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Caos. “ Caos e frattali in fisiologia umana ” , AL Goldberger Le Scienze, 260, 27-33, 1990 .

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Caos. “ Caos e frattali in fisiologia umana ” , AL Goldberger Le Scienze, 260, 27-33, 1990 .

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Presentation Transcript


  1. LA PATOLOGIA GENERALE (I)Scienza multidisciplinare basata sulla ricerca volta:- all’ individuazione dei fattori che concorrono alla comparsa dei fenomeni patologici, - al chiarimento dei meccanismi da essi innescati per alterare lo stato di salute, - nonche’ alla comprensione delle interrelazioni che si verificano tra le cause ed i vari costituenti dell’ organismo.La si puo’ definire come la scienza che si occupa del come e del perche’ avviene il turbamento dello stato di salute.

  2. Stato di salute (I) : dalla Costituzione dell’O.M.S.La salute e’ uno stato di benessere fisico, mentale e sociale completo e non la semplice assenza di malattia.Il godimento dello standard di salute piu’ elevato che si possa conseguire e’ uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano, senza distinzione di razza, religione, opinione politica, condizione economica e sociale.La salute di tutti i popoli e’ fondamentale per il conseguimento della pace e della sicurezza, e dipende dalla massima collaborazione tra individui e Stati.........I governi sono responsabili della salute dei rispettivi popoli ed a tale responsabilita’ possono rispondere solo tramite la predisposizione di misure sanitarie e sociali adeguate.

  3. Stato di salute (II).Lo stato di salute nella pratica medica si concretizza in un un concetto di tipo statistico: quando i valori di determinati parametri del soggetto coincidono nei range dei valori di riferimento posseduti da soggetti definiti “nella norma”, il soggetto viene definito sano.

  4. PATOLOGIA GENERALE: Stato di salute Claude Bernard (1813-1878) introdusse per primo in Fisiologia il concetto che i processi vitali sono possibili perche’ l’ organismo e’ in grado di adattare la funzione dei suoi organi e sistemi a stimolazioni perturbanti di varia natura in modo da riuscire a rimanere costante, nell’ ambito di confini rigidamente ristretti, il proprio ambiente interno, definito milieu interieur .Nel XX secolo si preciso’ il concetto di omeostasi: insieme dei meccanismi messi in atto da ogni essere vivente per mantenere costante sia sotto l’aspetto costituitivo che sotto quello funzionale la sua composizione.

  5. PATOLOGIA GENERALE: Stato di salute Es di omeostasi: i meccanismi che presiedono all’ equilibrio idrico ed elettrolitico, o a quello acido-base, i meccanismi della termoregolazione, i meccanismi atti a controllare il metabolismo, i meccanismi a retroazione (feedback).La condizione di salute e’ quindi il risultato di un fine equilibrio (omeostatico, appunto) di tutta una serie di processi anatomo-funzionali, fisici e chimici .Il continuo, incessante, lavoro dell’ organismo per il mantenimento dell’ omeostasi e’ stato rilevato recentemente dai comportamenti funzionali di tipo caotico presenti nello stato di salute.

  6. Caos. “Caos e frattali in fisiologia umana”, AL Goldberger Le Scienze, 260, 27-33, 1990. “Chaos. Predicting the unpredictable”. WJ Firth BMJ, 303, 1565-8, 1991. “Fractal dynamics in pathology..” AL Goldberger PNAS, 88, 2466-72, 2002

  7. LA MALATTIA Lo stato di salute e’ quindi una condizione soggettiva di benessere fisico-psichico nella quale tutte le funzioni dell’ organismo risultano nell’ equilibrio omeostatico del soggetto sano.La malattia si estrinseca allora all’ apice di varie manifestazioni morbose. Con la malattia si ha un turbamento grave della funzione di uno o piu’ organi che si riflette in una modificazione della condizione omeostatica originaria ed induce contemporaneamente uno stato di reattivita’ dell’ organismo.

