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… dal gruppo di lavoro al lavoro di gruppo e gioco di squadra!

IL“Cell Design ”. … dal gruppo di lavoro al lavoro di gruppo e gioco di squadra!. IL TRASFERIMENTO DELLE CONOSCENZE DELLE TECNICHE DI SDIFETTAMENTO. Danilo Migliorini Istituto Carlo Secoli. Milano,01 Aprile 2011. PREMESSA.

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… dal gruppo di lavoro al lavoro di gruppo e gioco di squadra!

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  1. IL“Cell Design” … dal gruppo di lavoro al lavoro di gruppo e gioco di squadra! IL TRASFERIMENTO DELLE CONOSCENZE DELLE TECNICHE DI SDIFETTAMENTO Danilo Migliorini Istituto Carlo Secoli Milano,01 Aprile 2011

  2. PREMESSA Siamo passati da una società industriale,basata sulla produzione in grande serie di beni materiali,a una società postindustriale,basata sulla produzione in piccola o unica serie di beni materiali e di beni immateriali personalizzati o su misura.Le fabbriche manufatturiere erano composte prevalentemente da operai addetti alle catene di montaggio e organizzati tramite il controllo.Le aziende attuali sono composte prevalentemente da lavoratori della conoscenza e da professionisti addetti a lavori flessibili,polivalenti o creativi,organizzati tramite la motivazione.

  3. LE SFIDE DI OGGI PER LE AZIENDE (1…) Timeto market sempre più corti Tempi di consegna (LeadTime) molto più brevi che in passato Complessità del prodotto Personalizzazione del prodotto Ciclo di vita del prodotto più corto Variabilità del mercato esasperata Magazzini e WIP troppo elevati: le aziende non se lo possono più permettere

  4. LE SFIDE DI OGGI PER LE AZIENDE (…2) Obsolescenza delle conoscenze delle persone Trasferimento delle conoscenze delle persone Esigenza di saper cambiare velocemente il modello organizzativo Motivazione e responsabilizzazione delle persone Gestione ed affidabilità delle informazioni …………. …………..

  5. IL MERCATO -VELOCITA’ -PREZZO -SERVIZIO

  6. IL CONSUMATORE -sta diventando sempre più informato,selettivo ed evoluto -ma anche infedele -sottopone sempre ad esame i prodotti che acquista e non dà nulla per scontato -richiede prodotti sempre più innovativi,competitivi….e anche ecosostenibili

  7. Il consumatore moderno , è come ben lo definisce GiampaoloFabris, “cherry picking”, ovvero un individuo che tenta di prendere il meglio da tutto ciò che gli viene proposto

  8. PRODUZIONE VARIETA’ MODELLI E MATERIALI BASSI VOLUMI POLIVALENZA SCORTE SEMILAVORATI TEMPI DI LAVORO E……

  9. PROGETTAZIONE E PROTOTIPIA VELOCITA’ PERSONALIZZAZIONI SU MISURA MATERIALI E REAZIONI VARIABILITA’ COLLEZIONI,PRECOLLEZIONI E … ATTESE TRA SETTORI TEMPI E COORDINAMENTO

  10. Problemi più frequenti Modelli da preparare per le collezioni in tempi sempre più ristretti Capi conmodifichesempre più numerose e difficili da interpretare Produzione non corrisponde alle attese Pochi capi molti modelli Costi sempre più alti Consegne non rispettate

  11. Il rapporto azienda consumatore, mercato *ULTERIORE RICHIESTA DI COMPRESSIONE DEL TEMPO A DISPOSIZIONE *AUMENTO DELL'EFFICIENZA DEL PROCESSO E DIMINUZIONE COSTI CARICO DI LAVORO • STAGIONE • ATTUALE • RISPOSTA ISTINTIVA DELLE AZIENDE • RICHIESTA IN FUTURO DAL MERCATO

