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2005 Sulla previdenza pubblica ed integrativa

2005 Sulla previdenza pubblica ed integrativa. Legge n. 243 del 23 agosto 2004 in vigore dal 6/10/2004. I REQUISITI PER OTTENERE LA PENSIONE IN BASE ALLA CONTRO - RIFORMA DEL GOVERNO BERLUSCONI. Schede sintetiche. Diritto alla pensione di vecchiaia requisiti richiesti fino al 2007.

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2005 Sulla previdenza pubblica ed integrativa

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Presentation Transcript


  1. 2005 Sulla previdenza pubblica ed integrativa

  2. Legge n. 243 del 23 agosto 2004 in vigore dal 6/10/2004 I REQUISITI PER OTTENERE LA PENSIONE IN BASE ALLA CONTRO - RIFORMA DEL GOVERNO BERLUSCONI Schede sintetiche

  3. Diritto alla pensione di vecchiaia requisiti richiesti fino al 2007

  4. Diritto alla pensione di vecchiaia requisiti richiesti dal 2008

  5. Diritto alla pensione di anzianità requisiti richiesti fino al 2007 Per la generalità dei lavoratori dipendenti privati e pubblici

  6. Diritto alla pensione di anzianità requisiti richiesti fino al 2007 Per i lavoratori dipendenti privati e pubblici con la qualifica di operai o lavoratori precoci uomini e donne

  7. Diritto alla pensione di anzianità requisiti richiesti dal 2008 • Per i lavoratori dipendenti privati e pubblici, che hanno versato una parte della contribuzione anche prima del 1/1/1996, o hanno iniziato a lavorare solo dopo il 1/1/1996 • Per le donne l’età coincide ( per i primi 2 anni) con quella della pensione di vecchiaia

  8. Proiezione dal sistema retributivo al contributivo a regime. 35 anni di contribuzione-lavoratori dipendenti. Al lordo della previdenza obbligatoria, rapporto di lavoro indeterminato contribuzione 32,7 Età di pensionamento Ante riforma Amato Riforma Dini 335/95 Modifica Cooefficienti nel 2005/ allungamento della vita circa 4 anni 57 67,3 % 50,2 % 44,4 % 62 67,3 % 58,7 % 52,1 % 65 67,3 % 65,3 % 56,1 %

  9. Previdenza integrativa fondi di categoria Alifond,Filcoop,Fondapi, Artifond

  10. Il Contratto e lo statuto definiscono i CONTRIBUTI 100%del TFR per i lavoratori con prima assunzione successiva al 28 aprile 1993 TFR 2% della retribuzione utile per la determinazione dello stesso TFR, per i lavoratori con prima assunzione precedente al 28 aprile 1993 Il lavoratore socio può scegliere se aumentare la contribuzione 1,3% ;1,6%; 2% 2,8%; 3% ; 4% NB: chi ha iniziato a lavorare prima del 28 aprile 93 gode di un limite di deducibilità fiscale al 4% compresa quota azienda Contributo Lavoratore 1% Contributo Azienda 1,1% (dal 1 gennaio 2004)

  11. assemblea dei delegati 30+30 Gli organismi di ALIFOND Collegio dei revisori contabili 2+2 Consiglio di amministrazione 6 + 6 Presidente e Vice

  12. Gestione Garanzia Controllo COVIP BANCA D’ITALIA (banche) CONSOB (sim sgr) • approva statuti e regolamenti • verifica il rispetto delle norme sugli investimenti • controlla e autorizza le convenzioni fondo/gestori • controlla la trasparenza dei rapporti fondo/iscritti • verifica la corretta gestione del fondo ISVAP (assicurazioni) Banca ISTITUTO CENTRALE DELLE BANCHE POPOLARI Depositaria • custodisce i titoli • certifica il valore degli investimenti • controlla che le operazioni di investimento • rispettino i vincoli di legge e di statuto E’ la cassaforte del fondo pensione

  13. Gestione Garanzia Controllo La scelta dei GESTORI FINANZIARI Il C.d.A. del F.P. deve richiedere almeno tre offerte per ogni tipologia di prodotto, ad altrettanti gestori Professionali. Con i selezionati stipula convenzioni Possono partecipare: -Sim -Banche -Società Di Assicurazioni -Società’ di gestione di fondi comuni di investimento GESTORI SELEZIONATI ING Invest. Managemt. italia sgr PROFILOPRUDENTE (90% OBL. ; 10% AZ. ) San Paolo imiMODERATO (70% “ ; 30% “ ) Unicredit Rolo Sgr“ ATTIVO (36% “ ; 64% “ )

  14. Gestione Garanzia ControlloIL SERVICE AMMINISTRATIVO PREVINET Conti pensionistici individuali - Riceve tutte le informazioni inerenti 1 - Versamenti dai vari soggetti 2 - Gestione delle somme 3 - Contabilità finanziarie individuali - Fornisce informazioni a tutti i soggetti coinvolti circa il buon funzionamento del sistema Regime delle spese: la copertura dei costi di esercizio connessi alla gestioneamministrativa del Fondo è definita dal CdA in occasione della stesura del bilancio di previsione. Per il 2003 sono stati stabiliti 26 euro annuali.

