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Politica economica e industriale Slides Pagano

Politica economica e industriale Slides Pagano. Anno Accademico 2006-7. POLITICA ECONOMICA  E INDUSTRIALE    Introduzione: la politica economica fra istituzioni alternative al mercato e ostacoli alla concorrenza. 2) Costi di transazione, Corporate governance e tipologie proprietarie

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  1. Politica economica eindustrialeSlides Pagano Anno Accademico 2006-7

  2. POLITICA ECONOMICA  E INDUSTRIALE    Introduzione: la politica economica fra istituzioni alternative al mercato e ostacoli alla concorrenza. 2) Costi di transazione, Corporate governance e tipologie proprietarie 3) Varieta’ dei sistemi capitalistici e globalizzazione. 4) Diritti di proprietà intellettuale ed innovazione 5) Concorrenza, contratti e politiche antitrust.

  3. Testi con * = scaricabili da pagina web Coase (in Impresa, Mercato, Diritto Il Mulino Bologna): La natura economica dell’impresa (1937 cap. 2). La natura del costo sociale (1960 cap. 5). Alchian e Demsetz (1960) “ Costi di produzione di produzione, d’informazione e organizzazione economica.” In Filippini e Salanti “Razionalità impresa e produzione” Giappichelli Williamson: Le istituzioni economiche del capitalismo (primi 3 c.) * Pagano:Impresa, Tecnologia e diritti di proprietà In Roberto Artoni Teoria Economica e analisi delle istituzioni. Il Mulino * Pagano Diritto e….In Boitani e Rodano “Relazioni pericolose” Laterza Barca (1994): “In cerca di padrone”. Laterza.

  4. * Pagano U. , Rowthorn R. Selezione di mercato e democrazia economica in Jossa B. e Pagano U. Economie di Mercato e Efficienza dei Diritti di Proprietà. Giappichelli, Torino Giappichelli 1997. *Pagano U. Voce “Mercato e sistemi capitalistici”. Istituto della Enciclopedia Italiana 2004. In inglese (facoltativi) *Pagano U. Trento (2003) S. Continuity and Change in Italian Corporate Governance. In Di Matteo e Piancentini. “The Italian Economy at the dawn of the 21st century”. Disponibile per download a: www.ssrn.com *Pagano U. (2000)Public Markets, Private Orderings and Corporate Governance. International Review of Law and Economics Vol. 20/4, pp. 453-477

  5. Due architetture della teoria economica Consumatori Imprese Mercati Individui MercatiImprese

  6. Scarsità e teoria economica. • Scarsità delle risorse naturali e massimizzazione. • Scarsità cognitiva e Razionalità limitata. • Scarsità Sociale. • Scarsità delle istituzioni sociali.

  7. Contributi di Coase Spiegazioni tecnologiche: le imprese esistono per via dei rendimenti di scala Coase (1937):In un mondo con costi di transazione nulli le imprese non esisterebbero. Le imprese esistonono solo quando i costi di transazione sono postivi. Coase (1960): In un mondo con costi di transazione nulli ( e diritti di proprietà ben definiti) tutte le esternalità (effetti benefici e negativi) sono internalizzate (governate) dalle transazioni di mercato. Prima domanda:Coase vecchio contraddice Coase giovane? Seconda domanda: Perchè la spiegazione tecnologica dell’impresa non è sufficiente?

  8. Cosa ha detto veramente Coase?. VI The Cost of Market Transaction Taken into Account. (pluralità e incompletezza delle istituzioni) “The argument has proceeded up to this point on the assumption that there were no cost involved in carrying market transactions.” (1960, p. 114) "It is clear that an alternative form of economic organization which could achieve the same result at less cost that would be incurred by using the market would enable the value of production to be raised. As I explained many years ago the firm represents such an alternative to organising market transactions" (1960, p. 115). "But the firm is not the only possible answer to this problem…. "an alternative solution is direct governmental regulation" (Coase 1960 p. 116).

