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La geografia oggi Individui, società, spazio.

La geografia oggi Individui, società, spazio. Università degli studi di Catania Facoltà di Scienze della Formazione Prof. Rosario Trimarchi. Storia della disciplina geografica. nel Settecento essenzialmente descrittiva.

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  1. La geografia oggi Individui, società, spazio. Università degli studi di Catania Facoltà di Scienze della Formazione Prof. Rosario Trimarchi

  2. Storia della disciplina geografica • nel Settecento essenzialmente descrittiva • nell’Ottocento ricerca le cause dei fenomeni fisici ed umani e le loro interdipendenze • primi decenni del Novecento • Concezione determinista in cui ambiente naturale centrale nella ricerca (natura matrigna). • Uomo determinato dall’ambiente naturale (clima, vegetazione, ecc.) • Concezione possibilista in cui l’uomo è soggetto attivo nel modificare l’ambiente per i propri bisogni. • Concezione quantitativa in cui l’organizzazione spaziale viene riprodotta secondo schemi geometrici • anni ‘60 del Novecento • Concezione volontaristica o prospettica in cui l’uomo pianifica la sua azione sulla natura • Concezione funzionalisticastudia l’organizzazione dello spazio • Concezione sistemica in cui in problemi vengono analizzati secondo un’ottica interdisciplinare (uso dei modelli matematici per la rappresentazione dei fenomeni fisici ed umani) • ultimo trentennio • Geografia della percezione in cui gli spazi vissuti vengono analizzati secondo principi psicologici e sociologici (mappe mentali)

  3. Concezione possibilista Inizi Novecento – metà del Novecento Scienza del paesaggio: analisi delle modificazione apportate dall’uomo sui paesaggi Metodo adottato: induttivo, condotto perlopiù attraverso dei sopraluoghi ossia ricerche dirette sul terreno Vengono privilegiate le comparazioni tra paesaggi omogenei tra loro ( monografie geografiche)

  4. Concezione funzionalista Primi anni trenta del Novecento La geografia funzionalista studia l’organizzazione dello spazio ad opera dei centri dotati di servizi che su di essa esplicano delle funzioni Metodo adottato: deduttivo

  5. Nel contesto scientifico la geografia è considerata una scienza anomala per il suo essere a cavallo tra scienze fisiche e scienze umane Debolezze: - mancanza di un linguaggio autonomo - non adeguata evoluzione nel contesto del pensiero scientifico e filosofico.

  6. Stati Uniti: geografia importanza modesta, valida più sul piano delle strategie militari che per il suo valore didattico Europa centro orientale: grande attenzione per la geografia e conseguente diffusione della disciplina nelle scuole di ogni ordine e grado Europa occidentale: ampia diffusione degli studi geografici (Francia e Germania soprattutto) in ogni settore scientifico con particolare attenzione alle tematiche ambientali e di sostenibilità

  7. Nei primi anni Cinquanta del Novecento la Geografia veniva definita classica o sistematica o generale: analizzava tutti gli studi di fatti fisici ed umani riferiti all’intera superficie terrestre. I rapporti tra ambiente e l’uomo che lo popola venivano considerati unitariamente. A partire dagli anni Settanta: la geografia si frammenta in numerosi campi di studio autonomi Nell’ultimo decennio: nascita della geografia sistemica che tenta di “ricondurre entro un comune alveo di ricerca i processi della storia e quelli della natura al fine di valutare in modo nuovo le interdipendenze fra azione umana e ritmi dell’ecosistema”.

  8. Geografia regionale amministrativa Regione geografica Periodo determinista: regione fisica , viene identificata attraverso i caratteri fisici o naturali Periodo possibilista: paesaggio,viene identificato attraverso i caratteri esteriori o formali (fisici e umani) • Si distinguono: • - regione elementare, basata su un singolo elemento fisico o umano • regione complessa, basata su più elementi • regione integrale, basata su tutti gli elementi presenti in un paesaggio

  9. Regione funzionale o polarizzata: si caratterizza per la presenza di un centro o polo che svolge una o più funzioni capaci di soddisfare i bisogni degli abitanti presenti sul territorio circostante • Tipi di regioni funzionali: • commerciale: negozi • burocratico-amministrativo: uffici • scolastico: scuole • sanitario: ospedali La regione funzionale ha estensioni diverse e su di esse agiscono forze centripete ( dal polo all’esterno) e centrifughe (dall’esterno al polo) Regione funzionale complessa: in cui agiscono sia forse centrifughe che centripete ed in cui si possono individuare sub-regioni ad esaa collegate

