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Pasquale De Stefanis ENEA, Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Globali e Sviluppo Sostenibile

Il recupero energetico da rifiuti urbani in Italia. Pasquale De Stefanis ENEA, Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Globali e Sviluppo Sostenibile Convegno ”Emergenza rifiuti: la rinascita possibile” Napoli, 14 dicembre2006. Indagine ENEA-Federambiente: obiettivi.

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Presentation Transcript


  1. Il recupero energetico da rifiuti urbani in Italia Pasquale De Stefanis ENEA, Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Globali e Sviluppo Sostenibile Convegno ”Emergenza rifiuti: la rinascita possibile” Napoli, 14 dicembre2006

  2. Indagine ENEA-Federambiente: obiettivi • Disporre di una banca dati di carattere tecnico quanto più possibile aggiornata e completa del settore • Integrare i dati disponibili con maggiori dettagli di tipo impiantistico, operativo e gestionale • Favorire la disponibilità e lo scambio di informazioni fra tutti gli attori interessati • Fornire ad APAT le informazioni necessarie per la realizzazione del Rapporto annuale sui rifiuti • Fornire ad ISWA WGTT (gruppo di lavoro sul trattamento termico) le informazioni nazionali per l’aggiornamento della banca dati a livello internazionale

  3. Metodologia impiegata Questionario di inchiesta di 4 schede: • Informazioni generali • Informazioni tecniche • Dati di esercizio (2002-2004) • Dati economici

  4. Quadro di sintesi

  5. Distribuzione per macro - aree Numero impianti n. 8 n. 30 n. 14

  6. Distribuzione per macro - aree Rifiuti trattati

  7. Distribuzione per macro - aree Energia prodotta

  8. Presenza di Federambiente Capacità (t/g) : n. 40 : n. 12

  9. Quantitativi e tipologie di rifiuti trattati (2004)

  10. Tipologie dei rifiuti trattati nel 2004

  11. Tipologie dei rifiuti trattati per macro - area NORD CENTRO SUD

  12. Trend dei quantitativi di rifiuti trattati (Mt)

  13. Recupero energetico vs raccolta differenziata: Italia Elaborazione ENEA su dati APAT (2005)

  14. > 2.500 t/g RD > 35% 15%<RD<35% Tra 500 e 2.500 t/g RD < 15% Tra 100 e 500 t/g < 100 t/g Recupero energetico vs raccolta differenziata: Italia Recupero energetico Raccolta Differenziata Elaborazione Federambiente su dati ENEA e APAT

  15. Recupero energetico vs raccolta differenziata: UE 15

  16. Dati caratteristici degli impianti (2005) Impianto “medio”

  17. “Impianto tipo” + (1) Carico termico = portata oraria x PCI medio dei rifiuti

  18. Distribuzione impianti per capacità

  19. Taglia media degli impianti in Europa media Fonte: ISWA (2006) 105.000 t/a Fonte: Assurre (2000)

  20. Distribuzione impianti per carico termico

  21. Distribuzione impianti per età

  22. Produzione e gestione dei residui

  23. Distribuzione per numero di linee 52 impianti costituiti da 101 linee totali 1 10 15 26 1 linea 2 linee 3 linee 4 linee

  24. Le apparecchiature di combustione 1/2 Ripartizione per linee di trattamento • Combustori a griglia (81) griglia raffreddata ad aria (MG) (69) griglia raffreddata ad acqua (MGWC) (12) • Combustori a letto fluido (16) a letto fluido bollente (FBB) (13) a letto fluido circolante (FCB) (3) • Forni a tamburo rotante (4)

  25. Le apparecchiature di combustione 2/2 per numero di linee per capacità (t/g)

  26. Capacità di trattamento degli impianti 1/2 (1) Carico termico = portata oraria x PCI medio dei rifiuti (2) Media degli ultimi 10 anni: 63 MW ca (3) Media degli ultimi 10 anni: 47 MW ca

  27. Capacità di trattamento degli impianti 2/2 Carico termicoCombustori a griglia Ultimi 10 anni Carico termicoCombustori a letto fluido Ultimi 10 anni

  28. Impianti a letto fluido (2005) 10 impianti operativi disposti su 16 linee

  29. “Storia” delle apparecchiature di combustione

  30. Il recupero energetico 1/2 • Produzione di energia elettrica (E), con ciclo termico a vapore • Produzione di energia elettrica + termica (E + T) • Nessun recupero energetico

  31. Il recupero energetico 2/2 per numero di impianti per capacità (t/g)

  32. “Storia” del recupero energetico

  33. Il trattamento dei fumi 1/2 (1) MS = combinazione delle tecniche DA, SD e WS in serie

  34. Il trattamento dei fumi 2/2 per numero di linee per capacità (t/g)

  35. “Storia” del trattamento fumi

  36. Riduzione degli ossidi di azoto per numero di linee per capacità (t/g)

  37. Evoluzione dei livelli di emissione (mg/Nm3)

  38. In accordo alla normativa pro-tempore vigente Microinquinanti: frequenza di rilevamento sovente superiore alla minima richiesta dalla normativa 4 impianti effettuano il rilevamento in continuo del mercurio 4 impianti effettuano il campionamento in continuo delle diossine Ammoniaca rilevata nella maggior parte degli impianti, in numerosi casi in continuo Monitoraggio degli inquinanti

  39. Sintesi e conclusioni • 52 impianti operativi in Italia a fine 2005 • Taglia media piuttosto ridotta, in crescita • Impianto tipo: griglia+trattamento fumi a secco+DeNOx SNCR • Recupero di energia in forte sviluppo, soprattutto en. elettr. • Applicazione di nuove tecnologie e tecniche di gestione • Rinnovo del parco ed incremento della capacità di trattamento • Recupero dei residui in crescita, ma ancora limitato • Forte squilibrio tra Nord e Centro/Sud

  40. E’ tutto! Grazie per l’attenzione!

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