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RELAZIONE ANNUALE 2006 SULL’ATTIVITÀ DELLA POLIZIA LOCALE

CARPI. RELAZIONE ANNUALE 2006 SULL’ATTIVITÀ DELLA POLIZIA LOCALE. Il 2006 è l’anno che ha visto nascere il Corpo unico della polizia locale dell’Unione delle Terre d’argine.

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RELAZIONE ANNUALE 2006 SULL’ATTIVITÀ DELLA POLIZIA LOCALE

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Presentation Transcript


  1. CARPI RELAZIONE ANNUALE 2006SULL’ATTIVITÀ DELLA POLIZIA LOCALE

  2. Il 2006 è l’anno che ha visto nascere il Corpo unico della polizia locale dell’Unione delle Terre d’argine. I Comuni di Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera avevano avviato l’esperienza nel Luglio 2001, con la costituzione di una associazione intercomunale. L’obiettivo è quello di creare un sistema di sinergie per affrontare i compiti sempre più numerosi della Polizia Locale.

  3. Motivazioni che portano alla realizzazione del Corpo unico di Polizia Locale • più sicurezza sul territorio; • ampliamento degli orari di servizio; • campagne di prevenzione e controlli programmati;

  4. Motivazioni che portano alla realizzazione del Corpo unico di Polizia Locale Sportelli del cittadino in ogni Comune

  5. Valorizzazione del rapporto umano con il cittadino

  6. - qualificazione dei servizi specialistici;

  7. numero telefonico unico e presenza sul territorio disponibile per 18 ore e trenta al giorno su 365 giorni l’anno; • migliore coordinamento con le altre Forze dell’Ordine; • messa in rete ed ammodernamento delle dotazioni strumentali e tecnologiche; • miglior gestione delle risorse umane.

  8. Il 29 maggio 2006, con la firma dell’atto costitutivo, nasce formalmente l’Unione delle Terre d’argine Nella seduta del Consiglio dell’Unione del 27/7/2006, viene approvato il trasferimento all’Unione della titolarità delle funzioni di Polizia Locale dal 1° Agosto 2006.

  9. Progettazione, costituzione e messa a regime della struttura organizzativa Progettazione, costituzione e messa a regime dei sistemi contabili ed amministrativi unificati

  10. Da gennaio 2006 a Giugno , i quattro Comuni partecipanti all’Unione, attraversol’utilizzo esclusivo di risorse interne, hanno sviluppato il progetto organizzativo dell’Unione poi adottato. La progettazione ha coinvolto gruppi di lavoro a più livelli sia all’interno del Corpo che a livello di Direzione Generale, i cui esiti sono stati condivisi con gli organi di Governo dei quattro Comuni, prima di essere sintetizzati ed adottati nel modello organizzativo che si sta implementando. Prima del trasferimento del Corpo all’Unione (dal 1° Agosto 2006), si sono sottoscritti con le OO.SS. alcuni accordi fondamentali relativi alla costituzione dell’Unione che mettevano le basi sulle modalità di omogeneizzazione dei trattamenti, delle indennità varie e degli incentivi riconosciuti per il coinvolgimento ed il contributo di tutto il personale alla realizzazione del Corpo unificato.

  11. Dal 1° Agosto 2006, con l’effettivo passaggio delle funzioni di Polizia Locale dei quattro Comuni all’Unione, si sono assegnate le responsabilità organizzative di vertice del nuovo Corpo (Comandante, Vicecomandante e dei quattro Responsabili delle Dipendenze Territoriali), rinviando, come da accordi sindacali, l’avviamento a regime delle unità specialistiche centrali al 2007 . Da Settembre a Dicembre 2006 si sono sviluppati gli incontri sindacali che hanno portato all’accordo sottoscritto il 28 Dicembre, relativo all’assetto organizzativo a regime che comprendeva il piano di adeguamento degli organici, la definizione dell’organizzazione dei turni di servizio centrali e territoriali, la individuazione di tutte le indennità di disagio rischio e turno corrispondenti.

  12. Fin dalla primavera 2006 lo staff Contabile e quello dedicato ai Sistemi Informatici del Comune di Carpi, a cui l’Unione delle Terre d’Argine ha affidato la gestione del proprio sistema informatico, contabile e finanziario, hanno predisposto le procedure contabili e di bilancio per il nuovo Ente. In collaborazione con i Corpi dei quattro Comuni sono state accorpati ed omogeneizzati i capitoli di spesa ed individuati i centri di costo su cui si sarebbe basata la contabilità economica del Corpo unificato di Polizia Locale. Sempre dalla primavera 2006 si è individuato, fra quelli in funzione nei quattro Comuni aderenti all’Unione, il sistema informatico provvisorio per la gestione delle sanzioni amministrative da adottare quale sistema unico nella prima fase di avviamento del Corpo.

  13. Dal 1° agosto 2006 l’Unione è titolare di tutti i proventi derivanti dalle materie trasferite. Le sanzioni emesse ed incassate per violazioni al codice della strada sono trasferite ai Comuni conferenti sulla base della loro territorialità.

