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MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHE Motorizzazione Civile di Ascoli Piceno

COMITATO PER LA SICUREZZA STRADALE Protocollo d’intesa del 24 Ottobre 2005. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHE Motorizzazione Civile di Ascoli Piceno. ATTIVITA’ DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE PRESSO LE AUTOSCUOLE IN MATERIA DI SICUREZZA STRADALE .

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  1. COMITATO PER LA SICUREZZA STRADALE Protocollo d’intesa del 24 Ottobre 2005 MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno ATTIVITA’ DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE PRESSO LE AUTOSCUOLE IN MATERIA DI SICUREZZA STRADALE

  2. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IINCIDENTI STRADALI E PREVENZIONE

  3. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno INCIDENTI STRADALI E PREVENZIONE In Italia si verifica: • 1 incidente stradale ogni 13 secondi; • C’è un ferito ogni 2 minuti; • C’è un morto ogni 40 minuti

  4. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno INCIDENTI STRADALI E PREVENZIONE • Negli ultimi trenta anni sono morte a seguito di incidente stradale più di 300.000 persone, di cui 100.000 di età compresa tra i 15 e i 29 anni • Le dimensioni del fenomeno somigliano a quelle di un conflitto bellico mondiale. • L’incidente stradale è la prima causa di morte sotto i 40 anni nel nostro Paese Nessuno da sufficiente rilievo alla situazione

  5. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno INCIDENTI STRADALI E PREVENZIONE Una stima dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) dei costi sociali, intesi come perdita della capacità produttiva, costi umani, costi sanitari, danni materiali ed altri costi, conduce ad una valutazione superiore ai 34.000 Milioni di Euro equivalenti al 2,7 % del PIL

  6. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno INCIDENTI STRADALI E PREVENZIONE • Il 40 % dei giovani, da una recente ricerca condotta dall’ACI, pubblicata dall’ISS, ammette che la velocità fa paura solo quando l’altro è alla guida, altrimenti affascina e diverte. • Il fatto di non considerare se stessi come soggetti potenzialmente a rischio di incidente stradale costituisce uno degli aspetti più frequenti alla base della sottovalutazione del pericolo e del mantenimento di comportamenti di guida imprudenti.

  7. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno INCIDENTI STRADALI E PREVENZIONE Le campagne di informazioni e prevenzione degli incidenti stradali sono poche, insufficienti, spesso poco coordinate e comunque DEBOLI nei confronti delle campagne informative massmediali riguardanti, ad esempio, la vendita degli autoveicoli e dei motoveicoli

  8. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno INCIDENTI STRADALI E PREVENZIONE L’ Organizzazione Mondiale della Sanità con atto proprio ha varato un programma pluriennale per l’Europa dove è rimarcato come PRIORITARIO il problema degli incidenti stradali e della loro prevenzione. L’ Unione Europea con atto proprio ha posto come obiettivo da raggiungere entro il 2010 la riduzione del 50% delle vittime della strada. L’ Italia ha recepito con atto proprio le direttive della Comunità Europea

  9. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno INCIDENTI STRADALI E PREVENZIONE Il Programma Pluriennale dell’OMS fissa come priorità assoluta per i Paesi dell’Europa la prevenzione degli Incidenti Stradali Il Libro Bianco sulla Politica dei Trasporti pubblicato dalla U.E. nel 2001 prevede la riduzione al 50 % entro il 2010 delle vittime degli Incidenti Stradali Il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2002-2011 pone l’obiettivo di ridurre entro il 2010 l’indice di mortalità degli incidenti stradali del 40%

  10. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IILE STATISTICHE DEGLI INCIDENTI

  11. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno VARIAZIONI IN PERCENTUALE DELLE VITTIME DI INCIDENTI STRADALI DAL 2003 AL 2004(Fonte ISTAT)