  10. Regioni di piano o regioni di programma: (aree o circoscrizioni amministrative) in cui si attua una pianificazione territoriale es. Valle fluviale de Ruhr: per la presenza di carbon fossile venne pianificata un’area di ampia industrializzazione Valle fluviale del Tennesse: venne bonificata ed utilizzata a scopi commerciali, irrigui, ec. Nella pianificazione territoriale i microsistemi di intervento vengono chiamate aree o zone e questo processo viene chiamato zonizzazione In Italia non ci sono regioni di programma unico esempio sono i Piani Regolatori Generali a fini urbanistici

  11. Regione-sistema o regione sistemica: • si identifica progressivamente attraverso • elementi costitutivi (fisici e antropici) e dei loro attributi (popolazione, sesso, istruzione, ecc.) • disposizione degli elementi e degli attributi • nodi ( es. incroci di più strade di vario genere) • assi ( es. reti viarie) • reti ( es. intersezione di più assi) • interazioni tra assi, reti e nodi (livello sistemico il più importante) Regioni sistemiche aperte: suscettibili a variazioni al mutare dei contesti storici

  12. Geografia fisica generale: intera superficie terrestre • Geografia fisica regionale: • posizione assoluta (coordinate geografiche); posizione relativa (riferita ad latri fenomeni presenti sul territorio • geomorfologia: forme del territorio stesso. Forma orizzontale (confini). Forma verticale (rilievi) • climatologia: elementi, fattori del clima • idrografia continentale • oceanografia • biogeografia Geografia umana generale: intera superficie terrestre • Geografia umana regionale: • popolazione o demografia • sedi o insediamento umano

  13. Geografia storica • Studia le condizioni geografiche di età passate • Studi specifici: • caratteristiche fisiche di alcuni territori • condizioni demografiche • sviluppo topografico-edilizio • organizzazione dello spazio destinato all’agricoltura • attività estrattive e metallurgiche • sistemi viari • vie di navigazione • rapporti commerciali • strutture portuali • toponomastica

  14. Geografia politica • Studio degli stati e dell’organizzazione politico-amministrativa interna • Tematiche specifiche: • confini degli stati e loro natura • fenomeni etnici • discriminanti religiose • problematiche ambientali • organizzazioni politico-economiche sovranazionali

  15. Geografia economica • Il nome iniziale era Geografia commerciale perché l’unico settore di interesse era il commercio • Attualmente si occupa: • Agricoltura con le diverse utilizzazioni del suolo e le varie tipologie di aziende • Industria • Commercio e trasporti ossia scambi di merci, trasferimento delle persone • Flussi di capitale, di idee, di informazioni, ecc. • Una nuova branca è la Geografia dello sviluppo che si occupa di: • crescita economica • crescita culturale • sostenibilità e problematiche ambientali

  16. Geografia urbana: considera i rapporti fra un organismo urbano e il territorio circostante Geografia della popolazione: considera le dinamiche demografiche (popolazione, religione, lingua, alimentazione, ecc.) Organizzazione e pianificazione del territorio: valutazione dei comportamenti e delle azioni di soggetti privati e pubblici Politica dell’ambiente : considera le questioni ambientali, studia i rapporti fra ambiente ed economia Geografia del turismo: considera il turismo come fatto culturale ed economico

  17. Conoscenze geografia Studio geografico riguarda: - territori poco estesi - territori molto estesi - globo Gli studi geografici sono condotti su scala locale in cui l’oggetto è rappresentato da un centro(città, villaggio, ecc) e dall’area che lo circonda Conoscere geograficamente significa: possedere conoscenze metodologiche che combinino tra loro le informazioni e non si limitino semplicemente a sommarle.

  18. Conoscenze su Scala nazionale: territorio di un dato Paese Importante soprattutto per: - responsabili della cosa pubblica - commercianti e produttori di servizi Conoscenze su Scala multinazionale: territori che abbracciano più Paesi Importante soprattutto per: - organizzazioni internazionali - operatori economici multinazionali Conoscenze su Scala globale: intero globo

  19. La carta geografica è una rappresentazione: • ridotta: in scala • approssimata • simbolica: utilizzo di simboli • Le carte generali rappresentano: • fenomeni visibili • altitudine • idrografia • aspetti antropici • paesaggio

  20. Carte tematiche o speciali: permettono di evidenziare le connessioni tra aspetti fisico-bioticie antropologicio-economico-sociali di un territorio • Questa tipologia di carte rappresenta fenomeni quali: • clima • fenomeni economici • differenze culturali • religioni • densità demografica, ecc.

