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DIS LEGGE: Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 Roma, 8 marzo 1999

DIS LEGGE: Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 Roma, 8 marzo 1999 Le istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia funzionale e provvedono alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa

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DIS LEGGE: Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 Roma, 8 marzo 1999

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  1. DIS LEGGE: Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 Roma, 8 marzo 1999 Le istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia funzionale e provvedono alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa La progettazione e la realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione sono mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento 4. Gli obiettivi nazionali in percorsi formativi sono funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, e riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.

  2. MIUR n 4099/A/4 del 5/10/2004 Indica ai docenti di utilizzare misure compensative e dispensative al fine di evitare ricadute negative da un punto di vista sia didattico sia emotivo. Si fa riferimento solo agli studenti con dislessia, si precisa che può esser definita l’entità del disturbo solo attraverso protocolli diagnostici. Prot. N26/A 4° del 5 gennaio 2005 Oggetto: Iniziative relative alla Dislessia Fornisce indicazioni circa le iniziative da attuare relative alla dislessia, riguardo si ritiene di dover precisare che per l'utilizzazione dei provvedimenti dispensativi e compensativi possa essere sufficiente la diagnosi specialistica di disturbo specifico di apprendimento (o dislessia) e che tali strumenti debbano essere applicati in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale. Dipartimento per l'Istruzione ,Nota 1 marzo 2005 Prot. n.1787 Oggetto: Esami di Stato 2004-2005 - Alunni affetti da dislessia Predisporre ai docenti interni delle Commissioni esaminatrici un'approfondita conoscenza degli specifici disturbi dei candidati affetti da Dislessia per sensibilizzare le Commissioni stesse affinchè adottino, nel quadro e nel rispetto delle regole generali che disciplinano la materia degli esami, ogni opportuna iniziativa, idonea a ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti. Valutando anche la possibilità di riservare alle prove scritte, tempi più lunghi di quelli ordinari.

  3. ORDINANZA MINISTERIALE N.26 Prot.2578 del 15-3-2007 Al candidato sarà consentita l’ utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno. Per quanto riguarda gli studenti con disturbi di apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia), nel richiamare le disposizioni contenute nella circolare n. 28/2007, si conferma che non vi può essere nei loro confronti dispensa dalle prove scritte ma che, più opportunamente, viene consentito loro un tempo più disteso per lo svolgimento delle prove, prevedendo altresì che la valutazione delle stesse avvenga tenendo conto prevalentemente del contenuto più che della forma. Nota Ministeriale 4674 del 10 maggio 2007 Precisa che gli alunni non possono essere dispensati dalla lingua straniera in forma scritta durante gli esami ma è necessario che, anche durante gli esami, essi usufruiscano di misure compensative quali: - prolungamento del tempo della prova - valutazione della prova in base ai contenuti e non alla forma - compenso DOVUTO dello scritto con la prova orale

  4. Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Dipartimento per l'Istruzione Roma, 28 maggio 2009 In sede di scrutinio finale, appare doveroso che i Consigli di classe valutino con particolare attenzione le situazioni concernenti gli allievi con DSA, verificando che in corso d'anno siano state applicate le indicazioni inserite nelle note emanate da questo Ministero e siano stati predisposti percorsi personalizzati con le indicazioni di compenso e dispensa, e considerando in ogni caso se le carenze presenti in questi allievi siano o meno da imputarsi al disturbo di apprendimento. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA n.122, del 22 giugno 2009 Art.10 valutazione degli alunni con difficoltà specifica dell’apprendimento 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attivita' didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti piu' idonei. 2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalita' di svolgimento e della differenziazione delle prove.

  5. LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico (Pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre 2010, n.170.) La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica Il Presidente della Repubblica Art 1: Riconoscimento e definizione di ciascun DSA Art 2: Finalità della legge in materia di DSA Garantire il diritto all’istruzione Favorire il successo scolastico Ridurre i disagi relazionali ed emozionali Adottare modalità di valutazione e di verifica adeguate alle necessità formative degli studenti Preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori Favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi Incrementare la rete di comunicazione Assicurare eguali possibilità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale Art 3: Diagnosi La diagnosi dei DSA è effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici assicurati dal servizio nazionale. E’ compito della scuola intervenire tempestivamente per individuare i casi sospetti di DSA

  6. Art 4: Formazione nella scuola Istituire programmi di formazione del personale docente e dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado. Art 5: Misure educative didattiche di supporto Gli studenti DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi. Le istituzioni scolastiche garantiscono: Didattica individualizzata e personalizzata Introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative Per l’insegnamento delle lingue straniere, l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e ritmi graduali di apprendimento, prevedendo ove è necessario anche la possibilità di esonero. Misure del comma 2 sottoposte periodicamente a verifica Adeguate forme di verifica e di valutazione Art 6: Misure per i famigliari I famigliari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell’istruzione con DSA, impegnati nell’assistenza delle attività scolastiche a casa hanno il diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili. Art 7: Disposizioni di attuazioni Si provvede, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della seguente legge ad emanare linee guida per la predisposizione di protocolli regionali, da stipulare entro i successivi sei mesi.