  12. INCIDENTI STRADALI NEL PERIODO 1999-2005(Fonte ISTAT)Si evidenzia l’inversione di tendenza nella crescita del numero di morti da mettere in relazione nell’anno 2003 con la introduzione delle modifiche al CDS comprendenti anche la “PATENTE A PUNTI” MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno

  13. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno NUMERO DI MORTI IN INCIDENTI STRADALI PERIODO 1999-2005(Fonte ISTAT)Si evidenzia l’inversione di tendenza nella crescita del numero di morti da mettere in relazione nell’anno 2003 con la introduzione delle modifiche al CDS comprendenti anche la “PATENTE A PUNTI”

  14. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno NUMERO DI FERITI IN INCIDENTI STRADALI PERIODO 1999-2005(Fonte ISTAT)Si evidenzia l’inversione di tendenza nella crescita del numero di morti da mettere in relazione nell’anno 2003 con la introduzione delle modifiche al CDS comprendenti anche la “PATENTE A PUNTI”

  15. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno

  16. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno MARCHE INCIDENTI STRADALI NEL PERIODO 2001- 2004(Fonte ISTAT) ITALIA INCIDENTI STRADALI NEL PERIODO 2001-2004(Fonte ISTAT)

  17. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno ASCOLI PICENO - FERMO INCIDENTI STRADALI NEL PERIODO 2001 - 2004(Fonte ISTAT) MARCHE INCIDENTI STRADALI NEL PERIODO 2001-2004(Fonte ISTAT)

  18. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno MARCHE MORTI NEL PERIODO 2001 - 2004(Fonte ISTAT) ITALIA MORTI NEL PERIODO 2001-2004(Fonte ISTAT)

  19. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno MARCHE MORTI NEL PERIODO 2001-2004(Fonte ISTAT) ASCOLI PICENO - FERMO MORTI NEL PERIODO 2001 - 2004(Fonte ISTAT)

  20. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno MORTI NEI SINISTRI STRADALI PER CLASSE DI ETA’ (Fonte ISTAT anno 2004)

  21. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno INCIDENTI SECONDO L’AMBITO STRADALE (Fonte ISTAT anno 2004) MORTI nei sinistri stradali SECONDO L’AMBITO STRADALE (Fonte ISTAT anno 2004)

  22. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI INCIDENTI STRADALI

  23. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno GLI INCIDENTI DEL VENERDI’ E SABATO NOTTE Gli incidenti del VENERDI’ e SABATO notte (Fonte ISTAT anno 2004) Le morti del VENERDI’ e SABATO notte (Fonte ISTAT anno 2004)

  24. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno GLI INCIDENTI DEL VENERDI’ E SABATO NOTTE Indice di Mortalità nei sinistri stradali NOTTURNI (Fonte ISTAT anno 2004) Indice di mortalità medio annuo 2,5 %

  25. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno GLI INCIDENTI DEL VENERDI’ E SABATO NOTTE Indice di mortalità su strade URBANE (Fonte ISTAT anno 2004) Indice di mortalità su strade EXTRAURBANE (Fonte ISTAT anno 2004)

  26. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno GLI INCIDENTI DEL VENERDI’ E SABATO NOTTE I morti negli incidenti notturni nell’arco settimanale (Fonte ISTAT anno 2004) I morti negli incidenti nell’arco settimanale (Fonte ISTAT anno 2004)

  27. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno LE STATISTICHE DEI VEICOLI Totale Veicoli Province Ascoli Piceno / Fermo 307.281 Totale veicoli Italia 43.950.907 Popolazione province AP/FM : 369.371 ab. Popolazione Italiana : 58.462.375ab. (dati istat al 31.12.2004) Rapporto veicoli/abitanti (prov. AP/FM) = 0,83 Rapporto veicoli/abitanti Nazionale = 0,75 PARCO VEICOLARE CIRCOLANTE (VEICOLI ISCRITTI AL P.R.A)Anno 2004 – Statistiche ISTAT

