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La Pesistica Giovanile

La Pesistica Giovanile. Corso regionale di formazione per ALLENATORI DI PESISTICA E CULTURA FISICA Cervignano, 25 gennaio 2010 A cura di Ilaria Viglietti. CHE COSA E’ LA PESISTICA. Una disciplina agonistica

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Presentation Transcript


  1. La Pesistica Giovanile Corso regionale di formazione per ALLENATORI DI PESISTICA E CULTURA FISICA Cervignano, 25 gennaio 2010 A cura di Ilaria Viglietti

  2. CHE COSA E’ LA PESISTICA • Una disciplina agonistica È la disciplina elettiva della forza, a livello agonistico si misura, infatti, la FORZA dell’atleta F = ma La Pesistica è uno sport Olimpico tra i più antichi, presente nel programma Olimpico fin dalle prime Olimpiadi moderne di Atene del 1986 A livello agonistico, si esprime attraverso 2 esercizi: • lo STRAPPO e lo • lo SLANCIO

  3. LO STRAPPO

  4. LO SLANCIO

  5. CHE COSA E’ LA PESISTICA • Un insieme di attività con sovraccarichi per lo sviluppo della Forza E’ tutto quell’insieme di attività con il bilanciere o con altri tipi di sovraccarichi che si riferiscono alle metodiche della pesistica agonistica per lo sviluppo della forza, sia con la finalità di migliorare le prestazioni fisiche degli atleti, che con quella di migliorare l’estetica o lo stato di salute.

  6. Le capacità motorie

  7. APPRENDIMENTO MOTORIO Si sviluppa costruendo azioni complesse, partendo da elementi noti del movimento: gli SCHEMI MOTORI DI BASE. Agli schemi motori di base conosciuti e già appresi, ogni soggetto fa riferimento quando si trova a dover risolvere un nuovo compito motorio.

  8. LE CAPACITÀ MOTORIE Permettono la formazione di abilità motorie: sono uguali per tutti e sono soggette a sviluppo (fasi sensibili). Si dividono in: • CAPACITA’ CONDIZIONALI Dipendono da meccanismi energetici e si sviluppano all’inizio della pubertà (12 – 17/18 anni) Forza, Rapidità, Resistenza e Mobilità articolare • CAPACITA’ COORDINATIVE Dipendono da meccanismi di regolazione. Rendono più o meno capace un soggetto ad esercitare con successo determinate attività motorie (6 – 12 anni) Accoppiamento e combinazione, Differenziazione, Orientamento, Equilibrio, Ritmo, Reazione e trasformazione

  9. LE FASI SENSIBILI delle capacità motorie

  10. PERCHE’ LE CAPACITA’ CONDIZIONALI DEI GIOVANI SI STANNO RIDUCENDO? Cause ontogenetiche. Cause sociali e culturali.

  11. PERCHE’ LE CAPACITA’ CONDIZIONALI DEI GIOVANI SI STANNO RIDUCENDO? • Già all'inizio degli anni '70, Fuijmoto e collaboratori in una famosa ricerca longitudinale pluriennale effettuata in Giappone ed iniziata nel 1956, rilevò un preoccupante fenomeno di regressione nella misura del salto in lungo da fermo. Questa venne messa in relazione sia al contemporaneo incremento della statura media della popolazione, sia all'accelerazione della maturazione fisica dei giovani, entrambi fenomeni evidenziati nell'ultimo secolo in tutte le Nazioni più progredite. In pratica, la regressione venne attribuita ad un'azione combinata tra l'aumento di statura e la diminuzione del tempo in cui questa viene raggiunta, quasi che all'accelerato incremento staturale dei primi anni di vita, non facesse riscontro un adeguato aumento della forza negli arti inferiori.

  12. APPARE, PERTANTO, EVIDENTE CHE L’INTRODUZIONE DI METODICHE SPECIFICHE PER L’ALLENAMENTO DELLA FORZA NEI GIOVANISSIMI NON E’ PIU’ PROCRASTINABILE.

  13. . FASE SENSIBILE DELLA FORZA:Incremento naturale nella presa (GRIP)in soggetti sedentari tra gli 8 ed i 18 anni Dal grafico,si può notare come in soggetti sedentari, la Forza (in questo caso della mano - GRIP), possa aumentare dagli 8 ai 18 anni, di circa 3 volte passando da poco più di 15 a circa 45 kg.

  14. FASE SENSIBILE DELLA FORZA:Incremento naturale nella presa (GRIP)in soggetti sedentari tra gli 8 ed i 18 anni. Ma nello stesso periodo, la massa muscolare netta della media degli stessi soggetti si è quasi quadruplicata, passando dai 6,9 kg. agli oltre 25. Ciò significa che la Forza erogata da ogni kg. di muscolo è scesa dai 2,517kg (otto anni) a circa 1,7 (18 anni) Fonte: CORPO, MOVIMENTO, PRESTAZIONE.

