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La festa della Dormitio e dell’Assunzione

La festa della Dormitio e dell’Assunzione. a cura di Paola Barigelli-Calcari. Parte I L’ultimo desiderio nelle religioni Parte II Immagini intorno alla teologia dell’Assunta. Editrice Aracne, Roma 2011, pp. 266, € 12. PARTE PRIMA. Capitolo I Esiste oggi il bisogno di vita eterna ?.

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La festa della Dormitio e dell’Assunzione

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Presentation Transcript


  1. La festa della Dormitioedell’Assunzione a cura di Paola Barigelli-Calcari

  2. Parte I L’ultimo desiderio nelle religioni Parte II Immagini intorno alla teologia dell’Assunta Editrice Aracne, Roma 2011, pp. 266, € 12

  3. PARTE PRIMA Capitolo I Esiste oggi il bisogno di vita eterna ? Ma come è possibile che l’essere umano apparentemente destinato alla morte possieda il senso di vita perenne? Come può immaginare una vita più forte della morte? In quale recondito luogo bio-psichico-spirituale la persona è capace di sognare una perennità gioiosa? Non potremmo ragionevolmente ipotizzare un’impronta divina che anima questa insopprimibile speranza umana?

  4. PARTE PRIMA  Capitolo II Giovani e religione  Capitolo III L’integrità finale nelle religioni 5: Se haisentitoparlaredi Lourdes e di Fatima, checosa ne sai? 6: Checosavuol dire Maria è assunta in cielo? 7: Qualisono le tueconsiderazionisuquestoaspettodellafedecristiana? Indù, ebrei e cristiani credono in un’incarnazione di Dio che deve ancora venire Kalkin, Messia (Is 30,27s; Mic 1,3s; Sal 96,13), Cristo Giudice. Quasi come completamento della discesa della divinità sulla terra, credono anche possibile la salita dell’essere umano presso Dio. L’ascesa umana al cielo è la vera conclusione della discesa di Dio sulla terra.

  5. PARTE SECONDA Capitolo I Una donna glorificata Capitolo II L’Assunta mai isolata, sempre associata Capitolo III Maria precede l’umanità nella comunione dei Santi Capitolo IV La prima donna attratta dal Risorto

  6. Una donna glorificata • La permanente sfida dell’Assunta permette di ragionare su “verità naturali o razionali quali il destino del corpo, la spiritualità dell’essere umano, la vita oltre la morte, la ricompensa eterna come conferma ultima della giustizia…

  7. La perpetua provocatio Con la fede nella Glorificata i cristiani testimoniano la bellezza della risurrezione quale anelito più profondo di ogni persona: una incessante sfida alle coscienze umane, una sfida a tutta la coscienza storica dell'uomo.

  8. II. L’ Assunta: mai isolata, sempre associata “Maria, in tutto il suo mistero e nella sua missione, non è una persona che va considerata solamente come individualità a sé stante, isolata o al di sopra o al di fuori della Chiesa”

  9. Partecipe della gloria di Cristo Unita all’umanità La conoscenza perfetta “faccia a faccia” tra la Glorificata e la Trinità è dinamismo vitale, è relazione cosmico-divina, è condivisa azione incessante di rinascita, rinnovamento, liberazione e promozione del popolo pellegrino sulla terra

  10. III. Maria precede l’umanità nella comunione dei santi La sorellanza solidale La Donna possiede la capacità di vedere la storia secondo parametri spirituali che fondano sulla roccia la società umana: l’ascolto, la pazienza, il sacrificio, la gratuità, il silenzio, la solidarietà, la condivisione

  11. IV. La prima donna attratta dal Risorto Insieme a Cristo, la Glorificata “è tutta protesa verso la definitiva pienezza del Regno quando “Dio sarà tutto in tutti” (1 Cor 15,28). Dalla terra al cielo e dal cielo per la terra la Regina dell’universo è “fortezza inespugnabile” presenza materna che intercede senza soste per l’umanità. La sua intercessione presso il Figlio potrà terminare solo quando “tutte le famiglie dei popoli” saranno “felicemente riunite in un solo popolo di Dio a gloria della santissima e indivisibile Trinità”.

