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ISTITUO COMPRENSIVO di VIA DELLE BETULLE PIEVE EMANUELE Anno Scolastico: 2012-’13

ISTITUO COMPRENSIVO di VIA DELLE BETULLE PIEVE EMANUELE Anno Scolastico: 2012-’13. INCONTRO INFORMATIVO. RELAZIONANO: DR. VERONESI : psicologo scolastico ORIOLO VALERIA : funzione strumentale DSA plesso “E. De Filippo”, “Don Zeno”;

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ISTITUO COMPRENSIVO di VIA DELLE BETULLE PIEVE EMANUELE Anno Scolastico: 2012-’13

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Presentation Transcript


  1. ISTITUO COMPRENSIVO di VIA DELLE BETULLEPIEVE EMANUELEAnno Scolastico: 2012-’13

  2. INCONTRO INFORMATIVO • RELAZIONANO: • DR. VERONESI: psicologo scolastico • ORIOLO VALERIA: funzione strumentale DSA plesso “E. De Filippo”, “Don Zeno”; • MONACHELLO MARILENA: funzione strumentale DSA plesso “Alessandrini”, Fizzonasco

  3. LA DISLESSIA Disturbo che IMPEDISCE a soggetti intellettivamente normodotati di AUTOMATIZZARE la LETTURA E QUINDI DI RENDERLA SCIOLTA E SCORREVOLE

  4. NOI AGIAMO ASSOLVENDO: • COMPITI ASSOCIATIVI È possibile svolgerne più d’uno contemporaneamente (es. guidare e parlare, leggere e ascoltare musica ecc.) Perché in automatismo • COMPITI COGNITIVI E’ possibile svolgerne uno solo Per volta LA LETTURA PER I DISLESSICI E’ UN COMPITO COGNITIVO

  5. DATI DA CONOSCERE I TEMPI DI LETTURA MIGLIORANO FINO ALLA TERZA MEDIA E’ PIU’ FACILE CORREGGERE GLI ERRORI CHE AUMENTARE LA VELOCITA’ PER POTER STUDIARE CON SUCCESSO TESTI DI UN CERTO LIVELLO (MEDIE E SUPERIORI) E’ NECESSARIA UN VELOCITA’ DI LETTURA DI3 SILLABE AL SECONDO LA MEDIA DI LETTURA DI UN BAMBINO NORMODOTATO DI QUINTA ELEMENTARE è DI CIRCA 3.5 SILLABE AL SECONDO

  6. VELOCITA’ DI LETTURA IN TERZA MEDIA • NORMODOTATO 5-6 SILLABE/SEC • DISLESSICO MEDIO LIEVE 3 SILLABE/SEC • DISLESSICO SEVERO 1/1.5 SILLABE/SEC • DISLESSICO MOLTO SEVERO 0.9 SILLABE/SEC

  7. UTILIZZO della LETTURA DECODIFICA COMPRENSIONE MAGGIORMENTE compromessa è la capacità di decodifica MINORE è la comprensione del testo L’ENERGIA MENTALE CHE VIENE USATA NELLA DECODIFICA E’ QUINDI TOLTA AL PROCESSO DI COMPRENSIONE DEL TESTO

  8. Fig1: movimenti oculari di un bambino con normale abilità di lettura.Fig2: movimenti oculari di un bambino dislessico

  9. AIUTI PROCESSO COGNITIVO DI ANTICIPAZIONE CONOSCENZA DELLE PROPRIE MODALITA’ DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA PRECEDENTE LESSICO/TESTUALE FUNZIONAMENTO MEMORIA BT e LT ELEMENTI EXTRA-TESTUALI

  10. MODALITA’ 1) LETTURA DI ALTRI 2) LETTURA ATTRAVERSO COMPUTER O ALTRO: • Programma CARLO • Libro Parlato 3) REGISTRAZIONE DI SINTESI DI LEZIONI 4) UTILIZZAZIONE DI SUSSIDI AUDIOVISIVI 5) SCRITTURA ALLA LAVAGNA IN GROSSO E IN STAMPATELLO MAIUSCOLO E POCHE PAROLE CHIAVE 6) USO DI MAPPE CONCETTUALI 7) USO DI SCHEMI 8) LAVORO PER LEGAMI LOGICI (es. più la parola è vicino al centro e più è importante) 9) RIASSUNTI

  11. ATTENZIONI NON FAR LEGGEREL’ALUNNO IN CLASSE A VOCE ALTA, A MENO CHE EGLI NON LO RICHIEDA ESPRESSAMENTE NONCOSTRINGERE A PRENDERE APPUNTI NONPRETENDERE (NON SEMPRE è POSSIBILE) UNO STUDIO MNEMONICO NONASSEGNARE TROPPI COMPITIPER CASA

