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Pedagogia Generale

Pedagogia Generale . Sonia Claris Settembre 2011 . I termini della pedagogia. Educazione Formazione Istruzione Insegnamento/insegnare Apprendimento/apprendere Apprendimento formale, non formale, informale Discipline/oggetti culturali Scuola Relazione educativa .

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Pedagogia Generale

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Presentation Transcript


  1. Pedagogia Generale Sonia Claris Settembre 2011

  2. I termini della pedagogia • Educazione • Formazione • Istruzione • Insegnamento/insegnare • Apprendimento/apprendere • Apprendimento formale, non formale, informale • Discipline/oggetti culturali • Scuola • Relazione educativa

  3. La relazione educativa • E’ una relazione educativa finalizzata all’apprendimento di un determinato patrimonio culturale, agita in un contesto istituzionale. Contesto dimensione dimensione organizzativa metodologica dimensione relazionale O I A

  4. Le teorie dell’istruzione e della formazione • TEORIE PEDAGOGICHE vs • TEORIE DELL’ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE: sono orientate a mettere a punto strategie intellettuali per l’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze (Ratio studiorum dei Gesuiti 1599, Comenio,Herbart, scuole attive per l’educazione nuova, Novecento). • Le scienze dell’educazione ; l’epistemologia pedagogica : è un sapere intenzionale, plurale, teorico-pratico, antropologico, etico-politico.

  5. Le molte pedagogie e l’espropiazione del pedagogico • La pedagogia è immersa nei problemi del tempo storico attuale, con il quale dialoga. • Apporti della filosofia: ermeneutica (Ricoeur, Gadamer) pone in luce la CULTURALITA’ della formazione, la presenza di pregiudizi. Razionalismo critico (Popper, Brezinka): pensa alla formazione come apertura della razionalità. • Neopragmatismo americano: Rorty, M.Nussbaum (Coltivare l’umanità,1997). • PEDAGOGIE FUNZIONALISTE: la formazione dell’uomo è in funzione della vita sociale (informazione, mercato, economia, cittadinanza) vs PEDAGOGIE CRITICHE: di matrice critico-filosofica.

  6. Le grandi correnti pedagogiche • ATTIVISMO • IDEALISMO • MARXISMO • PERSONALISMO • PEDAGOGIA COGNITIVISTA • EPISTEMOLOGIA PEDAGOGICA ATTUALE • NUOVE EMERGENZE EDUCATIVE

  7. Il modello funzionalista di N.Luhmann • Ispirato alla sociologia sistematica. • 1979,Il sistema educativo:educazionee scuola sono sottosistemi sociali per conformare e selezionare e che per funzionare hanno bisogno di un’idea pedagogica (‘formula di contingenza’). In una società ad alta tecnologia serve la formula dell’’imparare ad imparare’. • W.BrezinKa: esponente del razionalismo critico, assegna alla pedagogia in compito di ‘metateoria’ in una società disorientata, in cui la pedagogia è risolta in un fascio di tecniche. • J.Habermas, Teoria dell’agire comunicativo, 1981.

  8. La pedagogia tra tecnica e cultura • Bisogni individuali vs bisogni sociali. • Formazione di persone competenti professionalmente e responsabili nella convivenza democratica vs soggetti che sviluppano il proprio sé intellettuale e morale per tutta la vita (pedagogie dell’istruzione vs pedagogie della cultura).

  9. Il Novecento • E.Claparède, O.Decroly, M.Montessori, W.Kilpatrick, R.Dottrens: dalla scuola ‘magistocentrica’ alla scuola ‘puerocentrica’. Quanto più si approfondisce la conoscenza della mente e delle sue potenzialità di apprendimento tanto più si avrà successo. • La pedagogia da pratica empirica si fa scienza sperimentale, descrittiva. • ATTIVISMO: voce della pedagogia novecentesca; movimento internazionale (europeo e nordamericano in primis).

  10. La ‘rivoluzione copernicana’ dell’attivismo • Al centro dell’educazione ci sono: • il bambino/ragazzo, i suoi bisogni e le sue capacità; • il fare che precede il conoscere; • l’apprendimento che pone al centro l’ambiente e non il sapere codificato. 1890-1930: le ‘scuole nuove’ sono scuole attive, scoperta della psicologia, voce di protesta contro la società industriale e tecnologica.

  11. Tra pragmatismo e strutturalismo:John Dewey • Scuola e società (1899): formare lo spirito scientifico; formare alla democrazia. • Propone una ‘scuola-laboratorio’ e una ‘scuola-comunità’. Quest’opera è il manifesto-modello delle ‘scuole-attive’. • PRAGMATISMO:teoria dell’esperienza, quale scambio attivo tra soggetto e natura. • Verso la fine degli anni ‘50 del Novecento l’attivismo viene sottoposto ad una critica serrata, prima negli USA e poi in Europa (eccesso di permissivismo ed esaltazione della manualità vs attività culturali e cognitive).

