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Gestione dei Progetti

Gestione dei Progetti. La creatività come strumento di creazione del valore. La creatività come strumento. Il concetto di creatività (creativity) è stato sviluppato alla fine degli anni ’60 e comprende tre aspetti: La capacità di creare Il processo di creazione

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Presentation Transcript


  1. Gestione dei Progetti • La creatività come strumento di creazione del valore

  2. La creatività come strumento • Il concetto di creatività (creativity) è stato sviluppato alla fine degli anni ’60 e comprende tre aspetti: • La capacità di creare • Il processo di creazione • L’insieme di tecniche e strumenti di aiuto al processo di creazione • La creatività è un’attitudine. Ogni essere umano, indipendentemente dal suo sesso, età, razza o religione, ha un potenziale creativo, ovvero la capacità di avere idee originali ed efficaci(J.P. Guilford) • “La vita è uno stretto intreccio tra routine e creatività” (A. Maslow) • In una organizzazione ogni dirigente ha due missioni ugualmente importanti: conservare e innovare.

  3. La creatività come strumento • Farsi domande è la prima qualità di un innovatore, come di un manager, come di un ricercatore. • La domanda è spesso più importante della risposta. La risposta è routine. • Impariamo di più dai nostri errori perché gli errori ci obbligano a ripercorrere il processo. Se tutto va bene non siamo spronati a ripercorrere il processo. • La scoperta dell’america è stata un errore… Colombo partì con le informazioni sbagliate… • Gli americani chiamano la routine “no brain process”.

  4. La creatività come strumento • Fin dalla preistoria gli uomini hanno creato; tuttavia si sono resi presto conto che era molto più facile riprodurre che creare. • Questo ha determinato la scissione tra chi crea e chi riproduce (scissione visibile ad oggi nella società, nelle organizzazioni e nelle aziende). • Chi innova rompe gli schemi (e le scatole – disagio fisiologico e neurochimico). Questo si vede in alcuni sistemi sociali in cui chi innova è emarginato, perché minaccia la stabilità (nella storia, solo la Creta di Minosse e l’Atene di Pericle hanno accettato la creatività come valore sociale).

  5. La creatività come strumento • Fino agli anni ’50 il modello cognitivo industriale si fondava sulla stabilità: si poteva avere successo applicando soluzioni coniate dagli esperti. • Lo stesso sistema educativo è ancora largamente fondato sul QI (Binet e Simon), sull’intelligenza convergente, sui processi deduttivi e sulla capacità di replicare i modelli di ragionamento inculcati. • L’intelligenza convergente è utile per gestire situazioni ripetitive, ma è inefficace per afferrare le novità, per inventare soluzioni inedite, per creare.

  6. La creatività come strumento • A partire dalla fine degli anni ‘60 ci si trova in ambienti sempre più turbolenti e con situazioni impreviste da gestire. • E’ diventata quindi molto importante la capacità di innovare, di inventare soluzioni diverse piuttosto che migliorare le soluzioni esistenti. Intelligenza divergente. • Creare è realizzare un assemblaggio reale e pertinente aggregando elementi esistenti(H. Jaoui, 2000). • Questa definizione vale per un concetto, un prodotto, una poesia…

  7. La creatività come strumento • Principio 1: in ognuno di noi c’è un grande potenziale sottoutilizzato • In passato la formazione era basata sullo studio e sull’esperienza, che trasmettevano all’individuo gli strumenti necessari e il modo di servirsene => competenza = riproduzione di modelli sperimentati = successo • Oggi si sente il bisogno di associare alla competenza la capacità di rimettere in discussione i modelli acquisiti e di inventarne degli altri più efficaci, di “cambiare strada”. • Il potenziale creativo, l’intelligenza divergente, i processi dell’emisfero destro del cervello, si traducono in quattro fattori principali: • Fluidità mentale (n° di risposte che si possono dare ad un problema o stimolo) • Flessibilità mentale (variabilità delle categorie di risposte) • Originalità delle idee (capacità di esprimere idee inedite e innovative) • Capacità di elaborazione delle idee (capacità di tradurre le idee in concretezza, collegandole all’energia e alla motivazione).

