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Crescita economica Crescità, felicità e cambiamento climatico

Crescita economica Crescità, felicità e cambiamento climatico. Dr. Mario Mazzocchi m.mazzocchi@unibo.it Ricevimento: indicativamente venerdì 11-13, ma disponibile anche in altri giorni e orari (meglio confermare per posta elettronica) www2.stat.unibo.itmazzocchimacroeconomia.

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Crescita economica Crescità, felicità e cambiamento climatico

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Presentation Transcript


  1. Crescita economicaCrescità, felicità e cambiamento climatico Dr. Mario Mazzocchi m.mazzocchi@unibo.it Ricevimento: indicativamente venerdì 11-13, ma disponibile anche in altri giorni e orari (meglio confermare per posta elettronica) www2.stat.unibo.it\mazzocchi\macroeconomia

  2. Variazione programma…

  3. Il lungo periodo • Le fluttuazioni perdono rilevanza • Il PIL cresce (salvo shock come la crisi del 1929-1933 o in caso di recessioni gravi) • Per tutti?

  4. Dal breve al lungo periodo P AS (medio) Lungo periodo AS (breve) AD Y

  5. Crescita in diverse aree del mondo • Paesi OCSE – la crescita tende a convergere • Asia – alcuni paesi (Singapore, Taiwan, Corea del Sud) sono cresciuti rapidamente, passando da circa il 16% del PIL USA nel 1960 al 65% di oggi. La Cina è al 50% • Africa – per paesi molto poveri nel 1960 la situazione è addirittura peggiorata (Niger), oggi il PIL del Niger è la metà di quello del 1960. La crescita non è automatica: quali sono i fattori?

  6. Crisi nell’area Euro (2008-Q4)

  7. Dati di oggi (2009:Q1) • Italia: -5.9% (dato peggiore dal 1980, cioè da quando viene rilevato) • Quarto calo consecutivo • Germania -3.9% • Francia -1.2% • In Cina la crescita cala ma rimane sopra il 7%

  8. Statistiche recenti crescita

  9. Previsioni PIL • Modelli econometrici • Componenti non osservabili • Fattori dinamici • VAR • … • Difficoltà • Si basa sul passato • Non contempla il “panico”

  10. Funzione di produzione aggregata Y=F(K,N) (in realtà capitale e lavoro non sono omogenei) F dipende dallo stato della tecnologia Rendimenti di scala • Crescenti • Costanti • Decrescenti In generale, capitale e lavoro hanno rendimenti decrescenti

  11. Prodotto e capitale per occupato (modello di crescita esogena di Solow) Y/N=F(K/N,N/N)=F(K/N,1) Y/N Miglioramento tecnologia RENDIMENTI DECRESCENTI DEL CAPITALE K/N

  12. Fattori di crescita • Aumento del capitale per occupato (risparmio), modello Harrod-Domar • Miglioramento della tecnologia, modello crescita esogena di Solow • Il solo aumento del capitale non permette di sostenere la crescita, serve progresso tecnologico

  13. Risparmio, capitale e crescita • Il tasso di risparmio influisce sulla crescita solo nel breve periodo S + T = I + G I = S + (T – G), dove (T – G) è il risparmio pubblico Se T – G = 0 e S=sY allora I=S=sY Gli investimenti dipendono dal tasso di risparmio

  14. Investimento e capitale L’investimento è un flusso (annuale) Il capitale è uno stock (accumulato) che si deprezza (ammortamenti) Kt = (1-d) Kt-1+It

  15. La relazione tra accumulazione del capitale, risparmio e produzione Kt = (1-d) Kt-1+It Kt / N = (1-d) Kt-1 / N + sYt / N Kt / N – Kt-1 / N = sYt / N- d Kt-1 / N La variazione di capitale per occupato dipende dal risparmio, dalla produzione e dagli ammortamenti

  16. Lungo periodo e stato stazionario • Nel lungo periodo (lunghissimo), la produzione per addetto e il capitale per addetto convergono a valori costanti • Nel cosidetto “stato stazionario”, il capitale non varia più e si stabilizza al valore K* K* / N – K* / N = sYt / N- d K*/ N= 0 quindi sYt / N= d K*/ N ovvero sF(K* / N) = K*/N inoltre Y* / N = F(K* / N,s)

  17. In sintesi, nel modello di crescita “esogena” • Nel lungo periodo: • Il livello di produzione dipende dalla quantità di capitale • Il tasso di crescita del prodotto per addetto è nullo • Il tasso di risparmio non ha effetti sulla crescita • Il tasso di risparmio influenza il livello di produzione per addetto nel lungo periodo, ma non la crescita

  18. Politiche sul tasso di risparmio • Creare un avanzo di bilancio • Sgravi fiscali per i risparmiatori • Nel breve periodo l’aumento del risparmio è legato ad una riduzione dei consumi • Nel lungo periodo, i consumi aumentano (e raggiungono il loro livello massimo) solo se il risparmio è pari al valore definito “livello di capitale di regola aurea” (golden rule)

  19. Capitale fisico e capitale umano Y/N = f(K/N, H/N) H: livello di capitale umano per addetto • L’aumento del capitale umano aumenta la produttività • Il “capitale umano” si misura generamente attraverso i salari • Le ipotesi sono uguali a quelle sul capitale fisico • Il flusso è l’educazione, il capitale umano è lo stock

  20. Capitale umano Y/N Educazione (= investimenti) RENDIMENTI DECRESCENTI DEL CAPITALE UMANO? H/N

  21. Y/N e crescita • Un paese che : • Risparmia • Investe in ricerca tecnologica • Investe in educazione giungerà ad un prodotto pro capite più elevato (ma la crescita maggiore non verrà sostenuta nel lungo periodo e si stabilizzerà) La crescita è “finita”? Teoria della crescita endogena • Aumentando capitale umano e fisico simultaneamente, la crescita potrebbe non essere “limitata”, ma infinita