  7. DECRETO MINISTERIALE N. 5669 DEL 12 LUGLIO 2011 NOVITA’ Articolo 2 : Individuazione di alunni e studenti con DSA 1. Le istituzioni scolastiche provvedono a segnalare alle famiglie le eventuali evidenze, riscontrate nelle prestazioni quotidiane in classe e persistenti nonostante l’applicazione di adeguate attività di recupero didattico mirato, di un possibile disturbo specifico di apprendimento, al fine di avviare il percorso per la diagnosi ai sensi dell’art. 3 della Legge 170/2010. 2. Gli Uffici Scolastici Regionali attivano tutte le necessarie iniziative e procedure per favorire il rilascio di una certificazione diagnostica dettagliata e tempestiva da parte delle strutture preposte. 3. La certificazione di DSA viene consegnata dalla famiglia ovvero dallo studente di maggiore età alla scuola o all’università, che intraprendono le iniziative ad essa conseguenti

  8. Articolo 4: Misure educative e didattiche 2. I percorsi didattici individualizzati e personalizzati articolano gli obiettivi, compresi comunque all’interno delle indicazioni curricolari nazionali per il primo e per il secondo ciclo, sulla base del livello e delle modalità di apprendimento dell’alunno e dello studente con DSA, adottando proposte di insegnamento che tengano conto delle abilità possedute e potenzino anche le funzioni non coinvolte nel disturbo 4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego degli opportuni strumenti compensativi, curando particolarmente l’acquisizione, da parte dell’alunno e dello studente, con DSA delle competenze per un efficiente utilizzo degli stessi. 5. L’adozione delle misure dispensative è finalizzata ad evitare situazioni di affaticamento e di disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici individualizzati e personalizzati Articolo 5 Interventi didattici individualizzati e personalizzati 1. La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, con l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate.

  9. Articolo 6 Forme di verifica e di valutazione 3. Le Commissioni degli esami di Stato assicurano, altresì, l’utilizzazione di idonei strumenti compensativi e adottano criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, anche con riferimento alle prove nazionali INVALSI previste per gli esami di Stato, sia in fase di colloquio. 5. Si possono dispensare alunni e studenti dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d’anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate: - certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte; - richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall’allievo se maggiorenne; - approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base delle risultanze degli interventi di natura pedagogico-didattica, con particolare attenzione ai percorsi di studio in cui l’insegnamento della lingua straniera risulti caratterizzante (liceo linguistico, istituto tecnico per il turismo, ecc.). In sede di esami di Stato, conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione, modalità e contenuti delle prove orali – sostitutive delle prove scritte – sono stabiliti dalle Commissioni, sulla base della documentazione fornita dai consigli di classe. I candidati con DSA che superano l’esame di Stato conseguono il titolo valido per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado ovvero all’università.

  10. 6. Solo in casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunno o lo studente possono – su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del consiglio di classe - essere esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato. In sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione Art. 8 Centri Territoriali di Supporto 1. Al fine di garantire l’attuazione delle disposizioni contenute nel presente decreto, le Istituzioni scolastiche attivano tutte le necessarie iniziative e misure per assicurare il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA. In particolare, le istituzioni scolastiche possono avvalersi del supporto tecnico-scientifico fornito dalla rete predisposta dal MIUR, anche attraverso i Centri Territoriali di Supporto (CTS) istituiti con il progetto “Nuove Tecnologie e Disabilità”. I CTS possono essere impiegati come centri di consulenza, formazione, collegamento e monitoraggio ed essere interconnessi telematicamente