  12. Il Crocifisso Risorto Esprime il culmine storico e perenne dell’amore salvifico di Dio. È l’unico centro gravitazionale veramente significativo di quel processo di innalzamento che conduce tutto e tutti verso la pienezza della vita

  13. Cenni liturgici sull’assunzione Il calendario liturgico romano

  14. La madre santissima di Dio, che ha preso parte ai misteri di Cristo, viene dalla Chiesa giustamente onorata con culto speciale (CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. Dogm. Lumen Gentium 66 in EV I/442). . dobbiamo in primo luogo rivolgere la Nostra attenzione alla sacra Liturgia; essa, infatti, oltre un ricco contenuto dottrinale, possiede un'incomparabile efficacia pastorale e ha un riconosciuto valore esemplare per le altre forme di culto (Marialis cultus n. 1).

  15. Calendario liturgico romano Né si deve dimenticare che il Calendario Romano non registra tutte le celebrazioni di contenuto mariano: che ai Calendari particolari spetta accogliere, con fedeltà alle norme liturgiche, ma anche con cordiale adesione, le feste mariane proprie delle varie Chiese locali (Marialis cultus n. 9)

  16. La riforma della Liturgia Romana presupponeva un accurato restauro del suo Calendario Generale. Esso, ordinato a disporre con il dovuto rilievo, in determinati giorni, la celebrazione dell'opera della salvezza distribuendo lungo il corso dell'anno l'intero mistero del Cristo, dall'Incarnazione fino all'attesa del suo glorioso ritorno, ha permesso di inserire in modo più organico e con un legame più stretto la memoria della Madre nel ciclo annuale dei misteri del Figlio. La fede mariana si svela singolarmente, persuasiva e coinvolgente: interiore e profonda in base ad una devozione che fa della ragione il punto attorno a cui raccogliere tutta la vita personale.

  17. Questo culto, quale sempre fu nella chiesa, sebbene del tutto singolare (singularis omnino quamquam est), differisce essenzialmente dal culto di adorazione, prestato al Verbo Incarnato come al Padre e allo Spirito Santo, e particolarmente lo promuove. Riferendosi ad “una persona unica per sua perfezione personale e per la sua missione” è un culto “del tutto singolare, differente rispetto all’adorazione della Trinità e alla venerazione dei santi.

  18. Ripercorrendo, infatti, la storia del cultocristiano, si nota chesia in Oriente, sia in Occidente le espressionipiùalte e piùlimpidedellapietà verso la BeataVerginesonofioritenell'ambitodellaLiturgia o in essasono state incorporate.

  19. solennità festa 1 gennaio Madre di Dio 2 febbraio Presentazione del Signore memoria libera 8 dicembre Immacolata concezione memoria obbligatoria 21 novembre Presentazione di Maria 25 marzo Annunciazione di Gesù 7 ottobre Vergine del Rosario 31 maggio Visitazione 15 settembre Vergine addolorata 8 settembre Natività di Maria 16 luglio Maria del M. Carmelo 5 agosto S.Maria Magg. 22 agosto Regina 15 agosto Assunzione

  20. Calendario liturgico romano Quattro solennità 1 gennaio: Santa Madre di Dio 25 marzo: Annunciazione del Signore 15 agosto: Assunzione B.V. Maria 8 dicembre: Immacolata concezione Memorie libere 11 febbraio: B.v. Maria di Lourdes Sabato dopo la solennità del S. Cuore di Gesù: Cuore immacolato della b.v. Maria 16 luglio: B.v. Maria del M. Carmelo 5 agosto: Dedicazione della Basilica di S. Maria Maggiore Tre feste 2 febbraio: Presentazione del Signore 31 maggio: Visitazione b.v.Maria 8 settembre: Natività della b.v. Maria Memorie lasciate ai calendari particolari Venerdì dopo la I domenica di passione: Sette dolori della b.v. Maria 12 settembre:Ss.Nome della b.v. Maria 24 settembre: B.v. Maria della mercede 11 ottobre: maternità della b.v. Maria Quattro memorie obbligatorie 22 agosto: B.v. Maria regina 15 settembre: B.v. Maria Addolorata 7 ottobre: B.v. Maria del Rosario 21 novembre: Presentazione b.v. Maria

  21. Liturgie d’agosto Il culto dell’Assunta nel vissuto umano

  22. La solennità del 15 agosto celebra la gloriosa Assunzione di Maria al cielo; è, questa, la festa del suo destino di pienezza e di beatitudine, della glorificazione della sua anima immacolata e del suo corpo verginale, della sua perfetta configurazione a Cristo risorto; una festa che propone alla Chiesa e all'umanità l'immagine e il consolante documento dell'avverarsi della speranza finale: che tale piena glorificazione è il destino di quanti Cristo ha fatto fratelli, avendo con loro in comune il sangue e la carne(Eb2,14; cfr Gal 4,4)

  23. La solennità dell'Assunzione ha un prolungamento festoso nella celebrazione della beata Maria Vergine Regina, che ricorre otto giorni dopo, nella quale si contempla colei che, assisa accanto al Re dei secoli, splende come Regina e intercede come Madre.