  12. • L’esperienza è la realtà ed insieme la sua sperimentazione da parte dell’uomo. • Logica e metodo scientifico permettono all’intelligenza creativa dell’uomo di controllare l’esperienza. • Riflessione politica intorno all’idea di democrazia. • La democrazia è il principio di riferimento per la società e per l’educazione: • fiducia tra le persone • partecipazione di tutti • collaborazione per fini comuni • Pedagogia attenta alla realtà industriale: legame tra educazione e sviluppo sociale. • L’educazione ha una finalità funzionalista e coincide con la socializzazione (attenuazione nell’ultimo periodo).

  13. …. • Apprendere è un processo attivo che significa affrontare problemi e cercare valide soluzioni. • Valorizzazione del fare. • Insegnante membro della comunità. • Scuola della democrazia. Opere: Scuola e società, Il mio credo pedagogico, Come pensiamo, Democrazia e educazione, Arte come esperienza. Metodo dell’indagine e educazione progressiva.

  14. Le scuole nuove in Italia • ‘Scuola serena’ di Lombardo Radice: valorizzazione delle attività artistiche e visione del fanciullo come ‘artista spontaneo’. Maria Boschetti Alberti nel Canton Ticino (accademia, controllo, lavoro libero), Rosa e Carolina Agazzi a Mompiano (superano i limiti del froebelismo e dell’aportismo, metodo più intuitivo e spontaneo rispetto alla Montessori), Giuseppina Pizzigoni a Milano. • Scuola-città Pestolozzi, Firenze, 1945 Codignola. • 1908 gli Scout di Robert Baden Powell.

  15. I modelli più maturi in USA e in Europa • 1918 Kilpatrick : il metodo dei progetti in cui l’apprendimento è guidato da una forte motivazione pratica, da un fine. • Helen Parkhurst: Dalton Plan ispirato alla Montessori, si basa sull’individualizzazione dell’insegnamento e sulla libera scelta del lavoro scolastico. • C.W.Washburne e le scuole di Winnetka: sistema del libero raggruppamento degli alunni e secondo un programma in parte libero (attività creative).

  16. I teorici dell’attivismo • Roger Cousinet: 1925, Un metodo di lavoro libero per gruppi. Essenziale è il lavoro storico, organizzando i documenti in schedari per materia. 1950, L’educazione nuova: sviluppa teorie di educazione progressista (Rousseau e Tolstoj). • Célestin Freinet: metodo basato sulla cooperazione ed incentrato sulla stamperia a scuola, sul testo libero, sul giornalino. 1949, Nascita di una pedagogia popolare. • Ovide Drecroly: medico belga, noto per i ‘centri di interesse’ e per la valorizzazione di un approccio globale alla conscenza. • Edouard Claparède: crea la scuola di Ginevra intorno all’Istituto ‘J.J. Rousseau’, dove operò anche J.Piaget. • Adolphe Ferrière: si ispira a Bergson, accezione di attivismo in chiave bio-psicologico-spiritualista. • Maria Montessori: le ‘Case dei Bambini’, la concezione di ‘mente assorbente’, i materiali strutturati, la liberazione del fanciullo e dell’uomo, educazione alla pace.

  17. Idealismo • G.Gentile: antiattivismo, antinaturalismo e antipuerocentrismo. • Atto di pensiero come principio unico fondante. • La pedagogia si fa scienza solo se diviene filosofia. • Contro ogni dualismo e meccanicismo: idea di autoaffermazione dello spirito e unità spirituale. • Rimuovere ogni dualismo, identità tra maestro e scolaro. • Riforma del 1923: scuola del maestro e della cultura. • L’educazione è un processo dello spirito e la pedagogia si risolve nella filosofia. • Insegnamento come COMUNICAZIONE-CREAZIONE.

  18. Modelli di pedagogia marxista • Collegamento tra pedagogia e politica. • Centralità del lavoro. • Valore della formazione integrale: il modello di scuola proposta è quello politecnico (mentale e manuale). • Opposizione a spontaneismo e naturalismo ingenuo. • Alla scuola si chiede di trasformare il modello dell’istruzione e della società borghese.

  19. Anton Makarenko • Obiettivo dell’educazione è formare l’uomo nuovo del socialismo rivoluzionario, mediante una sistematica azione direttiva. • L’orizzonte dei valori morali è dato dalla società senza classi. • Fondamento, fine e mezzo dell’educazione è la collettività. • La pedagogia delle prospettive: ciascuno fa parte di un ampio disegno per lo sviluppo della società.