  9. Coase (1960) implica Coase (1937) Coase (1960) : costi di transazione nulli ---> Le esternalità dovute alle economie di scala sono internalizzate ----> Rendimenti costanti ---> qualsiasi sia la tecnologia non c’è bisogno delle imprese ---> La visione tecnologica è sbagliata: le diseconomie di scala non possono giustificare l’esistenza della impresa.

  10. Limiti dell’approccio coasiano Pregiudizio di efficienza 2) Costi di transazione senza costi di transizione 3) Assenza di costi di transazione di disequilibrio. (Vantaggi relativi di Marx e Hayek)

  11. Costi di transazione di disequilibrio Forme di Cordinamento Forme di autorità

  12. Due Marx? Marx “fratello maggiore”: primato delle forze produttive e socialismo ad una sola impresa. Marx “fratello minore”: primato dei rapporti di produzione e utopia anti-autoritaria comunista. Al di là dei progetti politici: Marx “fratello minore” include una seria critica alla teoria neoclassica in cui il tempo libero (e non direttamente i diversi tipi di lavoro sono gli argomenti delle funzioni di utilità. Marx “fratello maggiore” anticipa Coase?

  13. Marx: un Coase dinamico? Una dimensione simile a Coase: Autorità del comando contrapposta ad autorità della concorrenza. Una dimensione dinamica diversa: Coordinamento “a priori” (o ex-ante) contrapposto ad un coordinamento “a posteriori” o (ex-post). Coordinamento a priori: si effettua un tentivo di coordinare le decisioni prima che esse diventino operative. Coordinamento a posteriori: le decisioni sono immediatamente operative prima del loro coordinamento ma esiste una reazione “ex-post” alle eventuali incoerenze.

  14. Hayek. I prezzi permettono alla conoscenza dispersa di essere trasmessa fra gli agenti. Nella pianificazione è impossibile centralizzare le informazioni. Per Hayek il mercato è ottimale in un senso al tempo stesso più debole e più forte che nella tradizionale teoria economica. Marx e Hayek: Contrapposizione politica e metodologia comune?

  15. Walras: dove collocarlo? Problema di Walras: coerenza fra giustizia e efficienza (massimizzazione del benessere materiale). Due concetti di giustiza: Giustizia distributiva. Giustizia commutativa. La giustizia commutativa è condizione necessaria per perpetuare le leggi naturali della giustizia distributiva. Essa si attua sotto le stesse condizioni della giustizia distributiva. Problema: disequilibrio e banditore.

  16. Lange: una ottima soluzione intermedia? Lange risponde alle obiezioni di Hayek proponendo un banditore che funziona ex-post sulla base di quello che accade nella economia reale. Paradosso: l’ufficio di pianificazione di Lange è meno un pianificatore del banditore di Walras. La soluzione di Lange mette insieme il meglio o il peggio delle soluzioni proposte da Marx e da Hayek?

  17. Aspettative razionali: tutti pianificatori? Ciclo dei porci e eliminazione degli errori sistematici. Previsioni perfette del prezzo di equilibrio. Problemi: Eterogeneità dei modelli. Beauty context. Errori e apprendimento. Le critiche di Hayek si applicano anche alle aspettative razionali.

  18. In una impresa, i suoi membri: (a) Possono agire sotto l’autorità di un singolo piano derivato da un singolo modello. (b) Possono apprendere come formulare un piano secondo regole di aprrendimentoe coerenti la cui autorità è accettata dai membri dell’impresa. (c)Possono risparmiare i costi di formulazione di tanti piani individuali. (d) Possono evitare numerose incoerenze coordinandosi ex-ante. (e)Possono eliminare ex-post le incorenze che non avevano previsto..

