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PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 1. COMUNICAZIONE E PSICOLOGIA M. Cristina Caratozzolo Dipartimento di Scienze della Comun

PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 1. COMUNICAZIONE E PSICOLOGIA M. Cristina Caratozzolo Dipartimento di Scienze della Comunicazione cristina.caratozzolo@polimi.it. CHE COS’E’ LA COMUNICAZIONE? Secondo il modello matematico di Shannon e Weaver (1949): “LA COMUNICAZIONE E’ UN PROCESSO DI

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PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 1. COMUNICAZIONE E PSICOLOGIA M. Cristina Caratozzolo Dipartimento di Scienze della Comun

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Presentation Transcript


  1. PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 1. COMUNICAZIONE E PSICOLOGIA M. Cristina Caratozzolo Dipartimento di Scienze della Comunicazione cristina.caratozzolo@polimi.it

  2. CHE COS’E’ LA COMUNICAZIONE? Secondo il modello matematico di Shannon e Weaver (1949): “LA COMUNICAZIONE E’ UN PROCESSO DI TRASMISSIONE DI INFORMAZIONI”

  3. CHE COS’E’ LA COMUNICAZIONE? (Shannon-Weaver)

  4. PERCHE’ UNA PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE? La LINGUISTICA studia i mezzi attraverso i quali sono veicolati i contenuti La SEMIOTICA la costruzione dei significati e l’attribuzione del senso La SOCIOLOGIA le interazioni tra comportamento linguistico e strutture sociali La PSICOLOGIA spiega i processi cognitivi che sottendono la comunicazione, il ruolo della comunicazione nelle dinamiche interpersonali e nella definizione del Sé. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  5. La comunicazione NON E’ un semplice passaggio di informazione.I significati della comunicazione non esistono per sé stessi, ma vengono costruiti nella relazione interpersonale…La comunicazione ha pertanto una forte componente relazionale, si fonda sulla intenzionalità,è un’azionecooperativa, che prevede uno scambio attivo fra gli interlocutori

  6. IL PRINCIPIO DI COOPERAZIONE E LE IMPLICATURE CONVERSAZIONALI DI GRICE (1975) diverse intenzioni… Comunicazione scambio nel quale A consapevolmente trasmette a B delle informazioni, che B è disposto ad ascoltare e comprendere. Presenza di una relazione cooperativa. Informazione Trasmissione (anche involontaria) di un segnale da parte di A, percepito da parte di B, indipendentemente dalla sua intenzione di instaurare una relazione comunicativa.

  7. IL PRINCIPIO DI COOPERAZIONE E LE IMPLICATURE CONVERSAZIONALI DI GRICE (1975) IL PRINCIPIO DI COOPERAZIONE: i partecipanti all’interazione comunicativa accettano di cooperare in una relazione, con lo scopo comune di comunicare LE IMPLICATURE CONVERSAZIONALI In questa relazione, i soggetti si impegnano reciprocamente ad integrare i significati letterali del messaggio con conoscenze che già posseggono ed elementi di contesto. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  8. 4 regole… Massima di Quantità: Soddisfare la richiesta di informazioni in modo adeguato agli scopi della conversazione, Non fornire un contributo più informativo del necessario. Massima di Qualità: Non dire ciò che si crede falso, Non dire ciò per cui non si hanno prove adeguate Massima di Relazione: Essere pertinenti. Massima di Modo: Evitare espressioni oscure e le ambiguità, Essere brevi, Essere ordinati nell’esposizione. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  9. Feedback =quantità di informazione che dal ricevente viene ritrasmessa al destinatario Positivo = ampliamento dell’informazione d’ingresso, plus–valore nello scambio informativo. Negativo = riduzione dell’informazione d’ingresso, perdita nello scambio informativo.

  10. Comunicare è un’azione spontaneaMA… richiede delle competenze! intenzionalità e consapevolezza del contesto definiscono l’efficacia della comunicazione. La competenza comunicativa (Parks, 1994) è il grado con cui gli individui soddisfano – e percepiscono di aver soddisfatto- i propri scopi in una data situazione sociale Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  11. si declina in… competenza sintattica: riguarda la conoscenza delle regole grammaticali che permettono di costruire e comprendere frasi correttamente competenza semantica: riguarda l’associazione di significanti e significati; …c’è sempre accordo sui significati? Ruolo del contesto. competenza pragmatica: riguarda il saper associare ad un determinato contesto un modo comunicativo appropriato Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  12. LE MODALITA’ DELLA COMUNICAZIONE VERBALE Parola volontaria, conscia Tono volontario/involontario conscio/inconscio NON VERBALE Gesto involontario, inconscio

