LEZIONE 4 CONTESTUALIZZAZIONE DELL’APPRENDIMENTO ORGANIZZATIVO

1. LEZIONE 4 CONTESTUALIZZAZIONE DELL’APPRENDIMENTO ORGANIZZATIVO NELLE ATTUALI DINAMICHE DELL’ECONOMIA E DELLA SOCIETA’

2. ... dopo aver offerto una prospettiva di sviluppo (anche professionale) riguardo ai contenuti di questo laboratorio... in questa lezione si tenta un inquadramento del discorso sull’apprendimento organizzativo in un contesto più ampio Cosa significa attualmente che le organizzazioni apprendono e che le persone apprendono nelle organizzazioni?

3. Apprendimento: uno dei modi di guardare ai processi del lavoro e dell’organizzazione nella nostra epoca • Ce ne sono molti altri, ed esempio: • performance • produttività • partecipazione • etc

4. Perché la questione dell’apprendimento è sempre più importante nella nostra epoca? • .... punto di incontro tra: • individuo e organizzazione • conoscenza e azione • stabilità e trasformazione • azione in senso economico e in senso culturale • la crescente importanza della questione dell’apprendimento è parallela a quella dell’ “individualizzazione” dei processi lavorativi, dei rapporti di lavoro e delle prestazioni...

5. INDIVIDUO E ORGANIZZAZIONE • 1. Alcuni passaggi fondamentali • il lavoro tradizionale: “forza-lavoro” • la scoperta delle “risorse umane” • la scoperta delle capacità umane per il miglioramento continuo • la frammentazione del concetto di lavoro nell’epoca del mutamento complessivo di valore del “fattore lavoro”

6. 2. La situazione attuale • finanziarizzazione dell’economia, “economia di carta” • (prevale la visione di breve termine) • globalizzazione • (spostamenti nel valore del lavoro; processi di • frammentazione e deregolazione su scala globale) • crisi economica permanente • difficoltà dei sistemi pubblici di regolazione dell’economia • (soprattutto in un paese paralizzato) • crucialità del management • (la sopravvivenza delle organizzazioni è sempre più legata • a forme di management efficienti/efficaci) • crucialità dell’innovazione continua • (rispetto ai processi e ai prodotti)

7. 3. Il lavoro: un salto storico • economia della conoscenza • (il sapere come risorsa produttiva fondamentale, “il modo 1 e il modo 2” della produzione di conoscenza) • economia dei servizi • (il lavoro ripetitivo, serializzato..continua a esistere... anzi si • moltiplica, ma non è rilevante negli attuali equilibri • economici ) • diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione • (sistemi centralizzati e creatività individuale) • ristrutturazione e il decentramento dei sistemi produttivi • (outsourcing, delayering, downsizing, networking: la • frammentazione dei processi) • polarizzazione • (cfr. figure)

8. LA POLARIZZAZIONE DEL LAVORO • A. • elevata qualificazione • scarsamente regolato • a bassa fungibilità • valore strategico • B • bassa qualificazione • altamente regolato • altamente fungibile • non strategico

9. “Haves” • dotati di agency sufficiente a contrastare i vincoli provenienti dalla struttura e/o a imporre i propri interessi alla struttura • elevate capacità di apprendimento • oggetto di policies di sviluppo • “Havenots” • non reggono il passo della neo-modernità • struttura come vincolo • scarse capacità di apprendimento • oggetto di policies(pubbliche) di sostegno

10. INDIVIDUALIZZAZIONE DEL LAVORO • le tendenze sinora riportate convergono in forme di vita tipiche degli individui nella nostra epoca: • “la solitudine del cittadino globale” (Bauman) • insicurezza • incertezza (difficoltà di stabilire delle prospettive) • precarietà • “la costruzione della propria vita” (Beck) • segmentazione della vita sociale (diversi ruoli) • dipendenza dal contesto (es. chi tiene i figli) • “auto-invenzione” a fronte di vincoli istituzionali rigidi • rischio individuale, ansia da rischio e da fallimento • rischio sociale (globalizzazione) • crisi delle strutture tradizionali

11. “la costruzione del Sé” (Giddens) • self-identity: “un’intrapresa riflessivamente organizzata” • knowledgeability (saper usare conoscenze e informazioni) • coscienza pratica (rapporto con le pratiche / routines) • accountability (saper rendere conto delle proprie azioni, saper raccontare se stessi) • agency / structure(Giddens; Archer; Billet; .......) • continuo riequilibrio (instabile) tra azione e disposizioni individuali da un lato e variabili contestuali dall’altro

12. AZIONE (“agency”) Flussi di condotte intenzionali Consapevoli esposti a esiti inattesi esposti a fattori inconsci oggetto di riflessione .. dei quali possono essere prodotte narrazioni e giustificazioni (“accounts”) .. nei quali si esprimono forme di coscienza pratica e conoscenza tacita sottostanti all’azione STRUTTURA (“structure”) Regole e risorse Organizzate incorporate nelle pratiche sociali ricorrenti connesse alle proprietà strutturali autonome dei sistemi sociali rappresentano il mezzo e il risultato della costituzione dei sistemi sociali (concetto di dualità della struttura)

13. AZIONE STRUTTURA • azione e struttura e stanno tra loro in un rapporto di continua co-implicazione reciproca • “carattere fondamentalmente ricorsivo della vita sociale”

14. STRUCTURE / AGENCY AGENCY .. flusso di condotte e pratiche correlate alla costruzione delle identità, ai modi di relazionarsi, di conoscere, di interpretare il mondo.. riflessività dualità della struttura STRUTTURA Regole e risorse che vincolano o facilitano le pratiche sociali effetti inconsci, inattesi o non riconosciuti

15. AZIONE STRUTTURA CONTRADDIZIONE Il rapporto tra azione e struttura è continuamente attraversato da contraddizioni. Queste, oltre che dal manifestarsi degli effetti inattesi di ogni azione, dipendono dal fatto che tutti i fenomeni sociali avvengono nelle dimensioni: della temporalità: non c’è sincronia tra cambiamenti nell’azione e nella struttura del linguaggio: non ci sono significati univoci ma continui trasferimenti di significati (concetto di differance, Derrida)

16. Ogni ORGANIZZAZIONE è un sistema sociale nel quale: • si sono nel tempo stratificate regole e risorse per il funzionamento dell’organizzazione stessa (collegamento al concetto di routine*) • continuamente si creano e si intrecciano tra loro molteplici flussi di azione di cui sono protagonisti gli “agents” (soggetti della agency organizzativa * routines: “modi ripetuti e costanti di fare le cose”; “repertori per l’azione”; “tasselli elementari del funzionamento del sistema”; “procedure; tecnologie; sistemi decisionali; forme culturali”