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CITTA’ DI SACILE Rete regionale CITTA’ SANE Progetto STRADA FACENDO 2006

CITTA’ DI SACILE Rete regionale CITTA’ SANE Progetto STRADA FACENDO 2006. Sacile, 31 gennaio 2006. Lucia Cibin. il contesto. DOCUMENTI E DECISIONI INTERNAZIONALI. DOCUMENTI E DECISIONI EUROPEE. DECISIONI NAZIONALI. RETE REGIONALE

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CITTA’ DI SACILE Rete regionale CITTA’ SANE Progetto STRADA FACENDO 2006

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Presentation Transcript


  1. CITTA’ DI SACILE Rete regionale CITTA’ SANE Progetto STRADA FACENDO 2006 Sacile, 31 gennaio 2006 Lucia Cibin

  2. il contesto DOCUMENTI E DECISIONI INTERNAZIONALI DOCUMENTI E DECISIONI EUROPEE DECISIONI NAZIONALI RETE REGIONALE ‘CITTA’ SANE’ PROGETTI STRADA FACENDO STRADA INFINITA

  3. DOCUMENTI INTERNAZIONALI • AGENDA 21 • E’ uno dei trattati sottoscritti da 170 nazioni al summit mondiale sull’ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro nel giugno 1992, ora impegno internazionale di tutti i governi • E’ Agenda perché include molti propositi • E’ Locale perchè è considerato un livello chiave di intervento • 21 perché riferita al 21° secolo • Definisce il ruolo chiave degli Enti Locali (comma 28) che vengono invitati a definire una propria strategia locale per lo sviluppo sostenibile Temi comuni trattati sono: salute, accesso ai servizi, sicurezza della comunità, educazione, informazione, opportunità di occupazione, equità, natura, inquinamento, consumi e rifiuti….. Si dovrebbe tradurre in una maggiore consapevolezza degli amministratori e maggiore attenzione e sensibilità degli amministrati; in una maggiore partecipazione dei cittadini all’ambiente in cui vivono; nel confronto tra priorità diverse, ipotesi di intervento, gestione, governo delle risorse pubbliche.

  4. SVILUPPO SOSTENIBILE Include questioni ambientali, sociali ed economiche; Concettualmente esprime una complessiva qualità della vita; E’ basato sul pensare reciprocamente dal locale al globale; Richiede processi di pianificazione, gestione, partecipazione, associazione ; Include l’educazione e la costruzione di competenze accanto a regolamentazioni, imposizioni, tasse, investimenti pubblici, sussidi

  5. Carta di Aalborg 1994 • Carta delle città europee per un modello urbano sostenibile • Sottolinea il ruolo fondamentale delle città nella vita sociale, economica e politica degli Stati sia nel passato che nel presente; • Propone strategie locali per un modello urbano sostenibile; • Promuove un processo di cambiamento degli stili di vita e dei modelli di produzione, di consumo, di utilizzo degli spazi; • Sottolinea il ruolo fondamentale dei cittadini e della comunità locale, impegnandosi a promuovere la costituzione di Agende 21 locali. Habitat II - Istanbul 1996 Seconda Conferenza delle Nazioni Unite sugli Insediamenti Umani Pone l’attenzione alle città, importanti centri di produttività e di sviluppo sociale, ma anche di drammatici problemi: dei 600 milioni di persone che vivono nelle città in situazioni pericolose per la salute e per la vita quasi il 50% sono bambini.Pone l’esigenza di uno sviluppo urbano sostenibile e della necessità di fare sforzi per ridurre la povertà ed i rischi ambientali dei settori più vulnerabili della società , per migliorare la qualità della vita nelle aree urbane.