  22. Il progresso tecnologico Y = F (K, N, A) A = stato della tecnologia Ad esempio: Y = F(AK, AN) in cui la “tecnologia” aumenta il peso del fattore lavoro e di quello capitale… • Servono meno lavoratori\capitale per produrre la stessa quantità • Gli stessi lavoratori\capitale producono di più • Dividendo per AN si procede come in precedenza

  23. Determinanti del progresso tecnologico • Attività di ricerca e sviluppo • Fertilità di R&S • Appropriabilità di R&S (brevetti)

  24. Crescita e benessere • Non c’è un’equazione crescita=felicità • Recentemente, gli economisti hanno cercato di quantificare la felicità (o meglio il well-being) David G. Blanchflower, Andrew J. Oswald (2004). Well-being over time in Britain and the USA. Journal of Public Economics 88 (2004) 1359– 1386 • Declino felicità in USA, stabilità in UK David G. Blanchflower, Andrew J. Oswald (2004). MONEY, SEX AND HAPPINESS: AN EMPIRICAL STUDY. NBER Working Paper 10499 http://www.nber.org/papers/w10499

  25. Obiettivi • Qual è la relazione tra ciclo macroeconomico e felicità (well being)? • Aspetti microeconomici della felicità a livello internazionale • Condizionatamente a caratteristiche individuali e nazionali, c’è una relazione tra macroeconomia e well-being • Costi “psichici” della recessione • Un anno di recessione = $ 200 per tutti (più di quanto si perda per il calo PIL)

  26. Recessione • Keynes: costosa per la società • Sottoutilizzo di capacità umane • Costi emotivi per chi perde il lavoro • Ingiustizie distributive • Teorici del ciclo economico • Keynes sovrastima il ciclo • Il ciclo non condiziona il livello medio di attività economica • Le recessioni sono aggiustamenti “desiderabili” a shock produttivi • Lucas: I costi del ciclo sono bassi (0.1% del consumo totale USA), meglio concentrarsi sulla crescita

  27. Problemi concettuali • La felicità non ha trend, il PIL sì • “Dummy” annuali • Trend specifici per paese • Variazione PIL invece dei livelli assoluti • PIL, disoccupazione e inflazione non sono esogene, ma dipendono dalla politica • La politica è influenzata da probabilità di rielezione • Le probabilità di rielezione sono influenzate dalla “felicità” degli elettori • La gente felice lavora di più (????)

  28. Due tipi di utilità • Utilità “decisionale” • I consumatori massimizzano l’utilità scegliendo I propri consumi (preferenze) • Osservando I consumi si desume l’utilità • Utilità “sperimentata” • Consumi diversi possono dare gradi di soddisfazione diversi

  29. I dati • Indagine “Eurobarometro” 1975-1992 • “United States General Social Survey” 1972-1994 • Problemi nella raccolta dati • “Framing” effect • Order bias • Dati raccolti dagli autori

  30. Eurobarometro • Campione casuale, circa 300,000 rispondenti • “Taking all things together, how would you say things are these days—would you say you’re very happy, fairly happy, or not too happy these days?” (“Happy” è difficile da tradurre uniformemente tra I linguaggi, solo fino al 1986) • “On the whole, are you very satisfied, fairly satisfied, not very satisfied, or not at all satisfied with the life you lead?” Correlazione 1975-1986: 0.56

  31. United States General Social Survey (1972–1994) • “Taken all together, how would you say things are these days—would you say that you are very happy, pretty happy, or not too happy?” • Tre categorie anzichè quattro (meno introspezione)

  32. I dati sul well-being • Sono usati dagli psicologi, perchè non dovrebbero utilizzarli anche gli economisti? • Sono “validati” sperimentalmente (chi si dice felice sorride di più… controlli “elettrici” sul cervello lo confermano… coerenza tra misure diverse… correlazione negativa con suicidi)

  33. Regressioni

  34. Risultati simili US / EU • Disoccupati, non sposati, vedovi, poveri sono meno felici • Conta la situazione assoluta o la posizione rispetto ad un gruppo di riferimento?

  35. Cicli e felicità: approccio • Personal • income quartile, • Gender • marital status, • education, • employed • Age • Number of children Country fixed effect Year fixed effect Country specific time trend for some countries

  36. Crescita e felicità: problemi • Il PIL cresce nel lungo periodo… la felicità non ha trend • Sono le variazioni del PIL a influenzare la felicità? • Il livello assoluto del PIL genera una componente permanente di felicità? • I benefici di crescita del PIL (I soldi comprano felicità) sono accompagnati da peggioramenti (ambiente) che contrastano l’andamento della felicità • Ipotesi di Easterlin: redditi alti nel passato generano aspettative più alte, è la variazione relativa che conta

  37. Modello macroeconomico Endogeneità: stime effettuate con ritardi oppure solo gender e età nel vettore personal

  38. Welfare state e unemployment • E’ possibile che l’aumento dei benefici incentivi la disoccupazione (=Europa?) • Gap tra felicità di occupati e disoccupati nel corso del tempo

  39. Correlazioni

  40. Contemporaneo • Un ritardo • Due ritardi • Cont + ritardi • Variazioni

  41. Country-specific trend

  42. Risultati • Il GDP ha impatto sia in termini di livello che di variazione • I benefici del reddito reale si attenuano nel tempo • “Abitudine” al reddito

  43. Recessioni e felicità

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