  19. L’impresa come un ordinamento privato In una impresa una autorità centrale sostituisce il mercato e le autorità pubbliche nell’assicurare l’attuazione e il coordinamento delle relazioni fra gli agenti. Tuttavia il governo centrale ha lo svantaggio che gli agenti eserciteranno la loro influenza sulle autorità per ottenere privilegi. Per funzionare bene le imprese hanno bisogno di sviluppare forme adeguate di Ordinamenti Privati. Fuller: l’impresa come un decentramnto dell’ordinamento privato Coase: l’impresa come una centralizzazione delle transazioni di mercato Coase Fuller

  20. Il problema del monitoraggio (Alchian e Demsetz) Datore di lavoro con diritti di assunzione e licenziamento Lavoro di gruppo Ma perchè abbiamo la proprietà privata dei mezzi di produzione? Capitale difficile da controllare Proprietà capitalistica Lo stesso argomento può essere applicato al lavoro difficile da controllare.

  21. Il contributo di Alchian e Demsetz ci chiarisce l’evoluzione delle tipologie proprietarie nei diversi settori: agricoltura industria servizi Cambiamenti tecnologici nei servizi ed evoluzione delle tipologie proprietarie Inversione del ragionamento: Tipologia proprietaria ------> Difficoltà di monitoraggio Complementarità fra tipologia proprietaria e tecnologia.

  22. Il Problema della specificità Specificità, Liquidità e Irreversibilità Analogia con il monitoraggio: i diritti dovrebbero andare ai fattori più specifici. Differenza con il monitoraggio: la specificità non può essere definita riferendosi ad una singola relazione Specificità, Concorrenza e Trasformazione Fondamentale . Branca del monopolio Branca della efficienza

  23. Razionalità limitata Se includiamo i costi di massimizzazione applichiamo in modo coerente il paradigma generale della scarsità alle nostre capacità limitate ma l’assunto di massimizzazione diventa contraddittorio. Assumiamo che la massimizzazione sia una attività costosa. Riformuliamo unproblema di massimizzazione di secondo ordine in cui un individuo decida: - quante risorse impiegare nella attività di massimizzazione - quante risorse impiegare nella altre attività Purtroppo questo comporta un nuovo problema di massimizzazione nuovi costi di massimizzazione di secondo ordine. Una riformulazione di un problema di terzo ordine incontrerebbe lo stesso problema e così via all’infinito.

  24. Limiti della razionalità. Capacità limitate di canali di comunicazione. Capacità limitate di processare informazioni Capacità limitate di calcolo Capacità limitate di formazione delle preferenze Capacità emotive limitate.

  25. Transazioni efficienti in casi di diverse ipotesi di comportamento

  26. Modello di Grossman, Hart e Moore - a) La specificità è sia assoluta che marginale. - b)La contrattazione incompleta è giustificata dal fatto che gli investimenti in capitale umano sono osservabili ma non verificabili. - c) Gli agenti sono caratterizzati da razionalità illilimitata e decidono i loro investimenti nel primo periodo sulla base della contrattazione che anticipano che avverrà nel secondo periodo. - d) Scambiano macchine nel primo periodo per massimizzare il surplus totale (Swiss Cheese Assumption)

  27. Caratteristiche dell'Economia: insieme N di n individui produttori e consumatori, neutrali al rischio denotati 1......i.......n insieme M di m beni capitali materiali k1.......Ki........km. Fasi dell'attività di produzione e di scambio: i produttori impegnano le proprie capacità date per accrescere le conoscenze necessarie a produrre o consumare ossia investono in capitale umano. B)produzione e consumo.

  28. L'allocazione del controllo viene interpretata come lo strumento per accrescere l'efficienza degli investimenti in capitale umano in presenza di eterogeneità degli individui e dei capitali e di incompletezza contrattuale. Tre postulati: 1) Centralità dell'attività di investimento in capitale umano. 2) Eterogeneità dei fattori. 3) incompletezza contrattuale.