  14. LA SITUAZIONE INIZIALE Si sottolinea come nei quattro Comuni sono presenti profonde differenze nelle modalità di svolgimento delle funzioni operative riguardanti il controllo del territorio, nella distribuzione temporale dei turni di lavoro e nelle attività di back-office.

  15. Dalla situazione citata, è stato necessario muovere i primi passi verso la completa integrazione dei quattro servizi di Polizia Locale e l’uniformità della loro attività sul territorio dei quattro Comuni. Questo ha comportato, naturalmente il forte coinvolgimento e partecipazione alla realizzazione del progetto organizzativo del Personale appartenente alla Polizia Municipale, in particolare del Personale addetto al coordinamento e controllo (Ispettori ed ex Comandanti).

  16. Progettazione e messa a regime dei processi di organizzazione delle professionalità e delle competenze necessarie al funzionamento dell’organizzazione

  17. In sintesi, le fasi: • attivazione dello Staff Comando; • colloqui con gli operatori; • creazione dei gruppi di lavoro per materia , per l’elaborazione di piani attuativi, sulla base dei dati storici raccolti ; • riunioni di servizio , al fine di stabilire protocolli operativi unificati (contravvenzionali, gestionali sul personale e sulle risorse strumentali ed economiche); • progettazione della strutturazione dell’organigramma; • verifica protocolli operativi intercomunali per gestione flussi documentali (nulla osta, pareri, concessioni, autorizzazioni, ordinanze, ecc.). • individuazione del piano formativo per il personale; • sperimentazione ed avviamento della gestione centralizzata flussi documentali per le contravvenzioni;

  18. formazione interna relativa alle attività avviate; • attivazione dei servizi esterni diurni per fasi graduali ; • verifica dell’attività in gruppi di lavoro; • avviamento delle attività delle Dipendenze Territoriali. • predisposizione del capitolato d’appalto per la fornitura del software per lo svolgimento delle attività della Polizia Locale e servizio di gestione dei verbali; • avvio elaborazione regolamenti del Corpo, della massa vestiario, degli oggetti rinvenuti; • avviamento sala operativa con numero telefonico unico; • attivazione delle procedure per l’attivazione del sistema R3 Tetra; • predisposizione della Convenzione tra Regione ER , Unione delle Terre d’argine e Ministero delle Comunicazioni per l’utilizzo della rete radiomobile digitale R3 Tetra;

  19. MODELLO ORGANIZZATIVO GENERALE

  20. Dipendenze Territoriali A capo di ciascuna Dipendenza Territoriale della Polizia Locale dell’Unione è posto un Responsabile che risponde direttamente al Comandante del Corpo.

  21. MODALITÀ GENERALI DI FUNZIONAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE DEL CORPO DI POLIZIA LOCALE

  22. Nel nuovo Corpo di Polizia Locale si definiscono come turni ordinari , quelli che si estendono sui due turni diurni nei giorni feriali della settimana e sono organizzati a livello locale. • Sono considerati turni di servizio organizzati a livello centrale quelli da rendere sui singoli territori alla sera dei giorni feriali, la notte (saltuariamente, quando programmati) e nelle giornate festive.

  23. Tutti i turni ordinari previsti per ciascuna Dipendenza Territoriale o per ciascun Servizio Specialistico Centrale sono di norma svolti con il personale assegnato a tali unità organizzative. • I turni di servizio organizzati a livello centrale sono ricoperti da tutto il personale del Corpo d Polizia Locale dell’Unione, sulla base di una programmazione centralizzata che li rende compatibili con i turni ordinari

  24. I turni serali e festivi si organizzano secondo i seguenti standard di servizio: • PATTUGLIE SERALI FERIALI: 2 pattuglie ciascuna composte da due agenti oltre al servizio di Centrale Operativa . • PATTUGLIE FESTIVE: 2 pattuglie nei due turni giornalieri e 2 pattuglie serali a cui si aggiunge il servizio di Centrale Operativa per ciascuno dei tre turni previsti.

  25. L’Organizzazione delle Dipendenze Territoriali ed il controllo del territorio

  26. Dotazione organica

  27. Progetti presentati e finanziati dalla Regione Emilia Romagna

  28. DATI SULL'ATTIVITA' DEL 2006 COMUNE DI CARPI

  29. L’attività di prevenzione- Educazione stradale -

  30. Alunni scuolematerne: n. 394

  31. Alunni scuole elementari n. 388

  32. L’attività di prevenzione- Educazione stradale -

  33. Manifestazioni di educazione stradale

  34. Manifestazioni di educazione stradaleCampo-Scuola di S. Marino

  35. STUDENTI COINVOLTI NELL'EDUCAZIONE STRADALE

  36. L’attività di prevenzione- Educazione stradale -

  37. Incontro con la popolazione Pakistana

  38. Controlli di Polizia Stradale:violazione accertate n. 20.401

  39. VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA segue

  40. VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA precede

  41. Attività del Vigile di quartiereLe segnalazioni ricevute dai cittadini

  42. segue

  43. precede

  44. Segnaletica(circolazione, semaforie altri interventi viabilità)n. 81

  45. Recupero veicoli abbandonati: n. 85

  46. Disturbocausato da animalie animali pericolosin: 66

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