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Paesaggi sensibili – Paesaggi agrari

Paesaggi sensibili – Paesaggi agrari. Aldo Riggio – Cagliari 24 nov. 2011. “Il bel paesaggio come rappresentazione del buon governo” Lorenzetti, Allegoria del Buon Governo, 1337-40. Dati preliminari

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Paesaggi sensibili – Paesaggi agrari

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Presentation Transcript


  1. Paesaggi sensibili – Paesaggi agrari Aldo Riggio – Cagliari 24 nov. 2011 “Il bel paesaggio come rappresentazione del buon governo” Lorenzetti, Allegoria del Buon Governo, 1337-40

  2. Dati preliminari • Nel 2011: 7 miliardi di «terrestri» di cui il 50% urbanizzati; nel 2050 : 9 miliardi di cui 2/3 urbanizzati • 3/4 del commercio internazionale di cereali è controllato da 4 multinazionali • 500.000.000 di piccoli agricoltori producono il 70% del cibo mondiale • 3 aziende (Montesanto, DuPont, Syngenta) controllano 1/2 del mercato mondiale di sementi • 10% è la quota del prezzo di vendita che resta al contadino produttore • Più di un miliardo di persone nel mondo soffre la fame

  3. A causa dell’aumento dei prezzi 2010, altri 44 milioni di persone sono scesi sotto la soglia di povertà • Si stima che dal 1990 a oggi si sia persa circa il 75 % della diversità genetica delle colture agricole a livello mondiale • In Europa il 25% circa delle specie animali, inclusi mammiferi, anfibi, rettili, uccelli e farfalle sono a rischio di estinzione • Lorenzetti, Allegoria del Buon Governo 1337-40

  4. … e ancora: • 49 anni è la «speranza di vita» di un bracciante negli USA • ? % della produzione non serve a fini alimentari o farmaceutici (carburanti, bioplastiche, …) • Cina ed alcuni Emirati Arabi stanno preparandosi agli effetti alimentari dei cambiamenti climatici comprando territori (fertili) in Etiopia, Mali, Senagal, Sudan • La vendita dei petti di pollo in Europa copre le spese di produzione; il resto viene «esportato» a prezzi stracciati mettendo in crisi gli allevamenti locali (es: Camerun) • «Consumo» di suolo annuale in Italia = 300.000 ha = 200 volte Roma dentro le mura aureliane (1470 ha) = circa 20 volte Roma dentro al GRA • Lorenzetti, Allegoria del Buon Governo 1337-40

  5. Riferimenti «normativi» (di cultura e di azione) La Costituzione Italiana, all’art. 9, sancisce che la Repubblica tutela il patrimonio dei beni culturali e il paesaggio come elementi essenziali della storia del Paese e fondamenti della sua struttura fisica. Lo Statuto di Italia Nostra (1955): Art. 1 L’Associazione … ha lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione.

  6. La Convenzione europea del paesaggio sottoscritta nel 2000 da gran parte dei Paesi europei, afferma che il paesaggio è una componente essenziale del quadro di vita e dell'identità della popolazione che contribuisce in modo rilevante al benessere degli individui che devono ridiventare gli attori dei loro paesaggi. Il Codice del Beni culturali e del Paesaggio -Articolo 131 1. Per paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni.  2. Il presente Codice tutela il paesaggio relativamente a quegli aspetti e caratteri che costituiscono rappresentazione materiale e visibile dell'identità nazionale, in quanto espressione di valori culturali.

  7. Come opera Italia Nostra Dalla sua fondazione …. Le iniziative di Italia Nostra si propongono la tutela del Patrimonio culturale e del Paesaggio e il perseguimento del ben-esserecomune nel mantenimento dell’equilibrio ecologico tra uomo e natura, coinvolgendo l’opinione pubblica. … e oggi come uscire dalla crisi “utilizzando” consapevolmente il patrimonio culturale e perseguendo la conservazione e la valorizzazione del paesaggio.

  8. I due pilastri operativi: • La denuncia: “portare i problemi davanti all’opinione pubblica nazionale” (G. Bassani, 1975) • L’educazione: “entrare in rapporto con il mondo della scuola e direttamente con gli insegnanti e gli studenti” (G. Bassani, 1975) Isola d’Ischia vigneto località Frassitelli

  9. La campagna nazionale 2011: paesaggi sensibili – paesaggi agrari «Da anni stiamo assistendo ad una devastazione incontrollata e dissennata del nostro paesaggio rurale – afferma Alessandra Mottola Molfino, Presidente di Italia Nostra – E’ necessario bloccare questo scempio perché il paesaggio, il nostro territorio, la nostra agricoltura sono una risorsa economica fondamentale per il nostro Paese. Il turismo, la produzione agricola, i nostri prodotti alimentari, insieme al nostro patrimonio storico e artistico rappresentano “il volto dell’Italia” nel mondo».