  24. La riflessione liturgica potrebbe scoprire che gran parte delle innovazioni dogmatiche e dei titoli, anche in mariologia, hanno un retroterra latreutico. Di fatto la pietas fidelium è sempre stata antesignana e portatrice con se stessa della lex credendi. Essa è presente nell’humus della pietà dei fedeli. La pietas liturgica mentre alimenta e fomenta la pietas fidelium da essa è alimentata e fomentata .

  25. L’exeperiri del rito è importante e va curato nella ripetitività del linguaggio liturgico. Esso è una “possibilità sempre nuova di accedere ad una verità insaturabile nella storia e che si dà nuova al fedele che si sottopone alla disciplina dell’arcano”

  26. Senzavolerridurre la rivelazione al soggetto è necessarioaver curadella persona e dellasuaesperienzareligiosacristiana, tenendopresente la sintesiirriducibiledell’ionellastoria. Per esempionelnovecento la devozionepopolare per la Madonna diPiedigrottasiesprimeva con ilberel’acqua del pozzo del santuario, con l’ungersi la gola per mezzo dell’oliodellelampade votive, per guarire o preservarsidallemalattie, con l’accomodarsisullasediadellegestantichechiedavano a Maria un partorapido e sicuro.

  27. Gli elementi esistenziali messi in gioco sono principalmente l’aiuto, la protezione e la salvezza. Nel campo del culto della Vergine è necessario vigilare con “tatto pastorale e costanza” da parte dei responsabili delle comunità locali e con “prontezza ad accogliere orientamenti e proposte” da parte dei fedeli per mantenere cristallina e “genuina” la natura del culto cristiano. Spesso nel “vangelo secondo il popolo” la figura di Maria non corrisponde a quella ufficiale del catechismo o della predicazione, ma è un’immagine inculturata e che fa parte della vita ordinaria o festiva.

  28. Il mese di agosto è il mese che ci ricorda Maria Assunta e Regina. Il dogma ha la sua origine, la sua forza motrice e anche il suo obiettivo non tanto nel contenuto di una proposizione, quanto piuttosto nell’atto dell’omaggio, dell’esaltazione. La forza motrice decisiva per l’affermazione dogmatica fu il culto verso la madre di Gesù.

  29. Dopo la promulgazione del dogma dell’Assunta la presenza di Maria nella chiesa è compresa sempre più in relazione a Gesù Cristo. Maria Madre e Vergine fu accanto “ieri” al Figlio nel tempo, accanto “per sempre” nell’eternità perché è assunta nell’eschaton, accanto anche nell’ “oggi liturgico” celebrativo

  30. Nell’Assunta Dio manifesta il compimento del suo disegno salvifico nei confronti dell’umanità e dona un segno di consolazione e di speranza al popolo ancora pellegrino sulla terra: “in lei, primizia e immagine della Chiesa, ha rivelato il compimento del mistero di salvezza e hai fatto risplendere per il tuo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza”

  31. In Spagna ad Elche nella provincia di Alicante si celebrano i misteri d’Elx: dramma sacro che ricrea la morte, l’assunzione e la coronazione della madre di Dio. Si basa sui racconti della dormizione e del Transito di Maria diffusi nel medioevo da Jacopo di Varazze con la sua Leggenda Aurea (seconda metà del sec. XIII). Messo in scena dal medioevo ad oggi è stato incluso dall’UNESCO nel “Patrimonio orale e immateriale dell’umanità.

  32. La lex vivendi insieme alla lex orandi e alla lex credendi origina la presenza di Maria nel tessuto e nel vissuto ecclesiale ma anche culturale. Gli aspetti storici, folcloristici, filogici sono il vissuto antropologico che va assunto negli orientamenti teologi e pastorali.

