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Piero della Francesca

Piero della Francesca. Borgo San Sepolcro1412-1492. Biografia 1. La sua formazione avvenne nella bottega di Domenico Veneziano a Firenze e a contatto con il Beato Angelico;

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Piero della Francesca

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Presentation Transcript


  1. Piero della Francesca Borgo San Sepolcro1412-1492

  2. Biografia 1 • La sua formazione avvenne nella bottega di Domenico Veneziano a Firenze e a contatto con il Beato Angelico; • Nel 1442 ritornò a Borgo Sansepolcro dove ricevette la commissione del polittico per l'altare della chiesa della Misericordia; • Nel 1451 fu a Rimini per lavorare al Tempio Malatestiano dove lasciò l'affresco votivo raffigurante Sigismondo in ginocchio; Firma di Piero della Francesca

  3. Biografia 2 • Nel 1453 ritornò a Borgo San Sepolcro per dipingere un polittico per la chiesa di Sant'Agostino; • Nel1455 lavorò ad affreschi oggi perduti nei Palazzi Vaticani; • Negli anni seguenti, a Urbino, dipinse il "dittico" con le immagini del duca e di sua moglie, la "Sacra Conversazione", la "Madonna di Senigallia" e la "Natività". • Negli ultimi anni della sua vita scrisse De PerspectivaPingendi, De quinquecorporibusregularibus e un manuale di calcolo, il De Abaco. Polittico di Sant’Antonio

  4. Cronologia delle opere • Polittico della Misericordia (1448) Sansepolcro, Pinacoteca Comunale. • Battesimo di Cristo (1448-1450) Londra, National Gallery. • Madonna del parto (1460-prima del 1465) Monterchi, Cappella del cimitero (affresco). • Flagellazione (1450 ca-1460 ca) Urbino, Galleria Nazionale delle Marche. • San Gerolamo penitente (1450) Berlino, Gemäldegalerie. • Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta (1450-51) Parigi, Louvre. • Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a san Sigismondo (1451) Rimini, Tempio Malatestiano. • Storie della Vera Croce (1452-1466) Arezzo, chiesa di San Francesco. • La Maddalena (1460) Arezzo, Duomo. • Madonna col Bambino e quattro angeli (1460 ca-1470) Williamstown Clark Art Institute. Polittico della Misericordia Flagellazione

  5. Cronologia delle opere • La Resurrezione (1463-1465) Sansepolcro, Pinacoteca Comunale. • Ritratto di Battista Sforza e Federico da Montefeltro (1465 ca) Firenze, Uffizi • Madonna di Senigallia (1470 ca) Urbino, Galletria Nazionale delle Marche. • Natività, Londra, National Gallery. • Sacra Conversazione (1472) Milano Pinacoteca di Brera. • Crocifissione, Frick Collection. • San Michele Arcangelo (completato nel 1469) Londra, National Gallery. • San Nicola da Tolentino, Milano, Museo PoldiPezzoli. • Sant'AgostinoLisbona, Museu Nacional de Arte Antiga. • San Giovanni Evangelista, FrickCollection Dittico dei Duchi Battesimo

  6. PalaMontefeltro

  7. Dati preliminari • Tipologia del dipinto: Pala d’altare • Titolo del dipinto: Sacra Conversazione (o Pala Montefeltro o Pala di Brera) • Autore: Piero della Francesca • Data e luogo di realizzazione/collocazione originale: dipinta tra il 1472 e il 1474 per la chiesa di S. Bernardino a Urbino. • Eventuali mutilazioni, rifacimenti e restauri: durante l’ultimo restauro, risalente al 1981, si è coperto che l’opera è stata mutilata • Luogo di conservazione: Milano, Pinacoteca di Brera.