  10. Italia Nostra lancia un forte allarme rivolto alla politica e alle istituzioni, perché fermino lo sfruttamento dei beni comuni, riconsiderino il valore della terra e dei suoi prodotti, grande ricchezza del nostro paese e merce pregiata sulle tavole di tutto il mondo. Se non verrà fermato il processo di devastazione che erode il territorio, il paesaggio agrario e agricolo del nostro paese rischia di scomparire. In questa battaglia, a fianco di Italia Nostra, si è schierata anche Coldiretti,la principale Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale e a livello europeo.

  11. I pericoli rilevati per il paesaggio agrario • i territori agricoli abbandonati ed a rischio di frana; • il cambiamento antropologico e sociale e la pubblicizzazione degli stili di vita urbani che hanno messo in fuga ed urbanizzato i contadini ed i loro figli; • l’abbandono ed il degrado dei monumenti e delle testimonianze storiche dell'agricoltura; • l'inquinamento e le discariche che devastano i terreni agricoli; • la desertificazione e lo spreco dell'acqua e le bonifiche inutili; • i disboscamenti e gli incendi boschivi; • la perdita delle agro-biodiversità (tendenza delle aziende agrarie a standardizzare i processi produttivi e semplificazione genetica);

  12. le coltivazioni destinate alla produzione di energia; • le nuove destinazioni energetiche devastanti per i terreni e per il paesaggio (centrali fotovoltaiche ed eoliche); • lo sfregio delle grandi infrastrutture, progettate/tracciate sulla carta senza riguardo alla morfologia agraria dei territori che percorrono; • la cementificazione dei grandi centri commerciali o parchi gioco nei territori agricoli periurbani; • l’incontrollata espansione edilizia (e infrastrutturale) delle città invece del riuso – riutilizzo del patrimonio abbandonato o degradato; • le leggi sbagliate (anche quelle europee) che hanno annullato le nostre colture specifiche.

  13. Le proposte per una economia agricola sostenibile • ridare valore alla terra come fattore di vita e di cultura; • più terra e meno (zero) cemento; • sostenere gli agricoltori innovatori,i giovani e le famiglie che tornano alla terra; • riconoscere agli agricoltori il ruolo di tutela del territorio; • valorizzare i nuovi stili di vita per il risparmio energetico e l'economia sostenibile; • sostenere e finanziare i prodotti agricoli e alimentari di qualità e identitari dei nostri paesaggi; • incoraggiare le imprese che praticano i nuovi valori dell'economia sostenibile; • ridefinire la catena di distribuzione, e assicurarne la legalità;

  14. una nuova politica e nuove regole e leggi (nazionali ed europee) in favore dell'agricoltura sostenibile; • recuperare, conservare, rigenerare la biodiversità; e sostenere le ricerche sulla biodiversità che costituirà sempre più un valore per la ricerca e una risorsa per la medicina e le biotecnologie; I paesaggi agrari si difendono riattivando in forme nuove (o rinnovate) le pratiche colturali, sociali ed economiche che hanno contribuito alla loro costruzione e possono ancora contribuire a tenerli in vita o a trasformarli in maniera coerente con il loro contesto.

  15. Il Paesaggio raccontato dai ragazzi. Narrazioni e immagini nell'era digitale Progetto nazionale – seconda edizione 2011-12

  16. Paesaggio: perché e come Paesaggio bene comune + espressione culturale + forma identitaria Partecipazione Bene comune Memoria Identità istruzione educazione cittadinanza attiva stile di vita competenza Futuro Progresso

  17. Stimoli di riflessione su/per il paesaggio Il paesaggio è realtà ed è immagine di realtà Paesaggio come «casa sociale»  identità di gruppo Unità inscindibile tra popolazione e paesaggio Panorama = osservazione; Paesaggio = interiorizzazione

  18. La proposta di Italia Nostra alle scuole per un approccio specifico alla lettura del paesaggioagrario Linee tematiche - l’edilizia rurale e l’assetto del territorio: le forme con cui esso si è espresso nel tempo e nelle geografie: la centuriatio, il latifondo, l’azienda agraria, la bonifica, il pascolo; il legame tra assetto del territorio ed edificato rurale, gli effetti sull’edilizia rurale e sull’assetto del territorio dell’innovazione tecnica e culturale così come dei cambiamenti climatici ed economici; - le colture, l’alimentazione, le tradizioni: il legame tra risorse ed identità espresso nel “patrimonio immateriale” che rende ogni angolo del nostro Paese unico e peculiare; patrimonio registrato nei costumi, nei proverbi, nelle favole, nelle cerimonie; patrimonio stretto oggi tra “omologazione” (produttiva, culturale) e folklore;