  6. DOCUMENTI EUROPEI 1990: la Commissione Europea approva il libro verde sull'ambiente urbano 1991: Ricerca per una città senz'auto - Commissione Europea Viene verificata la possibilità, economicamente praticabile, di una città con una mobilità assicurata dai mezzi pubblici in superficie, esclusa l’auto. Il sistema di mobilità senz'auto risulta oltremodo economico per la riduzione dei consumi energetici, dell'inquinamento e dell‘ incidentalità; con positività quali, ad es. la minore occupazione di suolo pubblico, il minor impatto visivo, ecc. 1996: Relazione sulle città sostenibili Viene messo in luce il contributo delle politiche comunitarie, in particolare dei fondi strutturali, nel sostenere uno sviluppo urbano equilibrato. 2001- 2010: VI programma di azione per l' Ambiente il nostro futuro, la nostra scelta. Obiettivo: definire le priorità e gli obiettivi della politica ambientale della comunità fino al 2010 e oltre e i provvedimenti da prendere per contribuire alla realizzazione delle strategie europee per lo sviluppo sostenibile. Si concentra su quattro settori prioritari: il cambiamento climatico, la diversità biologica, l'ambiente e la salute e la gestione sostenibile delle risorse e dei rifiuti.

  7. 2004: Raccomandazione della Commissione Europea (6 aprile) Obiettivo: migliorare la sicurezza stradale e di ridurre il numero di vittime (morti e feriti) degli incidenti stradali nell’Unione europea con l’attuazione di piani nazionali di applicazione e di campagne informative sugli effetti dell’eccesso di velocità, della guida in stato di ebbrezza e del mancato uso delle cinture di sicurezza. 2005-2014:Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile e Nazioni Unite e Unesco. Trova origine in una proposta formulata al Vertice Mondiale di Johannesburg (2002). Richiama l’attenzione della comunità internazionale sul ruolo fondamentale che l’educazione riveste nel percorso individuale e collettivo per lo sviluppo sostenibile, legame già affermato del Vertice della Terra di Rio de Janeiro (cfr capitolo 36 dell’Agenda 21). Il concetto si estende ad aspetti umani e sociali quali l’equità sociale, la lotta alla povertà, la tutela dei diritti umani

  8. DOCUMENTI NAZIONALI • 1997 Legge Turco (L. 285/97) • Obiettivo: realizzazione di interventi a livello nazionale, regionale e locale per favorire la promozione dei diritti, la qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale e la socializzazione dell'infanzia e dell'adolescenza, privilegiando la famiglia in attuazione dei principi della Convenzione sui diritti del fanciullo. Istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Fondo nazionale per l'infanziae l'adolescenza ripartito fra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. • Una quota pari al 30 per cento del Fondo è riservata al finanziamento di interventi da realizzare nei comuni di Venezia, Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Catania, Palermo e Cagliari. • 1997: "Città sostenibili delle bambine e dei bambini” • Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, che partecipa al coordinamento dei Comuni italiani per l'Agenda 21 e per l'attuazione di Habitat II, promuove tale progetto. • Intende avviare nelle città interventi sia nella direzione dello sviluppo sostenibile a livello interno ed internazionale, sia a favore dell'infanzia, sulla base delle indicazioni e degli impegni derivanti dalle conferenze dell'ONU di Rio de Janeiro e Istanbul. • Il Ministero dell’Ambiente supporta le politiche locali di sostenibilità con varie iniziative: • Riconoscimento Città Sostenibili delle bambine e dei Bambini; • Premio Città Sostenibili; • Programma di diffusione di Agenda 21(Coordinamento Agende 21 locali con l’adozione della carta di Ferrara e della successiva Carta di Firenze).