  15. E’ OPPORTUNO ALLENARE LA MASSA MUSCOLARE NEI GIOVANISSIMI? Lo stimolo all'accrescimento della massa muscolare nei giovani non ha lo stesso effetto che sugli adulti. Nei primi, infatti, la massa muscolare non cresce in modo abnorme, ma migliora, e di molto, il tono muscolare, facendo rilevare come conseguenza un marcato miglioramento della coordinazione sia inter-che intra-muscolare. Una muscolatura più tonica, oltre che opporsi meglio all'insorgenza di paramorfismi e dismorfismi, produce anche un miglior rapporto tra massa attiva e massa passiva dell'individuo, a vantaggio della prima.

  16. L’ALLENAMENTO MUSCOLARE PRECOCE COSTITUISCE UNO STIMOLO FORMIDABILE ALLO SVILUPPO DEGLI APARATI: 1-NEUROMUSCOLARE 2 -SCHELETRICO 3 - ARTICOLARE 4 - CARDIOCIRCOLATORIO 5 - ENDOCRINO

  17. L’ALLENAMENTO CON SOVRACCARICHI NEI GIOVANI SVILUPPA IN MODO SPECIFICO LE CAPACITA’ CONDIZIONALI DI: - FORZA MASSIMALE - FORZAESPLOSIVA - FORZA RESISTENTE

  18. L’ALLENAMENTO CON SOVRACCARICHI NEI GIOVANI MIGLIORA TUTTE LE PRESTAZIONI CHERICHIEDONO: - FORZA DI TIPO ESPLOSIVO REATTIVO BALISTICA - VELOCITA’ e POTENZA - RESISTENZA ALLA FORZA

  19. L’ALLENAMENTO CON SOVRACCARICHI NEI GIOVANI SVILUPPA IN MODO SPECIFICO LE CAPACITA’ COORDINATIVE DI: -COORDINAZIONE INTRAMUSCOLARE - COORDINAZIONE INTERMUSCOLARE - EQUILIBRIO - COMBINAZIONE E ACCOPPIAMENTO - DIFFERENZIAZIONE

  20. L’ALLENAMENTO CON SOVRACCARICHI NEI GIOVANI MIGLIORA: 1 - IL TONO MUSCOLARE IN TUTTA LA MUSCOLATURA ESTENSORIA 2 - IL PORTAMENTO 3 - IL RAPPORTO MASSA ATTIVA – MASSA PASSIVA

  21. ALLENAMENTO PER GIOVANISSIMI: deve avere sempre come OBIETTIVO FONDAMENTALE l’innalzamento di tutte le capacità e potenzialità di lavoro

  22. SOLLEVARE E TRASPORTARE UN PESO IN MODO CORRETTO SOLLEVARE IN MODO SCORRETTO SOLLEVARE IN MODO CORRETTO TRASPORTARE TENENDO VICINO AL CORPO TRASPORTARE TENENDO LONTANO DAL CORPO

  23. LO SCHEMA MOTORIODEL SOLLEVARE Schema motorio dell’adultoE R R A T O ! Schema motorio dell’infanteC O R R E T T O

  24. SIMILITUDINE TRA LO SCHEMA MOTORIODEL SOLLEVARE E LO STRAPPO

  25. RACCOMANDAZIONI STATICHE PRIMA DELL’ESECUZIONE, CONTROLLARE CHE: • IL PESO DEL BILANCIERE VENGA RIPARTITOADEGUATAMENTE SU TUTTI I PUNTI DI APPOGGIO • IL BILANCIERE RISULTI SOSTENUTO SIMMETRICA-MENTE (La sbarra deve risultare parallela al suolo) • IN TUTTI GLI ESERCIZI, I PIEDI SIANO SEMPRE BENE APPOGGIATI A TERRA CON TUTTA LA PIANTA; I TALLONI ALLA LARGHEZZA DELLE SPALLE (O DELLE ANCHE) E LE PUNTE LEGGERMENTE DIVARICATE. • LA COLONNA VERTEBRALE RISULTI SEMPRE NORMALMENTE ESTESA, MANTENENDO LE SUE CURVE FISIOLOGICHE, CHE GARANTISCONO IL PARALLELISMO DEI PIANI VERTEBRALI.

  26. ATTEGGIANMENTI FONDAMENTALI 1) MANTENERE UNA ADEGUATA TENSIONE DEI MUSCOLI POSTURALI FISSATORI. 2) MANTENERE LE PIANTE DEI PIEDI SEMPRE APPOGGATE SIMMETRICAMENTE E COMPLETAMENTE AL SUOLO DURANTE LE AZIONI DI SOSTENTAMENTO E DI SPINTA 3) APPRENDERE LA CORRETTA RESPIRAZIONE ED IL TEMPO MINIMO DI APNEA.

