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S.L.O.CS. Novembre 2003. RICERCHE DESK.

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  1. S.L.O.CS Novembre 2003

  2. RICERCHE DESK La ricerca ha riguardato l’analisi della programmazione comunitaria, nazionale, regionale, provinciale e sub-provinciale nonché dei principali comparti produttivi del territorio della provincia di Cosenza, con la produzione di oltre 60 report di sintesi. In particolare sono state considerate le seguenti aree tematiche: • RISORSE NATURALI • RISORSE CULTURALI • RISORSE UMANE • SISTEMI TERRITORIALI • SISTEMI PRODUTTIVI • SISTEMI ISTITUZIONALI

  3. RISORSE NATURALI

  4. 1/5 Per la realizzazione dell’analisi delle risorse naturali sono stati effettuatistudiritenutiindispensabiliper: • poter usufruire di un quadro complessivo sul patrimonio naturale del territorio provinciale; • poter individuare le positività e le criticità in materia di sviluppo dell’occupazione. Documentazione approfondita • Progetto di marketing territoriale della provincia di Cosenza; • POR Calabria 2000-06 – Asse I Risorse Naturali: I Sistemi Naturali; • La Rete Ecologica Regionale; • L’Accordodi Programma IN.F.E.A.

  5. 2/5 L’ANALISI DEL SETTORE Il territorio è dotato di uninestimabile patrimonio naturalisticosia nell’entroterra (le confluenze, i pantani, le torbiere, le cascate), sia nella costa (le foci, le scogliere, le grotte, le spiagge) e sia nei fondali marini, ma soprattutto: 2 Parchi Nazionali (Parco Nazionale della Sila e Parco Nazionale del Pollino). 7 Riserve Naturali Biogenetiche Statali (Trenta Coste, Serra Nicolino-Piano d’Albero, Gallopane, Golia Corvo, Macchia della Giumenta-San Salvatore, Tasso-Camigliatello Silano, Iona-Selva della Guardia). 3 Riserve Naturali Orientate Statali (Valle del Fiume Lao, Fiume Argentino, Gole del Raganello). 1 Riserva Biogenetica Guidata Statale (I Giganti del Fallistro). 2 Riserve Naturali Regionali (Foce del Fiume Crati, Bacino del Fiume Tarsia). 2 Oasi di Protezione WWF (Cozzo del Pesco, Scogli di Isca). 2 Aree Naturali di Nuova Istituzione (Riserva Marina della Riviera dei Cedri, Parco Naturale Regionale della Catena Costiera).

  6. 3/5 Gli interventi previsti nel settore tendono a coniugare gli obiettivi della tutela e della conservazione con quelli dello sviluppo compatibile • l’Accordo di Programma IN.F.E.A prevede una serie di interventi finalizzati all’avvio e al rafforzamento di politiche di sviluppo sostenibile, di informazione ed educazione ambientale attraverso la costituzione e la diffusione sul territorio dei Laboratori Territoriali e dei Centri d’Esperienza; • la misura 1.5 (Sistemi Naturali) interviene nel recupero e nel miglioramento dei sistemi naturali, nella logica di ripristinare e ottimizzare le funzioni idrauliche e idrogeologiche del territorio attraverso interventi di tipo manutentivo che valorizzino gli effetti positivi esercitati dal bosco e dall’agricoltura; • la Rete Ecologica Regionale persegue obiettivi e strategie in quei territori caratterizzati da forti valenze ambientali, paesaggistiche e culturali in una logica che sottende al recupero e alla valorizzazione attraverso il miglioramento della qualità del patrimonio naturalistico e culturale, accrescendo l’offerta di professionalità adeguate, di beni e servizi in un’ottica di promozione dello sviluppo sostenibile.

  7. 4/5 a.    dalle opportunità offerte dalle strategie e dagli incentivi comunitari; b. dalle nuove tendenze di una domanda, in particolare quella collegata al turismo “verde”, particolarmente attratta da risorse naturali, paesaggistiche e culturali di pregio. LA STRATEGIA A SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE Le Risorse Naturali possono rappresentare un settore sul quale poter concentrare maggiormente gli sforzi per la creazione di nuovi posti di lavoro derivanti: Tuttavia, affinché si possano effettivamente realizzare interventi a sostegno dell’occupazione è necessario: 1 rimuovere quelle criticità legate alla mancanza di professionalità adeguate, attraverso politiche mirate alla creazione di nuove figure professionali in materia ambientale; 2 eseguire progetti di sviluppo coerenti con la logica dell’integrazione sia con le programmazioni territoriali in atto (PIT, PIAR, ecc.) e sia tra le specifiche azioni che si intendono effettuare in ambito locale.