  12. IL RAPPORTO TRA MERCATO,PROGETTAZIONE E PRODUZIONE DA TEMPO NECESSARIO A TEMPO DISPONIBILE

  13. INTERVENIRE SU : Competenze (skills) Conoscenze (contenuti) Processi (interazione)

  14. Da organzzazione verticale verso organizzazione orizzontale

  15. DIVISIONE DEL LAVORO DA -MANSIONE -DIVISIONE DEL LAVORO SPINTA -INDIVIDUAL JOBS A -RUOLI APERTI -LAVORO CENTRATO SUL PROCESSO -WORK TEAMS

  16. TRASFERIMENTO DELLE CONOSCENZE

  17. La natura della conoscenza Esplicita Più facile da documentare e condividere Contribuisce all’efficienza Più facile da replicare 20% 80% Crea competenze Tacita Difficile da articolare Difficile da sottrarre Difficile da trasferire Fonte di vantaggio competitivo

  18. TRASFERIMENTO DELLE CONOSCENZE Da livello individuale,a livello di gruppo,a livello organizzativo

  19. Come comunichiamo

  20. Noi impariamo attraverso………. 10% la lettura 20% l’ascolto 30% l’osservazione 50% l’osservazione e l’ascolto 70% la discussione con altri 80% le esperienze personali 95% la spiegazione agli altri

  21. IL GRUPPO,TEAM…. Un Team è un gruppo di persone che collaborano per il raggiungimento di obiettivi comuni e che forniscono ciascuno un contributo alla realizzazione della performance del gruppo

  22. GIOCO DI SQUADRA NON ESISTE IL PRODOTTO SARTORIA, IL PRODOTTO PROTOTIPIA,IL PRODOTTO MODELLI,IL PRODOTTO SVILUPPI,IL PRODOTTO PRODUZIONE.ESISTE UNA CIRCOLARITA’ E INTEGRAZIONE DI COMUNICAZIONI,DI ATTIVITA’,DI COMPETENZE,DI CONOSCENZE CHE COSTITUISCONO IL VERO PRODOTTO FINITO. SI PUO’ DEFINIRE IL PRODOTTO FINITO LA SINTESI DI UN GIOCO DI SQUADRA.

  23. GIOCO DI SQUADRA GIOCO DI SQUADRA istituto carlo secoli

  24. Motivare è un gioco di squadra…

  25. Motivare e’ un gioco di squadra……

  26. I Vantaggi (1…) Il gioco di squadra permette ad ognuno: Di sentirsi coinvolto e motivato: Di sentirsi responsabile davanti ai compagni oltre che all’azienda; Di trovare motivazione più forti all’impegno; Di snellire le procedure;

  27. I Vantaggi (…2) Il gioco di squadra permette ad ognuno: Di esercitare un monitoraggio continuo e più agile sui processi di lavoro; Di rispondere in tempo reale alle difficoltà in modo efficace.

  28. L’efficienza (1…) Che cosa ci vuole per costruire team efficienti? Essere convinti dei vantaggi del lavoro di gruppo; Condividere obiettivi comuni; Avere delle regole, condividerle e rispettarle; Lavorare per raggiungere accordi;

  29. L’efficienza (…2) Che cosa ci vuole per costruire team efficienti? Prevenire gli ostacoli; Cercare decisioni condivise; Risolvere i conflitti.

  30. TRE REGOLE PER FORMARE IL GRUPPO

  31. Prima regola: unire il gruppo Pericolo maggiore: L'aggressivita’ Tecniche: • Permettere uno sfogo; • Non prendere posizioni; • Includere gli altri; • Attenersi ai fatti.

  32. Seconda regola: guidare il gruppo Pericolo maggiore: Andare fuori tema Tecniche: • Vigilare; • Tenere una mano sul volante; • Verificare la comprensione; • Riformulare e verificare.

  33. Terza regola: impegnare attivamente il gruppo e orientarlo all’obiettivo Pericolo maggiore: Lo schiacciamento Tecniche: • Proteggere i deboli e tenere i forti sotto controllo; • Coinvolgere il più possibile le persone; • Annotare i suggerimenti; • Costruire le idee non demolirle.

