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COLLEGIO SINDACALE NORME DI COMPORTAMENTO (Bozza in consultazione)

COLLEGIO SINDACALE NORME DI COMPORTAMENTO (Bozza in consultazione). Relatore: Dott. Luciano De Angelis. NOMINA e INDIPENDENZA DEL COLLEGIO SINDACALE. OBBLIGO DI NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE. La nomina dei primi sindaci è parte integrante dell’atto costitutivo

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COLLEGIO SINDACALE NORME DI COMPORTAMENTO (Bozza in consultazione)

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Presentation Transcript


  1. COLLEGIO SINDACALE NORME DI COMPORTAMENTO (Bozza in consultazione) Relatore: Dott. Luciano De Angelis

  2. NOMINA e INDIPENDENZA DEL COLLEGIO SINDACALE

  3. OBBLIGO DI NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE La nomina dei primi sindaci è parte integrante dell’atto costitutivo (art. 2328 c.c., punto 11) La mancata nomina dei sindaci è causa di annullabilità del contratto (SANABILE)

  4. NUOVO ART. 2477 C.C. LE MODIFICHE SULLE SRL - DIRETTIVA 2006/43/CE

  5. ASPETTI SOCIETARI SRL SENZA COLLEGIO SINDACALE L’assemblea che approva il bilancio in cui vengono superati uno o più dei nuovi limiti del 2477 c.c. deve provvedere, entro trenta giorni, alla nomina del collegio sindacale. Se l’assemblea non effettua la nomina provvede, il Tribunale su richiesta di qualsiasi soggetto interessato

  6. D.Lgs n.173 del 3/11/08 I LIMITI PARAMETRICI IN EURO(Bilanci approvati nel 2010) LIMITIPREVIGENTI NUOVI LIMITI (dir. n.46/2006) 1) TOTALE ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2) RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 3) DIPENDENTI MEDI 1) 3.650.000 2) 7.300.000 3) 50 1) 4.400.000 2) 8.800.000 3) 50

  7. NORMA 1.3 AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE CONTESTUALMENTE (in caso di costituzione) DATA DI ISCRIZIONE AL R.I. (in caso di aumento) ACQUISIZIONE DI PARTECIPAZIONI DI CONTROLLO ENTRO 30 GIORNI (termine ragionevole)

  8. NORMA 1.3 REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO • Il passaggio in assemblea del consolidato (da redigersi per superamento condizioni ex art. 25 e segg. D.lgs.127/91) 30 GIORNI DAL TERMINE PER: OBBLIGO DI REDIGERE IL BILANCIO IN FORMA NON ABBREVIATA 2) Approvazione del bilancio in forma ordinaria

  9. NORMA 1.2 DICHIARAZIONE DI TRASPARENZA RICHIESTA AI CONTROLLORI Il sottoscritto ....., nato a ..... il ....., residente in ..... via ..... n. ....., in considerazione della proposta di nomina a membro del Collegio Sindacale (consigliere di sorveglianza o di amministrazione) pervenuta dalla vostra spettabile società, ai fini e per gli effetti dell’art. 2400, comma 4 c.c. (2409-septiesdecies) DICHIARA : Segue ...

  10. NORMA 1.2 DICHIARAZIONE DI TRASPARENZA RICHIESTA AI CONTROLLORI DICHIARA - di essere nominato sindaco effettivo o supplente (consigliere di sorveglianza o revisore) presso le seguenti società (di capitali, di persone e cooperative)………..…; - di essere nominato membro del consiglio di amministrazione (consiglio di gestione) presso le seguenti società (di capitali, di persone e cooperative)……………..…; Segue ...