  20. Personalismo • Indirizzo pedagogico che intende sviluppare una concezione ‘totale’ dell’esperienza educativa, ponendo in essa come centrale la dimensione dei valori oggettivi e trascendenti nell’ambito della persona. • J.Maritain (L’educazione al bivio, L’educazione della persona): la pedagogia deve ritrovare il suo fondamento nella metafisica ed ispirarsi ad una visione della persona che metta in rilievo i suoi rapporti con i valori spirituali. Educazione liberale per tutti fino a 18 anni. • E.Mounier (Che cos’è il personalismo, Il personalismo): ideale di uomo totalmente impegnato sia verso la storia sia verso lo spirito. Tre tensioni: verso il basso (corpo), verso l’altro (spirito) e verso il largo (comunione).

  21. La pedagogia cognitivista: da Piaget a Gardner • Si tratta della svolta psicopedagogia in pedagogia: Piaget,Vygotskij e Bruner. • In didattica i teorici del curricolo, da Kerr a Nicholls e la Conferenza di Woods Hole del 1959, l’avvento delle nuove tecnologie. • J.Piaget: teorico dell’epistemologia genetica, psicologo dell’età evolutiva.Assimilazione/accomodamento. Fasi: senso-motoria, intuitiva,operatorio-concreta,ipotetico-deduttiva. CONOSCENZA: organo differenziato della regolazione degli scambi funzionali con l’esterno (organo di adattamento all’ambiente dell’Homo sapiens sapiens). STRUTTURALISMO: ogni struttura presenta i caratteri di TOTALITA’, TRASFORMAZIONE, AUTOREGOLAZIONE.

  22. L. Vygotskij/J.Bruner • Psicologo sovietico,teorico dello ‘sviluppo potenziale’. • Pensiero e linguaggio, 1934: lo sviluppo del pensiero non è naturale, ma socio-culturale. Studia lo sviluppo dei significati delle parole nell’infanzia, lo sviluppo dei concetti scientifici e spontanei nei bambini, il processo totale del pensiero verbale. • J.Bruner: Lo sviluppo cognitivo, Verso una teoria dell’istruzione. Azione, immaginazione e linguaggio simbolico sono le tre traiettorie dell’insegnamento.Nel 1959 polemizza con il Dewey del fare più che del conoscere.

  23. Strutturalismo psicopedagogico • Ruolo fondamentale del simbolico nella sue diverse forme. • Le implicazioni scolastiche di queste scoperte cognitive. • La necessità di una riforma della didattica, in termini strutturali. • La possibilità di tradurre qualsiasi idea in forme proprie del bambino di ogni età. • Ultimo Bruner: il pensiero narrativo.

  24. H.Gardner • Teorico delle intelligenze multiple che attivano vari stili di pensiero, volte tutte all’obiettivo della ‘comprensione’. L’intelligenza non è più una facoltà, ma un fascio di abilità. • Formae mentis, Aprire le menti, Educare al comprendere. • Pensiero narrativo come stile di pensiero e insieme ruolo generativo del pensiero stesso (philosophy of mind). La psicologia cognitivista ha introdotto elementi di maggiore razionalità, ma ha fatto virare la pedagogia sui processi di apprendimento (dimensione istruttiva).

  25. Epistemologia pedagogica attuale • Dalla pedagogia alle scienze dell’educazione. • Rivalutazione vs crisi. • Analisi del suo linguaggio e del ‘congegno logico’ del suo discorso:scientifico, ideologico-politico, filosofico. MODELLO ANALITICO:si rifà alla logica scientifica e la neoempirismo logico ed analisi del linguaggio informale. MODELLO STRUTTURALISTICO-CRITICO: ci si rifà al razionalismo critico di Popper (Brezinka). MODELLO DIALETTICO: visioni classiche (Marx, Gramsci), visioni integrative contemporanee, che teorizzano un sapere pedagogico complesso. MODELLO ERMENEUTICO: il sapere pedagogico va decostruito da un lato e da interpretare dall’altro, alla luce del tempo storico.. E’ un sapere complesso, a cui afferiscono più paradigmi.

  26. Nuove emergenze educative • Femminismo e ‘pedagogia della differenza’. • Problema ecologico (ambiente come ‘nicchia ecologica’, l’ecologia diventa un nuovo costrutto interpretativo di base). • Intercultura. • La formazione lungo tutto l’arco della vita e della terza età. • L’umano oltre l’umano (genetica, uomo-virtuale….) • ………….

  27. Quesiti • Es. • E.Mounier fu un esponente - dell’idealismo, del marxismo, del pragmatismo,del personalismo cristiano. • Secondo Dewey l’esperienza • è secondaria rispetto alla conoscenza B) spesso limita i processi educativi C) è un sinonimo di educazione fisica e pragmatica D) è un processo vitale legato allo sviluppo ed alla crescita

  28. Riferimenti bibliografici • F.Cambi, Le pedagogie del Novecento, Laterza, Roma 2005. • G.Chiosso, Teorie dell’educazione e della formazione, Mondadori, Milano 2005.

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