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Sulla prosodia

Sulla prosodia. Giovanna Marotta Università di Pisa. Prosodia. Prosodia = fenomeni soprasegmentali peculiari della lingua parlata: Accento Sillaba Ritmo Intonazione. Accento. Accento e parametri acustici durata =il principale correlato acustico dell'accento lessicale in italiano

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Presentation Transcript


  1. Sulla prosodia Giovanna Marotta Università di Pisa

  2. Prosodia • Prosodia = fenomeni soprasegmentali peculiari della lingua parlata: • Accento • Sillaba • Ritmo • Intonazione AISV, settembre 2007

  3. Accento • Accento e parametri acustici • durata =il principale correlato acustico dell'accento lessicale in italiano MA sulla sillaba accentata: • intensità maggiore • tono alto AISV, settembre 2007

  4. Ritmo • Isocroniasillabicavs. accentuale • l'intervallo temporale di base per l'organizzazione ritmica della lingua: • la sillaba per ll. syllable-timed (ital., spagn.) • il piede metrico per ll. stress-timed (inglese, tedesco). AISV, settembre 2007

  5. Isocronia • Struttura sillabica complessa/semplice; • Confini sillabici difficili/facili da individuare; • maggiore/minore centralizzazione vocali; • aumentando la velocità di locuzione, si riducono prevalentemente le sillabe atone/la riduzione è proporzionale su tutte le sillabe; • sistema metrico basato sul computo di piedi/ sillabe AISV, settembre 2007

  6. Isocronia • L'isocronia in senso stretto non esiste, mentre esistono due modelli prototipici di organizzazione ritmica verso cui le singole lingue puntano (cfr. Dauer 1983) • Nuovo metodo di valutazione delle tendenze ritmiche delle lingue: Ramus et alii AISV, settembre 2007

  7. DURATA • DURATA VOCALICA è indice di variazione diatopica • Vocali più lunghe e modulate al Sud • Fenomeni di dittongazione • Centralizzazione vocalica indice di varietà meridionali AISV, settembre 2007

  8. Intonazione • Fenomeno prosodico più connotato di valenze extralinguistiche e pragmatiche • Centrale nel processo di comunicazione. • Costante presenza nel parlato • Precocità nell’acquisizione di L1 • Difficilmente assimilata in L2 AISV, settembre 2007

  9. Intonazione Funzioni molteplici: • Grammaticale (cfr. contrasto tra asserzione e domanda) • Conativa (centrata sull’ascoltatore) • Segmentale (suddivide l’enunciato in unità prosodiche) • Pragmatica in senso lato • Emotiva AISV, settembre 2007

  10. Intonazione • Parametro acustico rilevante è F0 • Frequenza di vibrazione delle pliche vocali per unità di tempo • Differenza di valori di F0 a seconda del sesso e dell’età AISV, settembre 2007

  11. Parametri di analisi • Fo x = frequenza fondamentale media; • Fo A = valore del punto di attacco della curva, cioè dell'enunciato; • Fo max = valore massimo di Fo; • Fo min = valore minimo di Fo, al termine dell'enunciato • Pitch range =escursione tra il punto massimo ed il punto minimo AISV, settembre 2007

  12. Intonazione • Andamento tendenzialmente discendente di Fo = universale prosodico • meccanismo di respirazione • valore della pressione ipoglottidale, massimo all'inizio della fonazione e minimo alla fine. Declinationline = intonazione discendente AISV, settembre 2007

  13. Intonazione • Salitadicontinuazione, in corrispondenza di un confine sintattico relativamente forte • Resetting, o riallineamento = in enunciati lunghi, il parlante effettua una pausa, anche brevissima, dopo la quale si assiste ad un riallineamento della curva su valori alti di Fo, ma comunque in media inferiori a quelli della curva precedente. • Downstep; cfr. lingue tonali AISV, settembre 2007

  14. Lieberman (1967) • strutture sintattiche non marcate sono espresse da meccanismi fonetici non marcati discesa di F0 in asserzione • strutture sintattiche marcate devono essere espresse da meccanismi fonetici marcati  ascesa finale in domanda AISV, settembre 2007

  15. Ohala (1983) • codice della frequenza, attivo in molte specie animali, ed anche nell'uomo • motivato fisicamente: la frequenza sonora è infatti influenzata dalle dimensioni del vocalizzatore e del risuonatore AISV, settembre 2007

  16. Ohala (1983) • correlazione inversa tra la velocità di vibrazione delle corde vocali (= Fo) e la massa corporea (cfr. bambini /adulti). • chi intende prevalere produce suoni di bassa frequenza anche per indicare la sua grandezza AISV, settembre 2007

  17. Ohala (1983) • Il codice della frequenza trae la sua origine dalla comunicazione non linguistica; cfr. uso nelle vocalizzazioni animali • è sovrimposto e sfruttato dal linguaggio articolato al fine di rendere più esplicito l'intento o l'attitudine del parlante AISV, settembre 2007

  18. Ohala (1983) • L'intonazione svolge così la stessa funzione comunicativa della mimica facciale o del linguaggio del corpo • in tutti e tre i casi, si tratta di elementi che trasmettono all'ascoltatore informazione aggiuntiva, ma assai importante AISV, settembre 2007

  19. Ohala (1983) • Intonazione ascendente della domanda riflette la posizione di subordinazione in cui si pone il parlante rispetto all’ascoltatore dal quale vuole ottenere una risposta • Intonazione discendente delle frasi imperative riflette l’atteggiamento aggressivo e l’attitudine coercitiva esercitata dal parlante AISV, settembre 2007

  20. Intonazione • PROBLEMI: • Quale teoria per studiare e interpretare l’intonazione? • Qual è il posto dell’intonazione nella teoria del linguaggio? AISV, settembre 2007

  21. Problema teorico Intonazione è fenomeno analogico o discreto? continuo o categoriale? • se analogico e continuo percezione olistica modello per movimenti favorito • se discreto, categoriale  percezione lineare  modello per livelli favorito AISV, settembre 2007

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