  8. Aree protette dellaProvincia di Cosenza 5/5

  9. RISORSE CULTURALI

  10. 1/4 Nel settore dei beni culturali è stata analizzata la programmazione dell’Asse II del POR Calabria 2000-2006, in particolare: -  Linee Guida Asse II beni culturali; -   Progetti Integrati Strategici (PIS) Beni Culturali; -   Proposta di PIS Beni Culturali; -   Progetti Specifici (PS) Beni Culturali; - Sviluppo delle iniziative imprenditoriali nel settore dei Beni Culturali

  11. La programmazione della Regione Calabria nel settore dei Beni Culturali prevede l’adozione dei Progetti Integrati Strategici, ossia un insieme di linee di intervento diverse tra loro che convergono verso un unico obiettivo: proiettare le risorse culturali verso un ruolo di accompagnamento allo sviluppo economico della regione. 2/4 a. Consolidare, estendere e qualificare le azioni di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archeologico, architettonico, storico-artistico e paesaggistico; b. Migliorare la qualità dei servizi culturali per la valorizzazione del patrimonio; c. Sviluppare l’imprenditorialità e la crescita delle organizzazioni legate alla fruizione, alla valorizzazione e alla diffusione della conoscenza del patrimonio culturale. Obiettivi principali

  12. L’obiettivo finale consiste nella creazione di potenziali “DISTRETTI CULTURALI” locali attraverso: 3/4 - l’identificazione della prospettiva culturale al centro dello sviluppo (Cultural Planning); -   la collaborazione tra il pubblico e il privato; -   il ruolo attivo e propositivo dell’associazionismo nel settore; -   la creazione di nuove figure professionali, quali i “manager culturali”; - la trasformazione delle istituzioni della memoria utilizzando un approccio manageriale della gestione e degli strumenti; -   una politica dei parchi, dei distretti e degli itinerari in cui la visione integrata degli interventi si eleva ad elemento centrale nella costruzione di progetti di sviluppo intersettoriale; -    lo sviluppo dei servizi e delle infrastrutture per l’attività; -    la stimolazione dell’imprenditorialità per la creazione di servizi integrati nel settore turistico e culturale; -    la creazione di sinergie tra l’offerta culturale e l’offerta turistica.

  13. Progetti PIS Provincia di Cosenza 4/4

  14. RISORSE UMANE

  15. 1/11 • L’analisi dell’offerta formativa; • FSE: Piano d’informazione e comunicazione istituzionale; • POR Calabria 2000-2006 Asse III Risorse Umane: - IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore); - Work Experience; - Progetti Speciali Sperimentali; • PON Scuola; • Obbligo formativo (Legge n° 144/’99 e DPR n° 257/2000); • La situazione del sommerso; • Analisi fonti Eurispes: - Provincia di Cosenza: Rapporto 2002; - Destinazione Autonomia, Primo rapporto sulla scuola in Calabria; - Indagine sui consumi culturali dei giovani della provincia di Cosenza.

  16. Analisi offerta formativa 2/11 Misura 3.2:Inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti nella logica dell’approccio preventivo.In provincia di Cosenza sono stati attivati 27 interventi formativi, di cui 9 nel settore Industria, 3 nel settore Alberghiero, 3 nell’area Agro-alimentare, e altri 3 nell’area Informatica. Sono solo 2 i corsi aggiudicatari dell’area Turismo, e 2 per Ambiente. Misura 3.3:Inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro di uomini e donne fuori dal mercato del lavoro da almeno 6 o 12 mesi.Nel territorio provinciale sono stati attivati 15 corsi nel settore Industria, 16 nel settore Informatica, 5 nel settore Servizi, 2 nel settore Turismo, 1 nei settori: Commercio, Ambiente, Sicurezza e prevenzione e Agriturismo. Misura 3.4:Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati.Sono stati finanziati 7 interventi: 3 nel settore No profit, 2 per l’area Informatica, e 2 corsi aggiudicatari nell’area dell’artigianato artistico. Misura 3.8:Istruzione e Formazione permanente.Sono stati attivati 3 corsi nell’area Informatica, 2 nel No profit, 3 nei Servizi, 1 nei servizi amministrativi, 2 nell’Artigianato e 1 nel Commercio. Risulta inoltre aggiudicatario, 1 corso in Istruzione e Formazione Permanente, che però non sembra rientrare in nessuna delle aree d’intervento indicate dal “Bollettino Ufficiale della regione Calabria”.