  21. Le carte tematiche possono essere: • dinamiche: fenomeni che si evolvono nel tempo • statiche: fenomeni di per sé stabili Distribuzionedellapopolazione principaliagglomeratiurbani

  22. Cartogrammi Diagrammi Diagramma a torta o areogrammi Ortogramma Istogramma Diagramma cartesiano Urbanizzazione: percentualedipopolazioneurbanizzatasoprail 60%

  23. Le carte si classificano secondo la scala di riduzione Carte a piccola scala: il denominatore è relativamente piccolo Carte a grande scala: denominatore relativamente grande o grandissimo Piante o mappe: 1:10.000 (città, quartieri) Carte topografiche: da 1:10.000 a 1: 50.000 (piccole porzioni di territorio) Carte corografiche : da 1:150.000 a 1: 1.000.000 (regioni) Carte generali o d’insieme: 1:1.000.000 (continenti) Mappamondi (planisferi e paniglobi ) : da 1:50.000.000 a 1: 100.000.000

  24. Geographical Information System (GIS) Pregi dei GIS: - Flessibilità: possono essere letti ed aggiornati - Geo-referenzazione: ogni punto della carta è georiferito

  25. Assetti politici mondiali Una visione d’insieme dell’intera superficie terrestre evidenzia le dinamiche geopolitiche mondiali attraverso il rilevamento dei confini nazionali, delle dipendenze e dei territori esterni

  26. L’attuale assetto politico internazionale è stato determinato principalmente da: • scomparsa politica dell’Unione Sovietica (ora Comunità di Stati Indipendenti) • progressiva caduta del comunismo nei Paesi dell’Est europeo • riunificazioetedesca (1990) • conflitti balcanici (dissoluzione della Federazione Iugoslava) Ancora insoluti: - la questione del Vicino Oriente (tra Israele e popolazione palestinese) - numerosi conflitti interetnici ed economici in Africa

  27. Organizzazioni internazionali • Organizzazione della Nazioni Unite (ONU), nata nel 1945 con funzioni di pace e di sicurezza internazionale. • È composta da: • un’Assemblea composta da quasi tutti i Paesi del mondo • un Consiglio di Sicurezza composto da 15 membri permanenti (di cui 5 con diritto di veto: Cina, Francia, Regno Unito, Russia, Stati Uniti) e da 10 membri eletti ogni due anni • Agenzie collegate all’ONU: • Food and AgricultureOrganisationFAO (problemi alimentari); • UNESCO (educazione e cultura); • Organizzazione Mondiale della Sanità OMS (problemi sanitari) • Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo EconomicoOCSE • Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio OPEC

  28. Altre Organizzazioni internazionali sono: • Unione Europea (UE) nata nel 1993 • Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) nata nel 1991 composta dalle Repubbliche dell’ex unione Sovietica • Lega Araba composta da circa 20 Paesi (arabi) • Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) • Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (NATO) con finalità politico-militari • Organizzazione sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE)

  29. L’Italia è membro: • dell’ONU e delle organizzazioni collegate • dell’EBRD (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo) • della NATO • dell’OCSE • dell’OSCE • dell’UEO

  30. Rapporto uomo-ambiente • Le problematiche ambientali sono presenti in tutto il mondo. • Le problematiche derivano principalmente da: • depauperamento risorse • mancato rispetto per l’ambiente • mancanza di conoscenze tecnologiche

  31. Nei diversi Paesi al mondo si trovano leggi e regolamenti alquanto differenti in materia ambientale. • Tutte le politiche per l’ambiente adottate hanno come scopo principale: • il controllo dell’inquinamento • la tutela degli ecosistemi • la prevenzione dei danni e la riparazione degli stessi • l’utilizzazione di tecnologie pulite

  32. Il problema dell’inquinamento comporta scelte legate a : • disinquinare, con tecniche diverse, i territori • risanare e ripristinare i terreni inquinati, con particolare riguardo alle acque di fiumi, laghi e canali, che ricevono scarichi industriali o/e urbani • prevenire le cause dell’inquinamento: • modificando i cicli produttivi ( con tecnologie pulite) • impiegando materie prime meno dannose (attraverso materiali di recupero) • riciclando (raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani)

  33. Per favorire e incentivare l’attenzione all’ambiente gli Stati tendono a : • far gravare i costi del disinquinamento su chi inquina (tasse ambientali) • stabilire limiti (standard) che non possono essere superati: • nella fase di emissione di sostanze gassose nell’aria • nella fase di emissione di sostanze fluide (reflui) in laghi, fiumi e mari • nel momento stesso della produzione (nei componenti del prodotto e nei tipi di imballaggi) • - valutare l’impatto ambientale delle grandi opere (VIA)