  34. Gruppo di Lavoro Punti di Forza Ottimizza il tempo Accresce la sinergia Favorisce il contributo individuale Sollecita la creatività Accresce l’interesse e l’orgoglio di appartenenza Migliora i rapporti inter-personali Favorisce la riflessione Migliora l’efficienza

  35. Gruppo di Lavoro Punti di debolezza Tendenza al conformismo Manipolazione delle idee del gruppo Diminuzione della creatività individuale Creazione di conflitti gerarchici Scarico delle responsabilità Decisioni più lente

  36. Molti pensano che i gruppi di lavoro siano strumenti razionali per raggiungere un fine organizzativo. Un po’ complicati, ma sempre strumenti. Se così fosse tutto sarebbe più facile!

  37. Quantità di capi per modello ANNI ’70-’90: industria. CONCETTI: linee, sezioni, specializzazione totale. CONOSCENZA delle operazioni: 5-10% del capo. ORIGINE: sartoria tradizionale. CONCETTI: sartoria, gruppo, pratica. CONOSCENZA delle operazioni: 100% del capo. TENDENZE FUTURE: sartoria industriale. CONCETTI: cellular, team, polivalenza. CONOSCENZA delle operazioni: 80-85% del capo. ANNI ’50 – ’70: laboratorio semi industriale. CONCETTI: prime divisioni del lavoro. CONOSCENZA delle operazioni: 30-40% del capo. Quantità di modelli per collezione

  38. CELL DESIGN PROTOTIPIA E SARTORIA Il sistema Cell Design si basa su gruppi di lavoro polivalenti. Ogni gruppo ha una professionalità e una potenzialita’ atta a processare i capi secondo i livelli di difficoltà e la tipologia di esigenza (sfilate,collezione,produzione,su misura,riparazioni…).

  39. CRITERI DI COSTRUZIONE DELLE CELLE Livelli di professionalità; Grado di difficoltà del prodotto; Leader di cella.

  40. CRITERI DI COMPOSIZIONE DELLE CELLE Risorsa migliore; Risorsa “futura leader”; Risorsa in forte crescita; Risorsa dalle capacità medie da costruire; Risorsa prossima al pensionamento.

  41. VANTAGGI E RISULTATI PREVISTI Obiettivi stabiliti; Incentivi; Crescita professionale; Trasferimento delle conoscenze; Gioco di squadra; Futuri team leader; Minor burocrazia; Maggiore produttività. ….….

  42. CRITERI DI OPERATIVITA’ DELLE CELLE Collezione: capi suddivisi in moduli di costruzione e di tempo importante; Produzione: capi suddivisi in moduli di costruzione e di tempo meno importante; Conoscenza: da livello individuale a livello di gruppo a livello organizzativo.

  43. A: unica attività integrata - gruppo Da: singole attività – persone DA GRUPPO DI LAVORO A LAVORO DI GRUPPO Tessuto Modello Stile prodotto

  44. abbandono (L< C) produttività stimolo stress schiacciamento (L> C) stimolo (L = C) zona di produttività ottimale Zone di tensione tensione L = lavoro C = capacità zona di tensione ottimale

  45. …………………. Favorire l'ottimizzazione e l'efficienza della capacità di risposta ai tempi sempre più ristretti e ai costi richiesti dal mercato

  46. SINTOMI DI UNO SCARSO LAVORO DI GRUPPO • FRUSTRAZIONE. • CONFLITTO E COMPETIZIONE NON ETICA. • RIUNIONI IMPRODUTTIVE. • MANCANZA DI FIDUCIA O CONFIDENZA NEL TEAM LEADER.

  47. Gli indicatori……… Si prendono,in modo affrettato,decisioni non adeguate che spesso peggiorano la situazione Si aspetta o si temporeggia in attesa di sapere cosa fare,creando “colli di bottiglia” e “tempi morti” Non ci si accorge di errori o difetti in tempo,rendendo poi vano qualsiasi intervento di aggiustamento Si devono compilare moduli o schede,togliendo tempo al lavoro principale

  48. grazie per l’attenzione

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