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CURE CONTINUATIVE IN ONCOLOGIA Negrar, 16 Maggio 2009

ODO. ESMO DESIGNED CENTERS OF INTEGRATED ONCOLOGY AND PALLIATIVE CARE. ULSS 12 Venezia. CURE CONTINUATIVE IN ONCOLOGIA Negrar, 16 Maggio 2009. Dott. Cataldo Mastromauro. U.O. ONCOLOGIA MEDICA. CURE CONTINUATIVE SIMULTANEAUS CARE.

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CURE CONTINUATIVE IN ONCOLOGIA Negrar, 16 Maggio 2009

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Presentation Transcript


  1. ODO ESMO DESIGNED CENTERS OF INTEGRATED ONCOLOGY AND PALLIATIVE CARE ULSS 12 Venezia CURE CONTINUATIVE IN ONCOLOGIA Negrar, 16 Maggio 2009 Dott. Cataldo Mastromauro U.O. ONCOLOGIA MEDICA

  2. CURE CONTINUATIVESIMULTANEAUS CARE APPROCCIO CHE PERSEGUE GLI OBIETTIVI DELLE CURE PALLIATIVE SIN DALLE FASI INIZIALI DEL PERCORSO DI CURA DELLA MALATTIA ONCOLOGICA AVANZATA

  3. Rapporto sequenziale • Oncology • Palliative Care Refractoriness to ChemoRx Diagnosis Advanced Ca Death • Chiara definizione delle responsabilità • Interruzione della presenza dell’oncologo • Minima sovrapposizione • Dipende da un appropriato e tempestivo invio del paziente

  4. Prevalenzadell’oncologia • Oncology • Palliative Care Consultation Service • + Home care Refractoriness to ChemoRx Diagnosis Advanced Ca Death • Continuità di cura • Qualità delle cure palliative legata alla capacità dell’ oncologo

  5. Modello di Simultaneous care • Oncology • Palliative Care • Palliative Care Home care Refractoriness to ChemoRx Diagnosis Advanced Ca Death • Continuità di cura • “flexible primary care coordination” : definita in base alla fase della malattia e alla organizzazione locale

  6. LE CURE CONTINUATIVE (1) • IL TEMPESTIVO TRATTAMENTO DEI SINTOMI

  7. PREVALENZA DEI SINTOMI IN PAZIENTI CON NEOPLASIA AVANZATA Teunissen, JPSM, 34, 1, 2007

  8. paz (N.) (%) • Nervosismo 727 48 • Perdita di peso 13,167 46 • Xerostomia 6,359 40 • Depressione 8,678 39 • Stipsi 22,437 37 • Preoccupazione 1,378 36 • Insonnia 18,597 36 • Dispnea 24,490 35 • Nausea 24,263 31

  9. paz (N.) • Ansia 7,270 30 • Irritabilità 1,009 30 • Meteorismo 626 29 • Tosse 11,939 28 • Sintomi cognitivi 1,696 28 • Sazietà precoce 1,639 23 • Alterazione del gusto 3,045 22 • Stomatite 2,172 20 • Vomito 9,598 20 • Sonnolenza 11,634 20 (%)

  10. LA TERAPIA DEL DOLORE DEVE ESSERE ACCOMPAGNATA A QUELLA DEGLI ALTRI SINTOMI • Studio prospettico: 593 paz • Misurata : prevalenza, intensità, etiologia dei sintomi (23 in tutto) • Follow up di 51 gg (valutazione ogni 3 gg) • Buon controllo dolore (70%) • Miglioramento/stazionarietà di tutti i sintomi eccetto sedazione e xerostomia • Stipsi, eritema e xerostomia correlati alla terapia analgesica Meuser T, Pain 2001

  11. I problemi e i bisogni di cure palliative sperimentati dai pazienti oncologici (1) • 94 pazienti completarono una checklist strutturata e validata con 90 potenziali problemi e bisogni (=problema che richiede più attenzione professionale bisogno, soddisfatto o insoddisfatto) di cure palliative • In media: 37 problemi/paziente (0-68) • In media: 8 bisogni/paziente • Pazienti più giovani riportavano più problemi sociali, psicologici, ed economici • 10% esprimeva una moltitudine di problemi e bisogni (>20) • 25% neanche un bisogno insoddisfatto (Osse, Support Care Cancer, 2005)

  12. I problemi e i bisogni di cure palliative sperimentati dai pazienti oncologici (2) I primi20 problemi: • 7 perdita di autonomia • 6 psicologici • 3 problemi economici • 2 sintomi fisici • 1 problemi di consulto • 1 problemi spirituali I primi 20 bisogni: • 8 psicologici • 5 perdita di autonomia • 2 problemi di consulto • 2 problemi spirituali • 2 sintomi fisici • 1 problemi economici (Osse, Support Care Cancer, 2005)