  8. Livello tecnico – strutturale: • Descrizione del tipo di supporto del dipinto e delle materie pittoriche: olio e tempera su tela • Analisi della tecnica pittorica: il colore è steso su un’imprimitura e con una velatura, cioè una coloritura per trasparenze su uno strato di colore più denso e pastoso per soddisfare le nuove esigenze artistiche

  9. Livello iconico – rappresentativo • Descrizione del soggetto a livello preiconografico, individuazione e delle relative fonti: si tratta dello schema tipico della Sacra conversazione. Attorno alla Vergine, che ha sulle ginocchia il Bambino addormentato, sono in piedi a formare un semicerchio, quattro angeli e sei santi. • Confronto con la tradizione iconografica: La pala di Brera è esemplare delle ricerche prospettiche compiute dagli artisti del centro Italia nel secondo Quattrocento. Si tratta di un'opera estremamente monumentale, con un trattamento magnifico della luce, astratta e immobile. • Lettura dei significati figurali o retorici del dipinto : Nell’abside, decorato con una conchiglia, vi è un uovo di struzzo che pende da una catenella d’oro, simbolo della Creazione e dell’Immacolata Concezione, simbolo dell’astratta e geometrica concezione della forma di Piero, simbolo di resurrezione e di vita eterna

  10. Livello visivo – strutturale: • Analisi degli elementi del linguaggio visivo utilizzato e della loro espressività: La linea è principalmente curva nella definizione delle figure umane, mentre si presenta spesso dritta nelle decorazioni architettoniche. La luce nel quadro proviene da sinistra ed è riflessa sulla spalla dell’armatura del conte di Montefeltro. • Analisi di particolari aspetti percettivi: Le direttrici del movimento delle strutture architettoniche, della volta a botte, delle volte laterali e delle pareti sembrano dirigersi verso il basso, al contrario le linee forza dei personaggi suggeriscono una spinta verso l’alto. In Maria convergono sia le linee forza degli elementi architettonici sullo sfondo, sia quelle dei personaggi. • Analisi dei criteri compositivi: Il quadro si sviluppa attorno a un unico asse di simmetria che attraversa per intero la Vergine. Tutti gli elementi sono simmetrici. Le sole eccezioni sono la figura del duca di Montefeltro e del Bambino che si dispongono in modo trasversale.

  11. Livello linguistico – espressivo • Analisi dei modi della raffigurazione: la pala di Brera ricorda con la sola figura di Gesù, bambino e uomo, sia la nascita che la passione di cristo. • Analisi dei sistemi di rappresentazione dello spazio e/o tempo e/o movimento: nell’opera si può notare un audace utilizzo della prospettiva centrale e il centro della prospettiva è identificabile con la testa della vergine. Tutti gli occhi dei personaggi sono a una stessa altezza.

  12. Livello extratestuale: il contesto e l’autore • Analisi dei criteri stilistici del dipinto nel contesto dello stile dominante dell’epoca: Piero della Francesca integra i contenuti filosofici, religiosi ed esoterici della cultura europea della seconda metà del '400 e li espone in una visione d'insieme tanto lucida e distaccata quanto rassicurante e serena • Analisi del contesto storico artistico in cui il dipinto è stato realizzato: La tavola fa parte delle opere commissionate ad Urbino da Federico da Montefeltro a Piero. • Analisi della funzione comunicativa del dipinto nell’ambito della società del tempo: L’opera è stata commissionata per celebrare la nascita dell'erede del duca Federico e per commemorare la morte successiva della moglie Battista Sforza.

  13. Valutazione critica del dipinto: • Individuazione dei rapporti di corrispondenza tra aspetti formali e contenuti: L’uovo di struzzo che pende dalla conchiglia al termine della volta a botte rappresenta la verginità di Maria. • Individuazione dell’originalità espressiva e iconografica in rapporto al contesto storico e culturale: a differenza delle altre rappresentazioni dei santi, nella pala di Brera i santi non possiedono un'aureola. Si tratta inoltre della prima rappresentazione della Vergine e di una sacra conversazione nell'interno di una chiesa. Al fine di non far diventare tale architettura pericolosamente descrittiva , e per mantenerne intatto il valore simbolico, Piero della Francesca progetta uno spazio di non facile e immediata comprensibilità.

