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Modulo I: Educazione fisica e sport nel tempo

Modulo I: Educazione fisica e sport nel tempo. Relazione tra sport ed educazione fisica (Thomas, 2001). SPORT. FENOMENI SEPARATI: C’è OPPOSIZIONE. EDUCAZIONE FISICA. 1. VS. SPORT EDUCAZIONE FISICA. SI IDENTIFICANO: SONO LA STESSA REALTA’ . 2.

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Modulo I: Educazione fisica e sport nel tempo

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  1. Modulo I: Educazione fisica e sport nel tempo

  2. Relazione tra sport ed educazione fisica (Thomas, 2001) SPORT FENOMENI SEPARATI: C’è OPPOSIZIONE EDUCAZIONE FISICA 1 VS SPORT EDUCAZIONE FISICA SI IDENTIFICANO: SONO LA STESSA REALTA’ 2 SI INTERSECANO: CIASCUNO HA LA PROPRIA SPECIFICITA’ SPORT EDUCAZIONE FISICA 3 LO SPORT E’ PIU’ VASTO DELL’EDUCAZIONE FISICA E LA CONTIENE SPORT 4 EDUCAZIONE FISICA L’EDUCAZIONE FISICA CONTIENE LO SPORT (STRUMENTO) EDUCAZIONE FISICA 5 SPORT

  3. TIPOLOGIA DI STUDI SULL’EDUCAZIONE FISICA E SPORTIVA: • Cronologici (studio di periodi specifici) • Geografici (aree spaziali determinate) • Politici (sistemi di educazione fisica, influenza dei governi) • Culturali (funzioni delle pratiche motorie e sportive in relazione ai contesti culturali) • Biografici (ruolo delle persone coinvolte)

  4. Difficolta’ di collocare storicamente le prime pratiche motorie e sportive.Necessita’ di un approccio interdisciplinare e di conoscenze che riguardano: • Storia antica • Archeologia • Storia dell’arte • Filologia classica • Antropologia • Sociologia • Linguistica

  5. Attività fisica e giochi sportivi nel periodo pre-classico • Gli albori • le civiltà americane • le civiltà orientali • il vicino oriente antico • i popoli mediterranei

  6. Il gioco: l’armonia del movimento, le regole, la perfezione formale La caccia: da attività di sopravvivenza a pratica rituale La danza: sacralità, celebrazione imitazione “Seguire le vicende dell’educazione fisica nel tempo è seguire le diverse concezioni dell’educazione, della vita, della civiltà e dei valori umani, e non solamente la pratica degli esercizi del corpo” Gli albori delle pratiche motorie

  7. Guerre, rituali religiosi, giochi di squadra il tlachtli (600 a. C.): la palla elastica lungo il percorso del sole il volador: lancio di giovani da un palo di 30 metri “Civiltà meravigliose e fantasiose, dove l’attività motoria ebbe grande possibilità di ben svilupparsi perché sinonimo di ricchezza e prosperità” L’attività motoria presso i popoli meso-americani

  8. La Cina: il Kong-fu (arte vitale) descritto dall’imperatore Huang-Ti (2800 a. C.) Il Giappone: il Bushi-do dei Samurai L’India: lo Yoga e la danza di Shiva “Tutte le forme di attività motoria in Oriente sono connesse con la vita religiosa … i movimenti e le forme statiche delle attività ginniche hanno un significato filosofico-religioso” L’attività motoria presso i popoli orientali

  9. I popoli mesopotamici: la guerra e la caccia; il pugilato nella tavoletta di Ashnunnak Gli Egizi: cura del corpo e religione; la lotta nell’arte funeraria Gli Ebrei: l’attività fisica come prevenzione nel Levitico; la “pietra di paragone” i Persiani:igiene e religione per un fisico perfetto; la lotta Koshti; la cosmesi L’attività motoria presso le civiltà del vicino Oriente Antico

  10. I Cretesi: religione e ginnastica per la formazione giovanile; la taurocathapsia Gli Achei: l’attività motoria come espressione di nobiltà; i “giochi funebri” Gli Etruschi: il gioco sportivo come spettacolo; le raffigurazioni delle tombe di Tarquinia (delle bighe, della caccia e della pesca, degli Auguri); il “circo” L’attività motoria presso i popoli mediterranei

  11. Lo sport in Grecia I Greci: primo popolo • che ha fatto dello “sport” un parte integrante della propria paideia. • Che ha iniziato a misurare il tempo a partire da una gara sportiva (Olimpiade- periodos-776 a.C)

