è il nuovo prezzo per i consumatori interni La tariffa finanzia una quantità prodotta (in perdita) OD’: l’impresa esporta BD al prezzo mondiale PP’ , e vende OB ai consumatori interni (al prezzo OP’’) D K Entrate pubbliche da tariffa Sussidio (finanziato da entrate pubbliche) P’’ K’ P’ P D’ C O B

  9. Il modello di Odagiri • Supponiamo due periodi, t e T, soggetti alle stesse condizioni esterne • Si ipotizzi un mercato nazionale dove opera solo un produttore estero, per cui la domanda viene soddisfatta con importazioni • In entrambi i grafici sono uguali la curva di domanda nazionale (dd’ e DD’) e la curva di offerta di importazioni (ee’ e EE’) • In assenza di produttore nazionale, il prezzo è dato dall’incontro fra domanda (nazionale) e offerta (estera)

  10. D d e’ E’ B b a A e E D’ d’ O O t T

  11. L’entrata da parte del produttore nazionale sul mercato può avvenire solo in presenza di elevati costi non recuperabili: infatti la curva di offerta nazionale ss’ giace per tutti i suoi punti al di sopra del livello del prezzo: nessuna impresa entrerebbe

  12. D d s’ e’ E’ s B b a A e E D’ d’ O O t T

  13. Ipotizziamo che però vi siano economie di apprendimento, tali che la curva ss’ nel periodo T possa scendere sino a diventare la curva SS’, per una certa parte al di sotto del prezzo accettato dai consumatori, guadagnando quindi profitti positivi: il sostegno pubblico non è più necessario

  14. D d s’ S’ e’ E’ s B b a A S e E D’ d’ O O t T

  15. Supponiamo allora che al tempo t il costo d’entrata sia stato finanziato dallo Stato, e che l’impresa sia entrata quindi sul mercato con una capacità produttiva pari a Oi

  16. D d s’ S’ e’ E’ j s B b a A S e E D’ d’ O i O t T

  17. Ma questo significa che, se l’impresa nazionale entra sul mercato in quanto finanziata dallo Stato, la nuova curva di offerta è e’’e’’’, data dalla ee’ più la capacità produttiva iniziale (finanziata dallo Stato). • Dato l’incremento dell’offerta a parità di domanda, il prezzo scende da a a f

  18. D d s’ S’ e’ E’ j s e’’’ B b a A k f h F K S e E D’ e’’ d’ O i O t T

  19. Al tempo t, la perdita iniziale per l’entrata (ovvero il costo sostenuto dallo Stato) è data da sfkj • Al tempo T, per effetto delle economie di apprendimento, c’è un profitto, pari a SFK

  20. D d s’ S’ e’ E’ j s e’’’ B b a A k f h F K S e E D’ e’’ d’ O i O t T

  21. Per la condizione di Negishi FSK < fkjs, ovvero il profitto (positivo) a regime è inferiore alla perdita iniziale (ovviamente se i due valori sono comparabili, ovvero come valore attuale). In queste condizioni nessuna banca finanzierebbe l’entrata, perché è destinata a sicura perdita. • Tuttavia la curva di offerta si modifica, in quanto a partire dalla quantità Oi all’offerta di importazioni si aggiunge l’offerta nazionale, crescente al crescere del prezzo: la nuova curva di offerta è la spezzata ELM, e il prezzo al tempo T è F.

  22. D d s’ S’ e’ E’ j s e’’’ B b a A k f h F K M S L e E D’ e’’ d’ O i i O t T

  23. Confrontiamo ora le due situazioni, per vedere se lo Stato (social planner, e quindi interessato al benessere collettivo) finanzia l’entrata

  24. D d s’ S’ e’ E’ j s e’’’ B b a A k f h F K M S L e E D’ e’’ d’ O i i O t T

  25. Quindi l’industria nascente ha giustificazione teorica se l’incremento del benessere dei consumatori più che controbilancia la riduzione del surplus dei produttori • In generale, se dall’aumento dell’offerta ne deriva anche una riduzione del prezzo

More Related