  14. Resurrezione

  15. Dati preliminari • Tipologia del dipinto: Affresco • Titolo del dipinto: Resurrezione • Autore: Piero della Francesca • Data e luogo di realizzazione/collocazione originale: 1450 - 1463 Palazzo cittadino di Sansepolcro • Luogo di conservazione: Museo Civico Sansepolcro

  16. Livello tecnico – strutturale: • Descrizione del tipo di supporto del dipinto e delle materie pittoriche: Muro, supporto immobile. • Analisi della tecnica pittorica e delle modalità di stesura degli impasti cromatici: Realizzato con le classiche tecniche dell’affresco combinate con l’impiego di tempere.

  17. Livello iconico – rappresentativo • Descrizione del soggetto a livello preiconografico: Cristo risorto posto come vertice di un ideale gruppo piramidale la cui base è costituita da quattro soldati assopiti. • Individuazione dell’eventuale tema iconografico e delle relative fonti: Piero della Francesca raffigura Cristo con una gamba appoggiata al bordo del sepolcro, rigidamente frontale e immobile al centro della composizione. Sicuramente costituisce una fonte di ispirazione la resurrezione del Mantegna nel Polittico di S. Zeno • Confronto con la tradizione iconografica: L’iconografia della resurrezione di Cristo è stata variatamente interpretata durante i secoli. Alcuni artisti hanno raffigurato il Cristo in volo; altri in piedi al di fuori del sepolcro o seduto su un bordo; altri ancora nell’atto di scavalcarlo o in piedi sopra al bordo del sepolcro aperto. • Lettura dei significati figurali o retorici del dipinto: Cristo regge un vessillo che è simbolo della vittoria sulla morte, ricordata dal sangue vivo delle ferite. Il soldato senza elmo è probabilmente autoritratto di Piero

  18. Livello visivo – strutturale: • Analisi degli elementi del linguaggio visivo utilizzato e della loro espressività: L’affresco presenta una luce che cade da sinistra gettando ombre brune e chiarori rosati. Nelle vesti dei soldati si ha un’alternanza dei colori verde e rosso. La linea è principalmente curva nella definizione delle figure mentre si presenta spesso rettilinea negli elementi architettonici e naturalistici. • Analisi di particolari aspetti percettivi: La scena è fortemente scandita verticalmente dai fusti degli alberi e dal vessillo. Lo sguardo del Messia attira a sé i raggi della piramide compositiva. L’impianto fortemente geometrico è rotto dall’obliquità della lancia di un legionario e dalla linea del sarcofago. • Analisi dei criteri compositivi: La scena è composta in un ideale quadrato con base il selciato dove siedono i soldati, i lati delimitati dalle semicolonne e superiormente chiuso dall’architrave. Le diagonali del quadrato si incrociano in corrispondenza dell’ombelico del Cristo. La figura del Messia divide in due parti il paesaggio, a sinistra invernale, a destra estivo. Un’altra linea, il bordo superiore del sepolcro, divide orizzontalmente la scena: in basso il mondo vecchio, in alto il mondo rigenerato dal Cristo risorto.

  19. Livello linguistico – espressivo • Analisi dei modi della raffigurazione: Il volto di Cristo è tipicamente idealizzato. Lo sfondo è una mimesi di un’alba in un tipico paesaggio collinare aretino. • Analisi dei sistemi di rappresentazione dello spazio e/o tempo e/o movimento: Piero della Francesca era un matematico e geometra e per questo la prospettiva geometrica dell'opera appare stupefacente. L'affresco è stato realizzato in maniera che le guardie addormentate si trovassero all'altezza dell'osservatore e che Cristo fosse posto perfettamente frontale all’osservatore. Cristo appare sottratto alle leggi terrene e più che mai vicino all'osservatore.

