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LA MATERIA

LA MATERIA. TUTTO CIO’CHE CI CIRCONDA, CHE POSSIEDE UNA MASSA ED OCCUPA UN VOLUME. QUANTITA’ DI SPAZIO OCCUPATO DA UN CORPO. QUANTITA’ DI MATERIA PRESENTE IN UN CORPO. DATI SPERIMENTALI. METODO SPERIMANTALE. OSSERVAZIONE DEI FENOMENI. IPOTESI. DATI BIBLIOGRAFICI. ELABORAZIONE DEI DATI.

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Presentation Transcript


  1. LA MATERIA TUTTO CIO’CHE CI CIRCONDA, CHE POSSIEDE UNA MASSA ED OCCUPA UN VOLUME QUANTITA’ DI SPAZIO OCCUPATO DA UN CORPO QUANTITA’ DI MATERIA PRESENTE IN UN CORPO

  2. DATI SPERIMENTALI METODO SPERIMANTALE OSSERVAZIONE DEI FENOMENI IPOTESI DATI BIBLIOGRAFICI ELABORAZIONE DEI DATI i dati confermano l’ipotesi i dati non confermano l’ipotesi FOMULAZIONE DI UNA LEGGE

  3. APERTO Puo’ avvenire scambio di materia ed energia con l’ambiente esterno. (Es: una tazza di tè) CHIUSO Puo’ avvenire scambio di energia con l’ambiente esterno ma non scambio di materia. (Es: una lattina di aranciata presa dal frigo.) La parte di materia che viene sottoposta alle osservazioni si definisce SISTEMA ISOLATO Non c’è scambio di materia né di energia con l’ambiente esterno. (Es: il thermos è un tentativo di ambiente isolato.) QUALITATIVE (fatte per mezzo dei sensi) LE OSSERVAZIONI Possono essere QUANTITATIVE (fatte mediante misurazioni)

  4. Nelle scienze sperimentali si devono compiere misurazioni di grandezze.Le misurazioni richiedono l’uso di strumenti di misura e di unità di misura. CIO’ CHE SI PUO’ MISURARE DI UN CORPO MISURAZIONE = GRANDEZZA = GRANDEZZA CAMPIONE UNITA’ DI MISURA = OPERAZIONE CON LA QUALE SI METTE A CONFRONTO LA GRANDEZZA DA MISURARE CON L’UNITA’ DI MISURA VALORE NUMERICO CHE ESPRIME IL RAPPORTO TRA UNITA’ DI MISURA E GRANDEZZA DA MISURARE (quante volte l’unità di misura entra nella grandezza da misurare) ASSOCIATA AL SIMBOLO DELL’UNITA’ DI MISURA e all’incertezza. MISURA =

  5. GRANDEZZE FONDEMENTALI Lunghezza Massa Tempo Temperatura Corrente elettrica Luminosità Quantità di sostanza UNITA’ DI MISURA metro chilogrammo secondo Kelvin Ampère Candela mole LE GRANDEZZE POSSONO ESSERE FONDAMENTALI OPPURE DERIVATE Grandezze del S.I. (Sistema Internazionale) SIMBOLO m Kg s K A cd mol SIMBOLO mq m/s N J C Esempi di alcune Grandezze derivate Superficie Velocità Forza Energia Carica elettrica UNITA’ DI MISURA metro quadrato metro al secondo newton joule coulomb

  6. Caratteristiche delle misure MISURE DIRETTE: Si hanno quando l’unità di misura viene messa direttamente a confronto con la grandezza da misurare. (es: misurazione del volume di un liquido con il cilindro graduato) MISURE INDIRETTE: Si hanno quando si utilizza una serie di misurazioni dirette ed in seguito dei calcoli. (es: determinazione del volume di un solido dopo averne misurate le dimensioni ) Caratteristiche delle grandezze GRANDEZZE ESTENSIVE : Che dipendono dalla quantità di materia a cui essa è riferita (massa, calore ecc.) GRANDEZZE INTENSIVE : Che dipendono dal tipo (natura) di materia da cui è composto il sistema. (densità,

  7. LA PRONTEZZA: La rapidità con cui uno strumento è in grado di fornire l’indicazione della misura Caratteristiche degli strumenti LA PORTATA: Misura più grande che si può effettuare con quello strumento. LA SENSIBILITA’: Più piccola variazione della grandezza che lo strumento può apprezzare. LA PRECISIONE: Dipende da due parametri Fedeltà Capacità di fornire misure simili tra loro Giustezza Capacità di fornire valori di misura molto vicini a quella vera

  8. La lettura della scala graduata Per poter leggere correttamente una scala graduata, è indispensabile conoscere il valore minimo della grandezza che quella scala può apprezzare (sensibilità). Poi occorre assumere una posizione corretta rispetto alla scala: perpendicolare ad essa. Quando ci si pone in posizione errata si compie un errore diparallasse

  9. La determinazione della misura Ogni misura è condizionata da un’incertezza. Questa è dovuta a varie cause: 1- limite di precisione dello strumento. 2-possibili errori durante la misurazione. Errori sistematici Errori casuali o accidentali Oggettivi Dovuti alle Condizioni Di Misurazione (temperatura Umidità ecc.) Soggettivi Dovuti All’operatore Strumentali Dovuti a difetti O usura Di metodo Dovuti al Metodo non Ben realizzato O organizzato Pertanto la misura esatta non esiste ma viene assunto come valore attendibile, il valore medio delle misure

