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Sulla neutralità della rete Aldo Roveri Università di Roma “La Sapienza”

Sulla neutralità della rete Aldo Roveri Università di Roma “La Sapienza”. Incontro di studio sulla Net Neutrality Roma, 20 luglio 2011 organizzato da INFORAV, AICT e CDTI. Sommario. Il quadro di riferimento Come si sta modificando il business dei servizi Quale possibile neutralità.

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Sulla neutralità della rete Aldo Roveri Università di Roma “La Sapienza”

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Presentation Transcript


  1. Sulla neutralità della reteAldo RoveriUniversità di Roma “La Sapienza” Incontro di studio sulla Net Neutrality Roma, 20 luglio 2011 organizzato da INFORAV, AICT e CDTI

  2. Sommario • Il quadro di riferimento • Come si sta modificando il business dei servizi • Quale possibile neutralità

  3. Il quadro di riferimento (1/5) • Il tema della “neutralità” delle reti, che destava interesse già nella seconda metà dell’Ottocento, ha assunto piena attualità nell’ultimo quinquennio con la disponibilità di accessi a larga banda nelle sezioni di rete wired/wireless e con il parallelo sviluppo di servizi multimediali, e soprattutto dati, con spiccate esigenze di alta velocità e quindi di larga banda

  4. Il quadro di riferimento (2/5) • Come ovvio, il tema è all’attenzione degli organismi europei/nazionali per provvedimenti di natura regolatoria e, di conseguenza, degli operatori di rete, degli ISP, delle imprese manifatturiere e delle associazioni di consumatori.

  5. Il quadro di riferimento (3/5) • Nello sviluppo del mercato dei servizi dati a larga banda fruiti in condizioni di mobilità, sono distinguibili due direttrici prevalenti: • la larga diffusione di terminali mobili (smartphone), con funzionalità fortemente evolute rispetto a quelle dei terminali tradizionali e quindi con forte incremento dell’impegno delle sezioni di accesso mobile;

  6. Il quadro di riferimento (4/5) • il lancio, da parte degli operatori di rete, della possibilità di accesso veloce ad Internet con mezzi wireless per mezzo di dispositivi (chiavette USB) in grado di far accedere ad Internet da postazioni fisse di lavoro (PC o laptop).

  7. Il quadro di riferimento (5/5) • Il successo dei servizi dati a larga banda è attualmente incoraggiato da formule tariffarie, che sono indipendenti dal tempo di utilizzo e dal peso di traffico (tariffazione flat). • In questo quadro non può essere dimenticato il crescente favore dei servizi VoIP, sempre legato a costi d’uso particolarmente attraente. • Ad esempio, secondo un’analisi reperibile in letteratura, un utente medio di servizi dati mobili a larga banda genera circa 130 volte il traffico telefonico medio, mentre paga l’1% del valore del traffico voce per MByte.

  8. Come si sta modificando il business dei servizi (1/4) • In queste condizioni di tariffazione flat, alcune analisi prevedono che il traffico per utente crescerà di oltre 0,5 GByte/mese nel prossimo quinquennio, mentre i ricavi per GByte caleranno di oltre l’80%. • Con una simile previsione (forse non del tutto condivisibile, ma certamente di stimolo a una attenta riflessione da parte degli addetti) non è lontano il momento in cui il costo di fornitura dei servizi per GByte supererà il relativo ricavo.

  9. Come si sta modificando il business dei servizi (2/4) • Partendo da queste considerazioni e con l’obiettivo di potenziare la rete per rispondere alla domanda crescente, occorre inevitabilmente pensare a forme di controllo del traffico in rete, che consentano una remunerazione degli investimenti necessari, pur garantendo la qualità di servizio negoziata. • E’ in questo quadro che si inserisce l’attuale dibattito sulla neutralità della rete; numerosissime sono le prese di posizione da parte di autorevoli esponenti del settore in ambito mondiale, alcuni in favore e altri contro la neutralità.

  10. Come si sta modificando il business dei servizi (3/4) • Secondo Bob Kahn, citato usualmente come “padre” di Internet, la neutralità della rete è solo uno slogan che bloccherebbe la sperimentazione e quindi i miglioramenti nel cuore di Internet.

  11. Come si sta modificando il business dei servizi (4/4) • Invece Tim Berners, co-proponente del WWW, afferma che: “la neutralità della rete consiste in questo: se io pago per connettermi alla rete con una certa QoS, e tu paghi per connetterti con la stessa (o una migliore) QoS, allora possiamo iniziare una comunicazione con quel livello di qualità. Questo è tutto. Gli ISP hanno il compito di interagire tra loro finchè questo avvenga. La neutralità della rete NON è chiedere l’accesso a Internet gratuito e NON è affermare che qualcuno non dovrebbe pagare di più per una migliore QoS. E’ sempre stato così, e sempre lo sarà.”

  12. Quale possibile neutralità (1/2) • E’ difficile formulare ricette che abbiano qualche possibilità di incontrare il favore dei gestori di rete, degli over-the-top e degli interessi dell’utenza. • Sembra tuttavia ragionevole, in via del tutto preliminare, affermare che • la neutralità non deve pregiudicare la libertà di intervento che ha caratterizzato e favorito il formidabile sviluppo della prima Internet;

  13. Quale possibile neutralità (2/2) • una differenziazione dei livelli crescenti della QoS deve rispondere ad una domanda già oggi presente; • tale differenziazione non può essere demandata a funzioni da svolgere solo da estremo a estremo; la rete deve quindi svolgere un suo ruolo in aggiunta a quello svolto dagli apparati terminali; • alla differenziazione dei livelli di QoS deve anche corrispondere una differenziazione dei costi di utilizzazione dei servizi.

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