  17. 3/11 Misura 3.9:Sviluppo della competitività delle imprese pubbliche e private con priorità alle PMI.Nell’area cosentina risultano finanziati 7 interventi nel settore Servizi e 5 nell’area Informatica, 3 nell’area Turismo, 2 nel No profit, nel Commercio, nel settore Ambiente, e nell’Industria, e 1 solo intervento nei Servizi amministrativi, Logistica, Agriturismo, Artigianato, Sicurezza e prevenzione, Beni Culturali. Misura 3.11:Sviluppo e consolidamento dell’imprenditorialità con priorità ai nuovi bacini d’impiego.I progetti finanziati risultano essere orientati verso le seguenti aree d’intervento: Beni culturali, Servizi, Servizi amministrativi, Agriturismo e Commercio, e risultano aggiudicatari un corso per ogni area tematica, per un totale di 5 corsi. Misura 3.12:Sostegno all’imprenditorialità, al lavoro regolare e all’emersione delle attività non regolari.Gli interventi finanziati risultano solo due, 1 nel settore Agricoltura, 1 nell’area della Logistica. Misura 3.13:Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro.Sono stati finanziati2progetti nel settore Informatica,2neiServizi, e1nell’Industria, per un totale di 5 corsi.

  18. FSE: Piano d’informazione e comunicazione istituzionale 4/11 Sono previsti una serie di azioni di informazione e diffusione delle informazioni, a supporto dei servizi attuativi del PON e del POR Calabria nell’ambito delle scuole, delle agenzie formative e dei luoghi di socializzazione in cui vi sia la presenza di giovani a rischio Per l’attuazione delle campagne informative saranno attivati tutti gli strumenti disponibili di comunicazione: • Newsletterin formato cartaceo rivolta principalmente a soggetti istituzionalmente coinvolti nelle attività di programmazione e gestione degli interventi cofinanziati dall’Unione Europea, in specifico le Scuole. • Prodotti editoriali cartacei e/o pacchetti informativi(depliants; brochure; folder, ecc.) che motivino gli studenti ad interagire con elementi storici e culturali della propria regione grazie a strumenti o modalità innovative. • Prodotti/gadget di divulgazionesui temi della dispersione scolastica e del disagio (ad esempio segnalibro, agendine, cartoline, adesivi). • Progettazione, realizzazione e gestione di un sito web.

  19. Istruzione e Formazione Tecnica Superiore 5/11 I progetti di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore rientrano nella formazione post-secondaria, secondo una logica che ha, come quadro di riferimento, le intese tra Regioni, Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica e Ministero del lavoro, per la sperimentazione di un sistema integrato di istruzione scolastica, formazione professionale al lavoro e politiche per l’occupazione, correlato con il sistema delle imprese e con altri soggetti del territorio e con le strategie di sviluppo locale. Lo scopo è quello di innalzare il livello di istruzione della popolazione giovane e adulta per permettere ai soggetti interessati di inserirsi più facilmente nella realtà lavorativa all’interno di programmi integrati con il territorio. In provincia di Cosenza risultano aggiudicatari 11 progetti sull’IFTS. Delle 23 figure professionali ammesse al bando sono solo 8 quelle presenti nei progetti. Sei progetti sul totale di undici, risultano essere sottoscritti da un’università straniera, la Roskilde University Centre di Copenaghen, i cinque restanti, dall’Università degli Studi della Calabria.

