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Strumenti di provvista finanziaria

Strumenti di provvista finanziaria. Strumenti di provvista di risorse finanziarie.

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Strumenti di provvista finanziaria

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Presentation Transcript


  1. Strumenti di provvista finanziaria

  2. Strumenti di provvista di risorse finanziarie • L’azienda, sia nella fase di costituzione che in quella di gestione, effettua numerose operazioni di finanziamento volte non solo al mantenimento della propria capacità competitiva, ma anche per crescere e svilupparsi. • La possibilità di ottenere prestiti bancari è legata all’istruttoria di fido: attraverso le procedure di istruttoria le banche accertano la sussistenza dei requisiti formali e sostanziali ai quali è subordinato l’accoglimento delle domande di prestito della clientela, e per definire le modalità di utilizzo, rimborso e rinnovo.

  3. Provvista a breve. Scoperto di conto corrente • Con l’apertura di credito bancario la banca si obbliga a tenere a disposizione del cliente una determinata somma di denaro dalla quale il cliente potrà prelevare volta per volta o anche in un’unica soluzione, a seconda delle proprie esigenze. • L’apertura di credito in conto corrente è la possibilità data al cliente affidato di prelevare dal suo conto più di quanto versato, entro un certo importo.

  4. Provvista a breve:Anticipi su ri.ba. • L’anticipo su RI.BA è un’operazione attraverso cui la banca, a fronte della presentazione da parte del cliente del proprio portafoglio ri.ba, concede un accredito in conto pari al valore del credito. • Il relativo importo viene così reso disponibile prima che la banca ne abbia curato l’incasso.

  5. Provvista a breve:Anticipi su fatture • Attraverso questa modalità di finanziamento il cliente può ottenere fino all’80% delle fatture emesse. • La banca diviene titolare del diritto di credito ed il debitore risulta obbligato non più verso il creditore originario ma verso la banca.

  6. PROVVISTA A BREVE: CESSIONE DEL CREDITO • Una delle modalità più diffuse di provvista di risorse finanziarie è la cessione dei crediti detenuti i portafogli. • Le operazioni di cessione dei crediti (factoring) è tipicamente effettuata a favore di banche o di società specializzate (società di factoring). • Tali cessioni possono essere pro-solvendo o pro-soluto.

  7. CESSIONI PRO-SOLVENDO • Con le cessioni pro-solvendo l’impresa creditrice cede il credito con la clausola salvo buon fine. • Se alla scadenza del credito il debitore non paga, l’acquirente del credito (factor) può rivalersi sull’impresa creditrice, che torna ad essere titolare del credito insoluto. • Dal punto di vista contabile sono possibili due diversi trattamenti delle operazioni di factoring pro-solvendo

  8. Cessione pro-soluto • Con le cessioni pro-soluto l’impresa creditrice cede al factor i crediti a titolo definitivo, trasferendo anche il rischio del mancato incasso.

  9. Provvista a medio lungo/termine.Mutui passivi • Il mutuo è una forma classica di finanziamento a medio e lungo termine. • Si concretizza in un prestito accordato dalla banca erogato in una o più soluzioni. • Il cliente si impegna a rimborsare il mutuo in conformità di un prefissato piano di ammortamento, con rate periodiche, comprensive di capitale e interessi.

  10. Provvista a medio lungo/termine.Mutui passivi • I mutui sono concessi dalle banche in seguito ad una fase di istruttoria volta a stabilire l’affidabilità del richiedente. • La banca, una volta concesso il mutuo provvederà ad accreditare il conto corrente del cliente della somma convenuta al netto delle spese di istruttoria. • Il cliente provvederà nei tempi fissati a versare alla banca la rata stabilita, riducendo l’esposizione debitoria fino ad estinzione del mutuo.

  11. Strumenti di impiego finanziario

  12. Titoli di debito I titoli di debito comprendono valori mobiliari emessi dallo Stato (BOT, BTP) o da privati (Obbligazioni) che rappresentano quote di prestiti effettuati agli emittenti stessi dagli acquirenti dei titoli.

  13. Titoli di debito Le grandi aziende e lo Stato, per ottenere nuove risorse a titolo di prestito si rivolgono a i piccoli risparmiatori i quali, versando somme relativamente piccole, entrano in possesso di titoli rappresentativi della quota di prestito da loro effettuata.

  14. Titoli di debito • I titoli danno il diritto ad interessi periodici: cedola • Alla scadenza del titolo, o anticipatamente ove previsto, il portatore lo presenta all’emittente, ottenendone il controvalore in denaro.

