1 / 35

Origini e sviluppi della Psicologia sociale

Origini e sviluppi della Psicologia sociale. La Psicologia sociale è nata tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900, in un contesto caratterizzato da forti mutamenti (Europa ):. sviluppo dell’industria. crescita delle città. consolidamento della borghesia/nascita della classe operaia.

tablita
Download Presentation

Origini e sviluppi della Psicologia sociale

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Origini e sviluppi della Psicologia sociale

  2. La Psicologia sociale è nata tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900, in un contesto caratterizzato da forti mutamenti (Europa): • sviluppo dell’industria • crescita delle città • consolidamento della borghesia/nascita della classe operaia • crisi delprincipio di autorità • fenomeno delle folle

  3. La società come imitazione Le leggi dell’imitazione (1890) GABRIELTARDE ‘Se si scarta l’individuale, il sociale non è nulla. Non c’è assolutamente nulla che esista nella società che già non esista negli individui: quelli viventi o quelli che sono esistiti prima, come forma di ripetizione’ L’imitazione viene considerata come il vero e proprio motore di ogni fenomeno psichico o sociale.

  4. Psicologia meccanicistica (Tarde) La mente è ignorata, così come ogni intervento attivo dell’individuo. Viene riconosciuta l’imitazione e la suggestione

  5. Alla base dei fenomeni sociali vi sono i meccanismi dell’imitazione e della suggestione; SUGGESTIONE: sonno della ragione soggettiva processo psichico che induce ad accettare l’influsso altrui in modo inconscio (Charcot e Freud sulla cura delle isterie) IMITAZIONE: sonnambulismo ipnotico mediante cui individui di status inferiore riproducono comportamenti di esempi prestigiosi

  6. Alla base della vita sociale vi sono tre cause di ordine psicologico: • il desiderio (la molla dell’attività umana) • l’invenzione (nuove costruzioni interne e sociali) • le relazioni inter-psicologiche (nuovi sviluppi e nuove creazioni)

  7. LA PSICOLOGIA DELLE FOLLE Concezione nata sul finire del 1800, da parte di due autori francesi, Gabriel Tarde e Gustave Le Bon.

  8. Folla dal latino follare = lavare i panni, contiene l’idea del premere, dello stringere - insieme numericamente consistente di individui; - presi in un determinato momento; - in uno stesso luogo; - lo spazio d’azione dei partecipanti è notevolmente ristretto e a volte soffocato; - le persone sono riunite per qualche avvenimento;

  9. Il CAPO o LEADER PSICOLOGICO DELLA FOLLA è colui che: - ha un’invenzione vivida; - ha fede in se stesso e nelle proprie convinzioni

  10. Tarde identifica quattro modalità di comportamento: - folle aspettanti - folle attente che premono intorno a qualcuno - folle manifestanti - folle agenti

  11. La Psicologia delle folle GUSTAVE LE BON La Psicologia delle folle (1895) • È affrontato un tema sul quale si era sviluppata una crescente preoccupazione • In tale opera è stato sottolineato il ruolo dell’inconscio nel comportamento sociale

  12. L’individuo nella folla subisce una radicale trasformazione: perde il controllo di se stesso e lascia affiorare aspetti primitivi e irrazionali (anima collettiva).

  13. Diversi sono i meccanismi che presiedono al formarsi di una folla: a)senso dipotenza; b) contagio mentale; c) suggestionabilità.

  14. I fondamenti scientifici che ispirarono la Psicologia delle folle sono molteplici: • CRIMINOLOGIA • Modello medico del CONTAGIO BATTEREOLOGICO • Tradizionefrancese di studi sull’IPNOSI

  15. Nella folla le persone si mettono sotto l’autorità di un leader, che emerge spontaneamente, poiché uomini: • di azione; • di forte volontà; • capaci di imporsi • dotati di prestigio affermazione ripetizione contagio

  16. INDIVIDUO nella folla: più primitivo, più infantile e quindi meno razionale, meno responsabile e con minore autocontrollo SOCIALE: luogo dove i processi psicologici si corrompono FOLLA: fenomeno deviante, legato ai concetti di malattia e crimine

  17. LA NASCITA UFFICIALE: 1908 William McDougallEdward A. Ross Introduction to Social Psychology Social Psychology Prospettiva psicologica Prospettiva sociologica

  18. William McDougall I fondamenti della vita sociale sono gli istinti: disposizioni innate che guidano l’azione, modellando la vita collettiva

  19. Tra gli istinti di natura sociale: - Istinto gregario - Istinto di riproduzione e istinto parentale - Istinto combattivo

  20. Edward A. Ross Ross analizza i comportamenti collettivi. Il comportamento è l’esito di fattori sociali (imitazione e suggestione).

  21. Il contesto sociale: -Europa: società travagliata dalle questioni sociali; -America: effervescenza di un mondo nuovo in espansione

  22. La “filosofia del successo” americana era basata sull’ambizione individuale e sulla capacità di sfruttare le occasioni propizie

  23. 1. PRAGMATISMO Peirce (1872), James (1890) Per i pragmatisti la coscienza si produce nel corso delle azioni concrete, quotidiane, svolte per risolvere problemi Le idee, le conoscenze e il pensiero servono a vivere (effetti pratici)

  24. James insiste sulla relazione mente-corpo Feelings: emozioni, sensazioni provenienti dalla sensibilità periferica. Sono forme di conoscenza immediata nel contatto con l’ambiente.

  25. 2. TEORIA EVOLUZIONISTA Darwin (1859) La selezione naturale: sopravvivono gli esemplari che sono riusciti a trovare un positivo adattamento alle difficoltà ambientali. La centralità dell’adattamento comporta un’attenzione verso l’interazione organismo-ambiente

  26. 3. FUNZIONALISMO Rappresenta un punto di vista teorico generale. La funzione della coscienza è quella di guidare l’organismo al raggiungimento delle condizioni necessarie alla sua sopravvivenza

  27. George Mead ha sottolineato il ruolo della vita sociale sul mondo mentale I pensieri e le azioni di un soggetto si sviluppano all’interno di una rete sociale Nell’interazione, la comunicazione riveste un ruolo cruciale

  28. Una tendenza essenziale della Psicologia sociale americana delle origini sarà quella di studiare l’interazione umana all’interno dei piccoli gruppi

  29. Cooley (1909) parla di gruppi primari e gruppi secondari: GRUPPI PRIMARI: GRUPPI SECONDARI: interazione faccia a faccia; di proporzioni maggiori l’appartenenza al gruppo è astratta esperienza di unità sociale; garantiscono la formazione del concetto di sè le relazioni sono impersonali

  30. Lo studio dei piccoli gruppi ha avuto numerose applicazioni pratiche E. Mayo condusse dal 1927 al 1932 l’«esperimento Hawthorne», presso la fabbrica di telefoni della Western Electrics.

  31. Quali fattori influenzano la produttività dei lavoratori? - Variabili fisiche - Variabili fisiologiche - Variabili psicosociali

  32. Effetto Hawthorne: per i lavoratori costituisce un fortissimo incentivo la consapevolezza della propria importanza

  33. Un altro autore che ha dato impulso allo studio dei piccoli gruppi è J. Moreno (1934) Elementi fondamentali sono creatività e spontaneità come modi per ritrovare un senso più autentico e vero nei rapporti tra le persone.

  34. Lo psicodramma è un metodo per far ritrovare all’individuo la sua spontaneità. La sociometria indaga la struttura psicologica affettiva sottostante alle relazioni sociali

  35. Di notevole interesse per la Psicologia sociale è il contributo della Scuola di Chicago (1920-1950) alla ricerca sul campo

More Related