  20. 6/11 Work Experience La finalità è volta a prevenire e combattere la disoccupazione e ad evitare quella di lunga durata. A tal proposito il tirocinio si propone di sostenere l’avvicinamento dei disoccupati al mondo del lavoro; di agevolare il reinserimento nel mercato del lavoro di quei soggetti disoccupati, inoccupati o in mobilità; favorire l’inserimento o il reinserimento di soggetti a rischio o di esclusione sociale; accrescere e rafforzare la posizione delle donne in ambito lavorativo. Le misure del POR Calabria interessate sono: 3.2, 3.3, 3.4 e 3.13. In Calabria sono state attivate 697 tirocini di cui 223 nella provincia di Cosenza. Progetti Speciali Sperimentali Si espletano in una serie di interventi di interesse regionale e devono avere una dimensione regionale (sono interessati almeno i 2/3 del territorio regionale), una dinamica di integrazione e complessità unitaria con aspetti innovativi per tutte le iniziative previste nei singoli Progetti ed uno sbocco occupazionale certo, della durata di tre anni, sorretto da garanzia fideiussoria in favore della Regione Calabria, definito in percentuale sulla quantità di soggetti coinvolti e Borse di lavoro in Stages presso aziende di settore del Centro-nord. Tutti gli interventi si collocano nel contesto “Multimisura”. Ogni Progetto Speciale potrà interessare una o più delle seguenti misure: 3.2, 3.3, 3.4, 3.8, 3.9, 3.11, 3.13.

  21. ALCUNE CONSIDERAZIONI L’Asse III Risorse Umane, nella sua interezza, cerca di creare percorsi omogenei e trasversali in grado di accompagnare i giovani dalla scuola al mondo del lavoro. 7/11 Tuttavia • Bisogna constatare che a fine giugno l’attività di formazione non è ancora stata effettuata. Molti tirocinanti hanno finito da mesi il tempo utile da trascorrere in azienda ma ancora non hanno alcuna notizia per ciò che riguarda il modulo di orientamento e formazione di 80 ore. • Gli IFTS, come i Progetti speciali Sperimentali sembrano, piuttosto, esperienze isolate, che non corrispondono a quanto progettato. Per i primi, su 23 figure professionali espletate nel bando, ne sono risultate solo 8 presenti nei progetti approvati. I vari interventi dell’Asse III, sembrano micro sistemi nel sistema, non vi sono rispondenze con il territorio, con il mondo del lavoro, con possibilità di un impiego futuro.

  22. Il sommerso 1 La situazione del sommerso a sembra abbastanza preoccupante, anche se in diminuzione. Il 67% delle aziende, presentano situazioni di irregolarità (fonte Eurispes) dato che comprende non solo i lavoratori in nero, ma anche irregolarità di tipo fiscale, sanitario, ecc. In riferimento alle aree Pit della Provincia di Cosenza, invece, le stime del lavoro irregolare presentano una media di circa il 30% di irregolarità nella forza lavoro, come mostrano i dati della seguente tabella: Alto Tir Cs: Il lavoro irregolare nell’area è presente, ma non è esplicitata la percentuale; Medio Tir Cs :Il tasso di lavoro irregolare si aggira intorno al 30% nei settori dell’agricoltura, costruzioni, manifatturiero e turismo; Basso Tir Cs: Il lavoro irregolare è presente in particolar modo nel settore dell’agricoltura e interessa la manodopera femminile e giovanile; Media Valle Crati: Il lavoro irregolare coinvolge 30% della popolazione attiva; Sila jonica: Il lavoro irregolare è pari al 20% della colazione attiva, due terzi attribuibile alla popolazione maschile e un terzo a quella femminile; Sila: Il lavoro irregolare coinvolge 20% della popolazione attiva; Alto Ionio Cs: Si registra la presenza di lavoro irregolare nei settori dell’agricoltura, del commercio, del turismo e delle costruzioni con una percentuale del 30%; 8/11

  23. Il sommerso 2 • Serre Cs: La forza lavoro irregolare è presente principalmente nel settore agricolo e riguarda soprattutto la manodopera femminile e giovanile; • Pollino: Il lavoro irregolare nell’area si aggira intorno al 45% e interessa principalmente il settore extragricolo. • Savuto: La forza lavoro irregolare è stata stimata nel 25% degli occupati. Considerando i dati per settore economico la quota di irregolarità più alta si riscontra nel settore dei servizi (52%), seguita dal settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (28%) ed infine dal settore industriale (20%). • Le cause per le quali il sommerso si alimenta possono essere imputate: • alla scarsa competizione dei sistemi produttivi provinciali nei confronti delle aree maggiormente sviluppate; • alle politiche nazionali che con sussidi economici hanno favorito forme di reddito atipico; • dall’eccessiva imposizione fiscale; • dall’eccessivo costo del denaro. 9/11

