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L’EPICA

L’EPICA. Tradizione germanica Beowulf Carmi dell’Edda Libro di Crimilde. Presenza di temi e motivi analoghi. motivo che vede padre e figlio combattere uno contro l’altro all’insaputa di entrambi, l’obbligo di vendetta nel sangue,

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  1. L’EPICA Tradizione germanica Beowulf Carmi dell’Edda Libro di Crimilde

  2. Presenza di temi e motivi analoghi • motivo che vede padre e figlio combattere uno contro l’altro all’insaputa di entrambi, • l’obbligo di vendetta nel sangue, • il senso di lealtà al capo, al re o al clan di appartenenza.

  3. Tesi di Stefano Asperti • il genere epico volgare non nasce in concomitanza con le prime attestazioni scritte. • la sua origine è sicuramente più arcaica ed è da ricercare nella tradizione orale. • solo quando hanno raggiunto un grado di ‘autorevolezza’ degno della letteratura latina, sono stati messi per iscritto affinché fossero tramandati.

  4. Nella fase orale, la nascente letteratura volgare ha sicuramente influenzato la letteratura latina e viceversa. • Alcuni testi latini dei secoli X-XI e poi anche del XII paiono echeggiare temi e forme peculiari della letteratura romanza. - Cantilena di San Faraonerisalente al IX-X secolo. E’ un carmenpublicum. - La Nota Emilianensisbreve testo latino dell’XI secolo (1070). - Frammento dell’Aia dell’XI secolo.

  5. Caratteristiche del genere epico Jean Bodel, La chanson desSaisnes N’en sont que trois materes a nul home entendant: de France et de Bretaigne et de Romme la grant; ne de ces trois materes n’i a nulesamblant. Li conte de Bretaigne, cil sont vain et plaisant et cil de Romme sage et de sens aprendant cil de France sont voir chascun jour aparant.

  6. Esistono solo tre materie per un uomo istruito la materia di Francia, di Bretagna, e di Roma la grande;le tre materie sono diverse l’una dall’altra.I racconti di Bretagna sono vani e divertenti,quelli di Roma sono saggi ed istruttiviquelli di Francia sono da sempre veri.

  7. Tesi di Bachtin “Il mondo dell’epica è il passato eroico nazionale, il mondo degli inizi e delle vette della storia nazionale, il mondo dei padri e dei progenitori, il mondo dei primi e dei migliori”. 3 aspetti dell’epopea • oggettodell’epica è il passato eroico nazionale, il passato assoluto. • fonte dell’epopea è la tradizione nazionale. • il mondo epico è separato dal presente, ovvero dal momento in cui viene elaborato e recitato il canto epico.

  8. Caratteristiche del testo epicoper Limentani e Infurna • La storicità del tema. • Il disporsi di un complesso di azioni intorno ad uno scontro tra parti contrapposte e ritenuto decisivo per un’intera comunità e con un forte senso di destino collettivo. • La presenza di un eroe che si batte e muore per un ideale comune.

  9. Stile Le varianti sono una costante dell’epica: l’interprete si giova di una serie di espedienti narrativi che gli consentono di operare i cambiamenti necessari senza interrompere la sua performance. Questi espedienti sono i motivi e le formule, elementi del linguaggio letterario epico ormai fissati nella tradizione che danno una nota di arcaismo ai testi più recenti.

  10. motivi : episodi che tornano di narrazione in narrazione.formule : mezzi espressivi fissi che servono ad ampliare o elaborare motivi in base alle esigenze della performance. Il metro utilizzato nella composizione di un poema è, soprattutto nelle opere più arcaiche, il décasyllabeassonanzatocon cesura dopo la quarta sillaba. La lassa è un elemento versificatorio molto importante perché permette la coesione strutturale del poema e può fornire al giullare un aiuto per la memoria.