  11. LEGGE REGIONALE N.152 DISPOSIZIONE IN FAVORE DE SOGGETTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’ APPRENDIMENTO Articolo 1: finalità ed ambito di applicazione Articolo 2: iniziative di formazione sensibilizzazione Articolo 3: interventi per la formazione del personale docente, atte all’individuazione precoce e al tempestivo intervento di percorsi didattici specifici Articolo 4: contributi, la Regione prevede l’erogazione di contributi alle famiglie, finalizzati all’acquisto di strumenti tecnologici, per facilitare i percorsi didattici degli strumenti e favorire lo studio al domicilio dei soggetti DSA Articolo 5: interventi in ambito sanitario, la Regione sostiene le attività diagnostiche e riabilitative rivolti ai soggetti con DSA, l’identificazione di centri di riferimento per la diagnosi ed il trattamento dei soggetti con DSA Articolo 6: Concorsi regionali, la Regione garantisce pari opportunità ai soggetti DSA, sia nei bandi di concorso sia durante lo svolgimento delle prove concorsuali Articolo 7: Programmazione regionale, riguardo agli interventi ed iniziative nell’ambito dell’istruzione e formazione, i quali sono compresi nella programmazione Articolo 8: Norma finanziaria, spesa finanziaria per: ”Mantenimento dei livelli essenziali di assistenza”. “Sviluppo di un sistema educativo di istruzione e formazione professionale di qualità”. “Promozione e sostegno alla famiglia e ai minori”.

  12. TAVOLO DI APPROFONDIMENTO TECNICO (GAT) SUI DISTURBI DELL’ APPRENDIMENTO PROMOSSO DA REGIONE LOMBARDIA E DALLE ASSOCIAZIONI E DA ORDINI PROFESSIONALI (esito ultimo) Approvato un modello di relazione unico per predisporre la diagnosi di DSA Obbligatorietà della presenza della firma in diagnosi dei tre professionisti: neuropsichiatra, psicologo e logopedista, che devon esser coinvolti nel percorso diagnostico CERTIFICAZIONE DI DSA: Requisiti necessari per l’inserimento negli elenchi dei soggetti autorizzati ad effettuare la prima certificazione diagnostica dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento secondo quanto previsto dall’Accordo tra Stato e Regioni del 25 Luglio 2012 su “indicazioni per la diagnosi e certificazione dei disturbi dell’apprendimento” Equipe multidisciplinare Documentata esperienza dei soggetti componenti dell’equipe nell’attività diagnostica dei DSA Dichiarazione ed impegno a rispettare le Raccomandazioni per la pratica clinica dei DSA e il relativo aggiornamento, nonché il risultato della Consensus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità in merito a : Procedure diagnostiche utilizzate Formulazione della diagnosi

  13. QUESTIONARIO IPDA Questionario osservativo rivolto agli insegnanti e operatori psicopedagogici di bambini frequentanti l’ultimo anno della scuola dell’infanzia. Due versioni: Individuale Di gruppo Finalità: rispondere al bisogno di intervenire precocemente ed efficacemente per ridurre il problema delle difficoltà dell’apprendimento. Informa rispetto ad un punteggio globale ed a punteggi in sotto aeree Profilo funzionale, informazioni indicative rispetto ai prerequisiti da rinforzare mediante attività ad hoc Rilevabile a 5 anni, le competenze dovrebbero esser già acquisite! Compilato dagli insegnanti Gli insegnanti sono a contatto quotidiano con i bambini I bambini in un ambiente famigliare non sono portati ad alterare il loro comportamento spontaneo l’ambiente scolastico è adatto per programmare attività che evidenziano le capacità dei bambini

  14. Strumento ottimo per lo screening: velocità di somministrazione, costi relativi e modalità facile. Scelta degli Item da osservare: Predittività dimostrata sperimentalmente, indici individuati dalla teoria e dalla ricerca Task analysis, la scomposizione di un compito complesso nei processi elementari in cui si articola Formulazione degli item chiara in modo da ridurre le ambiguità. Espressi come affermazioni positive Tempo di somministrazione: si consiglia ad Ottobre , predisporre l’attività di potenziamento nel corso dell’anno e ricompilare il questionario a Maggio. Nella scheda individuale, la valutazione delle affermazioni espresse dagli item, utilizzano una scala a 4 livelli che corrispondo a queste risposte: Per niente/ mai Poco/a volte Abbastanza/il più delle volte Molto/sempre Le risposte richiedono un giudizio sulla frequenza con cui si manifesta un determinato comportamento. NON SOPRAVVALUTARE ! Nella scheda di gruppo, le risposte si riferiscono al possesso o meno di una determinata abilità