  24. Il Sommerso 3 La parola chiave per intraprendere la lotta contro il sommerso è la competitività, che si potrebbe realizzare tramite: • la realizzazione di un sistema di infrastrutture di per favorire la nascita di nuove imprese; • l’accrescimento della competitività del tessuto locale; • la valorizzazione delle specifiche vocazioni territoriali, attraverso la nascita di distretti o di filiere; • sviluppare nuovi strumenti finanziari per favorire l’accesso al credito; • snellire gli adempimenti burocratici e favorire la semplificazione normativa a carico dell’imprese; • aumentare delle competenze delle risorse umane in rapporto ai fabbisogni inespressi delle imprese e del territori; • la modernizzazione del mercato del lavoro. La sfida deve essere intrapresa dalle parti sociali ed economiche più vicine al territorio, in quanto rappresentano le singole peculiarità di un territorio che si modifica e possono essere i promotori di iniziative che si adattano alle problematiche delle loro aree. 10/11

  25. Struttura Centri per l’impiego inProvincia di Cosenza 11/11

  26. SISTEMI TERRITORIALI

  27. 1/20 Nel considerare i Sistemi Territoriali della provincia di Cosenza, sono stati analizzati i seguenti ambiti: • TRASPORTI; • SISTEMI URBANI; • SISTEMI RURALI; • SERVIZI ALLE PERSONE E ALLA COMUNITÀ; • SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE.

  28. Settore trasporti 12/20 L’analisi relativa al settore dei trasporti nella provincia di Cosenza è stata realizzata con l’approfondimento di due principali strumenti di programmazione: 1. L’Accordo di Programma Quadro – Settore Trasporti; 2. POR Calabria 2000-2006: misure 6.1 e 6.2, Asse VI Reti e nodi di servizio.

  29. Gli interventi previsti dall’Accordo di Programma Quadro settore Trasporti nella Provincia di Cosenza riguardano: Settore trasporti 23/20 IL SISTEMA STRADALE. I fondi a disposizione stanziati, per gli interventi previsti in provincia di Cosenza, superano i 568 milioni di euro, e 510 milioni di euro da reperire. I principali interventi interessano prevalentemente le seguenti Strade Statali: SS 106, SS 534, SS 18, SS 283 delle Terme, SS 660, SS 105, SS 531, SS 177, SS 108 e SS 19. IL SISTEMA PORTUALE. Sono oltre 70 i milioni di euro a disposizione per l’adeguamento dell’infrastrutturazione portuale prevalentemente a valenza turistica. In particolare si prevede l’adeguamento dei porti turistici di Amantea, Paola, Scalea, Sibari e Cetraro; la realizzazione dei porti di Trebisacce, Diamante e Rossano; il completamento del porto turistico di Cariati; l’adeguamento dei servizi del porto di Corigliano e la realizzazione di un nuovo approdo turistico a Bonifati. IL SISTEMA AEROPORTUALE. Da alcuni anni sta diventando sempre più concreta la possibilità di realizzare un aeroporto nella Piana di Sibari. IL SISTEMA FERROVIARIO. Oltre all’adeguamento ed alla ristrutturazione dell’intero sistema ferroviario calabrese, è prevista la realizzazione della metropolitana leggera tra Cosenza e Rende.

  30. Settore trasporti 34/20 Il POR Calabria interviene sul settore dei trasporti in provincia di Cosenza attraverso le azioni previste dalle misure 6.1 e 6.2, in due differenti direzioni. Rispettivamente: a.     lo sviluppo dei collegamenti con l’esterno (locale – globale); b.     lo sviluppo dei collegamenti regionali – locali (locale – locale). Le azioni previste dalle misure, per l’intero territorio regionale, riguardano: a. la realizzazione, l’adeguamento e il potenziamento dei principali sistemi infrastrutturali presenti sul territorio tali da garantire un efficace sistema di collegamento coi territori extraregionali; b.  potenziamento delle infrastrutture di trasporto a sostegno della mobilità regionale, sub-regionale e nell’area urbana