  28. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno LE STATISTICHE DEI VEICOLI E DELLE STRADE Consistenza del parco circolante dal 1995 al 2004 (Fonte ACI anno 2004) Sviluppo chilometrico della rete autostradale Italiana dal 1995 al 2004 (Fonte Conto Naz.le Trasporti)

  29. IIIIL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno

  30. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE Il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (è istituito dalla legge del 17 luglio 1999, n.144) recepisce una esigenza segnalata nella Prima relazione al Parlamento sullo Stato della Sicurezza Stradale 1998, che evidenziava " … l’opportunità di predisporre un piano nazionale per la sicurezza stradale consistente in un sistema articolato di indirizzi, di misure per la promozione e l’incentivazione di piani e strumenti per migliorare i livelli di sicurezza da parte degli enti proprietari e gestori di reti stradali, di interventi (infrastrutturali, di prevenzione e controllo, normativi e organizzativi), di strumenti per migliorare la conoscenza dello stato della sicurezza stradale e della sua evoluzione".

  31. IL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno • Il Piano, predisposto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed approvato dal CIPE con la delibera n. 100 del 29 novembre 2002, per il periodo 2002-2011, è finalizzato a creare le condizioni per una mobilità sicura e sostenibile, riducendo il drammatico tributo di vittime imposto quotidianamente dagli incidenti stradali e gli ingenti costi sostenuti dallo Stato, dal sistema delle imprese e dalle famiglie a causa di tali incidenti. • L’obiettivo di riferimento recepisce in parte le indicazioni del secondo programma per la sicurezza stradale elaborato dalla Commissione europea: riduzione del 40% del numero di morti e feriti entro il 2010.

  32. IL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno Per quanto riguarda l’Italia ciò significa ridurre il numero annuo delle vittime degli incidenti stradali di: 2.500 morti (nell’ultimo periodo sono morte mediamente oltre 6.500 persone ogni anno) e di 120.000 feriti (nell’ultimo periodo sono mediamente oltre 280.000 ogni anno).

  33. IL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno I Principi Generali e le Linee Guida del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale individuano sette AREE DI INTERVENTO: • Misure di indirizzo, coordinamento e incentivazione riguardanti progetti e interventi per migliorare la sicurezza stradale da parte dei Governi regionali, delle Amministrazioni locali, degli Enti gestori delle strade e dei servizi di trasporto, delle imprese. • Costruzione di una cultura della sicurezza stradale attraverso un’azione di informazione ed educazione dei cittadini e di sensibilizzazione e formazione dei tecnici e dei decisori. • Rafforzamento dell’azione di prevenzione, controllo e repressione, sia a livello centrale che a livello locale, prevedendo a tale fine un più stretto coordinamento tra le forze di polizia, l’evoluzione dei modelli operativi, una maggiore diffusione di nuove tecnologie.

  34. IL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno • Rafforzamento dell’azione sanitaria, sia per quanto riguarda le misure preventive e di controllo, sia per quanto riguarda la natura e la tempestività del primo e del pronto soccorso.(Funzione delle Commissioni Mediche) • Miglioramento delle regole e dei controlli su veicoli, conducenti e servizi di trasporto sia attraverso accordi mirati a migliorare la sicurezza dei veicoli, sia attraverso il rafforzamento delle abilità di guida dei conducenti, sia attraverso un più capillare ed efficace controllo di veicoli e conducenti.(Funzione del Ministero dei Trasporti) • Miglioramento della organizzazione del traffico e della rete infrastrutturale tramite la predisposizione di nuovi strumenti di pianificazione del traffico, il miglioramento dei livelli di sicurezza della rete stradale, l’incentivazione di "Progetti per il miglioramento della sicurezza stradale". In questo quadro assume particolare rilievo l’azione mirata a creare condizioni di maggior equilibrio tra qualità urbana, condizioni ambientali, sicurezza dei pedoni, condizioni di vivibilità della città ed esigenze della circolazione dei veicoli. • Sviluppo dell’informazione agli utenti e delle campagne di sensibilizzazione.