  8. La creatività come strumento Principio 1: in ognuno di noi c’è un grande potenziale sottoutilizzato La persona creativa Fede in alcuni ideali Sta bene con se stesso Sogno Coraggio Buon umore / sense of humor Senso della bellezza Volontà e perseveranza Capacità di sintesi Volontà di vincere Sensibilità Capacità comunicativa Simpatia Gioia di vivere Curiosità Narcisismo Desiderio di piacere Manualità / bricolage Senso critico e gusto del rischio Ambizione Gioventù di spirito Buon senso / intuizione dinamismo La persona non creativa Timidezza Eccesso di sicurezza Rigidità mentale Autocompiacimento Timore del ridicolo Critica sistematica Non ascolto degli altri Apatia Antipatia Orgoglio Aggressività Paura / apprensione Desiderio di non dispiacere Specializzazione Pigrizia Scoraggiamento Routine Gusto del lusso Amore del denaro Pessimismo Eccessiva modestia Disprezzo degli altri Test

  9. La creatività come strumento • Principio 2: questo potenziale può essere sviluppato • Occorre desiderare di farlo (volontà) • Riconoscere i freni che si oppongono allo sviluppo: • Freni sociali (conformismo, paure, rispetto eccessivo delle tradizioni) • Freni psicologici (seriosità, svalorizzazione del gioco, humor, emozioni) • Freni logici (importanza del ragionamento deduttivo, prevalenza della logicità sull’immaginazione e sulla fantasia) • Allenarsi • Attenzione! Non si può essere creativi in condizioni di disagio e dolore… occorre presidiare il contesto ed il clima aziendale… un aspetto determinante è il gioco.

  10. La creatività come strumento • Principio 3: lavorare insieme • Il meccanismo di base dell’innovazione è la “bissociazione” (Koestler) = avvicinare mentalmente o fisicamente due elementi che non erano destinati ad incontrarsi. L’incrocio di elementi, se originale e valido, è creazione. • Il meccanismo di bissociazione è agevolato in un gruppo costituito da elementi di cultura e personalità diverse. • Il gruppo che funziona amplifica i contributi che in esso si generano: 2+2>4.

  11. La creatività come strumento • Principio 4: usare strumenti semplici di analisi e ricerca soluzioni • I modelli di problem solving sono efficaci, ma presuppongono di formulare il problema in maniera completa e corretta (definizione del problema: una buona domanda è già metà di una risposta – R. Valentini, 1999). • Scomporre i problemi in sottoproblemi più semplici richiede uno sforzo congiunto di logica ed immaginazione (Cartesio). • Di fronte ad un problema: • Affrontare la situazione senza pregiudizi. • Essere curiosi attivamente e senza porsi dei limiti. • Esplorare secondo diverse visuali e per percorsi multipli. • Destrutturare il problema per poi ricostruirlo in modo da evidenziare sotto obiettivi sui quali agire.

  12. La creatività come strumento • Principio 4: usare strumenti semplici di analisi e ricerca soluzioni • La mappa mentale – è stata inventata dal pedagogo inglese Tony Buzan come metodo per prendere appunti • Partendo da una parola o da un concetto iniziale, si annotano, legandole con un reticolo, le associazioni di idee su quattro/cinque rami attorno al concetto iniziale. In seguito si assoceranno a ciascuna di questa prima serie, altre parole o associazioni, e così di seguito • La mappa mentale è utile per schematizzare un ragionamento ed è di grande ausilio al processo di creazione ACA AD AC A ACD AA AB AAB Test ABC ABB

  13. La creatività come strumento • Principio 4: usare strumenti semplici di analisi e ricerca soluzioni • L’analisi creativa – questa pratica si svolge in due tempi: nella prima fase occorre riformulare più volte il problema o l’obiettivo stabilito • A questo punto occorre scrivere frasi che iniziano con “In quale modo potrei…?”, oppure “Il mio obiettivo sarebbe raggiunto se…”, completandole • La seconda fase consiste nel rileggere le affermazioni fatte e scegliere quelle che sono sembrate più proficue

  14. La creatività come strumento • Principio 5: avere molte idee creative (= originali, interessanti e fattibili) • Metodo del doppio imbuto – il principio base di ogni pensiero creatore è la divisione nettissima tra due momenti: un momento di apertura (divergenza) e un momento di focalizzazione (convergenza). • Nella fase divergente si lascia vagare la mente senza divieti, lasciandola libera di immaginare tutto. E’ importante evitare qualsiasi tipo di censura, di critica e di autocritica. • Nella fase di focalizzazione si ritorna ad adottare l’intelligenza convergente per valutare le idee emerse nella fase precedente. • Aprire-chiudere, divergere-convergere è il movimento stesso della vita (il battito del cuore, il respiro, il mare).