  31. Settore trasporti 45/20 CONCLUSIONI Gli interventi realizzati in passato sul sistema dei trasporti, nel territorio regionale, sono stati impostati su una logica da cui sono scaturite opere frammentarie e isolate senza alcuna razionalità intermodale. üGli interventi previsti dal Piano Generale dei Trasporti e dall’APQ tra Regione e Governo Nazionale possono rimuovere importanti criticità del sistema trasporti provinciale e regionale, ma è necessario che si concretizzino nella logica dell’integrazione e funzionali al sistema produttivo territoriale; ü     La costruzione dell’aeroporto di Sibari può offrire interessanti opportunità di sviluppo; tuttavia corre il rischio che possa diventare una cattedrale nel deserto se non sarà opportunamente integrata col sistema produttivo dell’area e dell’intero territorio provinciale, nonché col sistema turistico e culturale; ü     La rimozione delle più rilevanti criticità affidata alle misure 6.1 e 6.2 del POR Calabria può offrire ampi margini di sviluppo; tuttavia i tempi di realizzazione degli interventi previsti sembrerebbero essere piuttosto lunghi, con negative conseguenze sull’intero sviluppo del territorio.

  32. L’analisi dei sistemi urbani della provincia di Cosenza è stata realizzata attraverso lo studio del: Sistemi urbani 16/20 • POR Calabria 2000 – 2006 Asse V (Città) Sviluppo e valorizzazione delle aree urbane; • PSU Cosenza – Rende (CO.RE). L’articolazione del sistema urbano della provincia di Cosenza è difficile da definire. E’ possibile, tuttavia, identificare ambiti insediativi che abbiano un certo grado di omogeneità: •      l’area urbana cosentina (Cosenza, Rende, Castrolibero); •      il sistema territoriale della Piana di Sibari e del Pollino; •      la conurbazione dell’alto tirreno cosentino (Cetraro, Diamante, Scalea, Praia a Mare).

  33. Sistemi urbani 27/20 Ad esclusione dell’area urbana della città di Cosenza, i centri della provincia, soprattutto quelli minori, sono caratterizzati da forti elementi di sottosviluppo: Øincapacità di attrazione di attività economiche rilevanti; Ø       degrado ambientale; Ø       spopolamento; Ø       carenza dei servizi alle persone e alla comunità; Ø       abbandono dei centri storici; Ø       dequalificazione degli spazi pubblici; Ø       abusivismo edilizio.

  34. Le azioni della misura 5.1 del POR Calabria intendono realizzare Progetti di sviluppo e reti di cooperazione intercomunale, che mirano: Sistemi urbani 38/20 Ø    alla creazione di condizioni economiche, amministrative e sociali adatte allo sviluppo imprenditoriale; Ø    ad aumentare la competitività e la produttività strutturale dei sistemi economici territoriali; Ø    a favorire la localizzazione di nuove iniziative nelle aree urbane e metropolitane, specie nei servizi alle persone e alle imprese; Ø    a combattere la marginalità sociale favorendo i processi di inclusione e di recupero della fiducia sociale; Ø    a riqualificare il contesto urbano, con particolare attenzione per gli aspetti ambientali. Nell’ambito della misura 5.1 il Progetto di Sviluppo Urbano di Cosenza – Rende rappresenta senz’altro un buon esempio di cooperazione tra due realtà distinte dal punto di vista amministrativo ma che offrono un buon esempio di come sia possibile realizzare un buon programma di sviluppo caratterizzato da un’integrazione a tutti i livelli.

  35. Sistemi rurali 19/20 L’analisi dei sistemi rurali è stata redatta attraverso la lettura della seguente documentazione: ·POR Calabria 2000-2006 Asse IV: Progetti Integrati per le Aree Rurali (PIAR); ·Piano di Sviluppo Rurale della Regione Calabria; ·  Programmazione Leader+; ·Linee Guida e procedure applicative per l’attuazione del POR parte FEOGA.

  36. Sistemi rurali 210/20 Il sistema rurale provinciale non presenta nel suo complesso una situazione rosea, sia per quanto riguarda la struttura territoriale e sia per la situazione socioeconomica. In particolare va segnalata: ·  la presenza accentuata dello spopolamento delle aree rurali; ·  la composizione territoriale che penalizza le coltivazioni intensive; ·  la situazione sociale nelle aree rurali che necessita di interventi urgenti; · la polverizzazione delle aziende agricole, con perdita di manodopera specializzata e inesistente ricambio generazionale; ·   l’inadeguato sfruttamento delle superfici boschive sia per la scarsa convenienza economica e sia per la mancanza di competenze specifiche; ·124 Comuni su un totale di 155 della provincia sono situati in aree a media e alta ruralità con una popolazione complessiva di circa 415 mila abitanti (56% della popolazione provinciale).