  11. Assonanza= identità dell’ultima vocale tonica e dell’eventuale atona seguente. Rima= identità dell’ultima vocale tonica e tutto quello che segue. Rima: cane/pane; assonanza: cane/mare. Chanson de Rolandvv. 1-6 Carles li reis,//nostreemper[er]e magnes, set anztuzplains// ad estet en Espaigne: tresqu’en la mer //cunquistla terealtaigne n’i ad castel// ki devant lui remaigne; mur ne citet// n’i est remés a fraindre, fors Sarraguce, //kiest en une muntaigne.

  12. Origini del genere epico Tesi Tradizionalista • Ferdinand Wolf • Claude Fauriel • Gaston Paris Tesi Individualista • Joseph Bédier

  13. Bertrand de Bar-sur-Aube • Le gesta del re di Francia (Carlo Magno e Rolando) • Le gesta di don de Mayence(appartengono i parenti di Gano – vassalli ribelli-) • Le gesta di Garin de Monglane(Ciclo di Guglielmo d’Orange) • Questa classificazione concepita sul principio del lignaggio può essere arricchita di una 4 gesteLe canzoni di crociata.

  14. Chanson de Roland • Tradizione manoscritta • Intreccio • Base storica • Discordanze tra il poema e la realtà storica: • Carlo, che nel 778 aveva 36 anni, diventa nel poema un uomo centenario, molto saggio, che assomma nella sua persona la figura reale e quella paterna. • Il piccolo esercito basco si trasforma nel potente esercito saraceno. • La battaglia di Roncisvalle si trasforma in una guerra di religione tra cristiani e pagani, una lotta tra il bene ed il male.

  15. Struttura dell’opera • Centrata sui consigli di guerra tra cristiani e pagani • Battaglia di Roncisvalle • Vendetta di Carlomagno Nel quadro della narrativa popolare (teoria di Propp) in cui di solito si registrano tre stadi, ritroviamo: • Partenza positiva • Peggioramento (tradimento e tragedia) • Miglioramento (Vendetta)

  16. La chanson de Guillaume • La Chanson de Guillaume è di poco posteriore alla Canzone di Orlando e per stile e impostazione tematica presenta non poche affinità con il poema rolandiano. • La chanson de Guillaume esibisce anche dei motivi completamente nuovi e originali, inesistenti nella Canzone di Orlando. • Come sostiene Fassò:sicuramente le due leggende hanno avuto una diffusione orale prima di essere rimaneggiate e organizzate in un testo scritto.

  17. Caratteristiche • a differenza della Chanson de Roland, l’autore anonimo della Chanson de Guillaume da molto spazio all’introspezione dei personaggi e soprattutto ne esalta le qualità umane. • Con la Chanson de Guillaume inizia una fase molto particolare nella stesura dei testi epico-celebrativi e che godrà, in seguito, di un notevole successo: la creazione di veri e propri cicli epici.

  18. DIFFERENZE TRALa Chanson de Roland E La Chanson de Guillaume. • Nel poema rolandiano l’attenzione del pubblico è opportunamente indirizzata a focalizzarsi solo ed esclusivamente sulla lotta contro i nemici della fede cristiana. • Nel ciclo di Guglielmo questo non succede, o meglio la difesa della cristianità non è l’unica aspirazione del protagonista. Guglielmo d’Orange è, difatti, presentato piuttosto come un eroe ‘civilizzatore’. • Il cammino di Guglielmo inoltre è solitario rispetto a quello di Rolando, perché il suo sovrano non lo sostiene nelle sue conquiste

  19. Canzoni dei vassalli ribelli. • Oppongono alla figura del vassallo, leale servitore, un sovrano ingiusto e sleale che non mantiene gli accordi dell’omaggio vassallatico. • Il punto di vista dell’autore è unilaterale: è dalla parte del vassallo e contro il re. • GormontetIsembart • Raoul de Cambrai • Girart de Roussillon • ChevalerieOgier

  20. Canzoni di Crociata. • L’attualità storica delle vicende narrate, mentre nelle chansons de geste sono narrati fatti passati. • Combinazione del modello storiografico e quello agiografico con gli schemi epici tradizionali. • Chanson d’Antioche • La Chanson de Jérusalem • Chetifs

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