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Riabilitazione psichiatrica: necessità di un approccio scientifico

Riabilitazione psichiatrica: necessità di un approccio scientifico. Alessandro Lenzi Università di Pisa - Dipartimento di PNFB. San Piero a Grado, 18-1-2007. DEFINIZIONE DI RIABILITAZIONE.

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Riabilitazione psichiatrica: necessità di un approccio scientifico

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Presentation Transcript


  1. Riabilitazione psichiatrica: necessità di un approccio scientifico Alessandro Lenzi Università di Pisa - Dipartimento di PNFB San Piero a Grado, 18-1-2007

  2. DEFINIZIONE DI RIABILITAZIONE Con il termine riabilitazione si intende un complesso di interventi medici, psicologici, pedagogici, sociali volti a far sì che una persona malata possa utilizzare al meglio le capacità residue nel contesto sociale che gli è proprio. (Hinsie e Campbell, 1979)

  3. WORLD ASSOCIATION FOR PSYCHOSOCIAL REHABILITATION DEFINIZIONE (1956) È obbligo della società dare ai pazienti affetti da MM, come da qualsiasi altra malattia, in proporzione alle risorse nazionali, la possibilità di avere la gioia di una vita piena, la sicurezza economica per una vita dignitosa e far parte del lavoro produttivo della collettività, nei limiti delle proprie capacità.

  4. EFFICACIA ED EFFICIENZA DELLA RP • Lo spostamento dell’assistenza dal modello istituzionale al modello comunitario territoriale ha abbassato i costi con migliori risultati. • Nella schizofrenia: • recupero sociale nel 40-45% • scomparsa dei sintomi nel 20-25%.

  5. malattia OGGETTO DELLA RP ambiente famiglia paziente

  6. MALATTIE MENTALI A DECORSO CRONICO Spettro schizofrenico 25-60 % Abuso di sostanze 40-80 % D. Bipolare 30 % D. Ossessivo Compulsivo 15 % D. Borderline di personalità 30 %

  7. CONSEGUENZE COMUNI Deficit cognitivi; Bassa autostima; Ridotto funzionamento; Perdita del ruolo familiare; Perdita del ruolo sociale e lavorativo; Ritiro autistico; Ostracismo sociale.

  8. OBIETTIVO DELLA RP • Reinserire il pz nel suo ambiente: • In piena salute psichica e fisica; • Con il precedente ruolo socio familiare; • Capace di fare le proprie scelte; • Con un lavoro in grado di garantirgli una vita dignitosa; • Con la massima qualità di vita possibile.

  9. RP: ELIMINARE O ALMENO RIDURRE LA DISABILITÀ • Insegnare il soggetto a vivere e a lavorare con i limiti imposti dalla disabilità; • Compensare i limiti utilizzando e potenziando ogni altra capacità presente; • Organizzare interventi di supporto (lavori protetti, counseling, opportunità di socializzazione, interventi sull’ambiente e sulla famiglia).

  10. RP E MONDO SCIENTIFICO La RP fa parte dell’insegnamento universitario da meno di 10 anni. La riabilitazione è nata e cresciuta in provincia. Il pragmatismo del lavoro “in trincea” ha sempre sopravanzato le necessità dell’approccio scientifico.

  11. STUDI CLINICI SCIENTIFICI • SITUAZIONE Al momento attuale mancano studi che dimostrino la validità di una tecnica rispetto ad altre. Pochissimi studi in RP sono statisticamente validi e riproducibili in diverse realtà; La difficoltà di mettere in atto disegni in doppio cieco inficia il valore degli studi.

  12. FORMAZIONE • Imparare per osmosi; • Utilizzo delle conoscenze provenienti dalle esperienze positive; • Minimizzare le conoscenze provenienti dalle esperienze negative; • Diretto scambio di informazioni tra colleghi.

  13. LUOGHI COMUNI (NON SOLO) … più importante quello che uno è di quello che uno sa … … navigare a vista in un mare sconosciuto … … importante è che il paziente stia bene … … aprirsi la strada lungo il cammino …

  14. TECNICHE ED ESPERIENZE Maternage Musicoterapie Metodo di Spivack Metodo di Ciompi Brenner Danzaterapia Orticultura Laboratori artigiani Pet therapy Ippoterapia Problem solving ACT Skill training Gruppi autoaiuto

  15. LUOGHI • Soteria • Fountain House • Centri diurni • Comunità terapeutiche • Famiglia • Società …

  16. MANCA UN CORPUS TEORICO • Pragmatismo prevale sull’approccio scientifico; • Impossibilità di creare un condiviso corpus teorico; • Frantumazione e non riproducibilità delle esperienze; • Tecnica legata al carisma ed alle conoscenze della singola persona.

  17. CRESCENTE NECESSITÀ DI PROVE SCIENTIFICHE • Affinamento e proliferazione delle tecniche di intervento psicosociale; • Manca la dimostrazione scientifica della loro efficacia.

  18. MANCANO AFFIDABILI STRUMENTI DI VALUTAZIONE Il funzionamento sociale di un individuo è legato ad un numero imprecisato di variabili che è difficile quantizzare. Le scale di valutazione delle capacità psicosociali sono ridondanti o limitate. Preferibile misurare la qualità della vita in autovalutazione e le capacità cognitive, variabili oggettive e riproducibili.

  19. RIABILITAZIONE E RICERCA • La neuroimaging fornisce notizie su come funziona il cervello • La neurofisiologia ci permette di identificare il deficit e misurarne la gravità • L’applicazione di protocolli di ricerca ai programmi riabilitativi può dare valutare la validità delle tecniche

  20. METODOLOGIA DELLA RP: PERCHÈ • Necessità di confrontarsi con tutte le realtà • Far crescere la teoria della RIAB • Evitare la senescenza delle informazioni • Chiedersi, forse capire, perché e come il pz migliora

  21. TEST E SCALE CLINICHE PRIMA DEL PROGETTO: PERCHÈ • Questa è una esperienza nuova in Toscana ed in Italia; • Organizzazioni sociali e il mondo del lavoro hanno dato la loro disponibilità; • Sembrano esistere reali possibilità di lavoro; • Gli utenti hanno dimostrato entusiasmo e disponibilità ….

  22. È NECESSARIO • Dimostrare la validità del progetto; • Essere in grado di diffondere la metodologia; • Dare una base per la crescita della RP. • Avere argomenti certi per portare avanti il progetto.

  23. Buon lavoro a tutti noi !!!!

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