  15. La creatività come strumento • Principio 5: avere molte idee creative (= originali, interessanti e fattibili) • Utilizzare diverse logiche creative contemporaneamente – associazione di idee, pensiero analogico, pensiero laterale. • Uno degli strumenti mentali più potenti è la capacità del cervello di sostenere più processi di elaborazione contemporaneamente (multitask). • Nell’affrontare un problema impostiamo sempre due o tre processi alternativi di pensiero o di azione. Se uno si blocca, possiamo sempre procedere con gli altri. Spesso si scopre che l’alternativa in std by è invece parallelamente elaborata dal cervello in background.

  16. La creatività come strumento • Principio 5: avere molte idee creative (= originali, interessanti e fattibili) • Metodo del pensiero magico – un’idea magica è un’idea stupefacente, la risposta ideale al tema o al problema che dobbiamo affrontare (le meravigliose macchine di Giulio Verne, i progetti di Leonardo sono un esempio di pensiero magico). • Creare implica spesso immaginare un’idea meravigliosamente efficace (in teoria) e apparentemente irrealizzabile, poi sforzarsi di trovare il modo di renderla realizzabile. Esempio pens magic

  17. La creatività come strumento • Principio 5: avere molte idee creative (= originali, interessanti e fattibili) • Il Brainstorming – 50 anni fa un pubblicitario di New York, Alex Osborn, notò che nelle riunioni per la definizione degli slogan pubblicitari, l’80% del tempo era perso per criticare e demolire le idee altrui. • Osborn pensò di dividere la riunione in due momenti: 45 minuti di ruota libera, in cui ognuno poteva esprimere liberamente tutto ciò che gli passava per la testa senza timore di essere criticato, e 45 minuti di valutazione ed analisi critica delle idee emerse • Regole del gioco: • Censura abolita • Quantità prima di tutto • Stravaganza benvenuta • Moltiplicazione sistematica

  18. La creatività come strumento • Principio 5: avere molte idee creative (= originali, interessanti e fattibili) • L’analogia – si applica quando il metodo del brainstorming non ha prodotto un’idea soddisfacente. • Consiste nel trovare una somiglianza tra una cosa in natura e la soluzione del problema che stiamo perseguendo. • Es.: l’analogia tra la ragnatela e la rete del pescatore; tra la palpebra ed il tergicristallo; sistema di percezione del pipistrello e il radar; ecc…

  19. La creatività come strumento • Principio 6: saper vendere e comprare le idee (alla direzione e ai collaboratori) • Vendere: ascoltare bene l’altro, per scoprirne i bisogni e i desideri, e fargli una proposta onesta e specifica per soddisfarlo al meglio • Un’idea nuova incontra due tipi di ostacolo: • Più è originale e più è difficile da comprendere. • Disturba nella misura in cui mette in discussione routine, territori marcati e comfort individuale. • Occorre quindi fare del buon marketing dell’idea a monte, ovvero posizionarla coerentemente con i target interni che vuole coinvolgere. • Occorre poterla presentare e sostenere in ogni momento presidiando gli strumenti della comunicazione e della negoziazione vinci-vinci.

  20. La creatività come strumento • Principio 6: saper vendere e comprare le idee (alla direzione e ai collaboratori) • Un ostacolo alla comprensione di una idea nuova è legato al modo di funzionamento della nostra mente. Infatti noi possiamo comprendere solo idee per le quali la nostra mente è preparata • “…se mi capitasse un giorno di avere un’idea veramente nuova, sarei incapace di comprenderla” (J. Piaget) • E’ dimostrato un legame tra comprensione di idee nuove ed affettività(S. Baruk): per capire un’idea nuova dobbiamo inizialmente amarla, accoglierla con benevolenza.. • L’avvocato dell’angelo – è una tecnica di ascolto in opposizione alla tendenza a criticare le nuove idee • Ascoltare l’idea e riformularla con parole nostre, verificando se l’interlocutore concorda con il senso della riformulazione: “Se ho capito bene, la tua idea è…”. Scopo di questa fase è verificare la reale comprensione del concetto trasmesso e di segnalare attenzione ed interesse alla proposta