  15. STRUTTURA DELLO STRUMENTO 43 item suddivisi in : Abilità generali Abilità specifiche Gli item delle abilità generali: Item dal 1 al 9: Aspetti comportamentali, autonomia, interesse, motivazione, adeguamento alle regole, collaborazione, concentrazione. Item dal 10 al 11: Motricità, coordinazione e motricità fine Item dal 12 al 14: Comprensione linguistica, Item dal 15 al 19: Espressione orale, lessico, capacità morfosintattiche Item dal 20 al 23: Metacognizione, consapevolezza e controllo sui processi cognitivi Item dal 24 al 33: Abilità cognitive, memoria verbale, abilità visuospaziali ed orientamento Gli item delle abilità specifiche: Item dal 34 al 40: Pre-alfabetizzazione, capacità metalinguistiche come la consapevolezza fonologicae alla comprensione della relazione del linguaggio scritto e parlato Item dal 41 al 43: Pre-matematica, piccole quantità, confronto e piccoli ragionamenti

  16. CALCOLO ED INTERPRETAZIONE DEI PUNTEGGI CALCOLO punteggio Totale punteggio di una singola area INTERPRETAZIONE confronto con dati normativi PUNTEGGI Dati normativi: punteggi tipici attribuiti ai bambini all’inizio dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia Campione formato da 6112 bambini di cui 3098 maschi e 3014 femmine. Età media 63,8 mesi, provenienti da 314 scuola dell’Infanzia distribuite in tutto il territorio italiano.

  17. Qui si distribuiscono la maggio parte dei punteggi,questa fascia corrisponde ai punteggi dei bambini che non dovrebbero incontrare grandi 10 percentile difficoltà Bambini NON patologici ma bisognosi di attenzione e potenziamento

  18. Fasce percentili in cui è suddivisa la prestazione di tutti i bambini INTERPRETAZIONE DELLE QUATTRO FASCE DI RISCHIO Ad alto rischio e con elevata richiesta di intervento immediato: tutti quei bambini il cui punteggio totale risulti inferiore al 10 percentile A rischio medio /alto e con richiesta di attenzione, tutti quei bambini il cui punteggio risulti dal 11 esimo percentile al 20 esimo percentile A rischio medio/basso e con prestazione sufficiente rispetto al criterio tutti quei bambini il cui punteggio totale cada dal 20 esimo al 50 esimo percentile A basso rischio e con criterio pienamente raggiunto tutti quei bambini il cui punteggio totale risulti superiore al 51 esimo percentile Considerando i punteggi delle sottoaree 1 profilo funzionale UTILE PER IL POTENZIAMENTO Per il primo e secondo gruppo si consiglia di utilizzare una batteria di prove di approfondimento rivolte a valutare in modo più specifico le abilità che si ritengono prerequisite degli apprendimenti scolastici. Criticità: Essendo sottoposto alla valutazione personale dell’insegnante, possibili BIAS del valutatore

  19. PERCHè E’ UN BUON TEST??? Perchè è ATTENDIBILE e VALIDO! Attendibilità: capacità di non risentire di fattori esterni, quali il momento della compilazione o le caratteristiche del compilatore, e da fattori interni, quali l’ambiguità della formulazione delle domande. Sono state calcolate due stime di attendibilità dello strumento: Accordo tra osservatori indipendenti Test re-test L’attendibilità tra osservatori diversi ha una correlazione abbastanza buona, essa conferma che l’IPDA è stato formulato in maniera chiara e le risposte non sono condizionate da chi compila il questionario. La stima di Test Re-test è stata realizzata da 15 insegnanti che hanno ricompilato lo stesso questionario a distanza di un mese, la correlazione tra i punteggi ottenuti dalla prima e dalla seconda compilazione è alta, essa conferma una buona attendibilità dello strumento.

  20. Validità: è la capacità di misurare realmente ciò che si vuole misurare. VALIDITà CONCORRENTE La validità dell’ IPDA è stata valutata dalla concordanza ottenuta dai punteggi di questo questionario osservativo e quelli ottenuti utilizzando prove già validate. VALIDITa’ PREDITTIVA La validità dell’IPDA è stata verificata dalla capacità di prevedere il livello raggiunto dagli apprendimenti scolastici di base al fine del primo anno della scuola primaria. Attraverso la somministrazione di strumenti necessari per porre la diagnosi di DSA negli anni successivi della scuola primaria è stato verificato che: IL PUNTEGGIO DEL QUESTIONATIO CORRELA IN MODO SIGNIFICATIVO CON LE PRESTAZIONI ALLA BATTERIA DI PROVE PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