  10. La scrittura della misura La media delle misure si ottiene sommando i valori delle misurazioni diviso il numero delle misurazioni: Siano m1=14,3 cm; m2=14,4 cm ; m3= 14,3 cm; m4 =14,5 cm ; m5 = 14,4 cm : m6 =14,5 cm i valori delle misure Media = 14,3 + 14,4 + 14,3 + 14,5 + 14,4 + 14,5 =14,4 cm 6 Nella scrittura della misura,accanto al valore della media, si scrive l’errore della misura che si calcola : Misura massima – misura minima 2 Viene chiamato errore assoluto e si indica con Δx Δx = 14,5 – 14,3 = 0,1 cm 2 pertanto la misura sarà scritta con la forma (14,4±0,1) cm

  11. L’incertezza della misura Quando la misura della grandezza viene rilevata una sola volta, l’incertezza è uguale alla sensibilità dello strumento, la penna della figura avrà una lunghezza compresa tra 143 e 144 mm pertanto l’incertezza è di 1mm che equivale alla sensibilità dello strumento. Pertanto se scriviamo la nostra misura esprimendola in cm possiamo scrivere (14,3 ± 0,1) cm valore misurato incertezza della misura

  12. L’errore relativo L’errore assoluto influisce sulla misura, ma non ci dà informazioni sulla precisione della misura. Questo viene fatto con l’errore relativo che si indica con εr.εr = Δx misura media Es: se misuriamo la lunghezza e lo spessore di un’asse di legno usando un metro flessibile (portata 200 cm; sensibilità 0,1cm) ottenendo come misure 145,0 cm ± 0,1 cm e 3.4cm ± 0,1cm εr = 0,1 cm = 0,00069 145,0 cm εr = 0,1 cm = 0,029 3.4 cm È evidente che l’errore commesso sulla lunghezza è molto inferiore rispetto a quello commesso sullo spessore e quindi la misura della lunghezza è più precisa.

  13. La massa La massa si determina con la bilancia a bracci uguali Appoggioa coltello bracci cavalieri montante indice Scalagraduata piatti

  14. Il volume Misura del volume con metodo diretto per spostamento di liquido: si versa una certa quantità di liquido in un cilindro graduato. Si misura il volume del liquido. Si immerge il solido nel liquido. Si ripete la lettura del volume. Il volume del solido sarà dato dalla differenza del volume del liquido con il solido all’interno – quello del liquido soltanto.

  15. Il volume Misurazione del volume di un solido regolare per mezzo di calcolo matematico tramite le dimensioni. Per ogni dimensione si eseguono più misure e si calcola il loro valore medio. Si determina il valore del Δχ e dell’εr delle misure dei lati. Si calcola il volume con la formula V = a x b x c Si calcola l’errore assoluto del V sommando gli errori relativi dei lati e moltiplicando per il valore medio del volume. εr v = ( εr a + εr b + εr c) Δχ v = εr v x V

  16. La densità QUANTITA’ DI MATERIA PRESENTE NELL’UNITA’ DI VOLUME

  17. L’energia ENERGIA: la capacità di un corpo o di un sistema di compiere un lavoro L’ENERGIA: si può presentare in varie forme Energia meccanica, definita classicamente come somma di potenziale e cinetica Energia cinetica Energia termica Energia potenziale Energia potenziale gravitazionale Energia elettrica Energia chimica Energia nucleare Energia libera Radiazione elettromagnetica Energia magnetica Energia di massa Energia geotermica Energia eolica Energia solare Energia elastica

  18. Energia termica Energia creata dal movimento dalle particelle che costituiscono un corpo Calore Energia termica che si trasferisce da un corpo più caldo ad uno più freddo (grandezza estensiva) Temperatura Indice della quantità di energia posseduta da un corpo (grandezza intensiva) Due corpi che possiedono quantità di energia termica diversa tendono a raggiungere l’equilibrio termico. L’energia che si trasferisce viene detta calore e il suo flusso dipende dalla temperatura, dal corpo con temperatura più alta a quello con temperatura più bassa.

  19. Trasmissione del calore IL CALORE si trasmette dal corpo più caldo a quello più freddo in tre modi: A) CONDUZIONE trasmissione del calore in un mezzo liquido-solido-gassoso per contatto molecolare diretto B) CONVEZIONE trasmissione del calore in un corpo fluido(gas o liquido) tramite lo spostamento delle particelle più calde verso l’alto ed il conseguente spostamento di quelle fredde verso il basso con la creazione di un moto rotatorio. C) IRRAGGIAMENTO trasmissione del calore che avviene per trasferimento di particelle di energia in ogni ambiente (anche nel vuoto)

  20. Misura del calore La quantità di calore viene indicata con Q Q = m c Δt m = massa del corpo ( espressa in g ) c = calore specifico ( espresso in cal. / g °C o J / g °C ) Δt = ( t f – t i ) ( espressa in °C o K ) t f = temperatura finale t i = temperatura iniziale Calore specifico = quantità di calore necessaria per innalzare di 1 K la temperatura di 1 g di sostanza. J = Joule ( unità di misura del lavoro, energia e calore S.I.) Cal. = caloria = quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di 1°C di 1 g di acqua distillata. K = Kelvin (unità di misura della temperatura S.I.) 1J = 0,2388 cal. 1 cal. = 4,186 J

  21. Gli stati di aggregazione della materia Solido Volume proprio Forma propria Particelle vicine e con posizione fissa, unico movimento la vibrazione. Aeriforme (gas e vapori) Volume del contenitore (occupano tutto lo spazio disponibile) Forma del contenitore Particelle libere di movimento Liquido Volume proprio Forma del recipiente Particelle vicine ma libere di muoversi tra loro mantenendo determinate distanze.

  22. I passaggi di stato La variazione di temperatura provoca il passaggio da uno stato di aggregazione all’altro. Pianerottolo o sosta termica

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