  9. L'Organizzazione Mondiale della Sanità/Ufficio Regionale per l'Europa (OMS/EURO) ha promosso dal 1987 il Progetto "Città Sane" - Healthy Cities Project per sviluppare i principi della Carta di Ottawa (1986) definiti "Salute per tutti per l'anno 2000 e oltre". Ad Ottawa (Canada) c'è stato il primo congresso internazionale sulla promozione della salute, il processo che dà agli individui ed alle comunità i mezzi per aumentare il controllo sui fattori determinanti la salute, migliorandola. L'OMS ha evidenziato tre fattori che influenzano la salute delle popolazioni: caratteristiche genetiche, è possibile accertare nella coppia gli elementi che possono condizionare la salute fisica e psichica del futuro bambino; fattori ambientali, nei paesi sviluppati le caratteristiche dell'ambiente fisico (inquinamento del macroambiente, aria, acque, suolo e salubrità dei microambienti, ambienti di lavoro, abitazioni, ecc.) influenzano positivamente o negativamente il benessere fisico e psichico delle persone; fattori comportamentali, la qualità della vita dipende sia dall'avanzare dell'età sia dalle abitudini e quindi dai c.d. determinanti della salute (fattori sociali, psicologici ed economici). LA RETE CITTA’ SANE LA RETE REGIONALE CITTA’ SANE http://www.regione.fvg.it/citsane/welcome.htm

  10. Il Progetto "Città Sane" è uno dei progetti dell'OMS sulla promozione della salute cioè di coinvolgimento attivo sia delle Amministrazioni Comunali sia dei cittadini, interessando inoltre molti settori esterni alla sanità, attraverso interventi volti al miglioramento del benessere mentale, sociale e fisico delle persone. Nei successivi anni '90 sono nate le reti nazionali, tra cui quella italiana. I Comuni Italiani che hanno deliberato l'adesione alla Rete Nazionale "Città Sane" a Bologna il 5 dicembre 1995, hanno dichiarato la loro volontà di perseguire le strategie della Carta di Ottawa e della "Salute per Tutti" anche attraverso la costituzione di reti di città.

  11. Per l'OMS sono necessarie nuove prassi amministrative che favoriscano la comunicazione e la cooperazione tra i differenti ambiti dell'amministrazione cittadina. Gruppi di cittadini, associazioni ed operatori sanitari devono cooperare più attivamente nel lavoro verso una città sana. Città sana vuole dire processo, non solo risultato. Una città sana è consapevole che la salute è un obiettivo civico e tenta di migliorarla. Infatti, una qualsiasi città può essere una città sana se è impegnata verso la salute e ha sia le strutture sia i metodi per promuovere il miglioramento. I progetti sono attività sperimentali e procedono per prove ed errori. Ogni progetto Città Sane deve trovare una propria strada. E' molto utile giudicare e capire i metodi che hanno portato altri a risultati concreti. Seguire il cammino del progetto permette di trovare le possibili cause delle incertezze e di mettervi in atto espedienti che hanno funzionato per altri.

  12. Il 7 Aprile 1999 è stato sottoscritto un documento programmatico di collaborazione e cooperazione tra FEDERSANITA' ANCI e i Comuni del Friuli-Venezia Giulia che hanno aderito al progetto internazionale. E' ben noto ai Comuni aderenti il ruolo peculiare che riveste nel Progetto una regione di confine aperta all'Europa orientale. Essi, inoltre, hanno stabilito di svolgere le azioni del Progetto "Città Sane" in sinergia con le altre istituzioni pubbliche e private che perseguono gli obiettivi e le finalità della Salute per Tutti, ed in particolare con ANCI e FEDERSANITA' ANCI. I Comuni hanno anche deliberato che l'azione delle municipalità non vada a sostituire i compiti propri delle Aziende per i Servizi Sanitari, ma siano promosse iniziative ed azioni di prevenzione congiunte e dagli obiettivi condivisi. Le finalità e l'oggetto della convenzionetra i comuni sono: • promuovere e divulgare il progetto e le sue metodologie; • studiare, elaborare ed individuare gli indicatori di salute; • collaborare con il governo regionale per promuovere azioni volte al miglioramento della qualità della vita delle comunità. Attualmente la segreteria organizzativa è del Comune di Udine. http://www.lacittapossibilefvg.it/

