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Eruzione Vesuvio e vulcani sottomarini

Eruzione Vesuvio e vulcani sottomarini. Ricostruzione dell’ eruzione avvenuta nel 79 d.C.

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Eruzione Vesuvio e vulcani sottomarini

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Presentation Transcript


  1. Eruzione Vesuvio e vulcani sottomarini

  2. Ricostruzione dell’ eruzione avvenuta nel 79 d.C. • L’eruzione del Vesuvio distrusse intere città tra le quali Pompei, Ercolano e Stabia. La cronaca è in un documento di Plinio il Giovane, che il Vesuvio da Miseno (21 Km dal vulcano) in cui per la prima volta viene descritta un’eruzione esplosiva

  3. FENOMENI PRECURSORI PRIMA FASE ERUTTIVA: colonna pliniana SECONDA FASE ERUTTIVA: colonna pulsante TERZA FASE ERUTTIVA: flussi piroclastici

  4. FENOMENI PRECURSORI: PLINIO: “ Per molti giorni si erano succeduti terremoti ma non temevamo perché essi sono comuni in Campania L’abate BRACCINI nel 1632 scrive “Della zona attorno al vulcano tremava quasi nel continuo” RECUPITO “terremoti particolarmente forti che ritenemmo che la stessa città fosse divelta dalle fondamenta”

  5. PRIMA FASE ERUTTIVA: colonna pliniana • PLINIO: “La Nube a forma di pino si sollevava alta nel cielo e si dilatava come emettendo rami” • Il termine pliniano viene utilizzato nella vulcanologia moderna per indicare una fase eruttiva durante la quale si forma una colonna sostenuta formata da una miscela di ceneri, pomici e gas. • Inizio eruzione: rapido svuotamento del serbatoio di magma • Processo di essoluzione, liberazione di fasi gassose contenute nel magma • Aumento della pressione nella camera magmatica, aumento della spinta del magma verso l’esterno • Formazione colonna eruttiva che si innalza sul vulcano  colonna pliniana a forma di pino mediterraneo.

  6. La pressione all’interno della camera sulle rocce circostanti provoca il tremore che accompagna la fase pliniana. • PLINIO: “i carri sebbene fossero in terreno piano si muovevano di qui e di la e non potevano essere fermati nemmeno se puntellati con pietre • BRACCINI: “cominciò anco a Napoli a sentirsi con li continui tremori per li quali crollavano talmente le case e ballavano i tetti”

  7. SECONDA FASE ERUTTIVA: colonna pulsante PLINIO: “veniva prima spinta verso l’alto da un soffio d’aria e poi, improvvisamente, come vinta dal proprio peso, ricadeva e si espandeva lateralmente” Il flusso di magma forma una colonna eruttiva densa e pesante e non può più innalzarsi sopra il vulcano Formazione correnti di miscele di gas e particelle solide Surge:fase gassosa abbondante Flussi piroclastici: miscela più densa Esse scendono lungo le falde del vulcano Le particelle sono trasportate e sedimentate da un flusso molto ricco di gas

  8. TERZA FASE ERUTTIVA: I flussi piroclastici PLINIO: “la terra continuava a tremare, vedevamo il mare ritirarsi quasi ricacciato dal terremoto una densa tenebra ci minacciava alle spalle… di nuovo le tenebre ,di nuovo la cenere densa e pesante” Flussi piroclastici,densi di cenere e pomici,scivolano veloci dalla cima e travolgono ciò che incontrano. Alterazione equilibrio della pressione interna ed esterna al serbatoio magmatico Le rocce che formano le pareti del serbatoio cadono verso l’interno trascinando acqua di falda. Contatto tra rocce,acqua e magma innesta violente reazioni ed esplosioni che provocano terremoti profondi. BRACCINI “essendosi sentito un grandissimo terremoto anco il mare si ritirò per lungo spatio” RECUPITO “crescendo il rumore un torrente di fuoco usci dal vertice del monte” 1906 FRENK PERRET “i getti di fuoco si elevavano sempre di più”

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