  13. La PAROLA (orale, scritta) COM. VERBALE Il COMPORTAMENTO (mimica, posizione, gesti) La COMUNICAZIONE COM. NON VERBALE Gli OGGETTI Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  14. patologia produzione comprensione sviluppo studiata da poco tempo a causa delle difficoltà metodologiche relazione tra funzionamento del cervello e linguaggio Riconoscimento di parole Comprensione di frasi comprensione del discorso acquisizione della lingua nei primi anni di vita La comunicazione verbale - Psicolinguistica PSICOLINGUISTICA disciplina che si occupa dei meccanismi sottesi alla comprensione e alla produzione del linguaggio. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  15. La comunicazione verbale - Psicolinguistica LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO • Il linguaggio è una facoltà autonoma del sistema mentale umano, che si sviluppa e può essere danneggiata indipendentemente da altre facoltà. Diverse aree del cervello controllano le funzioni linguistiche nell’emisfero sinistro della corteccia. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  16. La comunicazione verbale - Psicolinguistica LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  17. La comunicazione verbale - Psicolinguistica Lesioni in specifiche aree provocano deficit del linguaggio (afasie) • Le persone afasiche non hanno difficoltà di pensiero e/o ragionamento. • Persone con intelligenza patologicamente bassa posseggono funzioni linguistiche normali (doppia dissociazione). • Ciò corrobora l’ipotesi del linguaggio come facoltà autonoma. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  18. La comunicazione verbale - Psicolinguistica QUALE DIFFERENZA TRA LINGUE E LINGUAGGIO? Il linguaggioè la facoltà mentale che permette agli esseri umani di usare una o più lingue per comunicare. Una lingua è un prodotto sociale e storico. Le lingue nascono e mutano nel tempo.

  19. Semantica: Fonologia: Sintassi: Pragmatica: La comunicazione verbale - Psicolinguistica sistema simbolico di comunicazione che permette di esprimere e scambiare idee, informazioni, sentimenti. lingua Significato delle parole. Suoni corrispondenti a parole e frasi. Regole di combinazione delle parole. Relazioni tra linguaggio e situazioni. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  20. La comunicazione verbale - Psicolinguistica PSICOLINGUISTICA (Noam Chomsky, 1957) studia i meccanismi di comprensione e produzione del linguaggio Teoria generativo-trasformazionale: postula l’esistenza di un Language Acquisition Device che permette l’acquisizione di conoscenze linguistiche complesse in breve tempo ed in età infantile http://en.wikipedia.org/wiki/Language_acquisition_device Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  21. La comunicazione verbale - Psicolinguistica The Language Acquisition Device is a postulated "organ" of the brain that is supposed to function as a congenital device for learning symbolic language. First proposed by Noam Chomsky, the LAD concept is a component of the nativist theory of language which dominates contemporary formal linguistics, which asserts that humans are born with the instinct or "innate facility" for acquiring language. Chomsky motivated the LAD hypothesis by what he perceived as intractable complexity of language acquisition, citing the notion of "infinite use of finite means" proposed by Wilhelm von Humboldt. At the time it was conceived (1957–1965), the LAD concept was in strict contrast to B.F. Skinner's behavioral psychology which emphasized principles of learning theory such as classical and operant conditioning and imitation over biological predisposition. The interactionist theory of Jerome Bruner and Jean Piaget later emphasized the importance of the interaction between biological and social (nature and nurture) aspects of language acquisition. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  22. La comunicazione verbale - Psicolinguistica TEORIA GENERATIVO-TRASFORMAZIONALE Regole di Riscrittura: Consistono nella riscrittura di alcuni simboli in altri simboli fino agli elementi minimi Riguardano la struttura profonda della frase Regola Trasformazionale: Modificando elementi informativi si produce una stringa diversa – che può avere struttura profonda identica Riguarda la struttura superficiale della frase Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  23. XY riscrivi X come Y F SN SV bambino, mela, … N mangia, … F V Art il, la, ... Art N V SN Art N il bambino mela mangia la La comunicazione verbale - Psicolinguistica Regole di Riscrittura SN+SV riscrivi Frase come SintagmaNominale +Sintagma Verbale Art+N riscrivi SintagmaNominale comeArticolo +Nome V+SN riscriviSintagmaVerbale comeVerbo +Sintagma Nominale SN SV Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  24. F SV SN V SN Art N Art N il bambino mangia la mela F SV SN V SN N Art Aus V Prep N è la mela bambino mangiata dal La comunicazione verbale - Psicolinguistica TEORIA GENERATIVO-TRASFORMAZIONALE Regole Trasformazionali frasi con identico significato possono avere struttura sintagmatica differente Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  25. il bambino mangia la mela T-passivo La mela è mangiata dal bambino La comunicazione verbale - Psicolinguistica TEORIA GENERATIVO-TRASFORMAZIONALE Struttura Superficiale vs. Struttura Profonda. Struttura Profonda significato Struttura Superficiale forma sintattica le frasi che derivano da altre frasi tramite le regole trasformazionali hanno diversa struttura superficiale ma stessa struttura profonda Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  26. La comunicazione verbale - Psicolinguistica le frasi possono avere struttura superficiale simile ma diversa struttura profonda il guasto è riparato da esperti il guasto è riparato da poco esperti riparano il guasto da poco ripara il guasto le frasi possono avere identica struttura superficiale ma diversa struttura profonda la vecchia porta la sbarra la vecchia porta / la sbarra la vecchia / porta la sbarra Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  27. La comunicazione verbale - Psicolinguistica La frase dichiarativa attiva è la frase più semplice, ogni trasformazione richiede del lavorocognitivo. Tante più sono le trasformazioni compiute sulla frase, tanto maggiore è il tempo necessario per l’elaborazione. Prime ricerche effettuate per verificare tale assunzione: Frasi attive più semplici da elaborare; In ordine di difficoltà: - le frasi passive; - le frasi negative; - le frasi passive negative.

