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APPARATO CARDIOVASCOLARE Cuore Vasi sanguigni : arterie vene Capillari Sangue e organi emopoietici ed emocateretici

APPARATO CARDIOVASCOLARE Cuore Vasi sanguigni : arterie vene Capillari Sangue e organi emopoietici ed emocateretici. L’apparato cardiovascolare è costituito dal cuore e dai vasi sanguigni, nelle cui cavità il sangue circola in continuazione .

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APPARATO CARDIOVASCOLARE Cuore Vasi sanguigni : arterie vene Capillari Sangue e organi emopoietici ed emocateretici

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Presentation Transcript


  1. APPARATO CARDIOVASCOLARE Cuore Vasi sanguigni: arterie vene Capillari Sangue e organi emopoietici ed emocateretici

  2. L’apparato cardiovascolare è costituito dal cuore e dai vasi sanguigni, nelle cui cavità il sangue circola in continuazione. Il cuore è la pompa che fornisce al sangue la spinta per circolare all’interno dei vasi. I vasi sanguigni sono paragonabili a tubi di diverso calibro nei quali scorre il sangue per raggiungere cellule e tessuti. Le Arterie trasportano sangue dal cuore ai tessuti Le Vene riportano il sangue dai tessuti al cuore Fra i due tipi di vasi sono sempre interposti dei capillari. Il sangue è il fluido circolante che porta alle cellule, tessuti e organi tutto quanto è essenziale per il loro mantenimento e funzionalità: ossigeno, sostanze nutritizie, ormoni, prodotti del catabolismo e altro.

  3. Il sistema linfatico e organi linfopoietici Costituito da una rete di vasi e capillari linfatici che iniziano a fondo cieco, in cui circola la linfa. Sono collegati con organi e ammassi di tessuto linfoide che producono I linfociti. Capillari e vasi linfatici nascono a fondo cieco negli spazi intercellulari

  4. Vasi sanguigni

  5. VASI SANGUIGNI Il sangue circola all’interno dei vasi sanguigni, che formano un sistema di canali a circuito chiuso con caratteristiche di base comuni poiché tutti i vasi presentano una parete costituita da 3 tonache: tonaca intima, tonaca media, tonaca esterna o avventizia. • Esistono delle relazioni specifiche fra struttura istologica e calibro dei • vasi e le loro prestazioni funzionali. • Le principali differenze strutturali tra vene ed arterie riguardano • la tonaca media, più spessa nelle arterie • la presenza di molte valvole nelle vene • il minor spessore delle vene

  6. La tonaca intima delimita il lume ed è formata da un sottile strato di cellule endoteliali che poggiano su un sottile connettivo; La tonaca media è costituita da fibrocellule muscolari lisce e fibre elastiche, è in genere la più spessa e la più variabile; La tonaca esterna è costituita da connettivo lasso con fascetti di fibrocellule muscolari lisce, e nei grossi vasi contiene i vasa vasorum.

  7. La pressione sanguigna nelle vene di medio e piccolo calibro è di solito troppo bassa per opporsi alla forza di gravità; la presenza di valvole previene il reflusso di sangue e la contrazione dei muscoli circostanti spreme il sangue verso il cuore (pompa muscoloscheletrica).

  8. I capillari sanguigni sono interposti tra arteriole e venule, sono i vasi più sottili (pochi  di diametro) e la loro parete è costituita solo da endotelio che poggia su una sottile lamina basale. Sono presenti in quasi tutti i distretti corporei e sono dotati di capacità contrattile grazie anche a miocellule circostanti. • I capillari sanguigni sono i soli vasi che consentono scambi tra il • sangue e i fluidi sanguigni circostanti e tra sangue e cellule di tessuti • e organi; qui il sangue scorre lentamente favorendo questo scambi. • a livello dei capillari sanguigni si stabilisce quindi un microcircolo, ossia quella parte del sistema circolatorio deputata essenzialmente: • Allo scambio dei gas respiratori • Allo scambio di sostanze nutrienti e di scarto

  9. I capillari sanguigni possono mostrare delle differenze di costituzione, • che riflettono differenze funzionali, a seconda che l’endotelio che li • costituisce sia continuo, o mostri delle discontinuità più o meno • accentuate. • Si distinguono: • capillari continui, in cui le cellule costituiscono una parete ininterrotta • capillari fenestrati in cui le cellule endoteliali presentano dei pori • capillari discontinui o sinusoidi, nei quali sono presenti spazi fra cellule endoteliali

  10. Sinusoide epatico con parete ampiamente fenestrata che consente scambi fra sangue ed epatociti.

  11. Il sistema arteriosodistribuisce il sangue dal cuore ai tessuti. Attraverso contrazioni sistoliche del cuore il sangue viene spinto nelle arterie dove la presenza di tessuto elastico e muscolare facilita la progressione del sangue e la regolazione del flusso sanguigno. La componente elastica e muscolare può variare fra le arterie che perciò si distinguono in: Arterie elastiche (es. aorta, carotidi, arterie polmonari) Arterie muscolari Arteriole Esistono comunque graduali passaggi fra le diverse componenti

  12. L’aorta costituisce il vaso principale del sistema arterioso. Emerge dal ventricolo sinistro del cuore e si presenta come un tronco ininterrotto che tende a diminuire solo verso la fine del suo tragitto. L’aorta assume differenti denominazioni nei suoi vari tratti: aorta ascendente arco dell’aorta aorta discendente aorta toracica aorta addominale L’aorta lungo il suo decorso dà origine a numerose arterie di calibro diverso che irrorano i diversi distretti corporei.

