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Partecipanti. 32 paesi europei 54 esperti di catalogazione. Lavori pre IME ICC. Risposte al questionario inviato da Barbara Tillett “Cataloguing Code Comparison “ Lista di discussione fra i partecipanti su argomenti specifici

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Presentation Transcript


  1. Partecipanti • 32 paesi europei • 54 esperti di catalogazione

  2. Lavori pre IME ICC • Risposte al questionario inviato da Barbara Tillett “Cataloguing Code Comparison “ • Lista di discussione fra i partecipanti su argomenti specifici • Documenti pubblicati sul sito web dell’IME ICC per tutto il mese di maggio

  3. Obiettivi • Condividere le informazioni catalografiche a livello internazionale attraverso la promozione di standard per i record bibliografici e di autorità usati nei cataloghi di biblioteca

  4. Obiettivi • esaminare i codici di catalogazione in uso in Europa per confrontare i punti comuni e le differenze e per verificare se sia possibile prevedere un eventuale sviluppo di un codice di catalogazione internazionale • aggiornare i principi di Parigi del 1961 alla luce delle tecnologie di catalogazione on line

  5. Risultati previsti • Draft di revisione o nuova Dichiarazione di Principi di Catalogazione per il futuro • Gruppi di lavoro per armonizzare i codici attuali di catalogazione • Regole di base per un Codice internazionale di catalogazione

  6. Principi di Parigi ISBD FRBR Rassegna dei codici di catalogazione correnti Virtual International Authority File (VIAF) Gruppi di lavoro Autori personali Enti Concetto di serialità Titoli uniformi/ GMDs Strutture a più livelli Agenda

  7. Ambito Funzioni del catalogo Struttura del catalogo Tipo di schede Uso di schede multiple Scelta dell’intestazione uniforme Autore personale singolo Schede sotto gli enti Autori multipli Opere sotto il titolo, intestazioni uniformi . Ordine degli elementi per gli autori personali Principi di Parigi

  8. AACR2 (Anglo-American) AAKP (Cecoslovacchia) AFNOR (Francia) BAV (Vaticane) KBARSM (Lituania) KBSDB (Danimarca) KSB (Svezia) MSZ (Ungheria) PPIAK (Croazia) PPIAK (Macedonia) PPIAK (Slovenia) RAK (Germania) RAKK (Bulgaria) RC (Spagna) RCR (Russia) RICA (Italia) RT (Olanda) SL (Finlandia) Codici di catalogazione in Europa

  9. Principi di Parigi ISBD FRBR Rassegna delle regole di catalogazione da parte delle Istituzioni Virtual International Authority File (VIAF) Raffronto tra i codici e i Principi di Parigi Nomi di persona Enti Serialità Titolo uniforme/GMD Strutture multiparte Agenda

  10. Raccomandazioni dal Working Group 1 • WG 1 – Nomi di persona • Coordinatore: Ann Huthwaite, chair Joint Steering Committee for Revision of AACR2

  11. WG 1Nomi di persona • Confronto tra i codici: • Concetto di “intestazione autorizzata” è comune a tutti i codici • Scelta del nome – regole molto simili eccetto il concetto di “bibliographic identity” quindi gli pseudonimi sono un’area in cui i codici differiscono • Struttura delle intestazioni – regole simili per gli elementi del nome ma non per quanto riguarda le aggiunte al nome

  12. WG 1Nomi di persona • Discussione • Importanza di differenziare i nomi di persona • Intestazioni parallele (intestazioni autorizzate secondo i diversi codici di catalogazione, alfabeti o per venire incontro alla comunità degli utenti) e possibilità offerte dal modello VIAF

  13. WG 1Nomi di persona • Discussione, segue • Si raccomanda di seguire la forma nella lingua originale se possibile • Scelta e forma del nome – non sono state date raccomandazioni specifiche ma • Auspicio ad avere schemi di traslitterazione standard.