  21. STILI DI APPRENDIMENTO Diversità Stili cognitivi diversi Intelligenze multiple (Gardner) Lo Stile di apprendimento è un modo stabile e tipico di percepire, di elaborare le informazioni , di immagazzinarle e di recuperarle Lo stile come modalità sensoriale canali sensoriali che ci permettono di percepire gli stimoli Lo stile come modalità di elaborazione delle informazioni, essi si differiscono sulla base delle strategie cognitive utilizzate per risolvere un compito

  22. Quattro canali preferenziali in cui l’informazione può esser percepita: Visivo verbale: attraverso la letto/scrittura, informazioni visive che si devono codificare in linguaggio. Strategie: prender appunti in classe e rileggerli, riassumere per iscritto quanto si è letto, elencare per iscritto ciò che si desidera ricordare Visivo Non verbale: si acquisiscono le informazioni per immagini, fotografie, simboli, mappe concettuali, grafici. Visual Learning grazie alla memoria visiva. Stretegie: usare disegni e mappe multimediali, usare il colore nel testo per evidenziare le parole chiave e nelle mappe per differenziare i diversi contenuti a livelli gerarchici, creare mappe mentali per rievocare il contenuto. Uditivo: si privilegia l’ascolto per acquisire informazioni, sfruttano l’ascolto della lezione, la discussione ed il confronto con un compagno Strategie: prestare attenzione alla lezione in classe, sfruttare la verbalizzazione delle informazioni pregresse su un dato argomento, registrare la lezione, registrare anche la propria voce mentre si ripete, trasformare il libro in formato audio, utilizzare audiolibri. Cinestetico: sfrutta le attività concrete, come fare esperienza concreta e diretta su un problema Strategie: trasformare in pratica ciò che si deve studiare

  23. Diverse modalità di elaborazione delle informazioni acquisite: Globale: Si focalizzano sugli aspetti globali, partono da una visione d’insieme per analizzare i particolari Analitico: Preferenza per il dettaglio, si focalizzano sui particolari arrivando in un secondo momento ad una visione d’insieme Sistematico: Si procede in maniera graduale , analizzando tutte le diverse variabili Intuitivo: Si lavora tramite la formulazione di un’ipotesi e si cerca di confermarla Visuale: Elabora le informazioni per le loro caratteristiche visuospaziali Verbale: Predilige il codice linguistico Convergente: Procede secondo la logica e in base alle informazioni che si possiedono Divergente: Procede autonomamente e creativamente con la possibilità di generare nuove proposte Impulsivo: Risponde più rapidamente Riflessivo: Stile più lento ed accurato

  24. CARATTERISTICHE DEI DSA: Quattro canali preferenziali in cui Stili di elaborazione l’informazione può esser percepita: Visivo verbale:Analitico/ Globale Visivo Non verbale Visuale / Verbale Uditivo. Convergente / Divergente Cinestetico Impulsivo / Riflessivo Sistematico / Intuitivo

  25. Verbale: caratterizzato da uso di Parole e fa riferimento al libro Sfrutta la spiegazione orale attraverso Il canale uditivo, difficili i riferimenti al testo Visuale: riferimenti iconici del testo, Cartelloni, mappe concettuali, Immagini e schemi Sfrutta tutti i riferimenti iconici forniti Dall’insegnante attraverso il Canale visivo Globale: idea generale Dell’argomento, evidenziando le Macrorelazioni e la macrostruttura Attivano informazioni pregresse Per entrare nel contenuto con Maggiore efficacia Analitico: dettagli, ogni aspetto declinato singolarmente Difficoltà nel declinare l’informazione In serie Stili di insegnamento dell’insegnante Stili di apprendimento DSA Sistematico: spiegazione conforme Alla dettagliata scaletta degli argomenti Utile per scomporre gli argomenti complessi Intuitivo: l’esposizione varia in Base in base ai rimandi e alla curiosità dei ragazzi Beneficiano del ragionamento intuitivo Ed imparano a trarre inferenza Sugli argomenti

  26. DIFFICOLTA’ DI DECODIFICA COMPRENSIONE RIELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI DIFFICOLTA’ NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO E STRATEGIE DIFFICOLTà NEL TRATTENERE L’INFORMAZIONE DELLA MEMORIA A BREVE TERMINE E NELLA MEMORIA DI LAVORO. Proporre una diversa modalità di accesso delle informazioni: la lettura con le orecchie. Utilizzare gli indici testuali per far ipotesi sul contenuto, per attivare le conoscenze pregresse, per la creazione di mappe concettuali MEMORIZZAZIONE RECUPERO CONTENUTI

