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Ripercussioni del decreto legge 31/5/2010, sul bilancio della Regione Umbria e sulle autonomie locali Perugia, Pila (Villa Umbra) 13 luglio 2010. Effetti DL n. 78/2010 su regioni 3 Fondo sanitario nazionale 4 Patto stabilità Regioni 5

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Presentation Transcript


  1. Ripercussioni del decreto legge 31/5/2010, sul bilancio della Regione Umbria e sulle autonomie locali Perugia, Pila (Villa Umbra) 13 luglio 2010

  2. Effetti DL n. 78/2010 su regioni 3 • Fondo sanitario nazionale 4 • Patto stabilità Regioni 5 • Tagli trasferimenti regionali 6 • Tagli risorse per funzioni conferite e delegate 7 • Tagli risorse: effetti sul bilancio regionale 8 • Ripercussioni sulle autonomie locali 9 • Azzeramento Bassanini: effetti diretti sugli EELL 10 • Tagli altri trasferimenti: effetti diretti sugli EELL 11 • Effetti su LR n. 3/99 12 • Criticità spese settoriali regionali: effetti indiretti sugli EELL 13 • Riepilogo effetti su EELL e Regione 14 - 2 -

  3. Le conseguenze più significative, a partire dal 2011, della manovra del governo (D.L. n. 78 del 31/5/2010), sul bilancio della regione sono le seguenti: • riduzione del fondo sanitario regionale; • inasprimento delle regole del patto di stabilità interno • tagli di trasferimenti dal bilancio dello Stato • ulteriore taglio del 10% Va verificata, inoltre, la portata degli articoli 1, 2 e 3 che dispongono (i) il definanziamento delle autorizzazioni di spesa i cui stanziamenti annuali non risultino Impegnati sulla base delle risultanze del Rendiconto generale dello Stato relativo agli anni 2007-2008-2009 e (ii) la riduzione lineare del 10% delle spese rimodulabili contenute nelle missioni di spesa di ciascun Ministero e dei Ministeri senza portafoglio. - 3 -

  4. Riduzioni del Fondo sanitario nazionale a partire dal 2011: - 4 -

  5. Il comma 1 introduce ulteriori modificazioni alle regole previste in materia di Patto di Stabilità Interno (in aggiunta a quanto previsto dal D.L. 112/2008, che impegnava già le Regioni per il 2011 ad un importante contributo) secondo i seguenti importi (in milioni di euro) per ciascun livello istituzionale: Per la Regione Umbria significherà minori impegni e minori pagamenti, rispetto al 2010, rispettivamente di circa 70/72 milioni di euro nel 2011 e di circa 78/80 milioni nel 2012: - 5 -

  6. L’articolo 14, comma 2, del decreto legge 78/2010 dispone il taglio di 4 miliardi di euro per il 2011 e di 4,5 miliardi a partire dal 2012 di tutti i trasferimenti statali a qualunque titolo spettanti alle regioni a statuto ordinario. Contemporaneamente viene abrogato il comma 302, dell’articolo 1, della legge 244/2007 che disponeva, a partire dal 2011, la fiscalizzazione delle risorse ex art. 9 del D.Lsvo 422/1997 in materia di trasporto ferroviario. - 6 -

  7. Il totale delle risorse ex Bassanini – iscritte nel bilancio regionale - ammontano a circa 93 milioni come da seguente tabella: - 7 -

  8. Gli effetti cumulati del decreto legge n. 78/2010 per la Regione Umbria sono riepilogati nella seguente tabella: - 8 -

  9. Il decreto legge n. 78/2010, inoltre, genera un inevitabile effetto a cascata, ripercuotendosi, direttamente ed indirettamente, anche sulle autonomie locali dell’Umbria, sia in termini di contrazione dei flussi di cassa, stante l’inasprimento delle regole del patto di stabilità, sia in termini di minori trasferimenti dal bilancio regionale, a causa dell’azzeramento di risorse provenienti dal bilancio statale. • Il bilancio regionale, quindi, non potrà assicurare, a Comuni-Province-Comunità Montane, lo stesso livello di risorse degli anni precedenti, sia per effetto di azzeramento degli stanziamenti direttamente connessi con le funzioni ex Bassanini, sia per effetto di inevitabili considerevoli “tagli” su tutti gli altri interventi regionali. • Tali riduzioni di risorse potrebbero compromettere fortemente lo svolgimento di compiti e funzioni in settori particolarmente sensibili quali il trasporto pubblico, la viabilità, l’ambiente, i servizi sociali. - 9 -

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  13. Il bilancio regionale a legislazione vigente, per gli anni 2011-2012 (pluriennale approvato con LR n. 10 del 12/2/2010), non rifinanzia, rispetto al 2010, interventi per circa 19.54 milioni di euro, di cui 3,15 relative ad alcune misure anticrisi (sostegno all’accesso al credito delle PMI, sostegno all’occupazione e sostegno rette asili nido. • La specifica e la ricaduta sugli enti locali viene rappresentata nella seguente tabella: - 13 -

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