  29. 1) Investimenti in Capitale Umano. Sia : Ci(Ii) il costo dell'investimento Ii per l'individuo i con C'i(Ii) > 0 e C''i(Ii) > 0. V(N,M;I) il valore che, al verificarsi di una determinata situazione ex-post (ossia in un dato stato di natura) e per un dato vettore di investimenti ex-ante I, un insieme N di n individui e M di m capitali può produrre ex-post interagendo in modo efficiente nelle transazioni.

  30. Sia inoltre: Vi (N,M;I) > 0 dove Vi indica l'incremento marginale di V al crescere di Ii Vii (N,M;I) < 0 al crescere dell'investimento il rendimento marginale decresce dove Vii é la derivata rispetto a Ii Vi (N,M;I) = 0 se i non fa parte di N. (Ovvero le conoscenze acquisite da un individuo I non possono essere trasmesse agli altri individui della coalizione se i non partecipa fisicamente al processo produttivo).

  31. 2 Eterogeneità dei fattori. (I fattori non sono pienamente intercambiabili nel processo produttivo. Esistono, quindi, fra gli individui e i capitali relazioni di interdipendenza tali che le presenza di uno di essi nel processo produttivo modifica il rendimento marginale degli altri). Superadditività fra n individui e m capitali. (Generalizzazione del concetto di economia di scala e di scopo) (1a) V (N,M;I) > V (N',M';I) + V (N'',M'';I) dove N = N' U N'' e M = M' U M''.

  32. Subadditività fra n individui e m capitali. (Generalizzazione del concetto di diseconomia di scala e di scopo) (1b) V (N,M;I) < V (N',M';I) + V (N'',M'';I) dove N = N' U N'' e M = M' U M''. Quando le relazioni fra gli individui sono caratterizzati da superadditività (definizione pagina precedente) esiste specificità in senso assoluto.

  33. Una coalizione é un insieme di n individui e m capitali legati da una relazione di superadditività tale che: (2a) Vi (N,M;I) ≥ Vi (N \ {j},M;I) i, j  N (2b) Vi (N,M;I) ≥ Vi (N ,M\ {ki};I) i  N, ki  M (2c) Vi (N,M;I) ≥ Vi (N U {h},M;I) i  N, h  N (2d) Vi (N,M;I) ≥ Vi (N,M U {kh};I) i  N, kh  M Né il restrigimento (2a,2b) né l'allargamento della coalizione (2c,2d) possono aumentare il rendimento marginale dell'investimento in capitale umano di ogni membro della coalizione stessa.

  34. Tipi di interdipendenza tecnologica fra individui e capitali appartenenti a una coalizione: Un individuo i é perfettamente sostituibile se la sua partecipazione alla coalizione non accresce il rendimento marginale degli altri individui j della coalizione. Cioè (3) Vj (N,M;I) = Vj (N \ {i},M;I) j  N, j  i Un individuo i é utilese il rendimento marginale degli altri membri j della coalizione si riduce (ma non si annulla) quando viene a mancare il suo contributo alle transazioni. Cioè: (4) Vj (N,M;I) > Vj (N \ {i},M;I) j  N, j  i

  35. c) Un individuo i é insostituibile se il rendimento degli altri individui j é nullo in sua assenza. Cioé: (5) Vj (N \ {i},M;I) = 0  j  N, j  i Le condizioni a), b), e c) possono essere riformulate in un modo praticamente identico per il caso dei capitali fisici che fanno parte della coalizione. In questo caso, gli investimenti di tutti gli altri individui sono specifici(in senso marginale) all’individuo insostituibile.