  15. I VANTAGGI Nell’uso del TFR nessuna spesa diretta (non è prelevato dalla busta paga e non incide sul reddito) • Dopo 8 anni di iscrizione al Fondo Anticipazioni: • acquisto 1^ casa • spese mediche • congedi parentali e • formazione previsti • dalla legge 53/2000 • -patologie gravi di cui • alla lettera A) e B) • dell’art. 47 del CCNL • La legge 144 del 99 • estende l’anticipo ai “contributi accumulati” sospensione d’imposta (nessuna tassazioneal momento del versamento nelFondo) FondoPensione La tassazione del capitale avverrà al momento della riscossionedello stesso e potrà essere: agevolata(pensionamento, mobilità, riscatto per decesso del socio) o penalizzante (riscatto)

  16. Inflazione % TFR % Quanto rende il TFR in azienda ? 75% dell’indice ISTAT + 1,5% fisso inflazione 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1,5 2,25 3 3,75 4,5 5,25 6 6,75 7,5 8,25 9 9 8 rend. TFR 7 6 % 6 5 rend. TFR 4 3 2 inflazione 1 0 il rendimento reale del TFR in Azienda è negativo se l’inflazione supera il 6% Inflazione anno 2003 2,5% azienda 3,3%- anno 2004 2,2% azienda 3,1%

  17. I VANTAGGI Fiscali sul versamento del lavoratore Minimo 1% 1,1% Non è soggetto ad irpef pari all’aliquota marginale 23%, 33%, 39% * Versamento del lavoratore……………. Versamento azienda………………….. Risparmio fiscale……………………… Es. Retribuzione annua lorda:euro 18.592,49con 143,17+ si ottiene : Valore lordo annuo 1% euro 185,93 - 42,76 + Fisco Aliquota marginale Irpef: 23%204,52 = Az. (1,1%) Risparmio fiscale 23%: euro 42,76 = 390,45 versamento al Fondo al quale si aggiunge la quota di TFR Costo effettivo per lavoratore.: euro 143,17 (Salario netto che avrebbe percepito in busta paga) *Fino a 26.000 euro = 23% ; da 26.000 a 33.500 =33% ; oltre 33.500 = 39% fino a 100.000 mila;

  18. PRESTAZIONI COMPLEMENTARI Al momento del pensionamento il lavoratore ha diritto alla: PENSIONE COMPLEMENTARE VITALIZIARIVALUTABILE ED EVENTUALMENTE REVERSIBILE TFR Contributo azienda Contributo lavoratore Interessi

  19. PRESTAZIONI I requisiti per la pensione complementare VECCHIAIA ANZIANITA’ • Età pensionabile stabilita dal • regime obbligatorio di • appartenenza • almeno 10 anni di iscrizione al • fondo pensione • Cessazione attività lavorativa • contestualmente all’accesso pensione • pubblica • età almeno pari a quella stabilita per • il pensionamento di vecchiaia, • diminuita di 10 anni • almeno 15 anni di iscrizione al • fondo pensione Senza requisiti: 100% del capitale Con requisiti: 100% rendita, oppure: 50% rendita e 50% capitale

  20. PRESTAZIONI Reversibilità Prima del pensionamento, l’associato potrà fare richiesta di rendere reversibile la prestazione complementare su un’altra persona. Lapensioneverrà calcolata in base all’età ed al sesso non del socio ma a quella della persona indicata • Nel calcolo della pensione integrativa, riferimenti importanti sono: • Il sesso della persona sulla quale viene calcolata la pensione • N° anni risultanti dalla differenza tra la sua l’età anagrafica • e l’età attesa di vita (che è diversa tra uomini e donne)

  21. ... e se smetto di lavorare, o cambio lavoro prima del pensionamento? Riscatto tutto il capitale maturato (interamente tassato ad aliquota ordinaria) Lo posso trasferire in un altro fondo di categoria Lo posso trasferire in un fondo aperto oppure ad un Piano Pensionistico Individuale Posso mantenere la posizione, anche in assenza di contribuzione

  22. Contribuzione del Tfr Quando un lavoratore cessa il rapporto di lavoro o chiede l’anticipo del Tfr La tassazione applicata è la seguente: Fino al 2002 la tassazione del tfr andava da un minimo del 18% ad un massinmo del 25% Dal 2003 la tassazione passa da un minimo del 23% ad un massimo del 25% in relazione alla anzianita aziendale e il reddito percepito

  23. I VANTAGGI Fiscali sulle prestazioni Se al pensionamento non ci sono i requisiti Il capitale è soggetto a tassazione separata = agevolata Interessi Tfr Vers. Azienda Vers. lavoratore ESENTI (già tassati all’11% ) TASSAZIONESEPARATA