  35. IL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno Per concretizzare tale strategia il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale definisce esattamente • cinque linee di azione di primo livello e • dodici linee di azione di secondo livello. Ogni linea di azione viene articolata in diverse attività o campi di intervento specifici che specificano in concreto gli interventi da realizzare. Nel complesso il Piano indica 91 azioni specifiche per migliorare la sicurezza stradale.

  36. IL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno Tra le cinque linee di azione di primo livello e le dodici linee di azione di secondo livello si evidenziano nel seguito proprio quelle nell’ambito delle quali si identifica e trovano riscontro l’ attività che stiamo svolgendo adesso, nel seminario, e la successiva attività che svolgeremo come tecnici e formatori a vantaggio dei conducenti.

  37. IL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno LE LINEE DI AZIONE DI PRIMO LIVELLO SONO LE MISURE RITENUTE PIÙ URGENTI DAL PNSS la TERZA LINEA D’AZIONE prevede l’adozione di ogni opportuno provvedimento a favore degli UTENTI A RISCHIO o UTENTI DEBOLI della strada ovvero: GIOVANI ANZIANI PEDONI CICLISTI CONDUCENTI DI CICLOMOTORI E MOTOCICLI

  38. IL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno Tra le dodici linee di azione di secondo livello, ovvero le misure urgenti per il cui compimento sono necessari tempi non immediati, si sottolinea la seconda linea d’azione che riguarda la costruzione di una nuova cultura della sicurezza stradaleriferita alle popolazioni in età scolare agli adulti ai tecnici delle amministrazioni competenti in materia ai responsabili della imprese che operano nelle reti e nei servizi di trasporto e anche ai decisori delle politiche di sicurezza stradale

  39. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IVIL RUOLO DEL FORMATOREin relazione alle problematiche connesse ai Requisiti Psicofisici alla Guida(Bibl. : Rapporti ISTISAN n. 04/22. Prevenzione degli incidenti stradali: promozione di interventi formativi nelle autoscuole – Documento di indirizzo e Manuale Operativo per Insegnanti ed Istruttori)

  40. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IL RUOLO DEL FORMATORE - I REQUISITI PSICOFISICI PER LA GUIDA L’UOMO E’ UNA MACCHINA FISIOLOGICAMENTE PROGETTATA PER MUOVERSI ALLA VELOCITA’ DI CIRCA 5 km/h LA GUIDA, NELLE ATTUALI CONDIZIONI, RICHIEDE PRESTAZIONI PSICOFISICHE AL MASSIMO DELL’EFFICIENZA

  41. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IL RUOLO DEL FORMATORE - I REQUISITI PSICOFISICI PER LA GUIDA Molte sono le funzioni coinvolte nella guida: 1) Orientamento Spazio-Temporale Cioè essere consapevoli del luogo in cui ci si trova in quel momento, mantenere la propria corsia di marcia e identificare le vie di accesso consentite, rispettare la successione delle manovre, riconoscere la destra e la sinistra 2) Percezione visiva ed uditiva La cui efficienza deve essere periodicamente verificata; Particolarmente importanti sono le variazioni del campo visivo e quindi dello spazio stradale percepito da un conducente di un autoveicolo al mutare di diversi fattori esterni, più avanti analizzati,ma anche della velocità; 3) Attenzione Ovvero mantenere la concentrazione su ciò che si sta facendo; 4) Capacità di controllo delle proprie emozioni Molte volte forti sentimenti di rabbia, di gioia, di aggressività, possono modificare la percezione delle proprie capacità; 5) Prontezza di riflessi Ossia saper riconoscere immediatamente e valutare un pericolo o un ostacolo per poterli evitare; 6) Coordinazione motoria Cioè la capacità di compiere più azioni contemporaneamente secondo una sequenza logica.