  11. NORMA 1.2 DICHIARAZIONE DI TRASPARENZA RICHIESTA AI CONTROLLORI DICHIARA -di essere nominato liquidatore presso le seguenti società di capitali, di persone e cooperative:…………..…; - di essere nominato socio, amministratore, sindaco o lavoratore dipendente di società di revisione legale o di enti appartenenti alla rete alla quale la medesima appartiene presso le seguenti società:……………….; …...., li .... .... Firma

  12. Cause di decadenza ordinaria INELEGGIBILITÀ INCAPACITÀ GIURIDICA EX ART. 2382 C.C. INIDONEITÀ TECNICA EX ART. 2397 CO. 2 C.C. INCOM-PATIBILITÀ EX ART. 2399 C.C.

  13. NORMA 1.4 Obiettività, indipendenza e cause di ineleggibilità e decadenza a) è interdetto; b) è inabilitato; c) è fallito; d) è stato condannato ad una pena che importa l'interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità ad esercitare uffici direttivi; e) è amministratore della società; f) è amministratore delle società controllate dalla società, delle società che la controllano e di quelle sottoposte a comune controllo; g) è coniuge, parente o affine entro il quarto grado degli amministratori della società;

  14. NORMA 1.4 Obiettività, indipendenza e cause di ineleggibilità e decadenza h) è coniuge, parente e affine entro il quarto grado degli amministratori delle società controllate dalla società, delle società che la controllano e di quelle sottoposte a comune controllo; i) è legato alla società, alle società da questa controllate, alle società che la controllano e a quelle sottoposte a comune controllo da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d’opera retribuita, ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano l’indipendenza.

  15. NORMA 1.4 COMPROMISSIONE DELL’INDIPENDENZA • 1) Rischi derivanti dall'interesse personale • 2) Rischi derivanti dall’auto-riesame • 3) Rischi derivanti dalla prestazione di attività di patrocinio o assistenza tecnica dinanzi alle commissioni tributarie ovvero di consulente tecnico di parte • 4) Rischi derivanti dalla eccessiva confidenzialità • 5) Rischi derivanti dalla intimidazione

  16. NORMA 1.4 COMPROMISSIONE DELL’INDIPENDENZA SONO DA VALUTARE CASO PER CASO I RISCHI CHE POSSONO COMPROMETTERE L’INTEGRITÀ E L’OBIETTIVITÀ DEI SINDACI

  17. NORMA 1.4 CARATTERI DELLA“MINACCIA ALL’INDIPENDENZA” • FONDATA E NON EVENTUALE • STABILE E NON TEMPORANEA O OCCASIONALE La collegialità dell’organo garantisce a fronte di circostanze isolate e temporanee che possono investire il singolo membro

  18. VALUTAZIONE SIGNIFICATIVITÀ RISCHIO NORMA 1.4 Devono essere considerati i seguenti fattori: • la continuità dei rapporti di lavoro autonomo, di consulenza o di prestazione d’opera retribuita resi, direttamente o attraverso la rete professionale, a favore della società e di altre società del gruppo. • la possibilità di un’interferenza dell’attività di consulenza con la funzione di controllo (c.d. auto-riesame); • la compromissione dell’indipendenza finanziaria, rientrante nel più ampio novero dei rischi derivanti da interesse personale.

  19. Calcolo “soglia di rilevanza” NORMA 1.4

  20. Studi associati ART. 2399 C.C. RAPPORTO CON LO STUDIO ASSOCIATO (IN CUI È ASSOCIATO IL CONSULENTE DELLA SOCIETÀ) POTREBBE RIENTRARE IN “ALTRO RAPPORTO DI NATURA PATRIMONIALE” BISOGNA VALUTARE SE IL RAPPORTO (SEPPUR INDIRETTO) È IN GRADO DI COMPROMETTERE INDIPENDENZA DEL SINDACO

  21. IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI Il sindaco deve tener conto dei rapporti e delle relazioni intrattenuti: • con i soggetti della propria rete professionale • con la società o con altra società del gruppo direttamente, nonché di quelli intrattenuti con le medesime da altri soggetti della rete alla quale il professionista appartiene.

