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TIROIDITE CRONICA AUTOIMMUNE DI HASHIMOTO IN M.G. Fabio Fichera, Irene Noè, Salvo Parisi, Domenico Pitruzzello, Ines Pad

TIROIDITE CRONICA AUTOIMMUNE DI HASHIMOTO IN M.G. Fabio Fichera, Irene Noè, Salvo Parisi, Domenico Pitruzzello, Ines Padua M.M.G. Augusta. Dr. HASHIMOTO HAKARU 1881-1934. Nel 1912 descrisse 4 donne con una malattia cronica della tiroide caratterizzata da: DIFFUSA INFILTRAZIONE LINFOCITARIA

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TIROIDITE CRONICA AUTOIMMUNE DI HASHIMOTO IN M.G. Fabio Fichera, Irene Noè, Salvo Parisi, Domenico Pitruzzello, Ines Pad

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  1. TIROIDITE CRONICA AUTOIMMUNE DI HASHIMOTO IN M.G. Fabio Fichera, Irene Noè, Salvo Parisi, Domenico Pitruzzello, Ines Padua M.M.G. Augusta

  2. Dr. HASHIMOTO HAKARU1881-1934 • Nel 1912 descrisse 4 donne con una malattia cronica della tiroide caratterizzata da: • DIFFUSA INFILTRAZIONE LINFOCITARIA • FIBROSI • ATROFIA PARENCHIMALE Negli anni ‘50 vennero descritti gli Ab antitiroide.

  3. Definizione E' una malattia a patogenesi autoimmune caratterizzata dalla presenza nel siero dei pazienti affetti di autoanticorpi antitiroidea titolo elevato: gli AAT(presenti nel 50-60% dei casi), gli AbTPO(presenti in oltre il 90% dei casi).

  4. Criteri diagnostici • La diagnosi si basa su dati di laboratorio che evidenziano la presenza di elevati valori di anticorpi antitiroide associati ad una funzionalita' tiroidea che puo' essere estremamente variabile in base allo stadio della malattia. • L'assenza degli autoanticorpi e' una evenienza rara (5%). • E in tal caso la diagnosi deve essere sostenuta dal quadro ecografico e/o dal citoaspirato.

  5. Epidemiologia • Lapiù frequente malattie autoimmunenel mondo occidentale. • Dopo la patologia nodulare è lapiù frequente delle patologie tiroidee. • E’ la causa più frequente di ipotiroidismonelle aree del mondo con un sufficiente apporto di iodio.

  6. Epidemiologia • Colpisce il 2-4 % della popolazione e preferenzialmente ilsesso femminile (F/M 5-7/1). • Esiste una familiarità per le T.H. • Più facile l’evoluzione in ipotiroidismo in gravidanza e nel post partum.

  7. Spesso le tiroiditi croniche si associano ad altre patologie autoimmuni. Le tiroiditi croniche hanno un maggior rischio di sviluppo di neoplasie della tiroide ( Ca differenziato e linfoma). La prevalenza di celiachia in pazienti con T.H. è aumentata (2-5%) rispetto alla popolazione generale.

  8. Frequenti sono le forme di tiroidite autoimmune "iatrogene", slatentizzate dalla terapia con: • amiodarone • litio • interferone.

  9. Quadro clinico Frequente: • EUTIROIDISMO • IPOTIROIDISMO SUBCLINICO • IPOTIROIDISMO FRANCO Raro: • IPERTIROIDISMO SUBCLINICO • IPERTIROIDISMO FRANCO (hashitossicosi)

  10. Quadro clinico Porta nel tempo alla distruzione autoimmune del parenchima ghiandolare con evoluzione graduale in ipotiroidismo.

  11. Quadro istologico • Infiltrazione diffusa di linfociti e plasmacellule • Fibrosi con distruzione dei follicoli. • Presenza di centri germinativi • Presenza (variabile) di cellule epiteliali eosinofile di Hurtle. • Il grado di infiltrazione linfocitaria correla con il livello di anticorpi circolanti

  12. Quadro ecografico L’esame ecografico da solo non è sufficiente, ma riveste un ruolo rilevante, insieme con la clinica e gli esami di laboratorio, per fare diagnosi di T.H.

  13. Scopi Studio osservazionale per stimare la prevalenza della Tiroidite cronica Autoimmune nell’ambito della popolazionedi un ambulatorio di Medicina Generale di Gruppo adottando strategia di screening.

  14. Materiali e metodi • Durata dello studio: 6 mesi. • Nella popolazione di 1500pazienti afferenti all’ ambulatorio di M.G. è stata ricercata la positività agli Ab anti TPO e AAT nei soggetti che presentavano una o più condizioni in cui la prevalenza della T.H. è aumentata rispetto alla popolazione generale .

  15. Materiali e metodi • Nei familiari di paz. con T.H. • Nei paz. con patologie autoimmuni • In corso di terapia con amiodarone, litio, IFN • In gravidanza e nel post partum • Sospetto gozzo • Sospetto ipotiroidismo • Ecografia suggestiva per T.H. (ipoecogenicità)

  16. Risultati All’inizio dello studio erano già noti 23 pazienti con T.H. Durante lo studio sono stati individuati 79 soggetti a rischio per T.H. Fra questi sono risultati positivi agli anticorpi Ab TPO e AAT 21 pazienti. Tot.: 44 pazienti con T.H. Prevalenza: (2,9 %) uguale a quella attesa. Età compresa tra 17 e 82 anni

  17. T.H. tot.: 44 23 21

  18. Rapporto F/M= 43/1 F/M= 5-7/1 Prevalenza del sesso femminile nettamente superiore a quella attesa.

  19. 15 13 6 5 4 3 2 0

  20. Profilo funzionale nei paz. con T.H. T.H. già note T.H. nuova diagnosi Ip. subcl. 25% Ip. subcl. 22% Eu. 54% Eu. 60% Ipo.15% Ipo. 24%

  21. 16 14 10 5

  22. I due gruppi sono risultati omogenei per le caratteristiche osservate, presentando solo una lieve differenza nel numero di soggetti trattati con L-T4.

  23. Specificità dell’ecografia • Dei 79 soggetti a rischio 12 sono stati indagati perché presentavano una ecografia suggestiva per T.H. • Tutti e 12 sono risultati positivi alla ricerca degli Ab TPo e/o AAT (specificità del 100%).

  24. Specificità dell’ecografia • Tutti i 44 paz. con T.H. sono stati sottoposti ad esame ecografico. • La riduzione dell’ecogenicità del parenchima ghiandolare è stata riscontrata in 42 casi. • L’ ipoecogenicità rappresenta la caratteristica ecografica più tipica (specificità 95%).

  25. Tiroide normale • Ipoecogenicità • Struttura disomogenea • Margini bozzuti Tiroidite cronica autoimmune

  26. Tiroide normale Tiroidite cronica autoimmune

  27. CONCLUSIONI Il MMG può rilevare efficacemente la T.H.; la ricerca attiva con strategia di screening permette di raggiungere una prevalenza uguale a quella attesa, dimostrando come la diagnosi di T.H. debba essere di competenza del MMG.

  28. Thanks

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