  13. Il sistema venoso drena il sangue dalla periferia verso il cuore e inizia con vasi piccolo calibro, le venule, che confluiscono in vasi maggiori, le vene, che arrivano al cuore. Tutte le vene sistemiche confluiscono nella vena cava superiore: dai distretti superiori nella vena cava inferiore dai distretti inferiori, al di sotto del diaframma.

  14. Il sangue Il sangue costituisce il veicolo di diversi materiali da un organo all’altro. E’ un tessuto connettivo fluido normalmente presente nel sistema circolatorio. Un individuo sano presenta un volume di sangue di ca 5,5 litri. E’ costituito essenzialmente da due componenti: Il plasma, la matrice liquida, composto di acqua, proteine ed elettroliti Le cellule o elementi figurati.

  15. Principali funzioni del sangue • Trasporto dei gas respiratori • Trasporto e distribuzione di sostanze nutrienti • Trasporto di sostanze di rifiuto e tossiche • Trasporto di ormoni • Regolazione del pH ed elettroliti • Difesa contro agenti patogeni (immunità) • Prevenzione di perdita dei fluidi (coagulazione) • Termoregolazione

  16. Elementi figurati del sangue • Eritrociti o globuli rossi • Globuli bianchi • o leucociti linfociti • monociti • granulociti neutrofili • basofili • eosinofili • Piastrine sono frammenti citoplasmatici derivati dal megacariocita che è localizzato nel midollo osseo.

  17. I leucociti sono cellule che svolgono un ruolo essenziale nei meccanismi di difesa dell’organismo attraverso due processi principali fagocitosi produzione di anticorpi

  18. I leucociti sono cellule capaci di movimenti ameboidi che consentono loro di fuoriuscire e rientrare nel circolo sanguigno attraverso un meccanismo detto diapedesi.

  19. Emopoiesi è il processo che porta alla formazione di cellule del sangue mature. Le sedi dell’emopoiesi sono diverse nel feto, rispetto all’adulto. Nel feto sono organi emopoietici: il sacco vitellino, il fegato, la milza, il timo, il midollo osseo. Nell’adulto il principale organo emopoietico è il midollo osseo delle ossa piatte e delle estremità delle ossa lunghe che produce tutti gli elementi figurati del sangue. Tutti derivano da una cellula capostipite denominata emocitoblasto, capace di differenziarsi poi nelle differenti linee. Emocateresi è il processo che porta alla distruzione della cellule del sangue. Principali organi che svolgono questo ruolo Sono il fegato e la milza

  20. Normalmente gli elementi immaturi di qualunque serie sono localizzati nel midollo osseo, quando giungono a maturazione sono liberati nel sangue. Se elementi immaturi vengono rinvenuti nel sangue periferico vuol dire che il soggetto presenta una malattia del sangue che prenderà il nome dall’elemento caratterizzante lo striscio.

  21. Sistema linfaticoOrgani linfatici

  22. Il sistema linfatico è composto da Vasi e capillari linfatici la linfa che scorre in essi da organi linfatici quali Linfonodi Milza Timo da ammassi di tessuto linfatico diffusi

  23. Funzioni del sistema linfatico • produce e distribuisce i linfociti, cellule di fondamentale • importanza per i meccanismi di difesa dell’organismo • da agenti estranei (immunità); • contribuisce alla regolazione del volume plasmatico e • della composizione dei fluidi interstiziali

  24. Il sistema linfatico origina con i capillari linfatici presenti nell’interstizio tissutale con estremità a fondo cieco; Essi drenano l’eccesso di liquidi che ristagna nell’interstizio per riportarlo al sistema sanguigno attraverso il sistema venoso; Inoltre diverse sostanze penetrano nei capillari linfatici, variabili in relazione all’organo da cui ha inizio la rete capillare linfatica. La linfa è il risultato di quanto penetra nei vasi linfatici, oltre ad elementi corpuscolati i linfociti.

  25. I capillari linfatici confluiscono formando vasi di calibro maggiore fino a svuotarsi in due dotti principali: il dotto toracico, piuttosto lungo, e il dotto linfatico destro, molto breve. Entrambi si connettono con i vasi venosi, scaricandone il contenuto. • I capillari e vasi linfatici morfologicamente somigliano a capillari e • vasi del sist.venoso, ma i linfatici : • hanno una parete più sottile • presentano un maggior numero di valvole • presentano dei linfonodi nel loro percorso • hanno una maggiore permeabilità • sono presenti in tutti i tessuti tranne • il nervoso, l’osso e la cartilagine.

