1 / 123

La difesa integrata contro il bioterrorismo

III Corso di Perfezionamento NUOVI SVILUPPI NELLA DIAGNOSTICA MICROBIOLOGICA E VIROLOGICA Istituito con Decreto Rettorale n.435/2003 Evento ECM n. 2525 - 168987 , 168988, 168989. La difesa integrata contro il bioterrorismo. Pasquale Urbano 23 ottobre 2004.

roddy
Download Presentation

La difesa integrata contro il bioterrorismo

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. III Corso di Perfezionamento NUOVI SVILUPPI NELLA DIAGNOSTICA MICROBIOLOGICA E VIROLOGICA Istituito con Decreto Rettorale n.435/2003 Evento ECM n. 2525 - 168987 , 168988, 168989 La difesa integrata contro il bioterrorismo Pasquale Urbano 23 ottobre 2004

  2. Presentazione basata in parte su e adattata da: Bioterrorism Training for Physicians Dell’UCLA Center for Public Health and Disasters Urbano-2004

  3. BIOTERRORISMO: Siete preparati? Urbano-2004

  4. Bioterrorismo Perché è un problema? Chi deve preoccuparsene? Urbano-2004

  5. Terrorismo Biologico Uso doloso, o minaccia dell’uso, di virus, batteri, funghi o tossine prodotte da organismi viventi per provocare morte o malattia in persone, animali o piante Urbano-2004

  6. Urbano-2004

  7. Urbano-2004

  8. Carbonchio nella posta - 2001 Urbano-2004

  9. Agenti Biologici – Perché? • Piccole quantità -> effetti catastrofici • Invisibili, inodori, insapori • Relativamente facili da ottenere • Difficili da individuare • Popolazioni civili sguarnite di difese • Effetti ritardati -> difficoltà nelle indagini • Clamore mediatico -> panico -> caos Urbano-2004

  10. Cosa succede in caso di attacco bioterroristico? Dipende dal suo essere: DICHIARATO o NASCOSTO Urbano-2004

  11. Attacco DICHIARATO • Validazione della minaccia • Risposta coordinata del sistema • In prima linea: Vigili del fuoco, Polizia, 118, … • Medici di famiglia  Pronto soccorso  Ospedali • Protezione civile • Sanità Pubblica – flussi informativi • Azione penale Urbano-2004

  12. Attacco dichiarato • Problemi: • Verifica che l’attacco si è realizzato • Panico e caos • Gran numero di ‘sani allarmati’ • Decontaminazione • Esaurimento delle scorte di farmaci e vaccini Urbano-2004

  13. Il pericolo è reale o è una bufala? • Sanità Pubblica e Autorità devono decidere sulla credibilità dell’allarme, e sul bisogno di decontaminazioni e di profilassi • Gli accertamenti richiedono almeno 24-48 ore Urbano-2004

  14. Urbano-2004

  15. Attacco nascosto • Il 118 può essere investito dei casi, prima che l’evento bioterroristico sia riconosciuto • Può essere indentificato attraverso gli ospedali e i medici di famiglia • I Laboratori Clinici allertano le ASL • Le ASL contattano le Autorità regionali e nazionali Urbano-2004

  16. Attacco nascosto • Problemi per identificarlo: • Periodo di incubazione dei sintomi • I sintomi simulano malattie comuni • Le vittime affluiscono a centri distinti • La diffusione secondaria può avvenire prima che ci si renda conto dell’attacco Urbano-2004

  17. Scenari ipotizzabili • Spargimento di Aerosol • Area metropolitana, grossa manifestazione, o funzione chiave • Affluenza delle vittime a centri distinti • Identificazione dell’attacco attraverso i sintomi, l’andamento epidemiologico, o i risultati di laboratorio Urbano-2004

  18. Spargimento di Aerosol • Considerato il mezzo più probabile di attacco • Tende a generare una ‘nube’ invisibile di particelle di 0,5-10 microns di diametro • Capaci di restare in sospensione a lungo • Adatte a raggiungere le vie respiratorie profonde • Gli Aerosol di gran parte degli agenti biologici provocano malattie sistemiche Urbano-2004

