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Scuole CITTADINANZ@NCHIO

Scuole CITTADINANZ@NCHIO. Rete di scuole: Liceo Scientifico Statale“G. Galilei ”, Civitavecchia(scuola capofila del progetto in rete) Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “ Viale Adige” Civitavecchia Scuola secondaria di I° Grado “ Ennio Galìce” Civitavecchia.

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Presentation Transcript


  1. Scuole CITTADINANZ@NCHIO Rete di scuole: Liceo Scientifico Statale“G. Galilei ”, Civitavecchia(scuola capofila del progetto in rete) Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “ Viale Adige” Civitavecchia Scuola secondaria di I° Grado “ Ennio Galìce” Civitavecchia

  2. Una cultura dei diritti umani è un insieme di attitudini, principi, comportamenti, norme e regole.” (da Compass Manuale per l’educazione ai diritti umani con i giovani) • L’ONG E.I.P Italia Scuola Strumentodi Pace ha collaborato al progetto gestendo il monitoraggio posto in essere attraverso la somministrazione e l’analisi di questionari relativi ai livelli di partenza delle classi coinvolte nella sperimentazione. • La metodologia utilizzata in materia di formazione degli studenti alla cittadinanza attiva e partecipata è quella della peer education e della didattica ludica (giochi di ruolo e di simulazione sui diritti umani, Live Action Role-playing) con una formatrice E.I.P di livello europeo, al fine di valutare le competenze raggiunte. • Sono stati utilizzati approcci operativi suggeriti dal Manuale del Consiglio d’Europa per l’educazione ai diritti umani con i giovani Compass (www.eycb.coe.int/compass)

  3. Competenze e conoscenze chiave di Cittadinanza e Costituzione Obiettivi generali relativi al potenziamento degli skills di cittadinanza attiva e partecipata, volti all’acquisizione di una piena consapevolezza dei diritti/doveri di cittadino sono: • Agire in modo autonomo e responsabile: capacità di difendere e affermare i propri diritti, interessi, responsabilità, limiti e bisogni • Risolvere problemi: capacità di agire in un quadro d'insieme, in un contesto ampio • Spirito di iniziativa e imprenditorialità: capacità di definire e realizzare programmi di vita e progetti personali nel rispetto della convivenza civile • Servirsi di strumenti in maniera interattiva: individuare collegamenti e relazioni • Capacità di utilizzare la lingua, i simboli e i testi in maniera interattiva: comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere • Capacità di utilizzare le conoscenze e le informazioni in maniera interattiva • Comunicare: acquisire ed interpretare l’informazione • Competenze sociali e civiche: - capacità di cooperare, collaborare e partecipare - capacità di stabilire buone relazioni con gli altri - funzionare in gruppi socialmente eterogenei - capacità di gestire e risolvere i conflitti

  4. Le tematiche specifiche affrontate durante le attività di formazione proposte • Diritti umani e dignità della persona in ambito internazionale • Costituzione e Cittadinanza Italiana ed Europea: • Diritti e responsabilità del cittadino, in prospettiva nazionale ed Europea • Democrazia ed autodeterminazione • Dialogo interculturale • Educazione alla pace ed alla legalità • Educazione ambientale ed allo sviluppo sostenibile • Solidarietà e pari opportunità • Educazione alla salute • Integrazione sociale, partecipazione e cittadinanza attiva

  5. LA PEER EDUCATION o educazione tra pari “Buona pratica” raccomandata dal Consiglio d’Europa: • strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status; un intervento. • Si attiva un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un’esperienza profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti. • Si va oltre il momento educativo e diviene una vera e propria occasione per il singolo adolescente, il gruppo dei pari o la classe scolastica, per discutere liberamente e sviluppare consapevolezze che nei momenti formativi tradizionali non emergono.

  6. Peer education: istruzioni per l'usoLa Carta dei Peer che in dieci punti sintetizza lo spirito di questa nuova didattica 1. Il peer nel gruppo fa cultura 2. Il peer non è un professore 3. La peer education è ricerca 4. La prevenzione è esperienza 5. La peer education è partecipazione 6. Gli adulti stanno dietro le quinte 7. La peer education non è delega 8. La peer education è sostenuta da una rete 9. La peer education è contagiosa 10. La peer education fa entrare la vita nella scuola

  7. L’ATTIVITÀ: UN “PICTURE GAME”GIOCHI CON LE IMMAGINI: COSA VEDI IN PANCHO TEMATICHE:DIRITTI UMANI, DISCRIMINAZIONE / XENOFOBIA, MEDIA. OBIETTIVI • la familiarizzazione dei partecipanti con gli strumenti del diritto internazionale (Dichiarazioni, Convenzioni, Patti) con particolare riferimento alla DUDU; • l’acquisizione della coscienza e consapevolezza della rilevanza e della continua interazione tra diritti umani e la vita quotidiana; • lo sviluppo ed il potenziamento della capacità di lettura visiva, di ascolto e comunicazione nel gruppo. • La promozione di empatia e rispetto della dignità umana.