  20. Livello extratestuale: il contesto e l’autore • Analisi dei criteri stilistici del dipinto nel contesto dello stile dominante dell’epoca: Nella Resurrezione ritroviamo svariati riferimenti allo stile dominante del tempo come la pittura fiamminga. • Analisi del contesto storico artistico in cui il dipinto è stato realizzato: Il dipinto venne realizzato verso la metà del XV secolo sotto commissione del governo cittadino di Borgo San Sepolcro. • Individuazione degli aspetti che legano il dipinto ai tratti fondamentali della cultura del tempo: Cristo si erge solenne e ieratico. • Analisi della funzione comunicativa del dipinto nell’ambito della società del tempo: Il celebre dipinto fu realizzato da Piero della Francesca per il Palazzo dei Conservatori dove ha sede l'attuale Museo Civico di Sansepolcro. Il soggetto allude alla città stessa, poiché si riteneva che Sansepolcro fosse stata fondata su alcune reliquie portate dalla Terra Santa.

  21. Valutazione critica del dipinto: • Individuazione dei rapporti di corrispondenza tra aspetti formali e contenuti: Nell’affresco si può identificare l’autoritratto dell’artista nel volto del secondo soldato da sinistra. Lo sguardo fisso di Gesù aveva il compito di “impressionare” i membri del comune di Borgo San Sepolcro che una volta si riunivano nella sala dove oggi si trova l’affresco. • Individuazione dell’originalità espressiva e iconografica in rapporto al contesto storico e culturale: La Resurrezione di Piero della Francesca si discosta della precedente tradizione trecentesca perché non raffigura il Cristo in volo, ma col piede saldamente fisso sul sepolcro per sottolineare la veridicità e la concretezza dell’evento.

  22. Madonna del Parto

  23. Dati preliminari • Titolo del dipinto: Madonna del Parto • Autore: Piero della Francesca • Data e luogo di realizzazione: prodotto tra il 1455 e il 1465 a Monterchi per la chiesa di Santa Maria di Momentana. • Eventuali mutilazioni, rifacimenti e restauri: L’opera fu più volte spostata a seguito di terremoti (1785 – 1917). L’ultimo restauro risale al 1992. • Luogo di conservazione: Museo della Madonna del Parto, Monterchi

  24. Livello tecnico – strutturale: • Descrizione del tipo di supporto del dipinto e delle materie pittoriche: affresco staccato su parete • Analisi della tecnica pittorica e delle modalità di stesura degli impasti cromatici anche rispetto alla tradizione: L’artista, utilizzando la classica tecnica per a creazione degli affreschi, dipinge l’opera molto rapidamente ed in sole 7 giornate lavorative.

  25. Livello iconico – rappresentativo • Descrizione del soggetto a livello preiconografico : Il soggetto iconografico dell’affresco è la Madonna. La mano sinistra è appoggiata su un fianco e la schiena è leggermente inarcata in avanti come a sorreggere il peso del ventre, mentre la mano destra apre la veste per mostrare l’avanzato stato di gravidanza. La rappresentazione è cinta da due angeli che. • Confronto con la tradizione iconografica: L’affresco della Madonna del Parto si inserisce in quel filone di dipinti che cercano di raffigurare l’immagine della Vergine nell’attesa del parto. • Lettura dei significati figurali o retorici del dipinto attraverso l’analisi di attributi iconografici, simboli, allegorie: La figura della Madonna è isolata al centro della scena, dove sembra dominare e sovrastare sugli altri personaggi. Il corpetto dell’abito è slacciato lasciando affiorare la camicia bianca sottostante, colore simbolo di purezza e verginità. Da notare è anche la scelta di utilizzare una tenda di broccato rosso, simbolo eterno di fecondità e resurrezione.