  19. Indicatori chiave di Eventi BT • Improvviso aumento di incidenza o di gravità di una malattia • Comparsa di malattie o sindromi insolite (non endemiche) in una comunità • Distribuzione spazio-temporale di una malattia • Verificarsi di malattie trasmesse da vettori, in aree prive del vettore Urbano-2004

  20. Indicatori chiave di Eventi BT • Reperto di focolai di animali morti o malati • Stagionalità atipica • Espressione insolita di una malattia endemica • Comparsa di patogeni multiresistenti Urbano-2004

  21. Categoria A: Massima priorità Facili a disseminare e a propagarsi Molto letali Capaci di sconvolgere la società Richiedono una preparazione specifica per essere fronteggiati Bioterrorismo: gli Agenti Urbano-2004

  22. Agenti di Categoria A • Carbonchio • Botulismo • Peste • Vaiolo • Tularemia • Febbri virali emorragiche Urbano-2004

  23. Categoria B Coxiella burneti (Febbre Q)   Brucella species (brucellosi)   Burkholderia mallei (morva)   Enterotossina Bstafilococcica Ricino tossina da Ricinus communis Tossina epsilon di Clostridium perfringens Categoria C Nipah virus Hantavirus Virus da zecca delle febbri emorragiche o delle encefaliti Febbre gialla M.tbc multi-resistente Bioterrorismo: gli Agenti Urbano-2004

  24. Panoramica sugli Agenti:Manifestazioni cliniche e trattamento Urbano-2004

  25. Sindromi Polmonari Carbonchio da inalazione Peste polmonare Tularemia polmonare/tifoide

  26. Carbonchio • Agente: Bacillus anthracis • Spore e tossine • Forme cutanee, inalatorie, intestinali Urbano-2004

  27. Carbonchio Cutaneo Urbano-2004

  28. Carbonchio Cutaneo • Incubazione 1-12 gg • Papula -> vescicola o ulcera -> escara centrale nera per diversi giorni • Diagnosi: Batterioscopia (Gram) e coltura da vescicole, base dell’ulcera, sotto il margine dell’escara • Buona risposta al trattamento Urbano-2004

  29. Carbonchio da inalazione • Incubazione: 1 - 6 gg (raramente fino a > 60 gg) • Prodromi: 1-2 gg di febbre, malessere, tosse secca • Grave insufficienza respiratoria; shock settico; possibile meningite • Diagnosi di Mediastinite • allargamento ombra mediastinica (RX) • Isolamento • Standard; non contagioso Urbano-2004

  30. Allargamento ombra mediastinica Carbonchio da inalazione Urbano-2004

  31. Carbonchio vs. Malattie virali Carbonchio Flu Altre Virali Febbre 70% 68-77 % 40-73% Tosse 90 84-93 72-80 Fiato corto 80 6 6 Dolore pleuritico 60 35 23 Cefalea 50 84-91 74-89 Faringite 20 64-84 64-84 Rinorrea 10 79 68 Nausea/Vomito 80 12 12 MMWR Nov 9 2001;50:984 Urbano-2004

  32. Gestione di un possibile caso di Carbonchio da inalazione • Storia di esposizione al rischio + Sintomi: • Emocromo (bandemia), Emocoltura – massima resa • RX [eventualmente TAC] – allargamento mediastino, versamento o infiltrato • Con risultati indicativi, o p. in condizioni gravi: • Trattamento con associazioni di antibiotici • Con risultati normali e p. non grave: • Tenere in osservazione e instaurare profilassi Urbano-2004

  33. Carbonchio - Trattamento • Terapia combinata per i casi gravi: Cipro o Doxi + altri farmaci • Altri farmaci attivi includono: Rifampicina, Vancomicina, Clindamicina, Imipenem, Claritromicin, Penicillina • Profilassi dopo esposizione: Cipro o Doxi X 60 gg (X 30 gg se associata a vaccinazione) NB: l’agente transgenico può essere insensibile Urbano-2004

  34. Esposizione al carbonchio? • La maggioranza dei casi richiede solo rassicurazione • Indicatori di rischio: • Messaggio minatorio • Polvere color sabbia • Lettera o pacchetto sospetto • Soggetto in vista • Se il sospetto è concreto -> denuncia penale • Il tampone nasale non è abbastanza sensibile per rigettare l’ipotesi Urbano-2004

  35. Peste Agente • Batterio: Yersinia pestis Forme • Bubbonica, setticemica, e polmonare** ** Sospettare il Bioterrorismo Urbano-2004