  27. DIFFICOLTA’ DI DECODIFICA COMPRENSIONE RIELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Semplificare e riassumere i contenuti può avere dei vantaggi sull’immediato ma non favorisce l’autonomia del bambino. Migliore strategia è il Modeling. Lavorare sugli indici testuali. . Segmantere il testo . Priming . Individuare le parole chiave . Evidenziare le parti salienti MEMORIZZAZIONE RECUPERO CONTENUTI

  28. DIFFICOLTA’ DI DECODIFICA COMPRENSIONE RIELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Riorganizzare il materiale attraverso una modalità facilmente visualizzabile. La rielaborazione può avvenire nel passaggio diretto dagli indici testuali alla mappa e nella sintesi di essa MEMORIZZAZIONE RECUPERO CONTENUTI

  29. DIFFICOLTA’ DI DECODIFICA COMPRENSIONE RIELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Difficoltà specifica nei ragazzi DSA nella MBT, naming, nel memorizzare nomi e termini specifici. Per questa disabilità viene consentito l’uso di strumenti compensativi MEMORIZZAZIONE RECUPERO CONTENUTI

  30. DIFFICOLTA’ DI DECODIFICA COMPRENSIONE RIELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Il controllo deve esser svolto in autonomia . Uso del registratore MEMORIZZAZIONE RECUPERO CONTENUTI

  31. COMPRENSIONE TESTI NARRATIVI SEGMENTARE IN PERIODI IL BRANO ASSOCIARE AD OGNI PERIODO UN’IMMAGINE EVIDENZIARE LE INFORMAZIONI Più IMPORTANTI FORNIRE SCHEMI PRE-IMPOSTATI COME GUIDE CHE POSSANO PORTARE L’ATTENZIONE SULLE INFORMAZIONI Più IMPORTANTI FORNIRE DOMANDE CIRCOSTANZIATE ATTE A PORRE L’ATTENZIONE PROPRIO SULLE INFORMAZIONI ESSENZIALI STRATEGIE PER RISPONDERE A DOMANDE DI COMPRENSIONE SI SOLLECITA L’ALUNNO AD UTILIZZARE LE FUNZIONI ‘TROVA’, ‘COPIA ED INCOLLA’ SI CONSIGLIA DI SOTTOLINEARE LA RISPOSTA NEL TESTO E NON FARLA RICOPIARE IN BELLA COPIA

  32. STRATEGIE PER SCRIVERE FAVORIRE L’USO DELLO STAMPATO MAIUSCOLO EVITARE DI FAR SCRIVERE IN BRUTTA COPIA PRIVILEGIARE LE FRASI SEMPLICI, BREVI E SINTATTICAMENTE POCO COMPLESSE PRIVILEGIARE L’USO DEL PC SUGGERIRE L’UTILIZZO DELLA SINTESI VOCALE USARE IL CORRETTORE ORTOGRAFICO E NON LA CORREZIONE AUTOMATICA STRATEGIE PER PRENDERE APPUNTI UTILIZZARE LE IMMAGINI MENTALI COME STRATEGIE UTILI PER L’APPRENDIMENTO, TRADURLE IN DISEGNI UTILIZZARE IL REGISTRATORE FAVORIRE L’USO DELLA SMARTPEN ‘LIVESTRIBE’ ANCORARSI AL LIBRO CARTACEO SE IL TESTO POSSIEDE BUONI INDICI VISIVI, COLLEGARE PARTI CON FRECCE ED APPUNTARSI QUALCOSA-. SE IL LIBRO E’ DIGITALE CON UN BUON PROGRAMMA DI EDITOR è POSSIBILE SOTTOLINEARE IN DIVERSI COLORI ED AGGIUNGERE DIVERSE E COLORATE FRECCETTE CHE COLLEGANO GLI ELEMENTI CON ORDINE DI CAUSA ED EFFETTO

  33. STRATEGIE PER PRODURRE RIASSUNTI CREARE MAPPA DEI PUNTI ESSENZIALI RIORDINARE I VARI PUNTI PER RICOSTRUIRE I CONTENUTI La mappa sarà una traccia per favorire la comprensione del testo e per la successiva rielaborazione. Inizialmente potrà esser fornita dall’insegnante, quando il ragazzo sarà abile con le mappe sarà lui stesso a strutturare i punti essenziali. NO TESTI SCRITTI A MANO IN CORSIVO ILLEGIBILE PER UN DSA Se il testo è un libro digitale: seguire gli indici testuali e con la sintesi vocale evidenziare i passaggi più importanti. Utile dividere il testo in sequenze e dare dei titoli da poter utilizzare per guidare la stesura