  13. I problemi e i bisogni di cure palliative sperimentati dai pazienti oncologici (3) I primi 5 problemi I primi 5 bisogni • fatigue (92%) • difficoltà lavori di casa (86%) • difficoltà ad affrontare l’incertezza del futuro (85%) • paura di metastasi (83%) • frustrazione rispetto all’autonomia di prima (81%) • pain (67%) • difficoltà ad affrontare l’incertezza del futuro (25%), • paura di metastasi (25%), • paura della sofferenza fisica (24%), • difficoltà a ricordare ciò che si è detto (24%), • difficoltà ad accettare la malattia (23%) (Osse, Support Care Cancer, 2005)

  14. LE CURE CONTINUATIVE (2) ALCUNI MODELLI

  15. DANA FARBER BOSTONstudio di fase II

  16. Phase II Study: Integrated Palliative Care in Newly Diagnosed Advanced Non–Small-Cell Lung Cancer Patients • 59 paz avviati a trattamento antiblastico (ECOG 0-1) • Valutazione contemporanea da parte di un “palliative care team”: visita mensile, compilazione di FACT-L e HADS • 90% dei paz. ha eseguito le visite previste/compilato i questionari • I dati ottenuti dai questionari sono sovrapponibili a quelli dei trial di CT • Nuovi outcome in studi di fase III Temel JCO 25:2377-2382, 2007

  17. AMBITI VALUTATI DALL’EQUIPE Di CURE PALLIATIVE

  18. UNITA’ DI CURE PALLIATIVE MD ANDERSON, HOUSTON

  19. 320 paz. valutati retrospettivamente nel primo anno di attività della degenza dell’ unità di cure palliative dell’ MD Anderson • valutazione: -degenza media (9,6 gg) - sintomi all’ingresso e dopo pochi gg (misurati con ESAS; vedi dia successiva) -aspetto economico Elsayem et al, JCO, 2004

  20. L’ESPERIENZA DI VENEZIA:L’INTEGRAZIONE TRA UO ONCOLOGIA E ODO AVAPO VENEZIA

  21. LA RETE DI CURE PALLIATIVE A VENEZIA • UO di Oncologia Medica • ODO AVAPO Venezia • MMG • DISTRETTO SOCIOSANITARIO • HOSPICE FATEBENEFRATELLI

  22. STAFF DI ONCOLOGIA MEDICA ESMO DESIGNED CENTERS OF PALLIATIVE CARE ULSS 12 VENEZIANA UNITA OPERATIVA DI ONCOLOGIA MEDICA • 1 direttore • 5 oncologi medici • 24 infermieri per 14 posti letto • 6 infermiere per attività ambulatoriale

  23. ODO ULSS 12 VENEZIANA UNITA OPERATIVA DI ONCOLOGIA MEDICA STAFF DI CURE PALLIATIVE (ODO-AVAPO) ESMO DESIGNED CENTERS OF PALLIATIVE CARE • 1 Coordinatore • 3 palliativisti • 5 infermiere • 2 Psicologhe • Voluntari dell’ AVAPO-Venezia

  24. ODO ULSS 12 VENEZIANA UNITA OPERATIVA DI ONCOLOGIA MEDICA SERVICE AREA ESMO DESIGNED CENTERS OF PALLIATIVE CARE Year 1999 Year 2007

  25. ODO ULSS 12 Venezia Venice population 2007 3377 5695 62296 17696

  26. ODO ULSS 12 VENEZIANA UNITA OPERATIVA DI ONCOLOGIA MEDICA MEZZI DI TRASPORTO ESMO DESIGNED CENTERS OF PALLIATIVE CARE

  27. TIPOLOGIA DI PAZIENTI Paziente in fase terminale (palliative care program) Pazienti in trattamento attivo (supportive care program) ATTIVAZIONE CASA (MMG) OSPEDALE (consulenza) ULSS 12 VENEZIANA UNITA OPERATIVA DI ONCOLOGIA MEDICA

  28. PAZIENTI ASSISTITI 1° trimestre

  29. PAZIENTI DECEDUTI A DOMICILIO (%) 1° trimestre

  30. DURATA MEDIA DELL’ ASSISTENZA (gg) 1° trimestre

  31. RICONOSCIMENTO DELL’ ESMO • Certificazione come “ESMO Designated Center in the Integration of Oncology and Palliative Care” nel 2004 rinnovata nel 2007 • Eseguita “on site visit” a dicembre 2008

  32. OBIETTIVI DELLE CURE CONTINUATIVE (3) • PIANIFICAZIONE DELLE CURE IN FASE AVANZATA: proporzionalità delle cure ev. partecipazione a studi di fase I e II