  15. Titoli di debito • I titoli di debito possono essere acquistati al momento dell’emissione o durante l’arco di tempo corrispondente alla vita del prestito. • Nel primo caso si acquistano dall’emittente tramite un intermediario autorizzato. • Nel secondo caso si acquistano da un altro possessore.

  16. Valore nominale • Per valore nominale di un titolo si intende l’importo riportato sul certificato del titolo stesso e sul quale viene effettuato il calcolo degli interessi. • Valore di emissione è il costo reale che viene sopportato all’acquisto di un titolo di nuova emissione • Valore di rimborso è l’importo corrisposto al possessore del titolo alla sua scadenza. Solitamente corrisponde al valore nominale.

  17. Emissione • In genere l’emissione di un titolo di debito avviene ad un prezzo inferiore al suo valore nominale: sotto la pari; • Più raro è il caso di titoli collocati ad un prezzo superiore al valore nominale: sopra la pari; • Il prezzo del titolo viene indicato in termini percentuali: il corso.

  18. Esempio: emissione • La società Alfa acquista BTP quinquennali il cui valore nominale è 5.000, al corso di 99. I titoli hanno cedola semestrale posticipata al tasso del 6% annuo. • Alfa pagherà alla banca il 99% di 5000 (4.950) + le commissioni bancarie previste, divenendo titolare di BTP per un controvalore di euro 5.000.

  19. Scadenza della cedola • Alla scadenza della cedola, il detentore dei titoli riceve dalla banca una comunicazione dell’avvenuto accredito degli interessi periodici. • Esempio: la società Alfa riceve dalla banca comunicazione dell’avvenuto accredito degli interessi dovuti sul valore nominale (5.000), al tasso del 6%=300 ma poiché è semestrale sarà 150.

  20. Scadenza del titolo • Maturato il termine del prestito, il detentore dei titoli riceve dall’emittente il valore nominale del titolo. • Esempio: la società Alfa alla scadenza riceve dalla banca comunicazione dell’avvenuto accredito del controvalore dei titoli (5.000)

  21. Titoli zero-coupon • I più diffusi titoli di debito pubblico sono titoli “zero coupon”, ossia privi di cedola. • L’acquirente ottiene anticipatamente la somma degli interessi prevista, pagando un prezzo di acquisto pari al corso del titolo, decurtato degli interessi che matureranno a scadenza. Gli interessi sono quindi pari alla differenza fra prezzo di acquisto e valore di rimborso o nominale. • Alla scadenza, l’acquirente riceverà il valore nominale del titolo, senza alcuna somma aggiuntiva a titolo di interesse.

  22. Titoli zero-coupon • Il 7/04/09 Alfa acquista BOT trimestrali il cui valore nominale è 5.000, al prezzo di 98.50, con commissioni pari a 10. • Alfa ha un’uscita di 4.935, pari al costo dei titoli di 4.925 (98.50 x 5.000) e a commissioni per 10. Gli interessi sono pari a 75 (100 - 98.50)=1.5 x 5.000. • Il 7/7 Alfa incassa 5.000 euro, di cui 4.925 sono a rimborso del capitale dei titoli e 75 sono per interessi.

  23. Titoli azionari • Una modalità alternativa di impiego di risorse finanziarie è costituita dall'investimento in quote di capitale di altre aziende. • L'investimento può avvenire con prospettiva di medio / lungo periodo e/o strategica, ossia finalizzato all'ottenimento del controllo della società di cui si acquisiscono quote di capitale, o in un'ottica di breve periodo, finalizzando l'investimento all'ottenimento dei dividendi e dei proventi derivanti dalla negoziazione dei titoli azionari nei mercati finanziari (trading).

  24. Titoli azionari • I “titoli azionari” o, più semplicemente, “azioni” rappresentano quote del capitale di altre società. • Tipicamente, le azioni sono negoziate nei mercati finanziari, attraverso l'intervento di intermediari finanziari. • Come i titoli di debito, quasi tutte le azioni sono "smaterializzate". Esse risultano esclusivamente da scritture contabili tenute dagli intermediari finanziari. • Per le operazioni di acquisto e vendita di azioni, quindi, si pagano delle commissioni agli intermediari.

  25. Titoli azionari • A prescindere dal valore nominale, le azioni vengono acquistate al prezzo definito dalle quotazioni di mercato. • Qualora possedute all'epoca della chiusura del bilancio di esercizio della società emittente, danno diritto alla percezione di una quota dell'utile da queste distribuito (dividendo). • All'atto della vendita, confrontando il costo di acquisto con il prezzo di vendita si può evidenziare un provento (plusvalenza) o un onere finanziario (minusvalenza).

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