  13. I COMUNI ADERENTI Sacile ha aderito alla rete con la Delibera Consiglio comunale n. 56 del 28/9/2000

  14. IL PROGETTO ‘STRADA FACENDO’ ‘Importanza della partecipazione nel processo educativo alla mobilità sostenibile’ Obiettivi: Sensibilizzare e informare sulla condizione dei bambini negli spazi e tempi della città,sui rischi dell’inquinamento, sull’importanza del movimento e del gioco, sull’importanza delle risorse giovanili, delle rete dei servizi, dell’infanzia assunta ad unità di riferimento per la qualità della vita Informare sulle tecniche di moderazione del traffico e sicurezza stradale Ricercare strategie per far fronte all’alto numero di incidenti stradali che coinvolgono i giovani e al loro costo sociale

  15. Fornire agli amministratori pubblici, ai tecnici comunali elementi conoscitivi per lo sviluppo di progetti di mobilità sostenibile, a partire dal miglioramento delle condizioni di sicurezza e di percorribilità dei tragitti utilizzati quotidianamente dagli scolari Offrire agli studenti occasioni di riflessione, di partecipazione attiva e di discussione con genitori e insegnanti su questioni che riguardano la realtà che li circonda Sostenere i docenti e i genitori nell’affrontare le tematiche relative alla sicurezza dei bambini, con implicazioni culturali e pedagogiche, coordinando azioni di vigilanza e controllo e favorendo la nascita di reti di genitori Avvicinare tutti a momenti culturali stimolanti

  16. Obiettivi specifici: • Avviare protocolli di intesa con le famiglie per iniziative di prevenzione e sicurezza stradale per i bambini da 0 a 14 anni; • Progettare misure specifiche per la sicurezza stradale (percorsi casa-scuola, mobilità scolastica…) • Sviluppare il ‘gusto’ a muoversi a piedi e in bicicletta • Sviluppare l’autonomia dei bambini negli spazi urbani • Consolidare atteggiamenti di cooperazione e responsabilità sociale • Ripensare le strade come luogo di comunicazione Coinvolgimento delle famiglie e della popolazione dei quartieri

  17. METODOLOGIA DI LAVORO Confronto e condivisione Coinvolgimento e partecipazione ATTIVITA’ Azione A Seminari: 4 incontri 1 per ogni comune capofila . Target: amministratori, tecnici comunali e polizia municipale; Dirigenti Scolastici, Docenti , Associazioni e Volontariato Azione C Predisposizione di materiale di informazione e supporto: Elaborati dall’Amministrazione Regionale, Arpa, Federazione Regionale Pediatri, Pediatria del Policlinico Universitario di Udine Azione B Tavoli di coordinamento: su mobilità e sicurezza stradale Azione E Adesione alla Settimana Europea della Mobilità (settembre 2006) Organizzata dall’ Unione Europea sui temi della mobilità sostenibile. Azione D Iniziativa Bimbinbici (14 maggio 2006) Organizzato dalla FIB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta)

  18. VALUTAZIONE • Su indicatori concordati nel Comitato Tecnico Istituzionale: • Monitoraggio delle attività • Rilevazione del grado di coinvolgimento • Rilevazione del grado di soddisfazione Verranno considerati inoltre Fattibilità, Impatto, Sostenibilità

  19. CONTESTO URBANO CONTESTO SOCIALE COMITATO MOBILITA’ ALLARGATO sensibilizzazione, approfondimento, raccolta proposte di miglioramento, confronto COMITATO TECNICO ISTITUZIONALE Coordinamento delle attività, organizzazione, documentazione, valutazione ENTI SCUOLE GRUPPI FAMIGLIE ASSOCIAZIONI

  20. IN SINTESI Strada Facendo è un progetto Trasversale Inclusivo ‘ad alta circolarità’ sia a livello locale che regionale

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