  12. Iconografia ginnico-sportiva nelle tombe etrusche di Tarquinia • Tomba “delle bighe”: corse di cavalli con e senza bighe, corsa saltatori anche con l’asta (testimonianza unica nel mondo pre-classico), lotta, pugilato, gladiatori armati, un variegato pubblico • Tomba “della caccia e della pesca”: scena di caccia, pesca, nuoto, tuffi (il “tuffatore”, simile a una raffigurazione rinvenuta a Paestum) • Tomba “degli Auguri”: scene di lotta tra atleti, uomini e animali

  13. Iliade, libro XXIII: i giochi funebri in onore di Patroclo (I) • Vv. 1-257: funerali di Patroclo (lamento funebre, rogo, sepoltura) • 257-261: convocazione dei giochi • 262-652: la gara delle bighe (presentazione dei concorrenti, gara, commenti del pubblico, premiazione) • 653-699: gara di pugilato (Epeo ed Eurialo)

  14. Iliade, libro XXIII: i giochi funebri in onore di Patroclo (II) • 700-739: gara di lotta (Aiace Telamonio e Odisseo) • 740-797: gara di corsa (Odisseo) • 798-825: duello in armi (Aiace e Diomede) • 826-849: lancio del disco (Polipete) • 850-883: tiro con l’arco (Merione) • 884-897: lancio del giavellotto (Agamennone)

  15. Sport e giochi nell’antichità classica • Gli elementi strutturali della “gara” • I giochi • La preparazione sportiva e le istituzioni educative • Ippica, atletica, lotta • Aspetti ideologici e sociologici

  16. Gli elementi strutturali della gara nelle rappresentazioni letterarie,mitologiche ed epiche • La sfida: la provocazione lanciata da uno dei contendenti • L’agonismo: la contrapposizione e al tempo stesso la massima assimilazione tra i contendenti • La posta in gioco: la gara tende alla conquista di qualcosa (un ruolo, un simbolo, un premio materiale) • La metis: si vince sia con la forza sia usando astutamente l’intelligenza • L’onore e la gloria: segno materiale dell’immateriale (il merito) • L’oblio e il biasimo: la morte per assenza di memoria

  17. I giochi antichi secondo Huizinga : a. una lotta per qualcosa (serietà, spazio, tempo, regole) b. in connessione con un rito sacro I giochi del “circuito” o panellenici: i giochi Olimpici i giochi Nemei i giochi Pitici i giochi Istmici le Panatenee I giochi

  18. Dove: a Olimpia (Elide) , dal 776 a. C. Quando: ogni quattro anni, a fine estate In onore di: Zeus Olimpio (abitante dell’Olimpo) Il premio: una corona di olivo Le gare: 200, 400, 4800 metri Pentathlon Lotta, pugilato, pancrazio, Corsa dei carri e dei cavalli 200 mt, lotta e pugilato perragazzi Corsa in armi I giochi Olimpici (I)

  19. Il programma delle gare: I giorno: cerimonie II giorno:carri, cavalli, pentathlon, riti serali III giorno: ecatombe, gare dei ragazzi IV giorno:corse e lotte V giorno:cerimonie e banchetto Il pentathlon - ciclo di gare impegnanti tutto il corpo: corsa salto disco giavellotto lotta I giochi Olimpici (II)

  20. Dove: a Nemea (Argolide), dal 573 a. C. Quando: ogni due anni, d’estate In onore di: Zeus Nemeo Il premio: una corona di sedano selvatico Le gare: agoni atletici agoni ippici agoni musicali (dal periodo ellenistico) I giochi Nemei

  21. Dove: a Delfi, dal 582 a. C. Quando: ogni quattro anni, d’estate In onore di: Apollo Il premio: una corona di alloro Le gare: dapprima solo agoni musicali poi anche agoni ginnici, che presero il sopravvento e, in misura limitata, agoni ippici I giochi Pitici

  22. Dove: a Corinto, dal 581 a. C. Quando: ogni due anni, in primavera In onore di: Posidone Il premio: una corona di pino Le gare: all’inizio gare ginniche e ippiche poi competizioni musicali, letterarie e poetiche carattere popolare e atmosfera disinvolta I giochi Istmici

  23. Dove: ad Atene, dal 566-565 a. C. Quando: ogni anno, per nove giorni (ogni quattro anni un’edizione speciale) In onore di: Atena Il premio: anfore di olio proveniente da uliveti sacri Le gare: gare musicali e letterarie (tre giorni) gare ginniche (due giorni) gare ippiche (un giorno) pirriche, o danze con le armi (un giorno) lampadoforie, o corse con le fiaccole (un giorno) regate e processione (ultimo giorno) La Panatenee

  24. La palestra: “luogo in cui si lotta” nella città scopo: allenamento fisico Il ginnasio: “luogo in cui si eseguono esercizi dopo essersi spogliati” fuori dalla città scopi: allenamento fisico (in particolare degli atleti) e preparazione militare La preparazione sportiva e le istituzioni educative (I)