  12. SCRITTURA COMPROMESSA DA: USO SCORRETTO DELLA GRAMMATICA DISGRAFIA DISORTOGRAFIA E’ IMPORTANTE LIBERARE L’IDEAZIONE/PIANIFICAZIONE DA CIO’ CHE COMPROMETTE LA SCRITTURA

  13. METODI E STRUMENTIUTILI A “LIBERARE” LA SCRITTURA

  14. LE VERIFICHE • E’ CONSIGLIATO L’USO PREVALENTE DIVERIFICHE ORALI • PROGRAMMATE • GUIDATE CON DOMANDE CIRCOSCRITE E UNIVOCHE (NON DOMANDE CON DOPPIA NEGAZIONE) • LE VERIFICHE SCRITTEANDRANNO PROPOSTE IN STAMPATO MAIUSCOLO (SE PARE UTILE CORPO 16) • DIVIDERE LE RICHIESTE PER ARGOMENTOCON UN TITOLO ED EVIDENZIARE LA PAROLA- CHIAVE(ES.ILLUMINISMO1)QUALI SONO I VALORI DELL’ILLUMINISMO?) • PREFERIRE LE VERIFICHE STRUTTURATE • PARTIRE DALLE RICHIESTE PIU’ FACILIAUMENTANDO GRADUALMENTE LA DIFFICOLTA’

  15. VALUTARE CONSIDERANDO I DSA • NON CALCOLARE GLI ERRORI DI TRASCIZIONE • NON CALCOLARE GLI ERRORI ORTOGRAFICI • NON CALCOLARE IL TEMPO IMPIEGATO • TENER CONTO DEL PUNTO DI PARTENZA E DEI RISULTATI CONSEGUITI • PREMIARE I PROGRESSI E GLI SFORZI

  16. DISCALCULIA EVOLUTIVA RIGUARDA LA PARTE ESECUTIVADELLA MATEMATICA ED OSTACOLA QUELLE OPERAZIONI CHE NORMALMENTE, DOPO UN CERTO PERIODO DI ESERCIZIO, TUTTI I BAMBINI SVOLGONO AUTOMATICAMENTE (SENZA LA NECESSITA’ DI PARTICOLARI LIVELLI ATTENTIVI)

  17. DISCALCULIA EVOLUTIVA (D.E.) IN PARTICOLARE, IMPEDISCE A SOGGETTI NORMODOTATI DI RAGGIUNGERE ADEGUATI LIVELLI DIRAPIDITA’E DICORRETTEZZAIN: OPERAZIONI DI CALCOLO PROCESSAMENTO NUMERICO

  18. OPERAZIONI DI CALCOLO CALCOLOA MENTE (ANCHE MOLTO SEMPLICE) ALGORITMO DELLE OPERAZIONI IN COLONNA IMMAGAZZINAMENTO DEI FATTI NUMERICI COME LE TABELLINE

  19. PROCESSAMENTO NUMERICO • ENUMERAZIONE AVANTI ED INDIETRO • LETTURA E SCRITTURA DI NUMERI • GIUDIZI DI GRANDEZZA TRA NUMERI

  20. STRATEGIE D’AIUTO

  21. VALUTARE CONSIDERANDO I DSA

  22. COMUNICAZIONE ORALE LA PRODUZIONE ORALE PUO’ ESSERE RESA DIFFICILE DA DUE VARIABILI: • NECESSITA’ DI MOLTO PIU’ TEMPO PER MEMORIZZARE PAROLE NUOVE • DISNOMIA PRESENTE ANCHE NELLA COMUNICAZIONE SOCIALE

  23. AIUTA DURANTE LE PROVE ORALI • AVERE PROGRAMMATAL’INTERROGAZIONE • POTER USARE SUPPORTI VISIVIPER IL RECUPERO DEL LESSICO CHE CREA INTERFERENZA • AVERE TEMPIPIU’ LUNGHI PER LA RISPOSTA • MOSTRARE ATTEGGIAMENTO POSITIVODA PARTE DELL’INSEGNANTE, CHE POSSA INCORAGGIARE

  24. RIFLESSI DELLA DISLESSIA • ERRORI SPAZIO-TEMPORALI (AD ES. TRASCRIZIONE SUL DIARIO NEL GIORNO SBAGLIATO) • DISORDINE NELLA TENUTA DEI QUADERNI • VIVACITA’O AGITAZIONEO INTROVERSIONE, DOVUTI A PREGRESSO DISAGIO E A PERDITA DI AUTOSTIMA