  42. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IL RUOLO DEL FORMATORE - I REQUISITI PSICOFISICI PER LA GUIDA L’INFLUENZA DELLA VELOCITÀ Influenza della velocità sulla Percezione visiva ed uditiva Particolarmente importanti sono le variazioni del campo visivo con la velocità e quindi dello spazio stradale percepito da un conducente di un autoveicolo.Le dimensioni sono notevolmente diverse da quelle relative ad un osservatore fisso. La distanza di accomodamento dell’occhio, è la distanza dall’osservatore dei punti sui quali l’occhio naturalmente si fissa, aumenta con la velocità e varia da circa 200 m quando il veicolo procede a 40 km/h a circa 600 m quando il veicolo procede a 100 km/h. Il campo della visione periferica, è l’angolo avente per vertice l’occhio dell’osservatore e per mediana la direzione del moto, entro il quale deve essere contenuto un oggetto per poter essere visto dal conducente . Bibl. : F. Ferrari, P. Giannini - Geometria e Progetto di Strade – Ingegneria Stradale Vol. I

  43. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IL RUOLO DEL FORMATORE - I REQUISITI PSICOFISICI PER LA GUIDA L’ALTERAZIONE DELL’ATTENZIONE Sono diversi i fattori che possono ridurre l’attenzione del conducente e, di conseguenza rallentare i tempi di reazione del conducente. Alcuni stimoli provenienti dall’esterno, che apparentemente non distolgono la nostra attenzione, rallentano tuttavia i nostri tempi di reazione, come ad esempio parlare al cellulare. Tra i fattori che possono ridurre la nostra attenzione ci sono: • La mancanza di interesse, motivazione per le operazioni che si debbono svolgere (il pilota di Formula 1 ha di contro un grado di attenzione molto elevato che gli permette di avere i tempi di reazione molto bassi); • La complessità e la gravosità del lavoro ( ad esempio l’impegno fisico di chi guida per molte ore); • La monotonia (ad esempio guidare in Autostrada può comportare una riduzione del livello di attenzione); • I tempi di lavoro o attività prolungati (stanchezza fisica); • La personalità e le caratteristiche comportamentali (i tipi mattutini sono più vigili ed attivi al mattino, mentre i tipi serotini sono più vigili e attenti la sera; le persone introverse tollerano meno la guida di notte a differenza degli estroversi); • La deprivazione del sonno; • La digestione dopo un pasto pesante; • La febbre, ecc..

  44. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IL RUOLO DEL FORMATORE - I REQUISITI PSICOFISICI PER LA GUIDA L’INFLUENZA DELL’ABUSO DI ALCOL Si raccomanda di informare riguardo gli effetti dannosi determinati dall’alcool sulla guida, dando corretta informazione dei limiti imposti dalla Legge. Va informato comunque l’allievo che il limite fissato di 0.5 g/l non può essere considerato un “valore soglia” ovvero un valore al di sotto del quale si è sicuri che l’alcol non provochi nessun effetto. E’ dimostrato che la probabilità di essere coinvolti in un incidente stradale cresce all’aumentare del tasso alcolemico. Anche chi guida dopo aver bevuto una quantità minima di alcol è maggiormente esposto a rischio di incidente stradale. In Svezia l’abbassamento del tasso alcolemico massimo da 0.5 g/l a 0.2 g/l ha portato a una diminuzione del 10% di incidenti stradali mortali. Si raccomanda di informare circa gli effetti della alterazione psicofisica sulla reazione dell’individuo Alterazione della capacità di attenzione; Alterazione dello stato di coscienza; Alterazione dei riflessi; Alterazione della percezione del rischio; Alterazione della capacità motoria; Alterazione della capacità visiva;

  45. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IL RUOLO DEL FORMATORE - I REQUISITI PSICOFISICI PER LA GUIDA L’INFLUENZA DELL’ABUSO DI ALCOL Si raccomanda di informare circa gli effetti del decadimento dei tempi di reazione per effetto dell’uso anche moderato di alcol E’ importante portare esempi, per spiegare il significato, in termini di spazio percorso dal veicolo, del valore attribuito al “TEMPO DI REAZIONE”, informando ogni allievo della compromissione dei riflessi determinata anche da una lieve assunzione di alcol. Il normale tempo di reazione è di 1 secondo. Un conducente che guidi in stato di ubriachezza (tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l) ha i tempi di reazione più che raddoppiati. In un secondo un veicolo a 100 Km/h percorre circa 30 m e, raddoppiando il tempo di reazione, raddoppia lo spazio percorso dal veicolo prima che possa essere azionato il sistema frenante in caso di necessità.