  37. Sistemi rurali 311/20 Segnali incoraggianti ·   la presenza di significative tradizioni locali legate all’artigianato e alla gastronomia tipica; ·   la presenza di centri storici, beni culturali e di elementi etno-demo-antropologici di pregio; ·   una buona qualità dell’aria e dell’ambiente in generale, pur se con diversi gap in termini di assetto idrogeologico; ·    una buona cultura dell’ospitalità.

  38. PIAR Fra gli strumenti di sviluppo delle aree rurali, il POR Calabria individua nei PIAR, l’opportunità per favorire una nuova fase di sperimentazione progettuale, politica e tecnico-organizzativa, favorendo lo sviluppo delle iniziative locali Sistemi rurali 412/20 ·valorizzare le risorse materiali ed immateriali, nonché le risorse naturali endogene delle aree rurali; ·conservare e tutelare le risorse ambientali e paesaggistiche; ·diversificare ed integrare le attività agricole in una prospettiva di economia multireddito; ·frenare lo spopolamento delle aree rurali migliorando la qualità della vita. I 10 PIAR presenti sul territorio provinciale perseguono i seguenti obiettivi:

  39. LEADER + Altro strumento a supporto delle aree rurali è rappresentato dal programma comunitario Leader+. L’approccio che va ad assumere l’iniziativa è di tipo bottom-up, integrato ed endogeno. Sistemi rurali 513/20 Gli obiettivi globali del PLR (Piano Leader Regionale) consistono nel: ·    Creare le condizioni per facilitare l’accesso al mercato del lavoro di giovani e donne compresi quelli con particolari svantaggi psico-fisici; · Favorire l’uscita delle aree calabrese dall’isolamento; ·     Creare un sistema organizzato tra i diversi settori dell’economia incentrando gli sforzi su uno sviluppo sostenibile ed eco-compatibile. Per la Provincia di Cosenza (dove sono state selezionate 8 aree dove intervenire con Piani di Sviluppo Locale) maggiori opportunità possono derivare dal fatto che lo strumento Leader ha forte carattere di innovatività ed anche per i contenuti trans-nazionali che lo contraddistinguono.

  40. Sistemi rurali 614/20 Dall’analisi emerge l’opportunità di effettuare interventi mirati per favorire lo sviluppo delle aree rurali. In particolare: • rafforzare forme d’integrazione all’interno delle aree PIT e tra PIT contermini; • sviluppare forme di politica attiva (assemblee partecipative); • rafforzare il dialogo tra i gruppi e le Amministrazioni locali per trovare soluzioni comuni; • sviluppare sistemi integrati di offerta turistica e fruizione del territorio; • implementare e creare nuovi servizi alle persone, interventi infrastrutturali specie nel settore dei trasporti e telecomunicazioni; • sviluppare forme di valorizzazione delle aree interne (strada del vino e dei prodotti tipici, degli agriturismi, della magna grecia, del turismo ecologico, e delle minoranze etniche).

  41. Comunità MontaneProvincia di Cosenza Sistemi rurali 715/20

  42. Servizi alla personae alla comunità 116/20 L’analisi dei servizi alle persone e alla comunità è stata analizzata studiando la seguente documentazione: ·POR Calabria 2000-2006 Asse V Misura 5.2: ristrutturazione, adeguamento e creazione di infrastrutture e attrezzature a sostegno dei servizi alla persona e alla comunità; ·    Programma di Iniziativa Comunitaria EQUAL.

  43. EQUAL Il programma EQUAL in Italia ha individuato tre strategie generali di intervento: ·  integrazione stabile tra politiche del lavoro e politiche sociali; · sviluppo di una società dell’informazione non discriminatoria; · sviluppolocale, sviluppo sociale e sviluppo economico. Servizi alla personae alla comunità 217/20 • migliorare le capacità di inserimento professionale; • sviluppare lo spirito imprenditoriale; • incoraggiare la capacità di adattamento delle imprese e dei loro lavoratori; • rafforzare le politiche di uguaglianza delle opportunità per le donne e gli uomini; • lottare contro le discriminazioni e le disuguaglianze che ostacolano l’integrazione dei richiedenti asilo. La strategia italiana di attuazione dell’iniziativa EQUAL intende far fronte alle discriminazioni presenti nel mercato del lavoro. 5 priorità