  36. Peste Polmonare • Incubazione: 2-3 d • Sintomi • Polmonite fulminante; sputo ematico; shock settico; febbre alta; brividi; cefalea; possibile coagulazione intravascolare disseminata • Diagnosi • Laboratorio: Batterioscopia (Gram) su sangue, escreato, bubboni • Piccoli coccobacilli Gram negativi, poco colorati, bipolari (a spillo da balia) Urbano-2004

  37. Peste polmonare • Isolamento! • Fortemente contagiosa • Isolamento respiratorio stretto, fino a 3 gg dopo la terapia • In seguito, precauzioni standard contro le goccioline respiratorie (maschere, camici, guanti, paraocchi) • Trattamento • Streptomicina, doxiciclina, or cloramfenicolo • Alta letalità, ma buona risposta a trattamento precoce Urbano-2004

  38. Tularemia Agente • Batterio: Francisella tularensis • Coccobacillo Gram negativo • Zoonotica (‘rabbit fever’) Forme • Ulceroghiandolare e tifoidea/polmonare** **Sospettare il Bioterrorismo Urbano-2004

  39. Tularemia • Incubazione: 2-10 gg • Prodromi: • Febbre, cefalea, brividi, mialgie, tosse, nausea, vomito, diarrea • Può presentarsi come polmonite • Diagnosi • Laboratorio: Coltura/Batterioscopia (Gram) da sangue, escreato, linfonodo • La coltura è esigente, e comporta rischi per il personale di laboratorio Urbano-2004

  40. Tularemia • Isolamento • Standard; non contagiosa • Non trasmissione interumana • Trattamento • Streptomicina, gentamicina, o doxiciclina • Se esposti: osservazione per 7 gg,; trattare se viene la febbre • Vaccino: sperimentale • Letalità 30% senza trattamento; < 10% nei trattati Urbano-2004

  41. Sindrome paralitica: Botulismo

  42. Botulismo Agente: Neurotossina del Clostridium botulinum • Tipi A, B, E, ed F • Tossina potentissima • Dose Letale 1 ng/kg • 100,000 volte più tossica del sarin Urbano-2004

  43. Botulismo • Incubazione: 1-5 gg • Sintomi • Blocco delle sinapsi colinergiche • Bocca secca, sfocamento/diplopia, debolezza muscolare, disfagia • La paralisi flaccida discendente può persistere per mesi • Diagnosi • Clinica • Pochi laboratori possono saggiare per la tossina • Morte per paralisi respiratoria Urbano-2004

  44. Botulismo • Isolamento • Standard; non contagioso • Non trasmissione interumana • Decontaminare abiti e pelle con acqua e sapone • Trattamento • Ventilazione meccanica • Siero immune antibotulinico - equino • Saggio cutaneo di ipersensibilità • Efficace se precoce; non fa regredire le paralisi Urbano-2004

  45. Sindromi eruttive e febbrili: Vaiolo Febbri emorragiche virali

  46. Vaiolo: Variola major Urbano-2004

  47. Urbano-2004

  48. Incubazione: ~ 12 gg (fino a 17 gg) I sintomi precoci sono aspecifici Febbre, malessere, dolori diffusi, per 2-4 gg; poi aggravamento L’eruzione compare alle estremità, con aspetto uniforme Croste per 1-2 settimane Contagioso fino a caduta completa di tutte le croste Vaiolo: Presentazione Urbano-2004

  49. Vaiolo • Notifica IMMEDIATA • Diagnosi • Laboratorio • Escludere la varicella – EM - PCR • Isolamento • Stretto isolamento respiratorio e da contatto (pressione negativa) • Rintracciare tutti i contatti dei 17 gg precedenti all’insorgenza • Trattamento • Nessuno efficace; Dubbia l’efficacia del Cidofovir • Letalità ~ 30% Urbano-2004

  50. Vaiolo vs. Varicella VariolaVaricella • Incubazone 7-17 d 14-21 d • Prodromi 2- 4 d minimi/assenti • Distribuzione estremità tronco • Progressione sincrona asincrona • Formazione di croste 10-14 d p rash 4-7 d p rash • Caduta croste 14-28 d p rash <14 d p rash Urbano-2004

More Related