  34. STRATEGIE PER SCRIVERE TEMI Separare il momento dell’ideazione dal momento della stesura Utili le mappe per abbozzare una prima elaborazione ed un primo ordine di stesura: Brainstorming, realizzazione della mappa mentale, una struttura a raggiera organizzata intorno ad una parola. Visualizzazione globale in cui sono espresse le relazioni tra le parti. In seguito si approfondirà ogni idea in ordine di stesura Mappa come supporto alla scrittura, in cui i nodi suggeriscono le informazioni da inserire

  35. SOLLECITARE L’AUTOCORREZIONE indicare con un pallino ad inizio riga la presenza dell’errore analisi dell’errore: aumento consapevolezza! creare schemi delle regole riascoltare la parola sbagliata con la sintesi vocale usare il menu a finestrella AUMENTA IL SENSO DI EFFICACIA

  36. LA MATEMATICA: ESPRESSIONI E PROBLEMI [3 + ( 4 x 6 ) + 12 x ( 63 : 7 )]+ 32= [3 + 24 + 12 x 9 ] + 32 = [ 3 + 24 + 108 ] + 32 = 135 + 32 = 167

  37. Problemi: Strategie per scegliere le informazioni utili Capire quali sono le informazioni non necessarie Individuare le informazioni implicite Capire se mancano delle informazioni utili per la risoluzione del problema Tradurre dal codice linguistico a quello matematico Aiutare il ragazzo a mettere in relazione la domanda del problema con i dati che possiede. Sentire con la sintesi vocale il testo, selezionare con colori diversi i dati della domanda. Utile suggerire di rappresentare graficamente il problema

  38. STRATEGIE PER RISOLVERE I PROBLEMI LEGGERE (per comprendere) PARAFRASARE ( con le parole proprie) EVIDENZIARE le informazioni importanti (dati e domanda) SCRIVERE i dati in modo completo VISUALIZZARE (un’immagine o un diagramma) RAPPRESENTARE graficamente o usare il materiale IPOTIZZARE un piano di risoluzione SCEGLIERE l’operazione adatta FARE UNA STIMA CALCOLARE •VERIFICARE calcoli con la prova o con la calcolatrice ESEGUIRE il diagramma SCRIVERE la risposta in modo completo

  39. LE LINGUE STRANIERE Meglio lingue trasparenti! Per le lingue straniere il percorso di apprendimento è inverso a quello della lingua madre Approccio multisensoriale alla lingua! Associare alla parola l’immagine aumenta il lessico. LABELING Disporre di strumenti compensativi, uso del dizionario online e traduttore .

  40. Per la comprensione del testo: Lavorare sugli indici testuali Priming Individuare a colpo d’occhio le parole conosciute Con la funzione ‘trova’ cercare nel testo le parole contenute nella domanda Rispondere con il copia ed incolla dal testo Per la Grammatica: Schede riassuntive delle principali regole grammaticali Tabelle delle regole lineari e sobrie nella scelta dei caratteri Tavole per la costruzione della frase; es. frase interrogativa: do/sogg/ verbo senza il to? Per i verbi irregolari associare un immagine che rafforza l’apprendimento FAVORIRE LO STRUMENTO DI PIù STRUMENTI E CANALI : INTERNET, CANZONI IN LINGUA, ENCICLOPEDIE MULTIMEDIALI, RICERCHE SU ARGOMENTI DI INTERESSE..

  41. STORIA E GEOGRAFIA Cogliere i contenuti dagli organizzatori anticipati ( titolo generale e titoli dei paragrafi) essi più gli indici testuali daranno l’ossatura alla mappa. Con la spiegazione in classe la mappa potrà esser completata. NON esistono mappe giuste o sbagliate, ESISTONO mappe personali funzionali al recupero delle informazioni MAPPE: Strutture gerarchiche Nei nodi concettuali solo parole chiave Usare riferimenti visivi Sulle frecce possono esser scritte le parole ponte o domande per ritrovare facilmente le risposte Usare il copia ed incolla Usare diversi colori INSEGNARE AI RAGAZZI AD USARE MAPPE Fornire ai ragazzi mappe realizzate dagli adulti MODELING Proporre attività su mappe esistenti Costruire una mappa condivisa Fornire mappe incomplete che l’alunno dovrà compilare Prevedere degli esercizi di passaggio tra gli indici testuali e le mappe