  24. Interruzione del rapporto di lavoro e riscossione del capitale tassazione agevolata interruzione rapporto di lavoro per :-fallimento azienda - mobiltà - pensionamento senza aver maturato i requisiti per la pensione integrativa - decesso del lavoratore tassazione non agevolata * Interruzione rapporto di lavoro per : - dimissioni e licenziamento * quanto versato cambia finalità poiché da contribuzione previdenziale diventa salario Il totale riscosso si somma al reddito dell’anno in corso ed è tassato con l’aliquota marginale

  25. . Dipendente privato, 60 anni d’età , 35 anni di contribuzione. Fonte: rapporto sulle strategie nazionali per i futuri sistemi pensionistici Commissione E. (2002) 2000 2010 2020 2030 2040 2050 Previdenza pubblica (obbligatoria) 67,3 67,1 56,1 49,0 48,1 48,1 Previdenza integrativa 0 4,7 9,4 14,5 16,7 16,7 Totale 67,3 71,8 65.5 63.5 64.8 64.8 Previdenza integrativa: èipotizzata un’aliquota di contribuzione pari al 9,25% della retribuzione, 2002; viene considerato un tasso di rendimento reale dei fondi pensione al netto delle spese amministrative e gestionali del 2,5%;

  26. Rendimenti dei principali fondi di categoria comparati con la rivalutazione del Tfr in Azienda al netto della tassazione Filcoop la gestione delle risorse è partita tra Ottobre/Novembre 2004, Fondapi Gennaio 2005.

  27. La legge Delega243/08/2004 Prevede l’ incremento dei flussi di finanziamento alle forme pensionistiche complementari, collettive e individuali, TRAMITE il Trasferimento, del trattamento di fine rapporto “maturando” salvo diversa esplicita volontà espressa dal lavoratore, Il Decreto attuativo probabilmente è previsto per Giugno 2005 La norma è da intendersi nel senso che: il singolo lavoratore ha il diritto di individuare la forma pensionistica complementare verso la quale destinare il proprio TFR maturando, fondi negoziali a qualsiasi livello costituiti: nazionale, territoriale, aziendale, fondi aperti e polizze assicurative.

  28. Il trasferimento del Tfr alle diverse forme previdenziali avviene tramite il principio del silenzio/assenso Il lavoratore entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto legislativo emanato dal Governo, ovvero entro sei mesi dall’assunzione se successiva all’emanazione del decreto, deve:

  29. Decidere a quale forma previdenziale trasferire il Tfr. Fondi negoziali: nazionale, territoriale, aziendale fondi aperti, Fip , Pip. Se non vuole trasferire il TFR:manifestare esplicitamente la volontà a non trasferire lo stesso alle forme pensionistiche complementari. Se il lavoratore, sempre entro i sei mesi di cui sopra, non sceglie a quale forma pensionistica complementare far confluire il TFR,sarà trasferito attraverso modalità tacite di conferimento alle forme pensionistiche individuate con i successivi decreti legislativi. (Fondi istituiti o promossi dalle Regioni; fondi negoziali; fondi aperti; Fip; Pip).

  30. Il trasferimento del TFR è condizionato alla definizione di misure agevolative per le imprese Prima di manifestare l’adesione ai fondi, il lavoratore dovrà essere obbligatoriamente informato sulle: tipologie dei fondi, condizioni del recesso anticipato, rendimenti stimati, comparabilità dei costi , trasparenza e portabilità del capitale Eliminazione dei vincoli che si frappongono alla libera adesione e circolazione dei lavoratori all’interno del sistema della previdenza complementare

  31. PORTABILITA’ DELLA POSIZIONE MATURATA E DELLA FUTURA CONTRIBUZIONE Il contributo del datore di lavoro, laddove previsto dalle vigenti disposizioni contrattuali, segue sempre il TFR, nel senso che deve essere versato alla forma pensionistica prescelta dal lavoratore. la suddetta portabilità riguarda sia la contribuzione del datore di lavoro già versata sia quella futura.  Con la rimozione dei vincoli, posti all’adesione collettiva dei fondi, tutte le forme previdenziali: Fodi aperti, Pip, Fip, diventano tutte uguali,“anche se non lo sono”. Vediamo perché non sono uguali?

  32. Stima delle spese medie per un contributo al fondo di 1500 Euro all’anno Fonte: Commissione di vigilanza relazione 2003

  33. Il grafico riporta l’evoluzione del patrimonio di tre lavoratori identici che versano € 2.500 ogni anno ad uno strumento di previdenza complementare che ottiene un rendimento annuo del 4,5% per 35 anni Fonte: Elaborazione Mefop su dati Covip Punti di forza dei fondi chiusi: Costi bassi, Ass.ne non lucrativa, maggiore garanzia sul patrimonio, solidarietà tra gli iscritti, la contrattazione può migliorare le condizioni degli iscritti, governace.

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