  25. GRAMMATICA NELL’ANALISI GRAMMATICALE, LOGICA E DEL PERIODO PERMETTERE ALL’ALLIEVO DI CONSULTARE SCHEMI CON LE POSSIBILI VOCI ES. A.AGGETTIVO1)QUALIFICATIVO 2)INDEFINITO 3) NUMERALE ….. B.NOME 1)COMUNE 2)PROPRIO

  26. MATEMATICA e DISEGNO • IN MATEMATICA FAR USARE, AI DISCALCULICI, LA CALCOLATRICE, LA TAVOLA PITAGORICA, TABELLE CON LE FORMULE • PER I DISGRAFICI IL DISEGNO GEOMETRICO PUO’ RISULTARE PARTICOLARMENTE DIFFICILE

  27. LINGUA STRANIERA • NORMALMENTE E’ SCONSIGLIABILE AFFRONTARNE PIU’ DI UNA • VA PRIVILEGIATO L’ORALE • SFRUTTARE IL NOTO PER APPRENDERE L’IGNOTO • ABBANDONO DELL’IMPOSTAZIONE GRAMMATICALE • LE VERIFICHE POSSONO ESSERE SVOLTE SU CASSETTA • SEPARARE COMPRENSIONE DA PRODUZIONE

  28. DSAFATTORI RINFORZANTIPRESENTI NELLA FAMIGLIA • CONDIVISIONE DELLE DIFFICOLTA’ E AIUTO • COMPRENSIONE DELLA NATURA COMPLESSA DEI BISOGNI • CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE PROIEZIONI

  29. DSAFATTORI INDEBOLENTIPRESENTI NELLA FAMIGLIA • ECCESSIVO INVESTIMENTO SUL RAGAZZO • ELEVATA INTRUSIVITA’ E IPERPROTETTIVITA’ • MANCATA PERCEZIONE DEL PESO SCOLASTICO E SOCIALE DEL DISTURBO

  30. DSAFATTORI INDEBOLENTIPRESENTI NELLA SCUOLA • NON CONSCENZA DEL DSA DA PARTE DI ALCUNI DOCENTI • NON ATTRIBUZIONE DELLE DIFFICOLTA’ AL DISTURBO • OBIETTIVI TROPPO ELEVATI • SOTTOVALUTAZIONE DEGLI ASPETTI EMOTIVI

  31. GLI AIUTI A SCUOLA

  32. Strumenti compensativi e dispensativi. Cosa sono? • Le misure compensative sono strategie o strumenti, informatici e non, che hanno lo scopo di compensare il disturbo supportando i ragazzi in quelli che sono i loro punti di debolezza dovuti ai DSA. Sono strumenti compensativi ad esempio il pc, la sintesi vocale, la calcolatrice, la tabella delle formule, la tavola pitagorica, l'utilizzo di mappe concettuali o mentali e cartine durante le interrogazioni, il dizionario digitale, una diversa presentazione delle modalità di verifica, ecc. Sono invece misure dispensative: gli esercizi più corti, evitare la lettura a voce alta, ridurre i compiti a casa, evitare l'apprendimento mnemonico, ecc. La loro applicazione è prevista dalle note ministeriali in tema di DSA.

  33. NOTA BENE

  34. Cosa sono i libri di testo in formato digitale? • I libri di testo possono essere richiesti anche in formato digitale (su cd-rom), un formato, cioè, compatibile con il personal computer, del tutto identico, nella forma e nel contenuto, al formato cartaceo del libro di testo. Tale formato permette, se si possiede un software di sintesi vocale, di ascoltare il contenuto dei libri direttamente dal pc. Il libro digitale permette inoltre di gestire il testo con facilità per fare riassunti, semplificazioni, schemi ecc.Si consiglia di visitare:http://www.libroparlatolions.it/; LibroAID

  35. Come fare per avere i libri di testo in formato digitale? • I libri in formato digitale possono essere richiesti (dai genitori o dalla scuola) alla Biblioteca Digitale dell'AID

  36. Audiolibri e libri in formato digitale. Qual è la differenza? • Per audio-libro si intende il solo formato audio di un libro, non formato digitale, che ne permette, quindi, il solo ascolto • I libri digitali consentono di vedere le pagine sullo schermo del pc, di ascoltare il testo con una sintesi vocale, copiarlo su word, ecc.