  22. LA “RETE” DEL PROFESSIONISTA • struttura finalizzata allo svolgimento dell’attività in comune • che persegue chiaramente la condivisione degli utili • fa capo ad una proprietà, un controllo o una direzione comuni • è caratterizzata da prassi e procedure comuni, • dalla stessa strategia, • da uno stesso nome, marchio o segno distintivo • dalla condivisione una parte rilevante delle risorse professionali N.B.: NORMA 1.4 L’associazione o società professionale NON è rete, nei casi in cui si preveda la mera ripartizione dei costi

  23. Cass. 9 maggio 2008 n. 11514 1) L’ineleggibilità non si determina solo in un rapporto di consulenza continuativo,ma anche una serie di rapporti occasionali (formalmente distinti) tali da far presumere uno“stabile legame di clientela” 2)Nei casi in cui si manifesta la situazione di incompatibilità la decadenza scatta immediatamente (ex tunc) senza necessità di uno specifico procedimento accertativo da parte di un organo sociale(decadenza ipso Jure) (conf. Cass.11 Luglio 2008 n. 19235)

  24. Cass. 9 maggio 2008 n. 11514 • 3) La decadenza di uno dei componenti del collegio sindacale, da cui deriva l’impossibilità del collegio stesso di correttamente operare con il numero minimo dei membri prescritti dalla legge, si risolve in un difetto di costituzione dell’organo e, di riflesso, in una ragione d’illegittimità degli atti da esso compiuti.

  25. Cass. 9 maggio 2008 n. 11514 4) Se il ruolo dei sindaci incide sul procedimento di formazione della delibera (ad esempio approvazione del progetto di bilancio), la delibera con cui l’atto viene approvato risulta viziata e quindi è annullabile

  26. VALUTAZIONE DI INDIPENDENZA RECIPROCA NORMA 1.4 Nel caso in cui il sindaco risulti a “rischio di indipendenza”: • Deve chiarire al collegio la propria posizione • Nel caso di perdurare della situazione gli altri sindaci informano il CDA • In caso di inerzia del CDA andrà convocata l’assemblea

  27. IMPEGNO E CUMULO DEGLI INCARICHI Ai fini dell’accettazione si deve valutare: NORMA 1.4 • LA CAPACITÀ DI • PARTECIPARE AD ALMENO 2/3 DEI : • C.D.A., • COMITATI ESECUTIVI, • RIUNIONI SINDACALI, • ASSEMBLEE

  28. IMPEGNO E CUMULO DEGLI INCARICHI INOLTRE…. NORMA 1.4 • Ampiezza e complessità dell’incarico; • Funzione anche di revisione; • Possibilità di impiego di ausiliari; • Specializzazione; • Altri impegni del sindaco; Ai fini dell’accettazione si deve valutare:

  29. IMPEGNO E CUMULO DEGLI INCARICHI ATTENZIONE NORMA 1.4 Al superamento delle 20 unità per il sindaco LA CAPACITÀ DI ASSOLVERE L’INCARICO DOVRÀ ESSERE DOCUMENTATA

  30. NORMA 1.5 ONORARI • L’idoneità del compenso da sindaco deve essere valutata sulla base dell’art.37 Tariffa Professionale • Per la revisione gli onorari sono “a tempo” secondo l’art.32 Tariffa Professionale

  31. Art. 37 nuova Tariffa Professionale NORMA 1.5 NOVITÀ COMPENSI COLLEGIO SINDACALE • Ammissibilità di concordare i compensi; • Compenso spettante anche per assemblea delegata ad approvazione del bilancio; • Aumento dei compensi specifici e graduali del 50%;

  32. Art. 32, 24 e 19 nuova Tariffa Professionale NORMA 1.5 NOVITÀ COMPENSI REVISiONE CONTABILE • Compensi da preconcordare e stabiliti su base oraria (min. euro 77,48/ora); • Compenso da stabilire su base dell’intero collegio; • Verifica congruità dei compensi (controllo di qualità ex art. 20 d.lgs.39/2010)

  33. Art. 37 nuova Tariffa Professionale

  34. DICHIARAZIONE DI ACCETTAZIONE DI CARICA Il sottoscritto ....., nato a ..... il ....., residente in ..... via ..... n. ....., iscritto nel Registro dei Revisori contabili con Decreto Ministeriale del ..... pubblicato nella "Gazzetta Ufficiale" serie ..... n. ....., (o in possesso dei requisiti statutari previsti dal D. M. 320 del 29/12/2004), nell’accettare la carica di sindaco effettivo della Società Alfa S.p.A. Segue ...