  34. TUTELA DEI PAESAGGI TIPICI • La protezione dei paesaggi tipici riguardano allo stesso tempo: • valori naturali • valori culturali • I problemi principali derivano: • dall’espansione dei grandi agglomerati urbani • dallariutilizzazione delle abitazioni ex rurali • dallosviluppo industriale • dallosviluppo turistico-alberghiero • dallarealizzazione di infrastrutture stradali e ferroviarie • dai radicali mutamenti negli ordinamenti colturali in agricoltura

  35. TUTELA DEI PAESAGGI IN ITALIA Nascita ministero dell’Ambiente 1986 e prima delineazione delle aree ad elevato rischio ambientale • Elementi di rischio sono numerosi: • elevata concentrazione industriale • fattore inquinamento • presenza di industrie a rischio d’incidente • sismicità • franosità • vulcanesimo • mancanza di accertamenti veritieri sul rischio ambientale delle industrie italiane

  36. Parchi e riserve in Italia: le normative • - In Italia la prima legge quadro • nazionale sui parchi è la n °394/91 • - In Sicilia la legge regionale 6/5/1981 n°98 istituisce parchi e le riserve naturali. • Nel nostro paese ci sono 24 parchi e circa 508 aree naturali protette, che coprono una superficie di circa 2 milioni di ettari a terra e 160 mila in mare, salvaguardando all’incirca il 10% del territorio nazionale. (Touring Club Italiano, 1999)

  37. MOVIMENTI DELLA POPOLAZIONE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO La situazione demografica mondiale è divenuta esplosiva a partire dall’Ottocento (prima metà XIV sec. popolazione inferiore a 1,2 miliardi, fine XX sec. popolazione superiore a 6 miliardi • La popolazione mondiale si ammassa in quattro grandi regioni della terra: • Europa centro-occidentale • area nord-orientale degli Stati Uniti • sub-continente indiano • Estremo Oriente asiatico

  38. Regioni permanentemente occupate: ecumeniche Regioni temporaneamente abitate (es. pascolo d’alpeggio): sub-ecumeniche Regioni disabitate: anecumeniche • I fattori che influiscono sulla distribuzione della popolazione : • di carattere naturale (clima, caratteristiche dei rilievi, disponibilità o meno di acqua e\o minerali • di carattere umano (mancanza di iniziative in campo agricolo; industriale o commerciale)

  39. La consistenza ottimale della popolazione in un determinato territorio in teoria si ha quando le forze-lavoro sono sufficienti per sfruttare, nel migliore dei modi, le risorse disponibili. • Di fatto alcune popolazioni sono: • Sovrappopolate (numero di risorse inferiori rispetto al numero di abitanti) • Sottopopolate(che presentano numerose potenzialità o capacità di popolamento)

  40. Le variazioni di popolazione di pendono da: • Cause naturali: nascite e morti; catastrofi naturali (terremoti, eruzioni, ecc.); pestilenze; guerre; ecc. • Cause migratorie Tasso di natalità (rapporto fra nascite e popolazione) Tasso di mortalità (rapporto fra morti e popolazione) Tasso di variazione della popolazione (differenza fra il tasso di natalità e quello di mortalità)

  41. MIGRAZIONI INTERNAZIONALI E MIGRAZIONI INTERNE I movimenti migratori consistono in trasferimenti più o meno lenti di popolazione da un’area ad un’altra della superficie terrestre MIGRAZIONI INTERNE: spostamenti che avvengono da una regione ad un’altra dello stesso Paese MIGRAZIONI INTERNAZIONALI: spostamenti che avvengono in più Paesi

  42. Motivi di attrazione per i flussi migratori : • condizioni climatiche favorevoli • tenore di vita più elevato • spirito d’avventura • condizioni economiche più favorevoli • Motivi di repulsione per i flussi migratori: • - condizioni ambientali sfavorevoli • - persecuzioni religiose • persecuzioni politiche • cambiamenti intervenuti sui confini politici

  43. MIGRAZIONI DI MASSA: quando il trasferimenti coinvolge un numero notevole di persone MIGRAZIONI PER INFILTRAZIONE: quando il trasferimenti coinvolge un limitato numero di soggetti che vanno ad inserirsi in un tessuto umano preesistente MIGRAZIONI DEFINITIVE: quando i migranti decidono di non fare più ritorno al luogo d’origine MIGRAZIONI TEMPORANEE: quando i migranti si trasferiscono per un periodo limitato di tempo MIGRAZIONI STAGIONALI: quando i migranti si trasferiscono per svolgere lavori stagionali

  44. URBANESIMO E URBANIZZAZIONE

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