  8. LA MALATTIA Nel caso di un una perturbazione di lieve entita’ della condizione omeostatica, la cellula, il tessuto, l’ organismo, rispondono rapidamente all’ evento stressante in modo da raggiungere una condizione di equilibrio diversa da quella originaria, che consente il mantenimento dello stato di salute.Diremo che e’ avvenuto il fenomeno dell’adattamento.Quando invece la perturbazione e’ di maggiore entita’ il ristabilimento della condizione omeostatica avviene con maggiore lentezza e l’organismo mette in atto una serie di fenomeni reattivi che contrastano l’ azione dell’ agente perturbante. Durante questo periodo, lontano dall’ equilibrio omeostatico, si ha la malattia.

  9. ETIOLOGIA L’etiologia e’ la disciplina che studia le cause che provocano questo turbamento persistente dell’ omeostasi dell’ organismo.Una causa di malattia e’ detta determinante quando da sola e’ in grado di produrre una diretta relazione con l’ evento, cioe’ quando da sola e’ in grado di provocare la malattia. La causa e’ detta coadiuvante quando facilita l’azione di un’altra causa, e viene allora anche detta concausa.

  10. ETIOLOGIA L’ organismo su cui agisce la causa puo’ comportarsi in modo differente, puo’ essere:- recettivo, cioe’ ne subisce le conseguenze- refrattario, cioe’ non subisce alcuna conseguenza- resistente, cioe’ sono particolarmente efficaci i meccanismi difensivi della barriera mucocutanea o dell’ immunita’ naturale aspecifica.- reattivo, cioe’ sono particolarmente efficaci i meccanismi dell’ immunita’ specifica.

  11. LA MALATTIA (III)But remember,.., that no external cause is efficient without a predisposition of the body itself. Otherwise, external causes which affect one would affect all. Galeno, 200 d.C.

  12. LA MALATTIA La malattia produce spesso ( ma non sempre) fenomeni soggettivi (perdita della normale cenestesi) ed obiettiviche vanno sotto il nome di sintomi e segni (*). Lo studio di questi consente al medico la diagnosi o le ipotesi diagnostiche probabili che una volta confrontate con le prove di laboratorio ed esami portera’ alla diagnosi definitiva che permette di individuare la malattia.Verra’ quindi fornita una prognosi, cioe’ la durata e l’esito.(*) la diplopia o l’ anisocoria possibili in un ictus ad es.

  13. LA MALATTIA: ESITI (V)La malattia si presenta sempre in una condizione dinamica, cioe’ in evoluzione.L’esito di una malattia puo’ essere vario:- la malattia puo’ culminare nella mortedell’ organismo.- altrimenti, si potra’ avere la guarigione, che, quando e’ completa, comporta la cosiddetta restitutio ad integrum.- od ancora, si puo’ instaurare una nuova condizione di equilibrio che rende la malattia persistente

  14. ADATTAMENTI E MALATTIA (II)Le cellule, i tessuti, l’ organismo, si adattano ai cambiamenti modificando il comportamento biochimico o di accrescimento.Per es. (adattamenti metabolici fisiologici):Durante un periodo di digiunovengono metabolizzati acidi grassi dal tessuto adiposo per fornire energia.Durante un periodo di carenza relativa di calcio (dieta, gravidanza), viene rilasciato il paratormone dalle paratiroidi, vengono conseguentemente attivati gli osteoclasti cosicche’ il calcio venga mobilizzato dalla matrice ossea.Dopo somministrazione di un tossico (alcool) vengono indotti gli enzimi microsomiali epatici che causano il metabolismo e la conseguente distruzione della sostanza.

  15. ADATTAMENTI E MALATTIA (III)Le cellule, i tessuti, l’ organismo, si adattano ai cambiamenti modificando il comportamento biochimico o di accrescimento.Per es. (adattamenti fisiologicistrutturali):Per aumento di stimolazione ormonale o per aumento delle prestazioni funzionali di un tessuto si puo’ produrre un aumento dell’ attivita’ cellulare (aumento della grandezza o del numero delle cellule).Per riduzione di stimolazione ormonale o diminuizione delle prestazioni funzionali di un tessuto si puo’ produrre una diminuizione dell’ attivita’ cellulare (riduzione del numero o della grandezza delle cellule).Per alterazione del microambiente cellulare o tissutale si puo’ avere alterazione della morfologia cellulare (per raggiungere una struttura piu’ confacente all’ ambiente cambiato).

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