  19. - l’acqua, il suo utilizzo, la difesa del suolo: l’acqua è stata ed è amica e nemica del paesaggio agrario; essenziale alla pratica agricola, sempre più contesa dagli altri utilizzi antropici; il “governo dell’acqua” ha dato luogo a “disegni” territoriali spesso peculiari dei numerosi paesaggi italiani; - il paesaggio agrario di confine: ovvero quello delle aree peri-urbane ed anche le aree “agricole” interne alla città; la parte di spazio rurale più soggetto alla pressione dell’espansione a macchia d’olio della città (lo sprawl urbano), destinato anche a funzioni urbane meno “desiderabili” (le discariche, i cimiteri, ovvero le favelas); la “sopravvivenza” di utilizzi agricoli all’interno dell’area urbanizzata o la loro “rinascita/riscoperta” (gli orti urbani);

  20. - il paesaggio agrario tra economia ed ecologia:fino alla rivoluzione industriale il paesaggio agrario coincideva con lo spazio economico e con l’intero assetto del territorio ed il “tempo delle colture agrarie” era il tempo dell’intera società e dell’economia; il paesaggio “lento” ha determinato, nel tempo, l’istaurarsi di equilibri più o meno “ecologici”; la velocità del cambiamento attuale non premette di esplicare forme idonee di adattamento.

  21. Le chiavi di trattazione proposte ai docenti ed agli studenti: • il tempo del paesaggio • il paesaggio come sintesi di culture ed ambito di identità • il paesaggio bello ed utile • il paesaggio come bene comune Una proposta alle scuole di ricerca-azione per la conoscenza e la fruizione sostenibile del patrimonio culturale agrario Valle di Maddaloni (CE) Acquedotto Carolino, 1768

  22. La metodologia proposta da Italia Nostra alle scuole dell’autonomia trova i suoi elementi fondativi: • nell’interdisciplinarietà, come essa si configura a seguito delle recenti normative; • nell’attuazione mediante U.D.A. (Unità Didattiche di Apprendimento) cioè con un insieme di insegnamenti disciplinari coordinati e complementari; • in una serie di interventi, basati su una metodologia di progettazione,da attuare funzionalmente al corretto apprendimento degli studenti; • nell’introduzione nel curricolo di una quota significativa di obiettivi e contenuti connessi alla coesione sociale ed alla sostenibilità ambientale, nonchè nella prospettiva di opportunità occupazionali; • nellapartecipazione attiva dello studente e del gruppo-classe nel percorso formativo; • nella educazione come responsabilità sociale, espressione specifica della sussidiarietà (art. 118 della Costituzione).

  23. La ricerca-azione prevede • l’esame del paesaggio nelle sue diverse caratterizzazioni e i suoi elementi di connotazione (chiese, complessi monastici, giardini storici, masserie, antichi tratturi, centri storici “rurali”, corsi d'acqua, boschi e prati d'altura, terrazzamenti coltivati, alberate, ecc …) mediante l’uso di schede di osservazione e studio appositamente predisposte; • la ricognizione diretta sul territorio, ivi compresi l’indagine sulla percezione del paesaggio presso la popolazione locale, l’interazione con gli Enti locali interessati al territorio ed alla sua amministrazione; • l’acquisizione ed archiviazione dei dati paesaggistici tramite la schedatura delle diverse componenti, naturali e manufatti, e la realizzazione di una banca dati;

  24. l'inquadramento storico generale (le fonti storiche, i riferimenti letterari, l’iconografia storica); • la rappresentazione del paesaggio con le diverse tecniche: il disegno, il rilievo fotografico, la videoripresa, la cartografia tematica, ecc; • l’elaborazione di un giudizio critico di sintesi sul contesto paesaggistico studiato; • l’eventuale proposta per la tutela e/o valorizzazione e/o fruizione del paesaggio studiato; • la produzione di un prodotto multimediale di sintesi: un audiovisivo originale (un “corto”) oppure una presentazione ipertestuale.

  25. Conclusione - obiettivo La speranza di promuovere nel nostro Paese un nuovo modello di sviluppo umano sta soprattutto nella ripresa di possesso del patrimonio culturale da parte delle giovani generazioni. Valle di Maddaloni (CE), Acquedotto carolino, (Giornate Europee del Patrimonio, 2008)

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