  27. RACCOMANDAZIONI DINAMICHE DURANTE L’ESECUZIONE, CONTROLLARE CHE: • IL BILANCIERE RISULTI SEMPRE MANOVRATO SIMMETRICAMENTE(La sbarra si deve mantenere parallela al suolo senza subire rotazioni) • LA COLONNA VERTEBRALE SIA TENUTA SEMPRE NORMALMENTE ESTESA, MANTENENDO LE SUE CURVE FISIOLOGICHE CHE GARANTISCONO IL PARALLELISMO DEI DISCHI VERTEBRALI • IN TUTTI GLI ESERCIZI IN CUI SONO PREVISTI PIEGAMENTI O ESTENSIONI DEGLI ARTI INFERIORI, LE GINOCCHIA DEBBONO ESSERE PROIETTATE IN AVANTI – FUORI (nella direzione delle punte dei piedi) • IN TUTTI GLI ESERCIZI IN CUI SONO PREVISTI PIEGAMENTI O ESTENSIONI DEGLI ARTI INFERIORI, I TALLONI VENGANO MANTENUTI (OVE POSSIBILE) STABILMENTE APPOGGIATI AL SUOLO.

  28. RACCOMANDAZIONI METODOLOGICHE • PROGRESSIVITA’ E GRADUALITA’ DEL CARICO • ALLENAMENTO CENTRIFUGO DELLA FORZA

  29. ATTIVITA’ GIOVANILE DELLA FIPCF

  30. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI • Ai Giochi Sportivi Studenteschi possono partecipare gli Alunni/e di 13 e 14 anni di età compiuta o da compiere nell’anno solare (nati/e negli anni 1996 e 1997). • La gara è riservata agli/alle alunni/e della Scuola Media Inferiore e si svolge a squadre maschili e femminili composte ciascuna da un massimo di 5 Alunni/e, uno per ogni categoria di peso. La gara si svolge con le seguenti categorie di peso, sia maschili che femminili: 43 kg - 50 kg - 57 kg - 66 kg - +66 kg

  31. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI • La gara si articola nelle seguenti Fasi: - 1) Fase scolastica e/o Provinciale; - 2) Fase Regionale; - 3) Finale Nazionale. • Le scuole partecipano alle prime due Fasi presentando il giorno della competizione - una lista nominativa -sottoscritta dal Dirigente Scolastico- degli alunni/e - componenti la squadra (ciascuna Scuola può presentare un massimo di 3 squadre, sia maschili che femminili).

  32. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI • Alla Finale Nazionale accedono le squadre scolastiche maschili e femminili risultate vincenti nelle Fasi preliminari. La Finale Nazionale avrà luogo esclusivamente in caso di presenza accertata di squadre scolastiche in rappresentanza di almeno 8 Regioni.

  33. IL “TRIATHLON ATLETICO” PER GLI ALUNNI DELLE SCUOLE MDIE LANCIO DORSALEDELLA PALLA MEDICA LO SLANCIOCON MINIILANCIERE SALTO TRIPLO A PIEDI PARI

  34. IMPIANTI ED ATTREZZATURE: • Per le Fasi Scolastiche, Provinciali, Regionali e Nazionali vengono utilizzate le seguenti attrezzature: 1. Bilanciere giocattolo a carico fisso di Kg 10. 2. Palla zavorrata da Kg 3. 3. Predisposizione di una corsia larga metri 1x14 con annessa cordella metrica, per l’effettuazione dell’esercizio di salto. 4. Predisposizione di un settore per il lancio largo metri 4x15 e suddivisi in 21 zone punteggio, la prima di metri 5 e le altre di centimetri 50 l’una

  35. IL CAMPO DI GARA

  36. ESERCIZI: • SLANCIO con bilanciere giocattolo a carico fisso da Kg 10; vengono effettuate tre alzate: per ogni alzata ritenuta valida vengono assegnati 4 punti, per ogni alzata nulla zero punti.

  37. ESERCIZI: • SALTO TRIPLO da fermo con partenza ed arrivo a piedi pari, senza soluzione di continuità; • Possono essere effettuate due prove ed ai fini del punteggio viene presa in considerazione la migliore. • La misura ottenuta viene moltiplicata per 2 e trasformata in punteggio (es.: metri 5,05x2 = punti 10,10). • La misurazione viene effettuata dal punto più arretrato del corpo dell’Atleta che tocca la corsia dopo l’atterraggio • Il salto è nullo se l’atleta esce dalla corsia durante l’esecuzione dei tre salti o dell’atterraggio, cioè se tocca la linea esterna con qualsiasi parte del corpo.