  44. Servizi alla personae alla comunità 318/20 MISURA 5.2 La misura è fondata sull’assunto che il disagio e l’esclusione delle fasce deboli della popolazione devono essere ricomposti all’interno della dimensione locale della società. Per conseguire gli obiettivi di integrazione, occorre agire su cinque livelli: 1. costituzione di un centro regionale per l’economia sociale, per la conoscenza del fenomeno e del monitoraggio dei suoi progressi/problemi; 2.  sostegno alle imprese e agli imprenditori sociali; 3.  sperimentazione di modelli e strumenti innovativi per la realizzazione per la realizzazione di interventi integrati (Patti per il Sociale); 4.  sostenere e potenziare l’insieme dei servizi alle personee alla comunità che contribuiscono a prevenire l’emarginazione; 5. sostenere lo sviluppo ed il potenziamento delle imprese sociali (l’agricoltura biologica, il turismo sociale, attività connesse alla salvaguardi ambientale, i servizi alle persone).

  45. Nell’ambito della società dell’informazione e delle nuove tecnologie in provincia di Cosenza, l’attenzione si è maggiormente concentrata sull’Asse VI del POR Calabria 2000-2006 e sul Rapporto “Competitività e Sviluppo” redatto dalla CCIAA e PROMOCOSENZA Società dell’informazione 119/20 Le strategie d’intervento si muovono in tre direzioni: a. incrementare il livello di consapevolezza e potenziare la capacità di pianificazione strategica nell’area della Società dell’Informazione; b. incrementare la domanda locale del settore pubblico e privato di applicazioni e servizi basati sulle TIC (Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni); c.   potenziare il sistema regionale di competenze e conoscenze nel settore delle TIC. Nel territorio provinciale emerge una situazione non omogenea: ·l’area del capoluogo presenta le caratteristiche avanzate di sviluppo tecnologico grazie alla presenza dell’Unical, Calpark, Arssa e Git; ·   le aree marginali dove lo sviluppo delle nuove tecnologie tarda a manifestarsi sul territorio.

  46. Società dell’informazione 220/20 Il sistema della società dell’informazione necessita per la sua diffusione del consolidamento della formazione, delle attività di ricerca e innovazione. Il problema principale è che, in questi ultimi, la Provincia di Cosenza non riesce a: ·       integrarsi con l’economia locale; ·       suscitare una domanda effettiva di servizi alle imprese.  Le strutture operanti sul territorio mostrano difficoltà a relazionarsi e a comprendere pienamente le esigenze delle imprese. Al tempo stesso i settori produttivi con difficoltà sono orientati ad investire e programmare il fabbisogno di innovazione, ricerca e formazione. Le iniziative da intraprendere sono quelle di integrare e mettere in rete tutte le infrastrutture presenti nel territorio sia con il sistema produttivo locale, sia con altri sistemi di ricerca e sviluppo. In particolare sostenendo la domanda di innovazione delle imprese; potenziando i servizi al territorio ed i rapporti tra università ed impresa.

  47. SISTEMI PRODUTTIVI

  48. 1/23 Nel considerare i Sistemi Produttivi della provincia di Cosenza, sono stati analizzati i seguenti settori: • TURISMO • AGROALIMENTARE • INDUSTRIA, COMMERCIO E ARTIGIANATO • IL SISTEMA DEL CREDITO

  49. Settore turismo 12/23 Nel settore del turismo gli argomenti più importanti studiati ed analizzati sono stati: • Rapporto sul Turismo in Calabria 2003: - Analisi della domanda e dell’offerta turistica in Calabria; - Analisi dell’immagine e della percezione della Calabria; - Analisi della zonizzazione; - Il caso Sila; - Il termalismo; • POR Calabria 2000-2006 – Asse IV – Misure 4.3 e 4.4: - Istituzione Osservatorio sul Turismo - Programma di Comunicazione Integrata per la Promozione del Turismo      - Grandi Eventi Nazionali per la Promozione del Turismo in Calabria - Progettazione e Realizzazione di nuovi pacchetti/prodotti turistici • Bando Attività di accoglienza ricettiva a conduzione familiare “Bed & Breakfast”; • G. Dall’Ara, L. Montaguti: I fabbisogni formativi per le PMI turistiche.

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