  21. La creatività come strumento • Principio 6: saper vendere e comprare le idee (alla direzione e ai collaboratori) • Cercare nell’idea un aspetto, anche semplice, che apprezziamo: “Ciò che mi piace della tua idea è…”. Questo apprezzamento deve essere sincero e obbliga ad un atteggiamento costruttivo nei confronti della proposta… si attivano più facilmente sentimenti di collaborazione piuttosto che di diffidenza • Analisi obiettiva dell’idea, in cui possiamo trovare punti deboli o criticità che tuttavia andranno esposte all’interlocutore attraverso una domanda di attivazione: “E come pensi di superare il problema relativo a…” • L’adozione di questa tecnica agevola le interazioni costruttive, facilita la comprensione delle idee e alimenta una corrente di empatia

  22. La creatività come strumento • Principio 7: mobilitare le energie verso obiettivi comuni di successo • Abbiamo molti metodi e modelli, spesso la risorsa scarsa è l’energia = volontà di riuscire unita alla capacità di mobilitare il più ampio numero di risorse verso l’obiettivo • Divulgando la visione del futuro, nella quale il maggior numero di collaboratori abbia voglia di identificarsi • Invitando all’iniziativa e all’assunzione del rischio, quindi riconoscendo il diritto all’errore (dagli errori si cresce, nella libertà si crea, nella relazione si trovano i valori). • Sostenendo gli innovatori. • Praticando e contagiando di pensiero positivo: per ogni problema ci sono almeno due soluzioni! • L’energia umana cerca di incanalarsi spontaneamente in senso positivo, creativo e cooperativo. Solo in presenza di ostacoli (reali o immaginari) può trasformarsi in energia negativa e distruttrice  abbattere gli ostacoli!!!

  23. La creatività come strumento • Il Pensiero Laterale (E. de Bono) • Pensiero laterale = cercare di risolvere problemi con metodi non ortodossi o apparentemente illogici • Il pensiero verticale implica di assumere una posizione e costruire il ragionamento partendo da questa. Quindi il passo successivo dipende dal punto in cui ci si trova e da questo deve essere derivato logicamente… • Con il pensiero laterale ci spostiamo di traverso alla ricerca di nuove percezioni e di nuovi concetti e nuovi modi di affrontare le questioni, al limite anche con la provocazione.

  24. La creatività come strumento • Il Pensiero Laterale • Il pensiero laterale è molto legato alla percezione, si cerca quindi di esporre punti di vista diversi non derivati l’uno dall’altro, ma prodotti in maniera indipendente • Il pensiero laterale, come la percezione, dipende dall’esplorazione. Camminiamo intorno all’edificio fotografandolo da diversi punti di vista tutti ugualmente validi! (il Prof. Kitting in “L’attimo Fuggente”, 1998) • La logica normale si interessa a ciò che è… il pensiero laterale si interessa principalmente alle possibilità, a ciò che potrebbe essere.

  25. La creatività come strumento • Il Pensiero Laterale • Il cervello elabora sistemi routinari per semplificare la realtà e creare processi ripercorribili… il cervello ripropone sempre il percorso più battuto, quindi sceglie sempre la strada più ovvia. E’ difficile far cambiare strada ai processi mentali! • L’umorismo produce sistemi mentali asimmetrici. • Ogni idea che produce valore sembrerà logica a ritroso, ma non è detto che ci sia giunti con la logica diretta. • Dobbiamo sfidare i concetti esistenti per cercare di superarli.

  26. La creatività come strumento • Il Pensiero Laterale • Paradosso del pollo e del cane • L’uomo è più simile al pollo… se pensiamo a qualcosa, e questo diventa un obiettivo, il nostro cervello fa si che ogni pensiero sia finalizzato all’obiettivo. Quasi mai variamo l’obiettivo… • Quando pensiamo a qualcosa, rimaniamo nei limiti della ragione e quando ne raggiungiamo i confini, torniamo indietro. L’uomo ha scoperto quando è uscito dai limiti! – Provocazione. • La provocazione aiuta ad orientare la mente verso una nuova direzione!