  46. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IL RUOLO DEL FORMATORE - I REQUISITI PSICOFISICI PER LA GUIDA L’INFLUENZA DELL’ABUSO DI ALCOL Si raccomanda di informare il conducente sulla corretta assunzione ni limiti di legge dell’alcol, illustrando le equivalenze tra le diverse bevande alcoliche: 1 Bicchiere di Vino ( 130 cc e 12° di Alcol) = = 1 Boccale grande di Birra (500 cc a 3°-5° di Alcol) = = 1 Bicchierino di superalcolico (40 cc a 38° di Alcol) E’ importante informare che la dose minima di alcol viene raggiunta da un uomo di corporatura media (70 Kg) se ha ingerito da 2 a 3 Unità Alcoliche (1 Unità alcolica equivale circa a due bicchieri di vino da 130 cc) Si raccomanda di informare il conducente sulla durata degli effetti dell’alcol L’alcolemia cresce fino ad un massimo di mezz’ora dopo se l’assunzione avviene a digiuno L’alcolemia cresce fino a ¾ d’ora – 1 ora se l’assunzione avviene nel corso di un pasto: L’alcolemia raggiunge valori inferiori di circa un terzo rispetto ad un’assunzione a digiuno. Lo smaltimento è in funzione della quantità ingerita e varia sensibilmente da individuo ad individuo. Si raccomanda di addestrare il conducente all’utilizzo di sistemi alternativi alla guida in caso di assunzione di alcolici.

  47. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno IL RUOLO DEL FORMATORE - I REQUISITI PSICOFISICI PER LA GUIDA L’INFLUENZA DELLA STANCHEZZA Si raccomanda di informare circa gli effetti della STANCHEZZA E DEL SONNO sulla guida: Alterazione della capacità di attenzione; Alterazione dello stato di coscienza; Alterazione dei riflessi; Alterazione della percezione del rischio; Alterazione della capacità motoria; Alterazione della capacità visiva; Si raccomanda di informare circa la correlazione tra SONNO ed INCIDENTI STRADALIStime attribuiscono a questo fattore di rischio fino al 56% degli incidenti stradali di cui il 50 % a carico dei giovani Si raccomanda di informare circa gli effetti della alterazione psicofisica sulla reazione dell’individuo e sulla percezione del pericoloIl tempo di reazione dell’individuo è negativamente influenzato dalla stanchezza e dal sonno. Si raccomanda di informare il conducente sulle misure per controllare gli effetti della stanchezza sulla guidaAssumere bevande a base di caffeina, fermarsi per un breve sonno, masticare ghiaccio, aprire il finestrino, parlare con il passeggero

  48. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno I contenuti degli argomenti appena espostiFANNO PARTE DEL PROGRAMMA D’ ESAME MINISTERIALE fissato dal D.M. 40/T del 30 Settembre 2006 che recepisce la direttiva 2000/56/CE.Gli attuali quiz ministeriali non sviluppano ancora tali argomenti ma,in attesa dell’aggiornamento dei quiz ministeriali, È INDISPENSABILE che questi temi siano comunque trattati nel corso della preparazione del candidato.

  49. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno VIL RUOLO DEL MINISTERO DEI TRASPORTI

  50. MINISTERO DEI TRASPORTI - SIIT N. 4 EMILIA ROMAGNA MARCHEMotorizzazione Civile di Ascoli Piceno

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