  35. DICHIARAZIONE DI ACCETTAZIONE DI CARICA DICHIARA a) che nei suoi confronti non sussistono cause di ineleggibilità di cui all’art. 2399 C. C.; b) l’inesistenza di qualsiasi impedimento all’assunzione della carica, non ricorrendo situazioni che ne compromettono l’indipendenza. ....., lì ..... ..... Firma

  36. Delibera assembleare Comunicazione della delibera assembleare ai sindaci nominati Comunicazione da parte dei sindaci dell’accettazione della carica Iscrizione della nomina nel Registro Imprese entro 30 giorni

  37. Cessazione del Collegio Sindacale

  38. Cause di cessazione Scadenza Decadenza Revoca Rinunzia

  39. Cessazione sindaci per dimissioni Cessazione incarico in corso di mandato Il dimissionario comunica le stesseIN FORMA SCRITTA A ciascun amministratore Ai sindaci supplenti Gli amministratori comunicano la variazione al Registro Imprese In caso di inerzia possono provvedere gli altri sindaci (anche individualmente)

  40. DECORRENZA CESSAZIONE • SCADENZA TRIENNIO • DIMISSIONI Effetto immediato in corso del mandato a prescindere dalla sostituzione del dimissionario con il supplente PROROGATIO Effetto dal momento in cui il collegio è stato ricostituito NORMA N. 1.6 CNDCEC ART. 2.400 C.C., 1° CO.

  41. Cessazione sindaci per dimissioni Giurisprudenza

  42. Sostituzione Subentrano i supplenti Restano in carica fino alla successiva assemblea Nuovi nominati vanno a scadenza naturale

  43. Sostituzione NORMA 1.7 subentra il sindaco supplente più anziano di età. in caso di morte, rinuncia o decadenza del sindaco effettivo Collegio sindacale incaricato della revisione legale subentra il supplente che sia in possesso del medesimo requisito. Se più supplenti sono iscritti al registro, subentra il supplente più anziano. in caso di morte, rinuncia o decadenza del sindaco effettivo iscritto nel registro dei revisori legali Collegio sindacale NON incaricato della revisione legale

  44. Revoca REVOCA DEL SINDACO TRE CONDIZIONI GIUSTA CAUSA DELIBERA DI REVOCA APPROVAZIONE TRIBUNALE + + È COMPETENTE CHI L’HA NOMINATO FINO AD ALLORA È INEFFICACE

  45. Procedura di revoca Delibera assemblea ordinaria di revoca dei sindaci Approvazione della revoca da parte del tribunale Reclamo presso la Corte di Appello (sindaco revocato – società)

  46. DOVERIdel Collegio Sindacale

  47. I controlli sull’amministrazione Norma 3

  48. RISK APPROACH IL MANCATO RISPETTO DELLA CORRETTA AMMINISTRAZIONE DELLA LEGGE DELLO STATUTO

  49. RISK APPROACH GENERICO (tipici di ogni attività imprenditoriale SPECIFICO (legati alla natura dell’attività) Dovranno essere periodicamente valutati Verificando l’idoneità delle misure di salvaguardia adottate dagli amministratori

  50. CONTROLLI DI LEGALITA’ Norma 3.2 Art. 2403 c.c. Il collegio sindacale vigila sull’osservanza della LEGGE dello STATUTO Verifica della conformità degli atti sociali e delle deliberazioni degli organi sociali “I controlli devono intendersi circoscritti alle norme che concretamente, con riferimento alla struttura e alle attività sociali, possono essere ritenute critiche in ragione del rischio che il loro mancato rispetto possa comportare agli interessi della società”

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