  14. WG 1Nomi di persona • Raccomandazioni • Usare l’ IFLA Names of Persons e authority file nazionale (o internazionali) come punto di riferimento • Includere regole per l’authority control nei codici di catalogazione • Scegliere quali parole di accesso alla voce per un nome di persona l’uso nazionale e quando non è possibile, l’uso del paese in cui la persona generalmente risiede (ancora in discussione)

  15. Raccomandazioni dal Working Groups 2 • WG 2 – Enti • Coordinatori: Claudia Fabian, Bayerische Staatsbibliothek & • Mauro Guerrini, Università di Firenze

  16. Raccomandazioni dal Working Groups 2 Il gruppo ha incentrato la discussione su tre punti: • la definizione di entità: cosa è un ente collettivo • la scelta del nome di un ente collettivo • l’ intestazione principale sotto l’ente/l’ente come punto di accesso principale/primario

  17. Raccomandazioni dal Working Group 2 • La definizione è stata concordata in base a quella data da FRBR  • Concetto di pseudonimo collettivo • Lista di entità da considerare autori collettivi • Lista dei termini per determinare la subordinazione • Concetto di voce principale (main entry)

  18. Raccomandazioni dal Working Groups 2 Definizione di intestazione autorizzata: “L’intestazione autorizzata di un ente è il nome che identifica l’ente in maniera consistente (nome convenzionale) o la forma del nome in uso sulle pubblicazioni dell’ente”.

  19. Recommendations from Working Group 3 • WG 3 – Serialità • Leaders: Gudrun Henze, chair Expert Group RAK and • Renate Gömpel, Die Deutsche Bibliothek

  20. Raccomandazionidal Working Groups 3 WG 3 – Serialità Identificazione dei punti in cui le regole differiscono da ISBD (CR) per i cambiamenti del titolo che costituiscono una nuova opera/espressione e quindi un nuovo record.

  21. Raccomandazionidal Working Group 3 Raccomandazioni generali • Al momento si cataloga la manifestazione • In base a FRBR che cosa costituisce un’opera/manifestazione/espressione per i periodici? • Condividere le medesime regole a livello generale

  22. Raccomandazionidal Working Groups 3 Raccomandazioni generali, segue • Applicare e promuovere l’ISBD (CR) • Riconsiderare lo standard se necessario • Lo standard ISBD dovrebbe essere più esplicito per la descrizione a più livelli dei periodici • ISBD (CR) : Appendice a – dovrebbe far parte del set di base di regole di catalogazione • Raccordarsi con i risultati del WG 4 (strutture a più livelli)

  23. Raccomandazioni dalWorking Group 4 • WG 4 – Strutture multiple • Coordinatore: Gunilla Jonsson, National Library of Sweden

  24. Raccomandazioni dalWorking Groups 4 Definizione: una manifestazione che contiene una o più opere che è finita e che è pubblicata in più di una unità fisica •  Le raccomandazioni dovrebbero facilitare lo scambio dei record. La descrizione di un singolo record può essere applicata per pubblicazioni che comprendono un’opera finita. Si possono creare record separati per opere distinte contenute in unità fisiche separate

  25. Raccomandazioni dalWorking Group 4 • Parti componenti • Espressioni multiple • Manifestazioni multiple

  26. Raccomandazioni dalWorking Group 4 Parti componenti: ·Concentrarsi su certi tipi di pubblicazione il cui contenuto non è possibile ricercare in altro modo ·        Sollecitare la sezione catalogazione dell’IFLA ad indagare su una cooperazione con gli editori ai fini della produzione di record bibliografici ·        Accordo con gli editori e le comunità bibliografiche per dividersi i compiti: le biblioteche servizi di indicizzazione e gli editori descrizione delle parti componenti

  27. Raccomandazioni dalWorking Group 4 Espressioni multiple: ·          Si è giunti a una preliminare indicazione che un record per l’espressione è un tipo di record di autorità che dovrebbe essere creato se necessario ·        Si è convenuto che si può identificare una espressione soltanto se è evidente nella manifestazione

  28. Raccomandazioni dalWorking Group 4 Manifestazioni multiple Generalmente si è convenuto che per differenti formati si debbano creare differenti record anche se si potrebbe indicare, a livello di sistema, con una opzione per quanto riguarda le riproduzioni dall’originale

  29. Raccomandazioni dai Working Groups • WG 5 – Titoli uniformi/GMD • Coordinatore: Monika Münnich, Univ. Heidelberg • & • Hans Popst, Bayerische Beamtenfachhochschule

  30. Raccomandazioni dal Working Group 6 Scopi del titolo uniforme: • Raggruppamento • Distinzione • Citazione • Organizzazione

  31. Raccomandazioni dal Working Group 6 Scelta del titolo uniforme : ·        Generalmente il titolo della prima espressione in lingua originale ·        Nel caso di opere di classici anonimi: vedi la lista IFLA dei classici anonimi (disponibile per l’Europa entro il 2003) ·        I titoli dei classici greci, latini e bizantini: la lingua nazionale o la forma latina ·        Per gli scritti sacri generalmente la lingua del catalogo con eccezioni ·        Come un esempio di relazione tutto/parte: Bibbia . Vi sono due possibilità o considerare il tutto con suddivisioni gerarchiche o direttamente creare i titoli per le singole parti esempio Evangelium