  33. Aggressività delle cure alla fine della vita • Valutazione retrospettiva di 215.000 paz (> 65 aa) morti di neoplasia tra 1991 e 2000 negli USA • Analisi del trend annuale di vari indicatori negli ultimi 3 mesi di vita: -utilizzo di CT -ricoveri ospedalieri/accessi in PS/ accessi in rianimazione -tempo di riferimento/durata di un programma di cure palliative (Earle CC, JCO, 2008; 26: 3860-3866)

  34. 44 paz. arruolati contemporaneamente in studi di fase I/II e in un programma di CP (gruppo della simultaneous care) confrontati con un gruppo di controllo per: • Qol (FACT-G basale e mensile) • % hospice referral • Degenza media hospice • N° cicli di CT

  35. Simultaneous Care: A Model Approachto the Perceived Conflict BetweenInvestigational Therapy and Palliative CareFrederick J. Meyers, (JPSM 2004)

  36. RUOLO DELL’ ESMO NELLA INTEGRAZIONE TRA ONCOLOGIA E CURE PALLIATIVE • ESMO palliative care working group (1999) • “ESMO takes a stand on supportive and palliative care” • Designated centers of integrated oncology and palliative care (2003) Ann Oncol 14: 1335, 2003

  37. TASK FORCE AIOM DI CURE PALLIATIVE IN ONCOLOGIA • Crescita umana/professionale degli oncologi • Attenzione alla Qol dei pazienti nella logica del NON ABBANDONO E DELLA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE • Soluzioni operative per garantire programmi di cure palliative adeguati

  38. DEFINIZIONI • TERAPIE DI SUPPORTO • CURE PALLIATIVE • CURE DI FINE VITA

  39. FORMAZIONE DELL’ONCOLOGO MEDICO • Valutazione e cura dei sintomi parte integrante della formazione nel corso di laurea e nella scuola di specializzazione • Definizione della disciplina di Medicina Palliativa (2 livelli di competenza) • Formazione su coordinamento/integrazione con altre figure professionali • Stage e corsi di formazione, collaborazione con altre Società Scientifiche • Adeguata visibilità in congressi/conferenze nazionali

  40. BARRIERE AL TRATTAMENTO DEL DOLORE DA CANCRO • Management dei sintomi non prioritario • Analgesici somministrati in base a prognosi e non ad intensità del dolore • Paura di dipendenza/tolleranza • Non adeguata misurazione del sintomo • Insufficiente formazione (farmacologia, conversione, equianalgesia, rotazione, dosi per breaktroughpain) • Insufficiente trattamento degli effetti collaterali • Inadeguato follow up Sun VC, JPSM 2007; 34:359

  41. RUOLO DELL’ ONCOLOGO MEDICO GARANTIRE LE TERAPIE MEDICHE ANTITUMORALI, LA MIGLIORE QoL DEL MALATO E LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE

  42. RUOLO DELL’ ONCOLOGO MEDICO • PREVENZIONE E TRATTAMENTO DEI SINTOMI • RELAZIONE DI CURA EFFICACE • RICONOSCIMENTO DEI BISOGNI PSICOLOGICI, RIABILITATIVI, SPIRITUALI E SOCIALI

  43. RUOLO DELL’ ONCOLOGO MEDICO • GARANTIRE LE TERAPIE DI SUPPORTO OTTIMALI NEI PAZ ARRUOLATI NELLE SPERIMENTAZIONI CLINICHE • COORDINARE IL TRATTAMENTO DEL MALATO IN TUTTE LE FASI DELLA MALATTIA • GESTIONE IMPECCABILE DELLA FASE FINALE DELLA MALATTIA

  44. RUOLO DELLE UU.OO. DI ONCOLOGIA • Identificazione e trattamento dei sintomi nell’attività clinica quotidiana • Definire protocolli di trattamento dei principali sintomi • Valutazione del dolore come parametro vitale (e di altri sintomi)

  45. RUOLO DELLE UU.OO. DI ONCOLOGIA • Protocolli di ricerca in tema di trattamenti palliativi • Specialisti che offrano sostegno psicologico, spirituale, sociale • Presenza di un dirigente medico con formazione in medicina palliativa/consulente palliativista • Personale infermieristico formato e istruito alla valutazione /cura sintomi

  46. RUOLO DELLE UU.OO. DI ONCOLOGIA STABILIRE CON LE ALTRE STRUTTURE CHE EROGANO LE CP (UO di Cura Palliative, Hospice, UO di cure domiciliari, Servizi Distrettuali di AD, ONLUS) RAPPORTI DI INTEGRAZIONE E CONDIVISIONE DI PROTOCOLLI OPERATIVI

  47. MODELLO DELLE “SIMULTANEUS CARE” CONTESTUALIZZARE IL PERCORSO DELLE CP ALL’INTERNO DEL PERCORSO DI TRATTAMENTO DELLA NEOPLASIA CONTINUITA’ TERAPEUTICA/DECISIONI CONDIVISE POSTI LETTO PER MOMENTI CRITICI-DECISIONALI/FIGURE CON ESPERIENZA IN CP

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