  42. METODO DI STUDIO Strategie: modo produttivo di impiegare le proprie risorse e i propri punti di forza. Favorire in classe l’attivazione delle conoscenze pregresse sull’argomento BRAINSTORMING : produzione delle idee eliminando l’aspetto valutativo, stimolazione e interazione casuale di idee attraverso l’ascolto reciproco A CASA: Stima del tempo Organizzazione Affrontare lo studio in diverse tappe: giorno della lezione- prima della lezione successiva- prima della verifica Per il ripasso creare un file audio del testo per riascoltare il materiale

  43. VALUTAZIONE Ogni rilevazione degli apprendimenti, delle strategie impiegate e del metodo di studio utilizzato. Valutare il percorso compiuto dall’alunno, i progressi acquisiti , l’impegno, le conoscenze acquisite, le strategie utilizzate ed il grado di autonomia. Valutare il contenuto e non la forma Segnare le parti corrette della verifica e non gli errori LE VERIFICHE SONO PREFERIBILI SE….. Preparate in modo CHIARO con un carattere leggibile Arial con interlinea doppia NON scritte a mano e se necessario in STAMPATO MAIUSCOLO Predisporre esercizi a complessità crescente EVITARE di richiedere definizioni o dati a memoria In grammatica e in matematica sono preferibili GLI ESERCIZI che richiedono l’applicazione di concetti piuttosto che il richiamo di definizioni Favorire risposte A CROCETTA, vero o falso o domande che richiedono risposte brevi a pc , potendo utilizzare il copia ed incolla Ove possibili predisporre verifiche MONOTEMATICHE Dare indicazioni chiare su come dev’esser svolto l’esercizio Consentire tempi più lunghi o DIVIDERE LA VERIFICA in diverse parti Programmare le interrogazioni orali Sollecitare l’ascolto delle interrogazioni degli altri

  44. NOME ARTICOLO VERBO AGGETTIVO PREPOSIZ IL x CANE x CORRE x VELOCE x SUL x IN GRAMMATICA: Fornire una tabella riassuntiva nella quale crocettare la risposta corretta, es. Anche per i verbi fornire uno schema che riduca le difficoltà di richiamare in memoria le etichette verbali proprie dell’analisi consento loro di concentrarsi sul verbo da analizzare PRATO x parlavo Voce del verbo Coniungazione parlare Coniungazione prima modo indicativo tempo Imperfetto persona 1 singolare

  45. Per le verifiche di matematica: Non far copiare gli esercizi Valutare le conoscenze su teorie e postulati attraverso la loro applicazione piuttosto che domandare definizioni Esercizi con risposte Vero o Falso Evitare esercizi che presuppongono la capacità di orientarsi sulla linea dei numeri Testi dei problemi chiari e se possibile renderli in forma grafica

  46. F V SI NO Quando due frazioni hanno lo stesso Scrivi una frazione doppia di 5/6 e Denominatore , la frazione maggiore è trova il numero quadruplo di 36? Quella con numeratore maggiore Marco possiede 265 figurine, aggiungendo Con 73 figurine in più, Marco , che ne 73 in piu ne avrà tante quante Francesco, possiede gia 265, ne avrà tante Quante figurine ha Francesco? Quante Francesco? Quante figurine possiede Francesco?

  47. VERIFICHE DI INGLESE Privilegiare la produzione orale anziché quella scritta Tener in considerazione il contenuto e non gli errori Le consegne degli esercizi devon esser chiare e semplici, se non lo fossero tradurre le consegne in italiano perché nella lingua inglese potrebbero non esser comprese Per la valutazione del lessico fornire al bambino delle immagini da associare al nome Fornire consegne per i dialoghi in prima persona anziché in 3 persona Preferibili esercizi di completamento rispetto a quelli di riordinamento della frase ….…….is six and Four? ………..is your name? Four / is / how/ six / much / and ? Your / what / name / is ?

  48. VERIFICHE DI STORIA Difficoltà a memorizzare nomi e termine specifici Nomi di personaggi Costruire una mappa da tenere durante l’esposizione e di battaglie, date NON proporre verifiche con documenti e lunghi testi da leggere EVITARE questionari a scelta multipla Si consigliano : Verifiche a domande aperte che richiedono risposte BREVI Esercizi di completamento avendo a disposizione una lista di parole da scegliere Se gli studenti sono abituati a fare mappe si può valutare la loro conoscenza attraverso questo strumento VERIFICHE DI GEOGRAFIA Lavorare su cartine mute con riferimenti iconografici Fornire cartine da completare Far realizzare loro cartelloni pubblicitari rispetto all’argomento Strutturare prove in cui si possa abbinare una definizione alla parola chiave

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