  27. La creatività come strumento • La teoria dei Sei Cappelli • Come impedire a qualcuno di insistere in un atteggiamento negativo? • Come far vedere i vantaggi di una idea? • Come si possono esprimere intuizioni e sensazioni in una riunione? • La teoria dei Sei Cappelli per pensare consiste nel suddividere il percorso in sei distinti momenti, in ognuno dei quali si utilizza un determinato modo di pensare (corrispondente ad un cappello diverso). • I temi e le soluzioni che emergono, vengono filtrate attraverso tutte le fasi, in un processo di sintesi che rappresenta tutti i possibili modi di affrontare il problema.

  28. La creatività come strumento • Il cappello bianco • Pensate alla carta bianca, ha un colore neutro e serve per trasmettere informazioni… anche il cappello bianco ha a che fare con dati ed informazioni • Quali informazioni abbiamo a disposizione? • Quali informazioni mancano? • Quali informazioni vorremmo avere? • Come possiamo ottenerle? • Quando in una riunione ci mettiamo in testa il cappello bianco per pensare, ci concentriamo solo sulle informazioni mettendo da parte proposte ed argomentazioni.

  29. La creatività come strumento • Il cappello rosso • Pensate al rosso, al fuoco, al caldo… Il rosso ha a che fare con le emozioni, i sentimenti, le sensazioni… • In una riunione non si dovrebbero esporre le proprie emozioni, ma spesso lo facciamo nascondendole sotto il mantello della logica. • Il cappello rosso dà alle persone il permesso di esprimere i propri sentimenti ed intuizioni senza giustificarsene. • “…ho la sensazione viscerale che questo progetto non riuscirà…” • “…non mi piace il modo con cui si fa questo…” • “…Il mio sesto senso mi dice che i prezzi scenderanno…”

  30. La creatività come strumento • Il cappello nero • Pensate ad un giudice severo che indossa una toga nera pronto a punire… • Il cappello nero rappresenta la cautela, ci impedisce di commettere sbagli e stupidaggini, induce al giudizio critico. • Evidenzia perché non si può fare una certa cosa. • “…i regolamenti non ci permettono di fare questo…” • “…non abbiamo capacità produttiva… • E’ facile uccidere idee creative con una criticità prematura, occorre quindi avere cautela nell’utilizzo del cappello nero.

  31. La creatività come strumento • Il cappello giallo • Pensate alla luce del sole… • Il cappello giallo rappresenta l’ottimismo e la visione positiva delle cose. • Il cappello giallo spinge a cercare il modo di realizzare le cose. • “…questo progetto potrebbe riuscire se spostassimo lo stabilimento più vicino ai clienti…” • “…ripetendo gli acquisti potremo avere un vantaggio…” • E’ più facile mettere il cappello nero piuttosto che il cappello giallo perché generalmente siamo critici. Tutte le idee creative meritano attenzione quando si ha il cappello giallo.

  32. La creatività come strumento • Il cappello verde • Pensate alla vegetazione lussureggiante… • Il cappello verde rappresenta il pensiero creativo, le idee nuove, la creazione di ulteriori alternative. • “…abbiamo bisogno di nuove idee…” • “…esistono delle alternative?..” • “…si potrebbe fare questa cosa in modo diverso?…” • “…ci potrebbe essere un’altra spiegazione?…” • Il cappello verde mette a nostra disposizione il tempo e lo spazio necessari per pensare in maniera creativa.

  33. La creatività come strumento • Il cappello blu • Pensate al cielo e ad una vista dall’alto… • Il cappello blu serve per il controllo di processo, stabilisce l’ordine del giorno per il pensiero, ci indica la successione dei pensieri, ci impone di riassumere, concludere, decidere • “…abbiamo già dedicato fin troppo tempo alla ricerca di qualcuno a cui addossare la colpa…” • “…Potremmo avere un riassunto delle vostre opinioni?…” • “…diamo uno sguardo alle priorità…” • Il cappello blu è di solito usato da chi presiede la riunione. Può evocare qualsiasi altro cappello… serve a controllare il modo di pensare.

  34. La creatività come strumento • La tradizione dialettica occidentale si fonda sulla contrapposizione di due tesi contraddittorie. • Troppo spesso questo genera arroccamento sulle rispettive posizioni e impedisce di creare idee innovative. • Il metodo dei sei cappelli permette di evitare discussioni sterili e di essere più produttivi. • L’esame congiunto di tutte le angolazioni del problema prende il posto della contrapposizione.

  35. La creatività come strumento “Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità” Pablo Neruda

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