  26. La parete dei capillari linfatici è formata da cellule endoteliali e mancano di una vera lamina basale, la loro estrema sottigliezza consente il passaggio di varie molecole oltre che di linfociti. I vasi linfatici presentano una parete più spessa, in cui si distinguono: Tonaca intima, formata da endotelio; Tonaca media muscolare Tonaca avventizia, fibro- elastica/fibro-muscolare. I vasi presentano delle valvole che impediscono un reflusso della linfa, e nel loro percorso sono intercalati i linfonodi. I dotti linfatici presentano una certa variabilità strutturale, ma sono piuttosto simili nella loro composizione ai vasi linfatici, anche se non sono nettamente distinguibili le tonache.

  27. La linfa fluisce nei vasi grazie alla motilità muscolare, ai movimenti respiratori e ai dispositivi valvolari che ne impediscono il reflusso.

  28. Organi linfatici centrali Midollo osseo Timo periferici Linfonodi Milza Il sistema degli organi linfatici è un complesso di strutture anatomiche in cui i linfociti si moltiplicano, si differenziano e da cui migrano per andare ad esplicare le funzioni difensive specifiche.

  29. Il timo è un organo lifoepiteliale formato da 2 lobi, posto nella cavità toracica nella parte alta del mediastino, alla base del collo. E’ un organo transitorio, molto sviluppato nel bambino, ma regredisce dopo la pubertà andando incontro ad atrofia. Pertanto la sua morfologia varia con l’età. E’ però un organo linfatico centrale, nel quale compaiono i primi linfociti che qui proliferano e sono poi distribuiti agli altri organi linfopoietici. Ciascun lobo del timo è avvolto da una capsula fibrosa che si addentra separandone on dei setti connettivali i lobuli in cui si riconoscono una parteesterna, corteccia e una parte interna, midollare; in entrambe le aree, ma soprattutto nella corticale, vengono prodotti i linfociti T. Il timo è un organo riccamente vascolarizzato.

  30. La differenza di colorabilità fra corteccia e midollare è dovuta alla maggiore cellularità della corteccia, in entrambe le aree è presente una rete costituita di cellule epiteliali dove vengono prodotti, accolti e protetti da eventuali antigeni i linfociti T, che saranno poi distribuiti agli organi periferici. L’involuzione del timo è segnata da una progressiva infiltrazione di grasso dalla corticale alla midollare che tende a sostituire il parenchima ricco prima ricco di linfociti.

  31. I linfonodisono piccoli organi ovalari di dimensioni variabili situati lungo il percorso dei vasi linfatici, per lo più disposti in gruppi. I linfonodi sono rivestiti da una capsula fibrosa che penetra formando le trabecole . Il parenchima del linfonodo presente caratteristiche diverse dalla periferia dove forma la corteccia alla zona centrale dove forma la midollare.

  32. Nella corteccia sono presenti i follicoli o noduli linfatici, provvisti di Un centro germinativo, principale sede di formazione dei linfociti B. Le zone paracorticali sono invece sede di produzione di linfociti T. nella zona midollare si organizzano cordoni e seni midollari dove si ha prevalentemente la trasformazione in plasmacellule che sintetizzano le immunoglobuline. Il parenchima è formato anche da una complessa rete di fibre reticolari e fibroblasti.

  33. Il linfonodo svolge due importanti funzioni: Produzione di linfociti B e T Filtrazione della linfa I linfonodi non sono solo centri di produzione dei linfociti, ma il luogo dove essi vengono a contatto con eventuali antigeni che ne stimolano la immunocompetenza. Una complessa rete vascolare e linfatica serve l’organo.

  34. La milza è posta nella cavità addominale, nell’ipocondrio sinistro, dietro lo stomaco. E’ di forma ovale, appiattita, e in corrispondenza della faccia mediale, concava si osserva l’ilo, dove passano vasi e nervi. E’ rivestita da una capsula che si addentra formando delle trabecole.

  35. Il parenchima della milza presenta aree distinguibili in: polpa bianca, costituita da aggregati linfoidi distribuiti nella polpa rossa, che rappresenta la maggior parte del parenchima, molto Vascolarizzata. Una fitta rete di fibre reticolari è presente nel parenchima. PB PR

  36. Le due zone del parenchima splenico, sono in rapporto alle due principali funzioni che svolge la milzaquale organo linfopoietico perché nella polpa bianca vengono prodotti linfociti B e T, organo emocateretico perché la polpa rossa grazie alla presenza di macrofagi costituise un luogo di distruzione di cellule del sangue, principalmente eritrociti vengono distrutti. La milza rappresenta anche un importante serbatorio di sangue per la presenza di una complessa rete di vasi e seni vascolari.

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