  33. Sin dai primordi la madre di Dio è percepita come realtà numinosa e gloriosa che trascende le miserie della condizione umana. La Theotokos è creduta quale “un luogo luminoso, in una terra dei viventi”. “La Kecharitoménē ha creduto contro ogni evidenza come Abramo; non ha cercato le procedure di rassicurazione, pur chiedendo conto del ‘come è possibile? ’; ha rischiato sulla Parola di Dio ed è stata giustificata, addirittura preservata dalla colpa originale”. La preghiera verso di lei è vissuta come thauma, come realtà trascendente e meravigliosa, “con lo stupore e la lode estatica”. Nella figura liturgica di Maria l’uomo e la Chiesa contemplano un prototipo umano strettamente connesso alla loro origine, alla loro vita e al loro destino finale.

  34. Gesù Cristo ha indicato ad ogni persona il fine della vita: “Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato”. Perciò ogni cristiano dovrebbe trovare un “contatto vitale, intimo e confidente con Dio” per vivere in profondità, verità e amore la sua esistenza. Il costume moderno sta trasformando le ferie di agosto in una immensa liturgia profana. Ma l’ozio estivo può essere occasione contemplativa che soddisfa l’intima essenza dell’uomo. Le persone soffocate tutto l’anno dal cappio della produzione e del consumo possono concedersi la gioia di giornate libere. Nel cuore di questa pausa i cristiani celebrano il mistero della glorificazione del corpo di Maria. “Salvata dal naufragio delle feste di precetto della nostra nazione per molti italiani è ferragosto più che la festa dell’assunzione”.

  35. La grande festività è posta al margine in un vago folclore paesano che si nota in diversi luoghi. Quale vero e proprio segno di contraddizione nell’imperante cultura del divertimento, non sempre sano, la luce della festa liturgica dell’Assunta si presta ad accompagnare le persone che nel cammino estivo possono rischiare di più la perdita della propria identità. Di fronte all’aumento dello scetticismo e dell’incredulità nei confronti della vita eterna non scoraggiamoci e ricordiamo che “quando aumenta il numero dei ciechi, non per questo smette di esistere il sole”. Questa celebrazione mariana posta nel cuore dell’estate “non è solo un distogliere per un attimo il nostro sguardo dalle premure terrene per ricondurlo verso la pace della Gerusalemme celeste, ma è vivere ogni nostro umano sentire e gustare come orientato fin d’ora ad essere ricolmo di tutta la pienezza di Dio.

  36. Tradizioni nella Chiesa indivisa

  37. La festa dell’Assunzione corporea di Maria al cielo si fonda su una tradizione antichissima e la sanziona il dogma che dal 1950 corona e conferma quanto già i cristiani credevano fin dal tempo delle persecuzioni. La solennità del 15 agosto era festeggiata in Oriente già nel IV secolo; in Occidente la si trova nelle liturgie gallicana prima e ambrosiana poi tra il V e VI secolo. A Roma essa è attestata solo nel VII secolo.

  38. Nelle Chiese d’Oriente, fin dal tempo del Concilio di Efeso (431), la solennità del Transito o Dormizione è la «festa delle feste» della Madre di Dio. T utte le Chiese orientali – siriaca, alessandrina, etiopica, greca ed armena, non esclusa l’assira, che già viveva isolata nel secolo V oltre i confini dell’impero bizantino – considerano la Dormizione di Maria come la più grande festa mariana, e vi si preparano con molti giorni di preghiere e di austeri digiuni .

  39. Lo speciale digiuno inizia il 1 agosto per terminare il 14. Nel tropario principale del giorno si canta: “Popoli, rallegratevi in anticipo, battete le mani, e riunitevi con amore; nel gaudio di questo giorno alziamo voci festose, perché la madre di Dio sta per elevarsi dalla terra alla gloria del cielo: glorifichiamola con cantici quale Genitrice di Dio”. Fino al 13 agosto la Chiesa bizantina celebra la Trasfigurazione del Signore Gesù Cristo per l’importantissima festa del 6 agosto molto sentita in Oriente.

  40. Nell’ufficiatura mattutina del 14 agosto si canta verso la “Somigliantissima” a Cristo: “Vergine pura, il tuo sepolcro testimonia insieme la tua sepoltura e il tuo passaggio corporale verso i cieli” Nessuno sa quando e dove avvenne la Dormizione e l’Assunzione di Maria al cielo, se ad Efeso a Gerusalemme o altrove.Il ricordo del trasferimento in cielo della “sempreverde verga di Iesse” ha iniziato ad essere tramandato tra i cristiani già tra il IV e il V secolo.