  8. DIRITTI CORRELATI • civili, politici, sociali e culturali. FOLLOW-UP E RIFLESSIONI • Analisi delle diverse letture delle immagini comuni • Uso ed abuso delle immagini nella tutela dei diritti • Influenza del proprio background culturale nell’interpretazione dei diritti DEBRIEFING E VALUTAZIONE

  9. L’ATTIVITÀ’: LE CARTE DELLE AFFERMAZIONI“Un bimbo senza coraggio è come un cielo senza stelle” TEMATICHE: DIRITTI UMANI, EDUCAZIONE, BAMBINI E RAGAZZI. • Diritti umani fondamentali e i diritti specifici della Convenzione dei diritti del Fanciullo; • Diritti e responsabilità in virtù di questa Convenzione; • metodi per rivendicare questi diritti. DIRITTI CORRELATI: • diritto a conoscere la propria famiglia e a vivere con essa • diritto alla protezione contro lo sfruttamento economico • diritto ad un trattamento particolare in caso di procedimenti giudiziari

  10. OBIETTIVI: • informare sulla Convenzione dei diritti del Fanciullo • sviluppare l’abilità di analizzare le informazioni ricevute e quella di rapportarle alla realtà quotidiana • incoraggiare il senso di responsabilità, solidarietà, giustizia ed eguaglianza FOLLOW-UP E RIFLESSIONI • Brainstorming circa le violazioni dei diritti umani dei fanciulli (sfruttamento sessuale, abusi, violenze psicologiche, bullismo). • Capire come nella scuola stessa si trovino a confronto doveri e responsabilità, in relazione alla Convenzione. DEBRIEFING E VALUTAZIONE

  11. SIMULAZIONI E GIOCHI DI RUOLO (Live Action Role-playing) • Il gioco di ruolo è una rappresentazione posta in essere dai partecipanti che, per far “vivere” i personaggi assegnati, ricorrono al proprio background culturale e sociale ed alle esperienze di vita vissute. Gli obiettivi del gioco di ruolo sono quelli di portare alla luce circostanze o eventi che non sono familiari ai partecipanti: è netto il conseguente miglioramento della comprensione di diverse (e prima sconosciute) situazioni, attraverso l’incoraggiamento empatico che unisce il protagonista al suo ruolo. • Le simulazioni possono essere considerate una naturale estensione dei giochi di ruolo. La differenza giace nel livello di improvvisazione che, nel gioco di ruolo è preminente. • Attraverso la simulazione i protagonisti possono provare situazioni di sfida, apprendendo tematiche e contenuti nuovi, ma in un contesto “sicuro”, stabilito dal copione assegnato. Il coinvolgimento emotivo che si crea è molto forte, ma estremamente utile per l’apprendimento.

  12. L’ATTIVITÀ: LA CACCIA ALLE BALENETEMATICHE: DIRITTI UMANI, AMBIENTE, GLOBALIZZAZIONE. DIRITTI CORRELATI: • diritto di partecipare alla vita culturale • diritto dei popoli di disporre liberamente del proprio ambiente naturale • diritto allo sviluppo ed all’utilizzo delle risorse naturali OBIETTIVI: • Indagare la conflittualità tra i vari diritti allo sviluppo e alla vita culturale e la protezione dell'ambiente • Il diritto di partecipare alla vita culturale • Il diritto dei popoli di disporre liberamente del proprio ambiente naturale • Il diritto allo sviluppo ed all'utilizzo delle risorse naturali • Indagare la conflittualità tra i diritti allo sviluppo e alla vita • Sviluppare competenze interculturali e riflettere sul pregiudizio • Sviluppare atteggiamenti di apertura mentale verso le differenze culturali

  13. DEBRIEFING E VALUTAZIONE Il gruppo, al termine dell’attività, deve riflettere sul processo che ha animato la discussione, in relazione alla possibilità di addivenire ad un accordo, per consenso comune. Segue un’analisi specifica sulla difficoltà di impersonare dei ruoli, le argomentazioni migliori (basate su motivazioni di tipo emotivo, razionale o logico), la condivisione di diverse pratiche e tradizioni culturali che possono sembrare in contrasto con la propria etica. Scontro culturale versus discriminazione. FOLLOW-UP E RIFLESSIONI • La Globalizzazione • Conflitto tra diritto alla vita e all’alimentazione, la protezione ambientale e la conservazione della specie

  14. L’ATTIVITÀ: L’ACCESSO AI MEDICINALI“Uno sforzo congiunto di cittadini responsabili può fare la differenza” TEMATICHE: SALUTE, GLOBALIZZAZIONE – DISCRIMINAZIONE / XENOFOBIA DIRITTI CORRELATI • diritto alla vita ed alla dignità • diritto di proprietà OBIETTIVI • Comprendere la complessità delle questioni legate ai diritti umani • Raffrontare diversi metodi utilizzati per nei processi decisionali (approccio antagonista, consensuale) • sviluppare capacità di cooperazione e comunicazione

  15. FOLLOW-UP E RIFLESSIONI • Preminenza del diritto alla vita ed alla dignità rispetto al diritto di proprietà • Globalizzazione, sfruttamento delle risorse e disparità di accesso alle stesse DEBRIEFING E VALUTAZIONE • Empatia del ruolo attesa la sensibilità della tematica. *** Valentina Cinti, Formatrice in Diritti Umani Ufficio Studi E.I.P Italia Delegata Nazionale Sezione Giovani Valentina_Cinti@hotmail.it

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