  38. ESERCIZI: • LANCIO DELLA PALLA ZAVORRATA da Kg. 3 da avanti-basso in alto-dietro, con partenza da palla ferma a terra. Ai fini del punteggio viene considerata la migliore tra le due prove effettuate. Il settore lancio è suddiviso in fasce di punteggio come dal seguente schema: Metri 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 Punti 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 Metri 10,5 11 11,5 12 12,5 13 13,5 14 14,5 15 15,5 Punti 10,5 11 11,5 12 12,5 13 13,5 14 14,5 15 15,5 • Il punteggio da aggiudicare all’Atleta risulterà dalla fascia in cui cadrà la palla zavorrata. Se la palla medica cade sulla linea tra due fasce di punteggio, è da considerarsi valida la fascia più vicina alla linea di lancio.

  39. ESERCIZI: • Il lancio è nullo se: 1. L’Atleta compie il lancio con movimento non continuo. Il movimento della palla deve essere continuo verso l’alto, partendo dalla posizione iniziale di palla ferma, appoggiata a terra. Non sono ammesse interruzioni dopo che la palla è stata afferrata e si è staccata da terra. 2. L’Atleta supera la linea di partenza durante il lancio, cioè se calpesta o superacon i piedi, o qualsiasi altra parte del corpo, la linea di inizio del settore lanci. 3. La palla zavorrata tocca a terra lateralmente, fuori delle linee del settore lanci.

  40. In ogni Fase le classifiche per squadre scolastiche, vengono stilate prendendo in considerazione esclusivamente il punteggio totale dei tre esercizi di ogni alunno. In caso di parità di punteggio prevale in classifica la squadra che ha effettuato il minor numero complessivo di prove nulle.

  41. Alle squadre scolastiche 1^, 2^ e 3^ classificate sia maschili che femminili sono assegnate le coppe e agli alunni/e componenti le suddette squadre medaglie (oro, argento e bronzo) messe in palio dal Comitato organizzatore.

  42. CRITERIUM NAZIONALE GIOVANISSIMI DI PESISTICA Al Criterium Nazionale Giovanissimi di Pesistica, possono partecipare gli atleti/e pre-agonisti nati/e nel 1997 (13° anno di età).

  43. LA MANIFESTAZIONE SI ARTICOLA IN: a. Fasi di Qualificazione Regionali (obbligatorie) Alle Fasi Regionali partecipano gli Atleti/e tesserati alla FIPCF come Pre-Agonisti in rappresentanza delle Società Sportive di appartenenza. b. Finale Nazionale Alla Finale Nazionale si qualificano, in rappresentanza delle Regioni, un massimo di 10 Atleti (5 maschi e 5 femmine), risultati migliori delle Fasi Regionali nelle rispettive categorie. In caso di una o più categorie vacanti, al fine di presentare squadre Regionali complete alla Finale Nazionale, la squadra sarà integrata con i migliori risultati Sinclair.

  44. REGOLAMENTO TECNICO E’ previsto il solo esercizio di slancio. Il peso da sollevare prevede un minimo di partenza di Kg. 10 per le femmine e di Kg. 15 per i maschi ed è incrementato di 1 kg. in ogni prova (anche nel caso di alzata precedente non valida). Il peso di partenza deve essere dichiarato all’atto delle operazioni di peso e non è consentito modificarlo. Le alzate dichiarate nulle sono quelle previste dal Regolamento Tecnico Internazionale.

  45. ATTREZZATURA DA UTILIZZARE: – minibilanciere per carichi da 10 a 21 kg. – bilanciere olimpico femminile per carichi superiori a 22 kg. – dischi da 5 kg e di diametro cm 45.

  46. CATEGORIE DI PESO: La gara si svolge con le categorie di peso, sia maschili che femminili, di seguito indicate: 43 kg 50 kg 57 kg 66 kg +66 kg

  47. CLASSIFICHE E PREMIAZIONI FINALE NAZIONALE Le classifiche individuali sia maschili che femminili, verranno stilate, per categoria di peso, assegnando un punteggio pari ai chilogrammi validamente sollevati nelle tre prove. In caso di parità di punteggio avrà priorità nella classifica: a. il concorrente di peso inferiore; b. a parità di punti e di peso personale, avrà priorità il concorrente di età inferiore.

  48. . . . PER CONCLUDERE

  49. PER RAGGIUNGERE QUESTIRISULTATI È NECESSARIO: • Approfondire le conoscenze biologiche del soggetto in crescita e le fasi del suo sviluppo, in modo da predisporre carichi di lavoro adeguati. • Conoscere le fasi sensibili delle capacità motorie e gli obiettivi intermedi da perseguire. • Definire i giusti metodi di allenamento da utilizzare non trascurando i tempi di adattamento funzionale e di recupero.

  50. DAL PUNTO DI VISTA DIDATTICO SI RACCOMANDA DI: • Somministrare una varietà maggiore possibile di esercizi. • Somministrare una varietà maggiore possibile di situazioni motorie.

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