  37. I dislessici agli esami di Stato? Gli studenti con DSA AFFRONTANO LE STESSE PROVE d’esame previste per tutti gli altri studenti. Hanno però la possibilità di usufruire di STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI, come tempi più lunghi e/o strumenti informatici, in relazione alle specifiche difficoltà dell’alunno e a condizione che tali strumenti si pongano in continuità con le modalità di insegnamento/apprendimento messe in atto nel corso dell’attività didattica. Le commissioni adotteranno CRITERI VALUTATIVI ATTENTI SOPRATTUTTO AI CONTENUTI PIUTTOSTO CHE ALLA FORMA, sia nelle prove scritte previste per gli esami di Stato, sia in fase di colloquio. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità con cui è stata svolta la prova. Per saperne di più consultata il sito www.istruzione.it dove sono riportate la Circolare ministeriale e l'Ordinanza ministeriale che ogni anno vengono emanate verso marzo in previsione degli esami di Stato per la secondaria di 1° e 2° grado.

  38. INVALSI Per lo svolgimento delle prove INVALSI, gli allievi con DSA possono utilizzare STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI senza che gli stessi vadano ad alterare lo svolgimento delle prove per il resto della classe. È possibile PREVEDERE UN TEMPO AGGIUNTIVO (fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova). Il Dirigente Scolastico, se lo ritiene opportuno, può consentire che le prove vengano effettuate in un locale diverso dall’aula, che venga previsto un tempo aggiuntivo, che un insegnante legga ad alta voce le prove oppure può decidere di dispensare lo studente dallo svolgimento delle prove.

  39. Normativa vigente Disturbi Specifici dell'Apprendimento • La normativa sui DSA consiste in una serie di note ministeriali emanate, nel corso degli ultimi anni, dal Ministero dell'Istruzione e da alcuni Uffici Scolastici Regionali. Note e circolari fanno riferimento alla normativa scolastica vigente che prevede la personalizzazione del percorso didattico. Tali circolari indicano il dovere da parte delle istituzioni scolastiche di predisporre un Percorso Didattico Personalizzato ( PDP), talora indicato anche come PEP-Percorso Educativo Personalizzato) nei confronti di tutti gli alunni con diagnosi specialistica di DSA.

  40. LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico (Pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre 2010, n. 244) NORMATIVA NAZIONALE

  41. NORMATIVA REGIONALE LEGGE REGIONALE N. 152 Disposizioni in favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento Approvata nella seduta del 26 gennaio 2010 Ha lo scopo di: • garantire le condizioni affinché i soggetti con DSA si realizzino nella scuola, nel lavoro, nella formazione professionale e in ogni altro contesto nel quale si sviluppi e realizzi la persona; • b) promuovere la diagnosi precoce dei DSA nell’ambito di una stretta collaborazione tra strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado,pubbliche e private, sistema di istruzione e formazione professionale regionale, famiglie e associazionismo; • c) promuovere specifiche iniziative volte a favorire la riabilitazione, facilitare l’apprendimento, agevolare l’integrazione e le pari opportunità dei soggetti con DSA.

  42. A chi rivolgersi per avere una diagnosi?

  43. AGGIORNAMENTO DIAGNOSI • Al passaggio da un ciclo scolastico all’altro • Ogni qualvolta sia necessario modificare gli strumenti didattici e valutativi sia su segnalazione della scuola o su iniziativa della famiglia

  44. NOTA DIREZIONE GENERALE SANITA’ REGIONE LOMBARDIA DEL 21/11/2012 La suddetta nota evidenzia che, fino a nuove e diverse disposizioni, rimangono in vigore le attuali disposizioni che prevedono che la certificazione venga REDATTA E FIRMATA DA TRE DIVERSI PROFESSIONISTTI (indifferentemente pubblici e/o privati) NEUROPSICHIATRA INFANTILE PSICOLOGO LOGOPEDISTA

  45. La Regione prevede l’erogazione di contributi alle famiglie, finalizzati all’acquisto di strumenti tecnologici, per facilitare i percorsi didattici degli studenti e favorire lo studio a domicilio dei soggetti con DSA.

  46. NORMATIVA MINISTERIALE: “STRUMENTI D’ INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI”DICEMBRE 2012 Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative competenze degli insegnanti. 1. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.

  47. FAMIGLIA

  48. ACCOGLIENZA ALUNNI DSA

  49. IL PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO • Indica la diversificazione delle metodologie, dei TEMI e degli STRUMENTI • Viene redatto dall’equipe pedagogica e prevede, qualora necessario, incontri tra DOCENTI, FAMIGLIA, SPECIALISTI. • Viene compilato di norma entro i primi due mesi dell’anno scolastico

  50. Programmi gratuiti per la lettura dei libri digitali Dall’anno prossimo il nostro istituto metterà a disposizione delle famiglie l’lenco di siti gratuiti quali ad esempio: Balabolka è un programma freeware (gratuito) di "screenreader" che legge testi di documenti o in finestre di Windows e li riproduce con voce sintetizzata attraverso gli altoparlanti del computer.

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