  28. FRASE VERO FALSO La comunicazione verbale - Psicolinguistica Chomsky dimostra l’importanza della sintassi Slobin (1966) mette in luce il ruolo delsignificato Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  29. La comunicazione verbale - Psicolinguistica La frase passivaimpiegapiù tempo per essere compresa rispetto alla frase attiva La frase passiva e la frase attivaimpiegano lo stesso tempo per essere comprese. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  30. La comunicazione verbale - Psicolinguistica Le informazioni semantiche provenienti dalle parole costituiscono degli indici rilevanti per l’elaborazione della frase. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  31. La comunicazione verbale - Psicolinguistica LA COMUNICAZIONE VERBALE La teoria proposta da Chomsky contiene due ulteriori concetti: Competence: riconducibile alla conoscenza implicita delle regole di una lingua. Performance: esecuzione di comportamenti linguistici reali La distinzione fra competence e performance ha permesso di spiegare perché il prodotto della fase di esecuzione non sempre corrisponde a quello previsto dal livello di competenza. Per es. errori in fase di produzione. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  32. La comunicazione verbale - Psicolinguistica PROSPETTIVE di RICERCA Nella PSICOLINGUISTICA ATTUALE Modello in grado di descrivere i processi di comprensione e produzione compatibile: • Limitazioni Risorse Attentive e Memoria - doppie negazioni: “Non è vero che non è possibile entrare dopo le 9” - subordinate: “Il cavallo, che aveva scavalcato il recinto, che era stato dipinto di nuovo, che aveva costruito lo zio Toni, che è il fratello di zio Piero, che non è proprio tagliato per i lavori manuali, si procurò una brutta frattura proprio il giorno prima della gara”. Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  33. La comunicazione verbale - Psicolinguistica PROSPETTIVE di RICERCA Nella PSICOLINGUISTICA ATTUALE Modello in grado di descrivere i processi di comprensione e produzione compatibile: • Limitazioni Risorse Attentive e Memoria • In grado di tenere conto della molteplicità dei fattori (e delle loro interazioni) che modulano la comprensione e la produzione del linguaggio: • Fonologia • Sintassi • Semantica • Pragmatica Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  34. cane /kane/ Risposta Orale Risposta Scritta Analisi Visivo/ Ortografica Analisi Acustico/ Fonologica Analisi Pittorica Lessico Fonologico in entrata Descrizione Strutturale Lessico Ortografico in entrata Conversione Grafema/ Fonema Conversione Fonema/ Grafema Sistema Semantico Lessico Ortografico in uscita Lessico Fonologico in uscita Buffer fonemico Buffer grafemico La comunicazione verbale - Psicolinguistica Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

  35. COMUNICAZIONE NON VERBALE Sistema vocale: intonazione pause silenzi Sistema Cinesico: mimica sguardo gesti Prossemica: gestione dei contatti interpersonali

  36. La comunicazione non verbale Integra – e a volte sostituisce – il contenuto verbale di una comunicazione.

  37. La comunicazione non verbale Riguarda principalmente l’espressione di: emozioni atteggiamenti relazionali presentazione di se stessi gestualità abbigliamento atteggiamento … design di oggetti ed edifici Maria Cristina Caratozzolo - cristina.caratozzolo@polimi.it - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009

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