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Disagio

La scuola di Leo. B. Disagio. BENESSERE -. E. EDUCAZIONE. Disagio. S. SOCIALIZZAZIONE. Disagio. La scuola di Leo. La scuola inclusiva. I Pari “Noi”. "LA TESTA BEN FATTA". COMUNITA' APPRENDIMENTO. La classe inclusiva. Sviluppa il passaggio dall’ IO al NOI.

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Presentation Transcript


  1. La scuola di Leo B Disagio BENESSERE - E EDUCAZIONE Disagio S SOCIALIZZAZIONE Disagio

  2. La scuola di Leo La scuola inclusiva I Pari“Noi” "LA TESTA BEN FATTA" COMUNITA' APPRENDIMENTO

  3. La classe inclusiva Sviluppa il passaggio dall’ IO al NOI Riconosce e rispetta le Diversità Individuali Apprende a lavorare in gruppo (Team learning) Apprende a pensare (Cognitive Skills) Apprende le abilità sociali (Social Skills) E’ in grado di risolvere i problemi (Problem solving)

  4. La rete dei sostegni alla persona Campo normativo e istituzionale Dimensioneco-professionale Persona Contesto psico-sociale Protagonismo in co-progettazione

  5. Metodologie e strumenti Apprendimento cooperativo Tutoring Peer education Mediazione cognitiva Tecniche comportamentiste

  6. PRINCIPI DI AZIONE • METACOGNIZIONE • ZONE MULTIPLE DI SVILUPPO PROSSIMALE • BASE DIALOGICA • LEGITTIMAZIONE DELLE DIFFERENZE • SVILUPPO DI PRATICHE COMUNI • CONTESTUALIZZAZIONE • VALUTAZIONE DINAMICA

  7. I TRE VIATICI Ecologia dell’azione Strategia Scommessa Avventura Vita =

  8. COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO • Modello teorico pratico di intervento scolastico che non si riferisce solo agli aspetti cognitivi dell’apprendere, ma cerca di evidenziare e consolidare le connessioni con gli aspetti sociali, relazionali, culturali. • Si occupa contemporaneamente dell’individuo, del gruppo, del contesto. • Il modello si fonda sui principi collaborativi della conoscenza • Visione dell’alunno collaborativo, non competitivo, non individualista. Brown e Campione1990; Ligorio1994;

  9. METAFORE DELLA COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO • Luogo in cui si costruisce nuova conoscenza e si modellano nuove forme di pensiero. • La bottega dell’artigiano, dove grazie all’apprendistato i novizi si appropriano di pratiche di lavoro. Il docente offre supporto ed occasioni di imitazioni • La comunità scientifica Dove si produce e si verifica nuova conoscenza e nuova cultura Il docente coordina, organizza…

  10. PRINCIPI • METACOGNIZIONE • ZONE MULTIPLE DI SVILUPPO PROSSIMALE • BASE DIALOGICA • LEGITTIMAZIONE DELLE DIFFERENZE • SVILUPPO DI PRATICHE COMUNI • CONTESTUALIZZAZIONE • VALUTAZIONE DINAMICA

  11. COOPERATIVE LEARNING • Attività per la costruzione di un buon clima di classe che promuova la conoscenza , il rispetto, il riconoscimento dell’importanza e del valore di ciascuno. • Dedicare tempo ed energia per creare un clima positivo di classe e di gruppo non toglie nulla all’apprendimento, al contrario rinforza le condizioni nelle quali esso si sviluppa Abraham et al 1995.

  12. BISOGNI A Risoluzione di problemi di comunicazione, di autostima, di relazione, cognitivi, di bambini/e o ragazzi/e extracomunitari e diversamente abili con il gruppo classe.

  13. BISOGNI A Diminuzione del disagio della classe e riduzione dei comportamenti inadeguati di alcuni componenti.

  14. BISOGNI B Creazione di un clima di classe che favorisca la comunicazione, l'autostima, le dinamiche di relazione, lo sviluppo di schemi cognitivi e metacognitivi del gruppo classe.

  15. BISOGNI B Creazione del benessere di classe e accettazione incondizionata dell'altro. Crescita della persona

  16. Tra Presente e Futuro Autonomia di Ricerca e Sperimentazione Educativo-Didattica Il docente nel ruolo di Ricercatore e Progettista

  17. Ministero dell’ Istruzione, della Università e della Ricerca Direzione Generale per lo studente A.V. I. P. A Ambiente Virtuale Inclusivo per Persone AutisticheIstituto Magistrale Statale “S. Rosa da Viterbo” http://ada.lynxlab.com/avipa/site/

  18. “Cosa aggiungere? Augurare buona fortuna all'integrazione scolastica nella nuova scuola delle autonomie, per dare continuità a una esperienza pluridecennale che tanta parte ha avuto nella co-educazione delle nuove generazioni. Con l'auspicio che la grande stagione di riforme in atto (nel sistema formativo nazionale, ma anche nelle istituzioni) possa rilanciare gli interventi "inclusivi", sostenere solidamente l'opera di chi continua a credere nella necessità d'operare per l'integrazione piena di tutti i cittadini nella vita sociale e assicurare nel quotidiano il suo impegno in tale direzione. Sergio Neri ci ha passato il testimone: "Dobbiamo andare avanti noi, che ne siamo convinti…". Dobbiamo muovere altri passi. Importanti.” In Memoria di Mario Tortello e Sergio Neri. Torino, 13 ottobre 2001

  19. Bibliografia • A.Canevaro, C.Balzaretti, G.Rigon, “Pedagogia speciale dell’integrazione”, La Nuova Italia, Firenze,1996 • N.Cuomo, “Pensami adulto”, Utet, Torino,1995 • D.W.Johnson, R.T. Johnson, E.J.Holubec, “Apprendimento cooperativo in classe”, Erickson, Trento, 1994 • K.Topping, “Tutoring”, Erickson, Trento, 2000 • E.Morin, “La testa ben fatta”, Raffaello Cortina Editore, Milano,2000 • L.Tuffanelli, D.Ianes, “Formare una testa ben fatta”, Erickson, Trento • A cura di F.Frabboni, G.Wallnofer, Nando Belardi, W.Wiater, “Le parole della pedagogia”, Bollati Boringhieri, Torino, 2007 • I.Veronesi, “L’alfabeto di Sergio Neri”, Erickson, Erickson, Trento • D.Goleman, “Intelligenza sociale”, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 2006 • D.Goleman, “Intelligenza emotiva”, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 2005 • Convegno:PER MARIO TORTELLO:IL SUO IMPEGNO IL SUO MESSAGGIO“Quattro parole chiave per fare un’integrazione di “qualità”:Torino, 13 ottobre 2001

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