  32. Raccomandazioni dal Working Group 6 • Per il titolo uniforme della musica dovrebbe essere creato un gruppo nella sezione catalogazione per definire se il titolo uniforme debba usare per i nomi dei tipi di composizione il singolare invece del plurale ed anche se frasi come piano concerto, string quartets siano da preferire a forme quali concertos, piano orchestra o quartets strings. Questo gruppo dovrebbe consultare il gruppo dello IAML 

  33. Raccomandazioni dal Working Group 6 GMD (Designazione generica del materiale)  Usata a livello di espressione. Il gruppo dopo ampia discussione ha deciso che le designazioni che riguardano la forma dell’espressione danno utili informazioni e probabilmente dovrebbero essere conservate. Il gruppo ha analizzato due liste di termini una da FRBR e l’altra suggerita da Tom Delsey che sarà probabilmente inserita nelle AACR

  34. Raccomandazioni dal Working Group 6 Lista GMD di FRBR:  notazione alfanumerica notazione musicale altra notazione (per esempio coreografica) suono immagine fissa immagine in movimento oggetto tridimensionale

  35. Raccomandazioni dal Working Group 6 Lista GMD di FRBR:  notazione alfanumerica notazione musicale altra notazione (per esempio coreografica) suono immagine fissa immagine in movimento oggetto tridimensionale una combinazione

  36. Raccomandazioni dal Working Group 6 Lista di Tom Delsey:  Testo Musica Risorsa cartografica Risorsa grafica Risorsa tridimensionale Disco sonoro Risorsa di immagine in movimento Dati Software Risorsa multimediale

  37. DRAFT della Dichiarazione di Principi catalografici internazionali (Bozza finale 19 dicembre 2003) • Introduzione 1 Scopo 2 Entità, attributi e relazioni 3 Funzioni del catalogo 4 Descrizione bibliografica 5 Punti di accesso 6 Record di autorità 7 Criteri di base per le funzionalità di ricerca • Glossario

  38. DRAFT della Dichiarazione di Principi catalografici internazionali (Bozza finale 19 dicembre 2003) • I nuovi Principi sostituiscono quelli di Parigi • Comprendono non solo le opere testuali ma tutti i tipi di materiali • Si estendono a tutti gli aspetti delle registrazioni bibliografiche e di autorità

  39. DRAFT della Dichiarazione di Principi catalografici internazionali (Bozza finale 19 dicembre 2003) • Guida per la redazione di codici di catalogazione • Possono applicarsi anche ad archivi di dati prodotti da biblioteche, archivi , musei e altre istituzioni • Devono favorire gli utenti del catalogo

  40. DRAFT della Dichiarazione di Principi catalografici internazionali (Bozza finale 19 dicembre 2003) • si fondano sulle grandi tradizioni catalografiche internazionali e • su FRBR e FRANAR dell’IFLA Estendono quindi i Principi di Parigi all’ambito della catalogazione per soggetto

  41. DRAFT della Dichiarazione di Principi catalografici internazionali (Bozza finale 19 dicembre 2003) • Interesse dell’utente • Funzioni del catalogo (trovare, individuare, identificare, selezionare, acquisire, ottenere, navigare) • Descrizione bibliografica (ISBD)

  42. DRAFT della Dichiarazione di Principi catalografici internazionali (Bozza finale 19 dicembre 2003) • Scelta e struttura delle intestazioni autorizzate usate per i punti di accesso controllati (nomi degli autori, titoli, soggetti) • Authority Records (tutti i codici devono includere il controllo di autorità) • Elementi di base per le funzionalità di ricerca

  43. Glossario dei termini & concetti / MulDiCat (Agosto) Distribuzione per la discussione e commenti (Dicembre) Tutti gli interventi dell’Incontro di Francoforte saranno pubblicati dall’IFLA, compresi i documenti sulla lista di discussione e i Principi Si auspica la traduzione e diffusione dei Principi da parte delle istituzioni partecipanti. Attività dopo Francoforte

  44. IME ICC Web Site • http://www.ddb.de/news/ifla_conf_index.htm

  45. Continuare la discussione nella lista presente nel sito web dell’IME ICC Pubblicare articoli, fare presentazioni, etc., per condividere le proposte Coinvolgere altre comunità ( per un nuovo vocabolario condiviso e per obiettivi comuni) Futuro lavoro

  46. Principi di catalogazione ICCP 1961 IME ICC 2003

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