  36. d) Un individuo i é indispensabilea un capitale kj se solo la presenza di i consente a questo capitale di accrescere il rendimento marginale degli investimenti degli altri membri j della coalizione. Cioè: (6) Vj (N,M;I) = Vj (N ,M \ {kj} ;I) j  N, se i  N e (6a) Vj (N,M;I) > Vj (N ,M \ {kj} ;I) j  N, se i  N

  37. e) Simmetricamente, un bene capitale kj é essenziale a un individuo i se solo grazie alla presenza di kj la partecipazione dell'individuo i consente di accrescere il rendimento marginale degli altri membri j della coalizione. Cioè: Vj (N,M;I) = Vj (N \ {i},M ;I) j  N, se kj  M e (7a) Vj (N,M;I) > Vj (N \ {i},M ;I) j  N, se kj  M

  38. f) Un bene capitale kj é vincolato (idiosincratico) a un individuo i se la presenza di kj nelle transazioni accresce solo il rendimento marginale dell'individuo i. Cioé: Vj (N,M;I) = Vj (N ,M \ {kj} ;I) se j  i e (8a) Vj (N,M;I) > Vj (N ,M \ {kj} ;I) se j = i

  39. N. B. Nel modello si suppone, infine, che le capacità degli individui e le caratteristiche dei beni capitali dalle quali dipende la rete di interdipendenze tecnologiche siano date esogenamente, non sia cioé influenzata dagli investimenti in capitale umano realizzati dagli individui. Assenza di una relazione biunivoca.

  40. 3. Incompletezza contrattuale. • E' l'impossibilità (costo infinitamente alto) • di specificare ex-ante in un contratto • tutte le possibili contingenze future • e l'azione da intraprendere in ognuna di esse • e/o di verificare ex-post e imporre • con il ricorso a un soggetto terzo • la magistratura - l'esecuzione degli accordi presi • in quel contratto - ipotesi della non verificabilità. • N. B. La giustificazione, diversa da quella di Simon • adottata da Williamson comporta • che il costo di applicazione e verificabilità • sia o nullo o infinito.

  41. 4. Risoluzione del problema dell'eterogeneità senza imcompletezza (dell'informazione) contrattuale. Se l'informazione fosse perfetta e, in particolare, gli individui potessero impegnarsi con contratti contingenti a partecipare alle coalizioni ex-post verrebbe realizzato ex-ante un livello ottimale di investimenti e verrebbe massimizzato il valore prodotto V al netto dei costi complessivi di investimento. Supponendo per semplicità un solo stato di natura e una data coalizione {N,M}, il problema che ex-ante gli individui devono risolvere é quello di decidere quanti investimenti in capitale umano realizzare al fine di massimizzare il surplus sociale:

  42. (9) Max { V (N,M; I) - ∑i Ci(Ii) } Si hanno così le seguenti condizioni del primo ordine: (10) Vi (N,M; I) = C'i(Ii) j  N, dove Vi indica l'incremento marginale di V al crescere di Ii e C'i il costo marginale di Ii . In presenza di contrattazione completa ogni individuo può accordarsi ex-ante con gli altri membri della coalizione in modo tale che egli si appropri del valore marginale (per la coalizione) dei suoi investimenti in capitale umano. Ognuno avrà, quindi, convenienza a investire finché tale valore sia pari al costo marginale da lui sostenuto.

  43. 5. La proprietà come rendita e la sua allocazione ottimale. . In presenza di imcompletezza di informazione (verificabiltà da parte di terzi): - ogni membro della coalizione é costretto a realizzare i propri investimenti ex-ante senza alcuna garanzia circa la partecipazione degli altri individui e capitali alle transazioni ex-post; - ognuno di essi può appropriarsi di una parte dei rendimenti dei suoi investimenti nella contrattazione ex-post. Di conseguenza, ogni individuo, anticipando la parziale dissipazione dei propri rendimenti, sarà disincentivato a investire.

  44. Regola di contrattazione di Shapley (vedi nota): Nel caso particolare di due soli agenti, questa regola di contrattazione consiste nel supporre che: ogni individuo i può appropriarsi di una media di: (ai) quanto avrebbe avuto se fosse toccato a lui rivolgere l'offerta "prendere o lasciare" all'altro individuo j; (bi) quanto avrebbe avuto se ad effettuare l'offerta 'prendere o lasciare' fosse stato l'altro individuo j.