  25. Gli allenatori: il paidotribes: insegnante privato di educazione fisica, con una sua palestra, affiancato al docente di scuola il gymnastes: l’allenatore degli atleti, pubblico funzionario del ginnasio Gli esercizi fisici l’allenamento fisico parte integrante dell’educazione corsa, lotta, attrezzistica esecuzione ritmica e musica pareri sull’allenamento La preparazione sportiva e le istituzioni educative (II)

  26. La preparazione sportiva e le istituzioni educative (III) • Dietetica e medicina • la dieta e i risultati agonistici: dall’empiria alla teoria • ginnastica e scienza medica accomunate dall’interesse per la dieta (Antica medicina) • diversi pareri medici sull’attività ginnica e sportiva: Diocle di Caristo e Galeno

  27. Tipi di competizione corsa dei cocchi a quattro cavalli corsa coi cavalli montati corsa dei cocchi a due cavalli gare minori Ippodromo e circo ippodromo greco: tratto di terreno diviso in due corsie e delimitato da una meta (punto di svolta) circo romano: la spina (muretto divisorio) e la linea di partenza a forma di arco La gare ippiche (I)

  28. La corsa delle quadrighe durata variabile della gara entusiasmo del pubblico le scommesse il premio ai cavalli e ai loro proprietari La corsa con i cavalli montati si cavalcava nudi su un cavallo senza sella e senza staffe il cavallo poteva vincere anche senza fantino La gare ippiche (II)

  29. Lo stadio da unità di misura (185 mt.) a luogo di gara (rettangolo 200 per 30) costruito sfruttando il terreno Le gare di corsa stadio (200 mt) diaulos (2 stadi - 400 mt.) hippios (4 stadi - 800 mt.)dolichos (da 7 a 24 stadi - corsa di fondo) oplitodromia (corsa in armi - da 2 a 15 stadi) lampadedromia (corsa con le fiaccole) stadio femminile (5/6 di stadio) Le gare atletiche (I)

  30. Il salto salto in lungo con breve rincorsa effettuato con l’aiuto di pesi (halteres) tenuti nelle mani altri salti (alto, triplo, asta) praticati ma non nelle gare Il lancio del disco disco di metallo, pesante circa 2 kg e di 25 cm. di diametro la ricostruzione dei movimenti mediante la pittura vascolare Le gare atletiche (II)

  31. Il lancio del giavellotto asta di legno di circa 180 cm. lanciato mediante una cinghia di cuoio (ankyle) pratica derivata dalla caccia e dalla guerra Il pentahlon verifica della completezza di un atleta l’ordine delle gare: x - y - z - giavellotto - lotta valutazione: per eliminazione o per attribuzione di punti Le gare atletiche (III)

  32. La lotta tra Aiace Telamonio e Ulisse ai giochi funebri in onore di Patroclo Forza fisica e intelligenza astuta La lotta lotta in piedi e lotta a terra le prese: alle braccia, al collo, al corpo (sollevamento verticale, laterale, dorsale) atterrare per tre volte la vittoria per ritiro Gli sport “corpo a corpo” (I)

  33. Il pugilato colpire coi pugni cinti da fasce di cuoio e protetti da una fascia intorno alle reni nessuna distinzione di peso e nessuna interruzione temporale Il pancrazio la “lotta in cui tutto è possibile” (escluso mordere e strappare) mosse codificate: il pugno sulla testa, la presa alla gamba scalciante, la torsione del calcagno, le tecniche di sacrificio la duplice vittoria Gli sport “corpo a corpo” (II)

  34. Aspetti ideologici e sociologici dello sport nel mondo antico • I tipi di gare: agones hiero kai sthephanitai e agones thematikoi • La sovvenzione degli atleti e il professionismo • Le onorificenze: statue e monete • L’ideologia degli atleti • I primati • Il tifo sportivo

  35. La “pace olimpica” nell’antichità greca • Eiréne = pace • Ekecheirìa= situazione in cui ci si astiene dall’uso delle mani, immunità, armistizio • Caratteristiche dell’ekecheirìa: • - inviolabilità del territorio di Olimpia • - “tregua sacra”: protezione di tutti coloro che partecipavano alle Olimpiadi • - sanzioni contro chi violava la tregua

  36. La ekecheirìa olimpica non era una tregua totale perché • 1. Non era l’unica - ogni giochi ne aveva una - fare guerre sarebbe stato impossibile - invece ci sono state moltissime guerre • 2. Tre documenti testimoniano azioni di guerra durante la tregua sacra (422 a.C.: Atene attacca Delo; 412 a.C.: Sparta e Corinto attaccano Atene; 394 a. C.: Sparta attacca Tebe) • 3. Tutte le fonti riferiscono la tregua sacra ad azioni contro l’Elide e non a guerre fra “terzi”