  41. All’inizio “un atteggiamento di riflessione e di silenzio” di fronte al mistero della fine terrena della Madre di Gesù era quello più diffuso. Le due ipotesi: morte e sepoltura oppure un epilogo glorioso coesistevano. Il silenzio dei testimoni è un segno che Maria è veramente morta, ed ha terminato la sua vita in modo apparentemente banale. Infatti la fede dei cristiani nell’Assunzione non è basata sul fondamento di una osservazione storica . Si fonda su una verità essenziale: la perfetta unione che Maria ha sempre conservato e sviluppato con il suo Figlio.

  42. Poi s’iniziò a balbettare come la “spirituale aurora portatrice di luce” fosse stata assunta da Gesù nella forma divina in quanto Gesù ricevette da lei la forma umana. “Infatti Cristo Dio, rivestito da questa Semprevergine di carne animata e razionale per opera dello Spirito Santo, dopo averla chiamata presso di sé l’ha rivestita dell’incorruttibilità del suo proprio corpo, l’ha glorificata di una gloria incomparabile, donandole la sua eredità, perché lei è la sua santissima Madre”. E ancora : “ per cui anche la Vergine fino al presente resta immortale per mezzo di colui che abitò in essa, il quale, assumendola con sé, la portò nelle dimore celesti”.

  43. In un racconto della tradizione copta ed etiopica Gesù gridò sulla tomba della Madre: “ Levati, corpo mortale conforme alla sua natura; rivestiti della tua anima immortale, affinché tu sia tutto immortale e così ti possa trasportare nella regione dei vivi “. Secondo queste tradizioni passano 206 giorni tra la dormizione e l’assunzione di Maria. Perciò queste ricorrenze mariane sono festeggiate separatamente.

  44. Nel tempo s’inizia a presentare l’assunzione sempre nel medesimo modo: “non si addiceva al tuo corpo, che aveva accolto Dio nel suo grembo di essere consumato da una mortificante corruzione”. COSMA VESTITOR (sec. VIII), «Maria trasferendosi in cielo, fa sì che il suo spirito continui ad essere inseparabile dagli uomini»in TMPM 2, 577.

  45. Prende consistenza anche la convinzione che la protezione di Maria agli uomini “non sarà mai tolta” per lo meno “fino alla consumazione di coloro che sono nel mondo”. “Infatti come, quando vivevi in questo mondo, tu non eri estranea alle celesti usanze così, dopo che ti sei trasferita, tu non ti sei distaccata in spirito dalla tua comunanza con gli uomini”.

  46. SUB TUUM PRAESIDIUM confùgimus, sancta Dei Génitrix, nostras deprecatiònes ne despìcias in necessitatibus nostris, sed a perìculis cuntis libera nos sempre Virgo gloriosa e benedica : Noi ci rifuggiamo sotto la tua protezione, o Santa Madre di Dio; non disdegnare le nostre suppliche nelle necessità; ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine Gloriosa e benedetta

  47. Tu non hai mandato via coloro che tu hai salvato, non hai abbandonato coloro che hai radunato, poiché il tuo spirito vive sempre e la tua carne non attese la corruzione della tomba. Tu sorvegli tutti, e il tuo sguardo è su tutti, cosicchè anche se i nostri occhi si sforzano di non vederti, o Santissima, invece tu ti intrattieni volentieri in mezzo a noi manifestandoti in vari modi a coloro che ne sono degni. (….) E perciò, O Madre di Dio, noi crediamo che tu cammini insieme a noi”

  48. Esulti tutto il creato, il quale può misticamente attingere da questa sorgente verginale i rivoli dell’immortalità, per mezzo dei quali viene liberata dalla sua sete mortale

  49. I veri cristiani non si scoraggiano anche se l’uomo esteriore si va disfacendo sanno che quello interiore si rinnova di giorno in giorno. I discepoli di Gesù sono convinti della “quantità smisurata ed eterna di gloria” che la pura grazia e l’amore di Dio offrono a chi fissa lo sguardo sulle cose invisibili ed eterne

  50. La Purissima è icona della Chiesa, simbolo e anticipo dell'umanità trasfigurata dalla grazia, modello e sicura speranza per quanti muovono i loro passi verso la Gerusalemme del cieloRealizzazione di tante prefigurazioni veterotestamentarie.

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