  26. Livello visivo – strutturale: • Analisi degli elementi del linguaggio visivo utilizzato e della loro espressività: La pittura di Piero della Francesca è caratterizzata dalla luminosità dei colori e da un rigoroso ordine compositivo • Analisi di particolari aspetti percettivi: La Madonna del Parto è caratterizzata da un forte arcaismo nella conformazione e nell’espressione dei personaggi. Importante, è anche l’utilizzo della simmetria: La scena mostra due angeli che, posti ai lati di un baldacchino di stoffa rossa, ne sollevano i lembi con gesto simmetrico permettendo così la vista, da parte dell’osservatore, della statuaria e umile vergine miracolosamente gravida. • Analisi dei criteri compositivi: Si ritrovano in quest’opera tutte quante le caratteristiche tipiche della sua arte, dall’uso magistrale del colore a quello compositivo e architettonico della prospettiva. La caratteristica che si voleva in questo caso mettere in luce è l’arcaismo del volto della Madonna.

  27. Livello linguistico – espressivo • Analisi dei modi della raffigurazione:. La Madonna incinta, con un appiattimento dell'aureola che diminuisce la sua identità di Madonna rendendola più donna, si presenta ritta in piedi e fiancheggiata dai due angeli simmetrici che sollevano la tenda per mostrarla.. • Analisi dei sistemi di rappresentazione dello spazio e/o tempo e/o movimento: Nell’opera si può notare un audace utilizzo della prospettiva centrale e il centro della prospettiva è identificabile con il volto della Vergine.

  28. Livello extratestuale: il contesto e l’autore • Analisi dei criteri stilistici del dipinto nel contesto dello stile dominante dell’epoca: Il soggetto che Piero decide di realizzare era molto diffuso dal momento che la Chiesa ne favoriva la divulgazione per contrastare le eresie. Pietro usa una prospettiva con un unico punto di fuga e richiama elementi tipici della pittura fiamminga.

  29. Valutazione critica del dipinto: • Individuazione dell’originalità espressiva e iconografica in rapporto al contesto storico e culturale: La Madonna del Parto rispecchia pienamente la cultura del tempo e soprattutto risponde a quel desiderio di poter rappresentare la grandezza della figura della Vergine, colta nel momento della difficoltà della gravidanza. L’affresco si adatta anche alle vicende storiche del periodo.

  30. Fonti • Le immagini provengono da wikimediacommons • Fonti Pala di Brera: • Pala di Brera. (4 gennaio 2014). Wikipedia, L'enciclopedia libera. Tratto il 4 gennaio 2014, 16:01 . • Le storie dell’Arte – Hoepli – ISBN: 9788820350192 • Sky Arte - L’universo magico di Piero della Francesca – 30 ottobre 2013 • Fonti Resurrezione: • Resurrezione (Piero della Francesca). (17 novembre 2013). Wikipedia, L'enciclopedia libera. Tratto il 4 gennaio 2014, 16:15 • Resurrezione di Gesù (Piero della Francesca) (31 dicembre 2013) Cathopedia, l’enciclopedia Cattolica. Tratto il 4 gennaio 2014, 16:30 • Storia dell’Arte, Dorfles, Buganza, Stoppa – Atlas – ISBN:9788826811031 • The Resurrection - Piero Della Francesca – BBC - www.youtube.com/watch?v=kQAbIMwZ92Y • Fonti Madonna del Parto • Storia dell’Arte, Dorfles, Buganza, Stoppa – Atlas – ISBN:9788826811031 • Madonna del Parto. (17 novembre 2013). Wikipedia, L'enciclopedia libera. Tratto il 4 gennaio 2014, 16:15 • Le storie dell’Arte – Hoepli – ISBN: 9788820350192

  31. Lavoro svolto da • Leonardo Archetti • Lorenzo Archetti • Fabio Mensi • Roberta Ribola • Luca Valtellini CLASSE 4L Liceo Scientifico delle Scienze Applicate Anno Scolastico 2013-2014 I.I.S. G. ANTONIETTI D’ISEO

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