  37. Educazione fisica e sport a Roma: l’alterità rispetto al mondo greco • 1. I Romani contestavano l’aspetto del professionismo organizzato • 2. Criticavano altresì la nudità degli atleti • 3. Hanno conosciuto l’agonismo greco nella sua fase decadente • 4. Avevano forme di esterofobia • 5. Non avevano bisogno di giochi per ribadire l’identità nazionale

  38. Contest gara competitori liberi partecipanti diretti Game spettacolo schiavi o prezzolati spettatori Differenze tra agones dei Greci e ludi dei Romani

  39. I ludi romani • Circenses: gare di carri nel circo (troianus lusus: gare ginnico-militari per i giovani) • Venationes: caccia di animali • Scaenici: spettacoli teatrali (specialmente commedie) • Certamina: giochi ginnici (tardivamente apparsi sul modello greco) • Gladiatorii: originariamente organizzati da privati in occasione di onoranze funebri

  40. I luoghi dell’attività fisica a Roma • Il circo (arena - carceres - cavea) • l’anfiteatro • il teatro • il Campo di Marte • le Terme

  41. La fine della civiltà ginnico -sportiva greca e romana • Nel 392 d. C. l’imperatore Teodosio, con l’editto di Costantinopoli, abolisce alcune forme di culto non cristiane, tra cui le Olimpiadi • La repressione di Tessalonica causata da un tumulto in occasione di giochi • Il ruolo del vescovo di Milano Ambrogio

  42. Alcuni Padri della Chiesa (Tertulliano) considerano l’attività fisica un retaggio del paganesimo: la fede cristiana si esercita con la mente, mentre il corpo deve essere mortificato Altri (Agostino) considerano corpo e anima una unità inscindibile, e quindi sono favorevole ad una cura del corpo funzionale alla vita di fede L’attività fisica nella visione cristiana della vita

  43. Una visione del cristianesimo medievale: Tommaso d’Aquino • “Il gioco dell’uomo disciplinato, cioè allenato al debito modo di giocare, si distingue dal gioco dell’uomo indisciplinato, cioè non avente la padronanza di se stesso in seguito alla mancanza della disciplina”

  44. La nascita della cavalleria nel mondo feudale • Origini della cavalleria presso i sovrani carolingi • educazione militare inquadrata e disciplinata da un’ideologia religiosa • la formazione del corpo e dello spirito: il valore guerresco e la cortesia

  45. I giochi equestri nel mondo medievale • Il torneo: un combattimento simulato tra squadre avversarie (nella “lizza”) • la giostra: scontro tra due cavalieri con armi “spuntate” • il carosello: scenografia equestre • la quintana/giostra del saracino: il cavaliere contro una sagoma mobile • la corsa dell’anello: gioco di destrezza

  46. Il folklore: giochi e sport “popolari” • Firenze: il gioco del calcio • Siena: il palio delle contrade • Arezzo: la giostra del saracino • San Sepolcro: il palio dei balestrieri • Gubbio: la corsa dei ceri • Venezia: la regata storica

  47. L’attività motoria nell’età umanistico-rinascimentale • Il concetto di “rinascimento” • L’umanesimo • L’educazione fisica secondo i pedagogisti dell’umanesimo: Vergerio e Vittorino • L’educazione fisica secondo gli intellettuali del rinascimento: Machiavelli, Castiglione, Mercuriale, Tuccaro

  48. L’età rinascimentale • Il tema medievale della rinascita religiosa • Il concetto di “rinascimento” come ideale collegamento all’età classica • Gli aspetti salienti della cultura rinascimentale: umanesimo e riforma religiosa • La riscoperta dell’educazione fisica classica e della sua funzione educativa

  49. 1. L’uomo come totalità di anima e corpo: il suo destino e il dominio della natura 2. L’uomo come storicità: conosce il suo passato ma se ne distacca 3. L’uomo come ente educabile: le discipline umanistiche come mezzo di crescita spirituale 4. L’uomo come naturalità: la volontà di conoscere il mondo per quello che è Il movimento umanistico e l’idea di una nuova cultura

  50. Pier Paolo Vergerio 1370 - 1444 De ingenuis moribus et liberalibus studiis adulescentiae la riscoperta dell’educazione fisica classica (Creta e Sparta) l’educazione fisica come propedeutica dell’istruzione militare Vittorino da Feltre 1378 - 1446 l’esperienza della “Casa Giocosa” nella villa “La Gioiosa” la rivalutazione dell’esercizio fisico l’educazione fisica come parte integrante dell’educazione L’educazione fisica secondo i pedagogisti dell’umanesimo

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