  45. Nel caso dell'individuo i: (ai) = [ V(i,j;I) - V (j;I)] dove V (j;I) é quanto l'individuo i deve necessariamente offrire all'individuo j in quanto j sarebbe comunque in grado di ottenere tale ammontare lavorando in proprio (bi) = V (i;I) Nel caso dell'individuo j: (aj) = [ V(i,j;I) - V (i;I)] (bj) = V (j,I) La regola di Shapley applicata a due individui dice che l'individuo i e lindividuo j otterranno rispettivamente: 1/2 (ai) +1/2 (bi) e 1/2 (aj) +1/2 (bj)

  46. Esempio: V (i;I)] = 3 V (j,I) = 1 [ V(i,j;I) = 8 L'individuo i otterrà: (1/2 ) [ V(i,j;I) - V (j;I)] - (1/2) V (i;I) = (1/2) ( 8 -1) + (1/2)(3) = 3,5 + 1,5 = 5 L'individuo j otterrà: (1/2) [ V(i,j;I) - V (i;I)] + (1/2) V (j,I)= (1/2) ( 8 -3) + (1/2) (1) = 2,5 + 0,5 = 3

  47. Le 8 unità che sono il risultato della cooperazione saranno, quindi, divisi in 5 unità per l'individuo i e 3 unità per l'individuo j. L'individuo i ottiene più unità dell'individuo j perchè può fare meglio da solo di quanto possa fare l'idividuo j; il suo potere di ricatto risulta essere quindi maggiore. Notate tuttavia che nell’esempio: V (i;I)] = 3 V (j,I) = 1 V(i,j,;I) = 8 il surplus totale: (8-3-1=4) è diviso in parti uguali: i ottiene: 5-3 = 2 J ottiene: 3-1 = 2

  48. Caso semplificato: coalizione composta da due soli individui i e j e un bene capitale k1. Supponiamo inoltre che: Ci(Ii) = Ii e Cj(Ij) = Ij. Ex-post, una volta che gli individui hanno realizzato i propri investimenti in capitale umano, la ripartizione fra essi del surplus totale V-C dipenderà, in assenza di contratti ex-ante dai loro poteri contrattuali relativi. La rendita che essi potranno bilateralmente pretendere dipenderà dalla perdita che ogni individuo può infliggere agli altri individui non partecipando al processo produttivo, grazie all'influenza positiva che tale partecipazione ha sul rendimento marginale dei loro investimenti.

  49. Ipotesi 1. Si supponga che non sia definito il controllo sul bene capitale k1, ossia che l'utilizzo di K1 richieda il consenso di entrambi gli individui. Assumendo la regola di contrattazione ipotizzata da Shapley si avrà la seguente ripartizione del surplus: per i: 1/2 [ V(i,j,k1;I) - V (j;I)] + 1/2 V(i;I) - Ii per j: 1/2 [ V(i,j,k1;I) - V (i;I)] + 1/2 V(j;I) - Ii I due individui, anticipando di ottenere tali valori ex-ante decidono quanto investire in modo da massimizzarli:

  50. (11) per i: 1/2 Vi(i,j,k1;I) +1/2 Vi(i;I) = 1 = C' (Ii) (12) per j: 1/2 Vj(i,j,k1;I) + 1/2 Vj(j;I) = 1 = C' (Ij) Notate che le soluzioni ottimali sarebbero: (11o) per i: Vi(i,j,k1;I) = 1 = C' (Ii) (12o) per j: Vj(i,j,k1;I) = 1 = C' (Ij) Il vettore soluzione I definito da (11) e (12) risulta inferiore a quello ottimale definito da (11o) e (12o) in considerazione della definizione di coalizione: (2a’) Vi (N,M;I) ≥ Vi (N \ {j},M;I)  i, j  N (2b’) Vi (N,M;I) ≥ Vi (N ,M\ {ki};I)  i  N, ki  M

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